Svegliarsi presto per andare tutti insieme alla fattoria didattica: accorgersi che fuori piove, poi smette, poi ripiove, poi forse schiarisce
Vedersi in piazza con gli amici, decidere di partire ugualmente salvo dover tornare indietro dopo pochi minuti: no, non schiarisce, sta diluviando!
Cambiare programma 3 volte in cinque minuti mantenendo la tranquillità e il buonumore, cosa che fino a pochi anni fa non avrei mai potuto concepire
Salvare la mattina e ripartire il pomeriggio per il museo di storia naturale, inseguire una piccola che, appiccicata al "mio Francesco" -amichetto dell'asilo- commenta con entusiasmo e sorpresa tutti gli animali; Osservare con tenerezza una bimba grande per mano a papà che ascolta affascinata le sue spiegazioni.
Sorprendesi, usciti da lì, di vedere sopra le proprie teste il cielo terso e un sole pallido e beffardo; consolarsi con un gelato e finire con un giro, tutti e quattro per mano, per le vie del centro
Strigliare le cicce delle bimbe a mollo nella vasca mentre passano in rassegna gli animali più belli, in particolare la stella marina e lo "struzzino che stava nell'uovo"
Tornare a casa e pregustare la sorpresa che già lievita al calduccio; abbuffarsi leccandosi le dita e decretare che una pizza è la degna conclusione di una giornata normalmente speciale!
ma anche come Marta, Margherita e Matilde, i miei tre fiorellini e come Marco, il mio gigante buono!
lunedì 30 settembre 2013
mercoledì 25 settembre 2013
Acciughina salterella
Tra tutti i pesciolini ti è piaciuto questo, magro magro come te, che da mesi mostri al mondo quelle gambette che sbucano lunghe dai pantaloncini; Acciughina che ami stare nell'acqua, fosse anche solo quella della vasca da bagno, che non stai mai ferma e corri e salti tanto da battezzarti da sola "salterella".
Bimba grande che stai diventando sempre di più maestrina, precisa, puntigliosa e attenta, che ti ricordi tutto, anche di moltissimo tempo fa; Timida e schiva con chi non conosci, non ami stare al centro dell'attenzione e soffri la domanda che costantemente ti fanno: "come ti chiami? e quanti anni hai?"
Fiera di essere diventata mezzana perchè puoi stare in quel limbo tranquillo tra i piccoli, controllati a vista dalle maestre e i grandi, carichi di resposabilità, compiti e visite alla scuola elementare...
Ami tutti, senza distinzioni, e stai iniziando ad apprezzare la compagnia di papà che, meglio di me, spesso sa prenderti per il verso giusto.
Ti piace ospitare alla sera Marghe sotto le coperte per il tempo delle preghiere, prestandole uno dei tuoi bambolotti, al mattino ti alzi e mi chiedi qual è il programma della giornata....e in questo sei proprio mia figlia!
Quando ritieni che le mie domande sul tuo asilo siano troppe mi interrompi e mi chiedi di raccontarti del mio lavoro, tieni a mente le mie uscite "mondane" e noti subito se ho qualcosa di nuovo addosso;
Mi ripeti sempre che è bello stare tutti insieme ed è proprio vero: quando siamo noi quattro soli le tue chiacchiere e le risate riempono l'aria, ci contagi con il tuo buon umore, cerchi e dai coccole a tutti... sei proprio il nostro piccolo raggio di sole!
Bimba grande che stai diventando sempre di più maestrina, precisa, puntigliosa e attenta, che ti ricordi tutto, anche di moltissimo tempo fa; Timida e schiva con chi non conosci, non ami stare al centro dell'attenzione e soffri la domanda che costantemente ti fanno: "come ti chiami? e quanti anni hai?"
Fiera di essere diventata mezzana perchè puoi stare in quel limbo tranquillo tra i piccoli, controllati a vista dalle maestre e i grandi, carichi di resposabilità, compiti e visite alla scuola elementare...
Ami tutti, senza distinzioni, e stai iniziando ad apprezzare la compagnia di papà che, meglio di me, spesso sa prenderti per il verso giusto.
Ti piace ospitare alla sera Marghe sotto le coperte per il tempo delle preghiere, prestandole uno dei tuoi bambolotti, al mattino ti alzi e mi chiedi qual è il programma della giornata....e in questo sei proprio mia figlia!
Quando ritieni che le mie domande sul tuo asilo siano troppe mi interrompi e mi chiedi di raccontarti del mio lavoro, tieni a mente le mie uscite "mondane" e noti subito se ho qualcosa di nuovo addosso;
Mi ripeti sempre che è bello stare tutti insieme ed è proprio vero: quando siamo noi quattro soli le tue chiacchiere e le risate riempono l'aria, ci contagi con il tuo buon umore, cerchi e dai coccole a tutti... sei proprio il nostro piccolo raggio di sole!
giovedì 19 settembre 2013
Ricordi estivi e bilanci
Negli ultimi 16 anni ho avuto al fortuna di tornare per le vacanze sempre nello stesso posto e di poter trascorrere quasi un mese intero in compagnia di coetanei che, di tanto in tanto, ritrovavo anche in città.
Appena i miei hanno preso casa tra le montagne del Cuneese sono stata fagocitata in una compagnia di ragazzini che all'inizio era piuttosto grande: le giornate passavano tra giri in bici, partite di tennis (durante le quali io facevo solo da spettatrice poichè è uno sport in cui sono negata!), gite nei boschi e chiacchiere sulle panchine dei giardinetti; La sera ci si vedeva per salire in paese o per ritrovarci in un locale, il "Ranch" che d'inverno trasformava il campo da tennis in pista di pattinaggio sul ghiaccio!
Il diversivo erano gli scherzi telefonici in una cabina un po' nascosta...gli spiccioli andavano giù velocemente e le risate erano assicurate!
A mano a mano che si cresceva la compagnia diventava sempre più piccola finchè siamo rimasti in 5 o 6 fedelissimi.
Essere in pochi è diventato un aspetto decisamente positivo: ci trovavamo subito d'accordo su come volevamo impiegare le nostre giornate e di anno in anno ripetevamo certe esperienze che si sono poi trasformate in "must" senza le quali la vacanza non sarebbe stata la stessa!
Così i giri in bici si facevano sempre più lunghi e difficili, le gite ai rifugi con partenza all'alba, il pic-nic serale, la sera di ferragosto alla discoteca sul prato, le partite di scala 40 nel box, le cene a base di crepes, la notte di san lorenzo sul prato di fronte a casa ingannando l'attesa delle stelle cadenti con una radio accesa, il venerdì mattina al mercato, la pizza di fine estate, il gelato gigante in un posto che più freddo e umido non avrebbero potuto trovarlo...
Siamo cresciuti tutti e, nell'arco di cinque anni ci siamo sposati e abbiamo avuto dei bambini...ogni estate, da qualche anno a questa parte ci si ritrova, magari solo per una settimana, a ripercorrere con i passeggini o con i bimbi in spalla le stesse passeggiate di qualche tempo fa; dalle finestre delle nostre case non escono più le musiche ascoltate a ripetizione ma solo i pianti o le risate dei nostri figli; le piazzette non sono più occupate dalle nostre bici ma da palloni e tricicli, i litigi degli adolescenti hanno lasciato il posto ai capricci dei piccolini...
Mi sembra molto bello ritrovarsi ogni anno e riempire con vocine nuove quei luoghi che ci hanno visti crescere, sperando che l'amicizia che ci ha portato li ogni estate ad aspettarci l'un l'altro con trepidazione sia la stessa anche per i nostri bimbi.
Appena i miei hanno preso casa tra le montagne del Cuneese sono stata fagocitata in una compagnia di ragazzini che all'inizio era piuttosto grande: le giornate passavano tra giri in bici, partite di tennis (durante le quali io facevo solo da spettatrice poichè è uno sport in cui sono negata!), gite nei boschi e chiacchiere sulle panchine dei giardinetti; La sera ci si vedeva per salire in paese o per ritrovarci in un locale, il "Ranch" che d'inverno trasformava il campo da tennis in pista di pattinaggio sul ghiaccio!
Il diversivo erano gli scherzi telefonici in una cabina un po' nascosta...gli spiccioli andavano giù velocemente e le risate erano assicurate!
A mano a mano che si cresceva la compagnia diventava sempre più piccola finchè siamo rimasti in 5 o 6 fedelissimi.
Essere in pochi è diventato un aspetto decisamente positivo: ci trovavamo subito d'accordo su come volevamo impiegare le nostre giornate e di anno in anno ripetevamo certe esperienze che si sono poi trasformate in "must" senza le quali la vacanza non sarebbe stata la stessa!
Così i giri in bici si facevano sempre più lunghi e difficili, le gite ai rifugi con partenza all'alba, il pic-nic serale, la sera di ferragosto alla discoteca sul prato, le partite di scala 40 nel box, le cene a base di crepes, la notte di san lorenzo sul prato di fronte a casa ingannando l'attesa delle stelle cadenti con una radio accesa, il venerdì mattina al mercato, la pizza di fine estate, il gelato gigante in un posto che più freddo e umido non avrebbero potuto trovarlo...
Siamo cresciuti tutti e, nell'arco di cinque anni ci siamo sposati e abbiamo avuto dei bambini...ogni estate, da qualche anno a questa parte ci si ritrova, magari solo per una settimana, a ripercorrere con i passeggini o con i bimbi in spalla le stesse passeggiate di qualche tempo fa; dalle finestre delle nostre case non escono più le musiche ascoltate a ripetizione ma solo i pianti o le risate dei nostri figli; le piazzette non sono più occupate dalle nostre bici ma da palloni e tricicli, i litigi degli adolescenti hanno lasciato il posto ai capricci dei piccolini...
Mi sembra molto bello ritrovarsi ogni anno e riempire con vocine nuove quei luoghi che ci hanno visti crescere, sperando che l'amicizia che ci ha portato li ogni estate ad aspettarci l'un l'altro con trepidazione sia la stessa anche per i nostri bimbi.
sabato 14 settembre 2013
Dopo tre anni
Dopo tre anni resti sempre il gattino che sei sempre stata, ancora più furbetta perchè ora sai chiedere i glattini senza pudore
Dopo tre anni parli fino allo sfinimento, mentre cammini per strada, sulle vette dei monti, sul gabinetto, mentre ti laviamo i denti
Durante quest'anno hai abbandonato ciuccio e pannolino, hai imparato a contare fino a 20 (tledici, cacoldici...), hai adottato un bimbo immaginario che prima stava nella tua pancia, poi nel marsupio e infine nello vàino e che si chiama Aleffandro; porti di tanto in tanto al guinzaglio un cane fel finta che chiudi nel bagagliaio dell'auto o che sgridi duramente perchè fa la cacca sulle scale
Quando mi chiedi qualcosa di serio inizi dicendo: "Mamma? -sospiro- Pelò..." ma ormai sei la caricatura di te stessa e a volte ti scappa da ridere e dimentichi quello che volevi dirmi; quando ti arrabbi invece urli "polca vacca" e io non so se ridere o sgridarti
Hai dei vistosi problemi con le consonanti: "ah, fi fi!" per approvare, "fento una puffa" per denunciare un odore sospetto, "una piffa con la muffarella" per farti uno spuntino e "una puffanghera" in cui ti piacerebbe sguazzare come Peppa.
Confondi i colori ma sai riconoscere la macchina fimile alla nostra, canti canzoni lunghissime tutte a memoria, fai il segno della croce con entrambe le mani, vivi di paladoli (pomodori) e mi chiedi ogni giorno la pasta speciale ma non sono sicura di aver capito a cosa ti riferisci.
Hai passato tutte le vacanze chiedendo di tornare a Gèmona e vorresti parlare con lo zio del computer, saluti le persone con un innovativo "buon-arrivederci", estrema sintesi di cortesia.
Abbracci e baci appassionatamente Marta, ti fai coccolare e aiutare, la chiami "forella, forella!"
Dopo tre anni ti guardo e mi chiedo dove lo abbiamo lasciato scorrere questo tempo, come abbiamo fatto a farlo passare così velocemente da trovarci ora in braccio una bimba che ci guarda con i suoi occhietti ribelli e furbi e che scalpita per correre via facendo sventolare una gonna già un po' corta.
Dove sono andati la fatica, il sonno, le coliche e i capricci, le cacche sul tappeto del bagno?
Quanto è lontano quel capodanno quando abbiamo festeggiato tra una poppata e l'altra e due minuti dopo mezzanotte eravamo già addormentati?
Dopo tre anni ho capito dove è finito tutto questo: nei tuoi occhi allegri, nella tua vocina acuta, nelle risate tintinnanti, nel tuo sorriso.
Buon compleanno gattina piccola!
Dopo tre anni parli fino allo sfinimento, mentre cammini per strada, sulle vette dei monti, sul gabinetto, mentre ti laviamo i denti
Durante quest'anno hai abbandonato ciuccio e pannolino, hai imparato a contare fino a 20 (tledici, cacoldici...), hai adottato un bimbo immaginario che prima stava nella tua pancia, poi nel marsupio e infine nello vàino e che si chiama Aleffandro; porti di tanto in tanto al guinzaglio un cane fel finta che chiudi nel bagagliaio dell'auto o che sgridi duramente perchè fa la cacca sulle scale
Quando mi chiedi qualcosa di serio inizi dicendo: "Mamma? -sospiro- Pelò..." ma ormai sei la caricatura di te stessa e a volte ti scappa da ridere e dimentichi quello che volevi dirmi; quando ti arrabbi invece urli "polca vacca" e io non so se ridere o sgridarti
Hai dei vistosi problemi con le consonanti: "ah, fi fi!" per approvare, "fento una puffa" per denunciare un odore sospetto, "una piffa con la muffarella" per farti uno spuntino e "una puffanghera" in cui ti piacerebbe sguazzare come Peppa.
Confondi i colori ma sai riconoscere la macchina fimile alla nostra, canti canzoni lunghissime tutte a memoria, fai il segno della croce con entrambe le mani, vivi di paladoli (pomodori) e mi chiedi ogni giorno la pasta speciale ma non sono sicura di aver capito a cosa ti riferisci.
Hai passato tutte le vacanze chiedendo di tornare a Gèmona e vorresti parlare con lo zio del computer, saluti le persone con un innovativo "buon-arrivederci", estrema sintesi di cortesia.
Abbracci e baci appassionatamente Marta, ti fai coccolare e aiutare, la chiami "forella, forella!"
Dopo tre anni ti guardo e mi chiedo dove lo abbiamo lasciato scorrere questo tempo, come abbiamo fatto a farlo passare così velocemente da trovarci ora in braccio una bimba che ci guarda con i suoi occhietti ribelli e furbi e che scalpita per correre via facendo sventolare una gonna già un po' corta.
Dove sono andati la fatica, il sonno, le coliche e i capricci, le cacche sul tappeto del bagno?
Quanto è lontano quel capodanno quando abbiamo festeggiato tra una poppata e l'altra e due minuti dopo mezzanotte eravamo già addormentati?
Dopo tre anni ho capito dove è finito tutto questo: nei tuoi occhi allegri, nella tua vocina acuta, nelle risate tintinnanti, nel tuo sorriso.
Buon compleanno gattina piccola!
martedì 10 settembre 2013
Fratello
Quando stavi per nascere mi hanno portato dalla nonna e ricordo la telefonata di papà che ci diceva che eri un fratellino; qualche mese dopo sei scampato ai miei consigli di buttarti nella spazzatura visto che una sera piangevi e la mamma mi sembrava un po' provata.
Presto ti sei vendicato portandomi via un pezzetto di schiena con un morso, forse unica occasione in cui sei stato rimproverato dalla nonna per la quale eri e sarai sempre il "principino" ("vieni a mangiare da noi, nonna?" "Ma Federico non c'è...cosa vengo a fare?")
Sei sempre stato fifone: nella piscina bassa quando il maestro vi diceva di mettere la testa sott'acqua tu baravi spudoratamente immergendo solo la fronte di modo da tenere il naso fuori; indimenticabile un pomeriggio ai baracconi quando hai rischiato di lasciarci le penne dalla paura che ti sei preso nella casa dei fantasmi...
All'asilo cantavi le canzoncine di fine anno in playback muovendo con scarsa efficacia la bocca perchè non ricordavi le parole, in compenso in prima elementare sei arrivato carico e motivato, chiedendo fin dal primo giorno i compiti alla maestra.
I pensierini erano il tuo (e nostro) dramma perchè, preciso come sei, non potevi tollerare di invertarti qualcosa se in effetti il giorno prima quella cosa non l'avevi fatta..in compenso risolvevi i miei problemi di matematica, tre anni prima del previsto!
Ci hai tenuto compagnia con i tuoi strimpellamenti al pianoforte e ci hai emozionato al tuo primo saggio, ci hai tenuti con il fiato sospeso due volte a causa dei tuoi incidenti ciclistici;
Alle superiori hai avuto amicizie altolocate che però ti hanno portato sulla strada della musica tecno...come dimenticare i pomeriggi di studio con la radio sintonizzata su "Vitamina H"?
Hai ripreso il tuo cammino scout incontrando tante persone speciali che hanno tirato fuori la tua vera anima da "ciuchino"..un soprannome che ti calza alla perfezione: tenero, fedele, con il cuore grande...ma anche pignolo e suscettibile..
Hai preso la tua strada da grande statistico e quando sei partito per Mentone non potevamo immaginare che da quel momento non ti saresti più fermato; per fortuna hai incontrato una testolina riccia come te che ti ha conquistato: sembra incredibile che nei 20 anni prima di conoscervi vi sarete incrociati decine di volte per le strade dello stesso quartiere senza saperlo e, al momento giusto, la vita vi ha portati a rincorrervi per 5 anni su e giù per l'Europa...
La lontananza ha affinato le nostre tecniche di "correzione fraterna" via telefono (e..più fraterna di così non si può!) e le tue nipoti pensano che tu sia "lo zio del computer" visto che a volte compari e possiamo parlare con te!
Venerdì ti sposi ed è tanto tempo che aspettavo questo momento.
Posso solo augurarti che sia il primo di moltissimi giorni felici...
Presto ti sei vendicato portandomi via un pezzetto di schiena con un morso, forse unica occasione in cui sei stato rimproverato dalla nonna per la quale eri e sarai sempre il "principino" ("vieni a mangiare da noi, nonna?" "Ma Federico non c'è...cosa vengo a fare?")
Sei sempre stato fifone: nella piscina bassa quando il maestro vi diceva di mettere la testa sott'acqua tu baravi spudoratamente immergendo solo la fronte di modo da tenere il naso fuori; indimenticabile un pomeriggio ai baracconi quando hai rischiato di lasciarci le penne dalla paura che ti sei preso nella casa dei fantasmi...
All'asilo cantavi le canzoncine di fine anno in playback muovendo con scarsa efficacia la bocca perchè non ricordavi le parole, in compenso in prima elementare sei arrivato carico e motivato, chiedendo fin dal primo giorno i compiti alla maestra.
I pensierini erano il tuo (e nostro) dramma perchè, preciso come sei, non potevi tollerare di invertarti qualcosa se in effetti il giorno prima quella cosa non l'avevi fatta..in compenso risolvevi i miei problemi di matematica, tre anni prima del previsto!
Ci hai tenuto compagnia con i tuoi strimpellamenti al pianoforte e ci hai emozionato al tuo primo saggio, ci hai tenuti con il fiato sospeso due volte a causa dei tuoi incidenti ciclistici;
Alle superiori hai avuto amicizie altolocate che però ti hanno portato sulla strada della musica tecno...come dimenticare i pomeriggi di studio con la radio sintonizzata su "Vitamina H"?
Hai ripreso il tuo cammino scout incontrando tante persone speciali che hanno tirato fuori la tua vera anima da "ciuchino"..un soprannome che ti calza alla perfezione: tenero, fedele, con il cuore grande...ma anche pignolo e suscettibile..
Hai preso la tua strada da grande statistico e quando sei partito per Mentone non potevamo immaginare che da quel momento non ti saresti più fermato; per fortuna hai incontrato una testolina riccia come te che ti ha conquistato: sembra incredibile che nei 20 anni prima di conoscervi vi sarete incrociati decine di volte per le strade dello stesso quartiere senza saperlo e, al momento giusto, la vita vi ha portati a rincorrervi per 5 anni su e giù per l'Europa...
La lontananza ha affinato le nostre tecniche di "correzione fraterna" via telefono (e..più fraterna di così non si può!) e le tue nipoti pensano che tu sia "lo zio del computer" visto che a volte compari e possiamo parlare con te!
Venerdì ti sposi ed è tanto tempo che aspettavo questo momento.
Posso solo augurarti che sia il primo di moltissimi giorni felici...
venerdì 6 settembre 2013
Eventi significativi e altre meraviglie di fine estate
Tornati dalle vacanze possiamo segnalare alcuni eventi degni di nota:
1. Le bimbe giocano incessantemente dal mattino, ancora nel loro letto, fino alla sera quando al buio parlottano aspettando il sonno. Ho capito il concetto del gioco come un lavoro (M. Bernardi docuit): per loro è un'occupazione seria, fondamentale e molto impegnativa,alla quale si dedicano anima e corpo tutto il tempo.
2. Il gioco preferito è quello mamma-e-figlia e (per grazia divina!) Marta, la grande, ama fare sempre la mamma mentre Marghe si cala nel ruolo di piccina. Spero che l'idillio duri perchè ho vaghi ricordi di soprusi miei nei confronti di mio fratello costretto a fare il figlio, il postino, lo zio o qualunque altro personaggio eccetto il marito. Ma c'è anche chi (Marco, ultimo di cinque figli) aveva sempre la parte del cane...quindi forse a mio fratello non è andata poi così male!
3. L'estate ha portato una ventata di autonomia insperata quindi si vogliono svestire e vestire da sole, impiegando magari il doppio del tempo ma noi le lasciamo fare...
4. Per la prima volta dopo 5 anni sono partita senza ciucci, biberon, lettini, pannolini, passeggini, pappine, clisterini e altri fondamentali orpelli che se te li dimentichi sono guai...
5. Grazie al fatto di aver passato 3 settimane insieme ai nonni, io e Marco siamo usciti quasi tutte le sere dopo aver messo a nanna le piccole escursioniste, accumulando perciò un debito enorme con i nonni suddetti!
6. Abbiamo scoperto che un po' di TV se scelta bene può essere non solo un modo per stare un'oretta tranquilli ma anche un pretesto per imparare (grandi e piccole): così grazie al cartone dei dinosauri abbiamo acquisito una cultura da paleontologi imparando a dire termini quali "Proganochelidi".
In compenso non vogliono vedere l'ape maia per paura delle vespe...
1. Le bimbe giocano incessantemente dal mattino, ancora nel loro letto, fino alla sera quando al buio parlottano aspettando il sonno. Ho capito il concetto del gioco come un lavoro (M. Bernardi docuit): per loro è un'occupazione seria, fondamentale e molto impegnativa,alla quale si dedicano anima e corpo tutto il tempo.
2. Il gioco preferito è quello mamma-e-figlia e (per grazia divina!) Marta, la grande, ama fare sempre la mamma mentre Marghe si cala nel ruolo di piccina. Spero che l'idillio duri perchè ho vaghi ricordi di soprusi miei nei confronti di mio fratello costretto a fare il figlio, il postino, lo zio o qualunque altro personaggio eccetto il marito. Ma c'è anche chi (Marco, ultimo di cinque figli) aveva sempre la parte del cane...quindi forse a mio fratello non è andata poi così male!
3. L'estate ha portato una ventata di autonomia insperata quindi si vogliono svestire e vestire da sole, impiegando magari il doppio del tempo ma noi le lasciamo fare...
4. Per la prima volta dopo 5 anni sono partita senza ciucci, biberon, lettini, pannolini, passeggini, pappine, clisterini e altri fondamentali orpelli che se te li dimentichi sono guai...
5. Grazie al fatto di aver passato 3 settimane insieme ai nonni, io e Marco siamo usciti quasi tutte le sere dopo aver messo a nanna le piccole escursioniste, accumulando perciò un debito enorme con i nonni suddetti!
6. Abbiamo scoperto che un po' di TV se scelta bene può essere non solo un modo per stare un'oretta tranquilli ma anche un pretesto per imparare (grandi e piccole): così grazie al cartone dei dinosauri abbiamo acquisito una cultura da paleontologi imparando a dire termini quali "Proganochelidi".
In compenso non vogliono vedere l'ape maia per paura delle vespe...