Una delle domande migliori che abbiamo avuto l'occasione di sentirci porre da neogenitori fu questa: "ma si sveglia all'alba anche nel weekend?"
La perdonammo solo perchè ci aveva fatto veramente ridere e perchè, conoscendola, sapevamo che lo aveva chiesto ingenuamente!
A mano a mano che i bimbi crescono e inziano a prendere un ritmo di sonno normale, i genitori cercano in maniera più o meno subdola di indurre il piccolino a dormire un po' più a lungo, almeno nel weekend..
Quindi si tenta di tenerlo sveglio qualche mezz'ora in più il venerdi e il sabato sera, sperando-invano-che egli recuperi il sonno perso la mattina seguente.
Ovvimente questo non accade mai ma l'unica evidenza sperimentale è che il pargolo, con una sveglia incorporata nel cervello e puntata sulle 6.55, si presenti in camera vostra dicendo "C'ho fame", fregandosene altamente dei grugniti sonnacchiosi provenienti dalle vostre bocche.
Inoltre, per completare il tutto, il sonno perso cerca di venir recuperato proprio il lunedi mattina, quando ormai il meccanismo dell'addormentamento ritardato si sta innescando, dando i suoi primi disastrosi frutti.
Ma la beffa più grande viene da vostra figlia, quella che si addormenta ogni sera alle 20,00 sul piatto, quella che dorme 11 ore di fila e quando ha la febbre è capace di fare maratone da 13 e più ore, quella che impiegate 10-15 minuti buoni per tirare giù dal letto ogni mattina, iniziando con paroline dolci e finendo con le minacce, quella che fa colazione lamentandosi che non ha dormito penniente e qualche volta ha anche tentato di riaddormentarsi accanto alla tazza del latte.
Lei, il piccolo ghiro, la puffa dormigliona; è lei che nel giorno di festa, quando già pregustate la bella sensazione di svegliarvi per la luce che filtra dalle tapparelle e per il cinguettio insistente ma gioioso degli uccellini, lei si presenta nel vostro letto pimpante e allegra, dicendo con orgoglio: "Hai visto mamma? stamattina non ti faccio arrabbiare: mi sono svegliata da sola!"
ma anche come Marta, Margherita e Matilde, i miei tre fiorellini e come Marco, il mio gigante buono!
giovedì 29 maggio 2014
lunedì 26 maggio 2014
Il Pisquano
Non è ancora chiaro il motivo per cui sia stato inventato, il pisquano.
Il pisquano credo sia un animale, una sorta di pinguino che forse è in grado di volare...un uccello un po' cicciotto, con un lungo becco, allargato e di colore arancione; Il pisquano deve essere frutto di qualche lontano incrocio con un pappagallo; Il pisquano è piccolo e agile ma all'occorrenza diventa goffo e pigro.
Il pisquano ti guarda, con i suoi occhi piccoli e neri...o forse sono azzurri.
Il pisquano cinguetta, o starnazza, a seconda dell'umore.
Il pisquano è una specie non ben identificata, un tappabuchi, un jolly...lo tiri in ballo quando ti sfugge il nome, quando devi indicare frettolosamente un qualsiasi volatile.
Il pisquano è stato inventato da un nonno monello che si divertiva a prendere in giro i propri bambini e, quando era in difficoltà, se la cavava chiamandolo in causa.
Anche la mamma, da quando è mamma a volte ricorre al nome "pisquano" per comodità...
Ma non aveva fatto i conti con la sua bimba pignola che una sera, tutta seria, le chiese: "Ma mamma, esattamente, come è fatto questo pisquano?"
Ecco...io....esattamente...proprio non lo so!
Il pisquano credo sia un animale, una sorta di pinguino che forse è in grado di volare...un uccello un po' cicciotto, con un lungo becco, allargato e di colore arancione; Il pisquano deve essere frutto di qualche lontano incrocio con un pappagallo; Il pisquano è piccolo e agile ma all'occorrenza diventa goffo e pigro.
Il pisquano ti guarda, con i suoi occhi piccoli e neri...o forse sono azzurri.
Il pisquano cinguetta, o starnazza, a seconda dell'umore.
Il pisquano è una specie non ben identificata, un tappabuchi, un jolly...lo tiri in ballo quando ti sfugge il nome, quando devi indicare frettolosamente un qualsiasi volatile.
Il pisquano è stato inventato da un nonno monello che si divertiva a prendere in giro i propri bambini e, quando era in difficoltà, se la cavava chiamandolo in causa.
Anche la mamma, da quando è mamma a volte ricorre al nome "pisquano" per comodità...
Ma non aveva fatto i conti con la sua bimba pignola che una sera, tutta seria, le chiese: "Ma mamma, esattamente, come è fatto questo pisquano?"
Ecco...io....esattamente...proprio non lo so!
lunedì 19 maggio 2014
Logica stringente di una cinquenne
"Mamma, ma la maestra E. da piccola voleva fare proprio la maestra?"
"Credo di si, Marta! Perché me lo chiedi?"
"E allora se ha deciso così, non deve sempre lamentarsi e dire che non ce la fa più. Lo ha scelto lei!"
Canticchia pensierosa: "Chiudi gli occhi e sogna quello che non hai.."
.pausa riflessiva e successiva illuminazione-
"Ma è impossibile! Come fai a sognare qualcosa che non hai? Se non ce l'hai non sai neanche come è fatto!"
Canticchia pensierosa again: "Bianco gabbiano che voli lassù..in alto voli poi scendi in picchiata, e peschi un pesce di acqua salata..splash!"
Poi parte l analisi logica..
"Ma veramente sarebbe meglio dire..in alto voli poi scendi in picchiata -splash- e peschi un pesce di acqua salata..no? Prima si tuffa (splash) e poi diciamo che pesca!
Queste maestre ci dicono tutto sbagliato!"
"Mamma,i dinosauri non ci sono più?"
"No, si sono estinti tanti tanti anni fa!"
"ah..ma il primo primo qual è stato?"
"Ma che me so Marta! Come faccio a sapere il primo che è morto quale era!"
"Uffa, anche se sei la mamma non sai tutto!"
Quale sorte peggiore poteva esserci per una mamma imprecisa e approssimativa come me se non avere una figlia attenta e pignola?
"Credo di si, Marta! Perché me lo chiedi?"
"E allora se ha deciso così, non deve sempre lamentarsi e dire che non ce la fa più. Lo ha scelto lei!"
Canticchia pensierosa: "Chiudi gli occhi e sogna quello che non hai.."
.pausa riflessiva e successiva illuminazione-
"Ma è impossibile! Come fai a sognare qualcosa che non hai? Se non ce l'hai non sai neanche come è fatto!"
Canticchia pensierosa again: "Bianco gabbiano che voli lassù..in alto voli poi scendi in picchiata, e peschi un pesce di acqua salata..splash!"
Poi parte l analisi logica..
"Ma veramente sarebbe meglio dire..in alto voli poi scendi in picchiata -splash- e peschi un pesce di acqua salata..no? Prima si tuffa (splash) e poi diciamo che pesca!
Queste maestre ci dicono tutto sbagliato!"
"Mamma,i dinosauri non ci sono più?"
"No, si sono estinti tanti tanti anni fa!"
"ah..ma il primo primo qual è stato?"
"Ma che me so Marta! Come faccio a sapere il primo che è morto quale era!"
"Uffa, anche se sei la mamma non sai tutto!"
Quale sorte peggiore poteva esserci per una mamma imprecisa e approssimativa come me se non avere una figlia attenta e pignola?
venerdì 9 maggio 2014
Martoletta
Ciao bambina mia grande,
adesso iniziamo a fare discorsi seri, riusciamo a parlare quasi da pari a pari, mi aiuti con le faccende di casa e stai diventando sempre più autonoma; Sei proprio una primogenita, non potevi essere altrimenti: giudiziosa, attenta ai bisogni di tutti, tieni sotto controllo le fila di questa famiglia quando la mamma cede un po'...
Io non so se vorresti essere piccola anche tu, qualche volta provo a trattarti così ma mi pare che questo ruolo di apripista ti sia ritagliato talmente bene addosso che tutto il resto sia una stonatura.
Mi sembri veramente quell'aquilone a cui paragonano i figli: stai prendendo il volo, e giorno dopo giorno stai allungando quel filo che tengo ancora in mano ma non devo più controllare ossessionatamente.
Sei così bella e belicata, con quel corpicino che si allunga sempre di più, quando sei in giro non cammini ma salti e domenica eri molto fiera delle tue ballerine senza passante, proprio da signorina.
Sogni di avere un negozio di vestiti ma vuoi anche fare la maestra (anche se non sei ancora convinta che le maestre si possano sposare); Vorresti un marito ma hai dichiarato che preferisci non avere figli.
Hai decretato che se nella pancia della mamma arriverà un altro bambino dev'essere per forza maschio "perchè in questa casa non ne abbiamo".
Ami papà, lo cerchi e lo pensi, gli permetti di andare "a scout" ma solo dopo esserti fatta leggere qualche racconto, gli fai i complimenti e lo fai arrossire.
Mi chiami "salciccia" e scoppi a ridere, mi fai morire d'infarto al mattino quando, tornando dal bagno, vedo i tuoi occhioni spuntare dal mio letto.
Sei convinta di non dormire mai, all'asilo vorresti fare solo i lavoretti e invece ti tocca pure giocare, sei curiosa, attenta e ormai senti tutto e cogli i nostri discorsi, anche quando siamo convinti di aver parlato abbastanza contorto per non farci capire da te.
Stamattina aiutavi tua sorella a mettersi la giacca e nel fare questo mettevi tanto amore e pazienza che mi hai fatta sorridere di tenerezza.
Non cambiare mai il tuo cuoricino così altruista: sei proprio una bimba bellissima, sotto ogni punto di vista.
adesso iniziamo a fare discorsi seri, riusciamo a parlare quasi da pari a pari, mi aiuti con le faccende di casa e stai diventando sempre più autonoma; Sei proprio una primogenita, non potevi essere altrimenti: giudiziosa, attenta ai bisogni di tutti, tieni sotto controllo le fila di questa famiglia quando la mamma cede un po'...
Io non so se vorresti essere piccola anche tu, qualche volta provo a trattarti così ma mi pare che questo ruolo di apripista ti sia ritagliato talmente bene addosso che tutto il resto sia una stonatura.
Mi sembri veramente quell'aquilone a cui paragonano i figli: stai prendendo il volo, e giorno dopo giorno stai allungando quel filo che tengo ancora in mano ma non devo più controllare ossessionatamente.
Sei così bella e belicata, con quel corpicino che si allunga sempre di più, quando sei in giro non cammini ma salti e domenica eri molto fiera delle tue ballerine senza passante, proprio da signorina.
Sogni di avere un negozio di vestiti ma vuoi anche fare la maestra (anche se non sei ancora convinta che le maestre si possano sposare); Vorresti un marito ma hai dichiarato che preferisci non avere figli.
Hai decretato che se nella pancia della mamma arriverà un altro bambino dev'essere per forza maschio "perchè in questa casa non ne abbiamo".
Ami papà, lo cerchi e lo pensi, gli permetti di andare "a scout" ma solo dopo esserti fatta leggere qualche racconto, gli fai i complimenti e lo fai arrossire.
Mi chiami "salciccia" e scoppi a ridere, mi fai morire d'infarto al mattino quando, tornando dal bagno, vedo i tuoi occhioni spuntare dal mio letto.
Sei convinta di non dormire mai, all'asilo vorresti fare solo i lavoretti e invece ti tocca pure giocare, sei curiosa, attenta e ormai senti tutto e cogli i nostri discorsi, anche quando siamo convinti di aver parlato abbastanza contorto per non farci capire da te.
Stamattina aiutavi tua sorella a mettersi la giacca e nel fare questo mettevi tanto amore e pazienza che mi hai fatta sorridere di tenerezza.
Non cambiare mai il tuo cuoricino così altruista: sei proprio una bimba bellissima, sotto ogni punto di vista.
lunedì 5 maggio 2014
Maggie
Ciao piccoletta,
piano piano stai diventando grande anche tu tanto che qualche volta, se mi gironzoli intorno d'improvviso e ti vedo con la coda dell'occhio mi sembri tua sorella e mi fai quasi spaventare!
Ciao puffetta sempre felice, con gli occhi che ridono e qualcosa da dire in ogni momento; Tu che pedali instancabile sculettando su una bici un po' troppo grossa per te, che ti piace stare con le braccia nude e la pancia di fuori, che stai perdendo le tue rotondità ma conservi i buchini di ciccia nei gomiti.
Tu che ami la tua maestra perchè ti chiama Maggie e la tua amica A., monella e furbetta proprio come te, che sei contenta a fine giornata "perchè sono stata col nonno" come se fosse un evento raro quando invece lo vedi tutti i giorni, che ti conquisti la nonna ringraziandola perchè ti ha comprato le calze con i cuoricini e la mamma perchè "ci hai preparato questa buona pappa", e lo fai ciondolando la testa qui e li, con la vocina suadente e le guancette rosse che tirano bacini.
Siamo state insieme il giorno di Pasquetta, tu febbricitante ma con il pensiero fisso alla tua Marta che era in campagna a festeggiare con i cuginetti. Vi siete chiamate al telefono e avete parlato come due donne, chiedendovi "come stai? Cosa fai? Ora mangi?" e dopo 10 minuti di conversazione io e papà non sapevamo più cosa raccontarci visto che vi eravate già dette tutto voi due...
Quel giorno hai azzerato tutto il tuo credito di coccole con me, avendo passato più tempo a darci bacini che a fare dell'altro...
Tu che continui ad addormentarti puntualmente appena finito il secondo, che dormiresti 13 ore di fila e quando puoi lo fai davvero, che vuoi essere una ballerina, una sposa e una principessa, che vuoi essere grande ma anche piccola e chissà se ti deciderai mai.
Tu che hai tirato giù la farmacia con le tue urla quando hanno cercato di farti entrare per salutare la mamma, che sei testarda ma dolce, indipendente e sicura, primadonna, regina del palcoscenico e vanitosa, che vuoi comprare una casa nuova con il terrazzo e la piscina, che hai un gatto come amico immaginario, che ti studi il belico, vuoi i tatuaggi delle uinsel (le Winx), batti tutti a memory, mangi carne e pesce innaffiati di limone, vuoi andare sui gonfiaboli e ciuffarti nelle palline, tu che senti solo quello che piace a te e mi fai ripetere le cose allo sfinimento, che un momento ti ribalterei e il momento dopo ti mangerei di baci...
Maggie, che sei proprio un fiorellino, sorridi felice al sole e ti godi la vita...
piano piano stai diventando grande anche tu tanto che qualche volta, se mi gironzoli intorno d'improvviso e ti vedo con la coda dell'occhio mi sembri tua sorella e mi fai quasi spaventare!
Ciao puffetta sempre felice, con gli occhi che ridono e qualcosa da dire in ogni momento; Tu che pedali instancabile sculettando su una bici un po' troppo grossa per te, che ti piace stare con le braccia nude e la pancia di fuori, che stai perdendo le tue rotondità ma conservi i buchini di ciccia nei gomiti.
Tu che ami la tua maestra perchè ti chiama Maggie e la tua amica A., monella e furbetta proprio come te, che sei contenta a fine giornata "perchè sono stata col nonno" come se fosse un evento raro quando invece lo vedi tutti i giorni, che ti conquisti la nonna ringraziandola perchè ti ha comprato le calze con i cuoricini e la mamma perchè "ci hai preparato questa buona pappa", e lo fai ciondolando la testa qui e li, con la vocina suadente e le guancette rosse che tirano bacini.
Siamo state insieme il giorno di Pasquetta, tu febbricitante ma con il pensiero fisso alla tua Marta che era in campagna a festeggiare con i cuginetti. Vi siete chiamate al telefono e avete parlato come due donne, chiedendovi "come stai? Cosa fai? Ora mangi?" e dopo 10 minuti di conversazione io e papà non sapevamo più cosa raccontarci visto che vi eravate già dette tutto voi due...
Quel giorno hai azzerato tutto il tuo credito di coccole con me, avendo passato più tempo a darci bacini che a fare dell'altro...
Tu che continui ad addormentarti puntualmente appena finito il secondo, che dormiresti 13 ore di fila e quando puoi lo fai davvero, che vuoi essere una ballerina, una sposa e una principessa, che vuoi essere grande ma anche piccola e chissà se ti deciderai mai.
Tu che hai tirato giù la farmacia con le tue urla quando hanno cercato di farti entrare per salutare la mamma, che sei testarda ma dolce, indipendente e sicura, primadonna, regina del palcoscenico e vanitosa, che vuoi comprare una casa nuova con il terrazzo e la piscina, che hai un gatto come amico immaginario, che ti studi il belico, vuoi i tatuaggi delle uinsel (le Winx), batti tutti a memory, mangi carne e pesce innaffiati di limone, vuoi andare sui gonfiaboli e ciuffarti nelle palline, tu che senti solo quello che piace a te e mi fai ripetere le cose allo sfinimento, che un momento ti ribalterei e il momento dopo ti mangerei di baci...
Maggie, che sei proprio un fiorellino, sorridi felice al sole e ti godi la vita...