Eri piccola piccola quando sei entrata in questo asilo, piccola ma non sola perché tua sorella, come sempre, ti aveva preceduta e da quel giorno, tutte le mattine, ti ha fatto compagnia per i primi minuti in classe.
Hai conquistato da subito l'uso del vasino, hai sfoggiato la tua parlantina dal basso dei tuoi due anni.
Hai mostrato il carattere litigando a modo tuo con la maestra S. e, dopo una giornata di reciproca indifferenza hai capito che il capo era lei e da quel momento siete diventate amiche.
Dopo la sezione primavera sei approdata nei verdi dove la maestra A. ha liberato la vostra fantasia, dove hai imparato tante cose più o meno monelle, dove hai sviluppato la tua anima da principessa vanitosa e sei diventata comare delle tue amiche A., G. e S. impegnate a disegnare spose, gioielli, sirenette e a concupire ignari bambini con cui avete fatto e disfatto matrimoni che Eliana Monti con la sua agenzia vi fa un baffo.
Siamo arrivate alla fine e dopo uno spettacolo interminabile che ha messo a dura prova la mia panza ripiena e una gita in mezzo agli asini e ai maiali eccoti qui, una bimba di quasi sei anni, che continua a ribadire la sua avversione per la scuola ma che ci tiene a fare anche lei i compiti delle vacanze.
Uscire dopo 5 anni da quell'asilo mi ha fatto venire un po' di magone perché ora siete entrambe lanciate verso la scuola e gli anni correranno in fretta.
Mi sono consolata pensando che tra due anni rientrero' di nuovo da quella porta con vostra sorella e chissà questa volta come sarà ....
Stamattina dormivi raggomitolata, con la mano sotto la guancia come quando avevi pochi mesi..
Quando tornerò a casa mi accoglierai con il tuo sorriso sdentato e verrai ad accoccolarti sulla pancia, chiedendomi se Mati ha dato calcetti.
Ti auguro di mantenerti ancora così, solare e tenera, allegra e monella come sei ora....continua a crescere piccolo fiorellino mio!
ma anche come Marta, Margherita e Matilde, i miei tre fiorellini e come Marco, il mio gigante buono!
mercoledì 29 giugno 2016
giovedì 23 giugno 2016
San Giovanni
San Giovanni, un giorno di festa per la nostra città, i fuochi, le ciliegie, il caldo.
San Giovanni, il tuo onomastico.
Ogni anno venivamo a trovarti e ci accoglievi felice con la tua granita, al limone per i piccoli e al caffè per i grandi.
Noi ci tuffavamo dentro quei piccoli wafer e forse è da lì che è nata la mia passione per loro...
Ricordi di giochi sul tuo lungo balcone, di nascondini in quella casa grande, di chiacchiere e liti tra te e tua sorella, la mia nonna, che si è sempre sentita più saggia per "ben" 4 anni di differenza d'età.
Ricordi lontani, come lontano mi sembra quel San Giovanni di due anni fa quando la tua voce impastata e sofferente mi sorprese al telefono. Quell' anno, per la prima volta da che ne avessi memoria, ti eri dimenticata gli auguri per il compleanno e per l'anniversario, proprio tu che non sbagliavo mai una ricorrenza e ci chiamavi sempre puntuale e allegra.
Non lo sapevamo ma da quel giorno sarebbe passato solo un mese e poco più prima che te ne andassi.
Da quel giorno il pensiero di te mi raggiunge spesso, ora che ogni mattina la tua caffettiera sbuffa e ci sveglia con il suo profumo, ora che tutti i miei fiori sono sulle tue fioriere di ferro battuto, ora che il tuo sorriso con la lingua tra i denti a volte mi raggiunge...
Domani è il tuo onomastico e tanti di noi si ricorderanno di te.
Io ti immagino come in quella pubblicità, in paradiso mentre prepari a tutti la tua granita.
San Giovanni, il tuo onomastico.
Ogni anno venivamo a trovarti e ci accoglievi felice con la tua granita, al limone per i piccoli e al caffè per i grandi.
Noi ci tuffavamo dentro quei piccoli wafer e forse è da lì che è nata la mia passione per loro...
Ricordi di giochi sul tuo lungo balcone, di nascondini in quella casa grande, di chiacchiere e liti tra te e tua sorella, la mia nonna, che si è sempre sentita più saggia per "ben" 4 anni di differenza d'età.
Ricordi lontani, come lontano mi sembra quel San Giovanni di due anni fa quando la tua voce impastata e sofferente mi sorprese al telefono. Quell' anno, per la prima volta da che ne avessi memoria, ti eri dimenticata gli auguri per il compleanno e per l'anniversario, proprio tu che non sbagliavo mai una ricorrenza e ci chiamavi sempre puntuale e allegra.
Non lo sapevamo ma da quel giorno sarebbe passato solo un mese e poco più prima che te ne andassi.
Da quel giorno il pensiero di te mi raggiunge spesso, ora che ogni mattina la tua caffettiera sbuffa e ci sveglia con il suo profumo, ora che tutti i miei fiori sono sulle tue fioriere di ferro battuto, ora che il tuo sorriso con la lingua tra i denti a volte mi raggiunge...
Domani è il tuo onomastico e tanti di noi si ricorderanno di te.
Io ti immagino come in quella pubblicità, in paradiso mentre prepari a tutti la tua granita.
venerdì 17 giugno 2016
Pillole di Marghe
Ride bene chi ride ultimo
Al supermercato, Marghe osserva il banco della macelleria e i conigli confezionati. Dopo un attento studio anatomico nota che sull'etichetta è disegnato un coniglietto sorridente.
"Cosa avrà mai da ridere quel coniglio li, non sa che poi fa questa fine?"
Mamma sognatrice, figlia approfittatrice
"Ma quando dovrò comprare il vestito da sposa lo sceglierò io o tu?"
"Devi sceglierlo tu, Marghe, così prendi quello che ti piace di più, non è giusto che te lo scelga la mamma!"
"Ah. Ma tu verrai lo stesso nel negozio con me?"
"Ma certo, se tu mi vorrai io verrò, così magari posso dirti se ti sta bene, no?"
"Si, si, voglio che andiamo insieme..."
-Mamma intenerita al pensiero che la figlia ci tenga alla sua presenza in questo momento così importante-
"...sennò chi lo paga il vestito? io non li ho i soldi, devi venire tu così usi i tuoi!"
-Ecco-
Omissione di soccorso
"Certo che la dottoressa pelouche non mi sembra così brava: quando uno si fa male invece che curarlo subito si mette a cantare una canzoncina!"
Cose che capitano a lei
"Io non so proprio come mai ma quando vado in giro tutti mi guardano così, con quella faccia come a dirmi quanto sono bella!"
Al supermercato, Marghe osserva il banco della macelleria e i conigli confezionati. Dopo un attento studio anatomico nota che sull'etichetta è disegnato un coniglietto sorridente.
"Cosa avrà mai da ridere quel coniglio li, non sa che poi fa questa fine?"
Mamma sognatrice, figlia approfittatrice
"Ma quando dovrò comprare il vestito da sposa lo sceglierò io o tu?"
"Devi sceglierlo tu, Marghe, così prendi quello che ti piace di più, non è giusto che te lo scelga la mamma!"
"Ah. Ma tu verrai lo stesso nel negozio con me?"
"Ma certo, se tu mi vorrai io verrò, così magari posso dirti se ti sta bene, no?"
"Si, si, voglio che andiamo insieme..."
-Mamma intenerita al pensiero che la figlia ci tenga alla sua presenza in questo momento così importante-
"...sennò chi lo paga il vestito? io non li ho i soldi, devi venire tu così usi i tuoi!"
-Ecco-
Omissione di soccorso
"Certo che la dottoressa pelouche non mi sembra così brava: quando uno si fa male invece che curarlo subito si mette a cantare una canzoncina!"
Cose che capitano a lei
"Io non so proprio come mai ma quando vado in giro tutti mi guardano così, con quella faccia come a dirmi quanto sono bella!"
domenica 12 giugno 2016
La nostra piccola cuoca
Siamo entrati nella tua classe e tu eri lì, dritta, fiera, le mani dietro la schiena e il cappello da cuoca in testa. La panzotta in avanti a mostrare il grembiulino di carta e quegli occhi così felici che si sono illuminati in un modo che forse non avevamo mai visto.
Voi, i grandi dell'asilo, eravate tutti intorno ad un tavolone apparecchiato su cui stavano in mostra i piattini composti da voi, con cartacrespa, colla e colori.
Dopo hai ballato e cantato, hai ricevuto il tuo diploma a lungo sospirato anche se la sera prima mi hai detto di non essere emozionata "tanto io a scuola non ci voglio andare! "
Anche questa volta l'emozione e il pensiero si quanto sei cresciuta da quando sei entrata lì mi ha fatto inumidire un po' gli occhi...per fortuna ora ho la scusa degli ormoni!
Piccola Marghe mia, quest'anno hai patito la lontananza di tua sorella e forse la notizia del nuovo arrivo ha contribuito a certi momenti di smarrimento... Hai però imparato a consolarti da sola e a camminare con le tue gambe, hai cambiato fidanzato, ti sei sposata con tanto di velo e bouquet e hai partorito innumerevoli bambolotti tra la cucinetta e la camera assistita dalle tue migliori amiche.
Sei entrata in questo asilo e avevi appena due anni, sorridevi sempre e chiacchieravi di continuo...ora stai abbandonando le sembianze di bimba piccola e ti stai trasformando anche tu in una bambina alta e dalle gambette svelte e snodate.
Spero che questo cambiamento all'orizzonte non spenga i tuoi occhi sorridenti ma sia una nuova occasione di crescere insieme, piccolo grande fiorellino mio.
Voi, i grandi dell'asilo, eravate tutti intorno ad un tavolone apparecchiato su cui stavano in mostra i piattini composti da voi, con cartacrespa, colla e colori.
Dopo hai ballato e cantato, hai ricevuto il tuo diploma a lungo sospirato anche se la sera prima mi hai detto di non essere emozionata "tanto io a scuola non ci voglio andare! "
Anche questa volta l'emozione e il pensiero si quanto sei cresciuta da quando sei entrata lì mi ha fatto inumidire un po' gli occhi...per fortuna ora ho la scusa degli ormoni!
Piccola Marghe mia, quest'anno hai patito la lontananza di tua sorella e forse la notizia del nuovo arrivo ha contribuito a certi momenti di smarrimento... Hai però imparato a consolarti da sola e a camminare con le tue gambe, hai cambiato fidanzato, ti sei sposata con tanto di velo e bouquet e hai partorito innumerevoli bambolotti tra la cucinetta e la camera assistita dalle tue migliori amiche.
Sei entrata in questo asilo e avevi appena due anni, sorridevi sempre e chiacchieravi di continuo...ora stai abbandonando le sembianze di bimba piccola e ti stai trasformando anche tu in una bambina alta e dalle gambette svelte e snodate.
Spero che questo cambiamento all'orizzonte non spenga i tuoi occhi sorridenti ma sia una nuova occasione di crescere insieme, piccolo grande fiorellino mio.
mercoledì 8 giugno 2016
Ultimo giorno di prima
Il primo giorno avevi un vestito blu a pallini bianchi, correvi impaziente verso la scuola e iniziavi felice la tua avventura con tanti nuovi amici.
L'anno è volato, tu ti sei trasformata da timida e paurosa ad una bambina che fa ridere i suoi compagni e saluta tutti quelli che incontra. Abbiamo avuto alti e bassi, i compiti ci hanno fatto litigare molte molte volte, hai imparato tante parole in inglese, ora leggi i tuoi topolini assorta e concentrata, lasciandoti sfuggire qualche risata qua e là, soprattutto quando Pippo dice qualcosa di strano...
Stamattina avevi un vestito a righe e sei uscita mano nella mano con papà raccontandogli qualcosa tranquilla e sorridente mentre io ti guardavo dalla finestra.
Anche questa volta sei riuscita a sorprendermi mia grande forte bimba, ora puoi goderti il tuo meritato riposo!
L'anno è volato, tu ti sei trasformata da timida e paurosa ad una bambina che fa ridere i suoi compagni e saluta tutti quelli che incontra. Abbiamo avuto alti e bassi, i compiti ci hanno fatto litigare molte molte volte, hai imparato tante parole in inglese, ora leggi i tuoi topolini assorta e concentrata, lasciandoti sfuggire qualche risata qua e là, soprattutto quando Pippo dice qualcosa di strano...
Stamattina avevi un vestito a righe e sei uscita mano nella mano con papà raccontandogli qualcosa tranquilla e sorridente mentre io ti guardavo dalla finestra.
Anche questa volta sei riuscita a sorprendermi mia grande forte bimba, ora puoi goderti il tuo meritato riposo!