Ma perché se sono in strada con tutte e tre...e già siamo ingombranti, se io sto parlando con qualcuno e non ti conosco neanche
Perché ti fermi anche tu a rimirarci ostruendo il passaggio, cerchi di attaccare bottone a più riprese anche se io sto parlando con qualcun' altro e nonostante i miei sorrisi di circostanza continui nel tentativo di interromperci?
Perché poi inizi con la solita solfa e scambi Marta per un maschio seppur vestita con una maglietta in cui campeggia sorridente la dottoressa peluche, cerchi invano di farti fare un sorriso da Matilde che provvidenzialmente non ti degna di uno sguardo e speri di cavare qualche informazione in più da Marghe che, intimorita da tanta esuberanza, stranamente tace?
Ma sopratutto perché dopo tutti i miei sforzi per dividere le attenzioni, tamponare le gelosie e cercare di mostrare il lato buono di ognuna, perché dopo tutti i miei equilibrismi diplomatici arrivi tu, dal nulla e inizi a pontificare: "E chi è la più brava di tutti? Secondo me sei tu, vero? Eh si, questa qua è troppo piccola e quest'altra ha la faccia da birichina!"
ma anche come Marta, Margherita e Matilde, i miei tre fiorellini e come Marco, il mio gigante buono!
lunedì 26 giugno 2017
giovedì 22 giugno 2017
Punti di vista
Io amo cucinare: starei tutto il giorno ai fornelli se non fosse per la scocciatura di lavare poi tutte le pentole.
Cucinare è una delle attività che mi aiuta di più a scaricare lo stress e a ritrovare il buonumore.
Ormai ho imparato a preparare tutto in anticipo e poi congelare o comunque conservare per i giorni in cui torno dal lavoro troppo tardi...quasi tutti i giorni abbiamo una cena degna di questo nome.
Quasi tutti i giorni.
Alcune volte -ahimè- bisogna improvvisare o accontentarsi, qualche volta viene servita la mitica cena di avanzi e altre volte, soprattutto se non c' è l'unico uomo di casa, si ripiega su pasta all'olio e formaggio.
Giovedì sera, bimbe affamate, mamma stanca e impreparata:
"Cosa c'è stasera di secondo? "
"Ehm... Pomodorini, formaggio, un po' di quel prosciutto di ieri e anche il mais! "
"Scusa mamma ma a me questi sembrano contorni, non secondi!!! "
Colpita e affondata!
Cucinare è una delle attività che mi aiuta di più a scaricare lo stress e a ritrovare il buonumore.
Ormai ho imparato a preparare tutto in anticipo e poi congelare o comunque conservare per i giorni in cui torno dal lavoro troppo tardi...quasi tutti i giorni abbiamo una cena degna di questo nome.
Quasi tutti i giorni.
Alcune volte -ahimè- bisogna improvvisare o accontentarsi, qualche volta viene servita la mitica cena di avanzi e altre volte, soprattutto se non c' è l'unico uomo di casa, si ripiega su pasta all'olio e formaggio.
Giovedì sera, bimbe affamate, mamma stanca e impreparata:
"Cosa c'è stasera di secondo? "
"Ehm... Pomodorini, formaggio, un po' di quel prosciutto di ieri e anche il mais! "
"Scusa mamma ma a me questi sembrano contorni, non secondi!!! "
Colpita e affondata!
domenica 18 giugno 2017
Cugini
Siete dodici, quasi tutti con lo stesso cognome, tutti diversi ma con qualche piccolo pezzo di DNA che vi accomuna.
La più grande l'ho conosciuta che aveva sei anni e si divertiva a tenermi sollevato un lembo di una lunga giacca di lana nera che mettevo sempre in quel periodo. Poi c'era la seconda, piccola e con due occhi furbetti.
Anno dopo anno vi abbiamo visti nascere uno dopo l'altro, per un certo periodo tutti maschi, finché anche noi abbiamo dato il nostro contributo, riportando la parità e facendo poi pendere la bilancia verso il rosa.
L'anno scorso sembrava che la grande famiglia G. avesse messo un punto agli eredi con la nascita di Matilde e invece, dieci mesi dopo, ecco l'ultimo fagotto rosa, la minuscola cuginetta che porta il nome del nonno, principio e radice di quest'albero con tanti rami.
Ora la maggiore ha vent'anni e la più piccola nemmeno due mesi.
Ieri eravate tutti insieme, al dodicesimo battesimo della famiglia, mescolati nelle panche a messa e impolverati a giocare sul campo da calcio, chiamandovi come se vi vedeste ogni giorno, annullando gli anni che vi separano forse in virtù di quei geni che condividete.
Ogni volta mi incanto a vedervi, allegra, chiassosa e affettuosa tribù in cui i piccoli ammirano i grandi e questi si prendono cura dei piccini, in cui anche il più timido e chiuso si scioglie alla vista di un sorriso sdentato e due appassionati di fumetti passano un pomeriggio intero dividendo la stessa poltrona con il naso affondato nei Topolini.
Ogni volta ringrazio per questo regalo che avete perché forse adesso non ve ne rendete conto.
Ogni volta mi chiedo quanto ancora durerà questa magia di voi dodici cugini, perché so che presto i grandi prenderanno altre strade e forse a Natale e a Pasqua qualche sedia rimarrà vuota...
Per adesso non mi resta che riempirmi gli occhi dei vostri sguardi complici per poi raccontarvi questa magia ancora, quando sarete tutti cresciuti.
La più grande l'ho conosciuta che aveva sei anni e si divertiva a tenermi sollevato un lembo di una lunga giacca di lana nera che mettevo sempre in quel periodo. Poi c'era la seconda, piccola e con due occhi furbetti.
Anno dopo anno vi abbiamo visti nascere uno dopo l'altro, per un certo periodo tutti maschi, finché anche noi abbiamo dato il nostro contributo, riportando la parità e facendo poi pendere la bilancia verso il rosa.
L'anno scorso sembrava che la grande famiglia G. avesse messo un punto agli eredi con la nascita di Matilde e invece, dieci mesi dopo, ecco l'ultimo fagotto rosa, la minuscola cuginetta che porta il nome del nonno, principio e radice di quest'albero con tanti rami.
Ora la maggiore ha vent'anni e la più piccola nemmeno due mesi.
Ieri eravate tutti insieme, al dodicesimo battesimo della famiglia, mescolati nelle panche a messa e impolverati a giocare sul campo da calcio, chiamandovi come se vi vedeste ogni giorno, annullando gli anni che vi separano forse in virtù di quei geni che condividete.
Ogni volta mi incanto a vedervi, allegra, chiassosa e affettuosa tribù in cui i piccoli ammirano i grandi e questi si prendono cura dei piccini, in cui anche il più timido e chiuso si scioglie alla vista di un sorriso sdentato e due appassionati di fumetti passano un pomeriggio intero dividendo la stessa poltrona con il naso affondato nei Topolini.
Ogni volta ringrazio per questo regalo che avete perché forse adesso non ve ne rendete conto.
Ogni volta mi chiedo quanto ancora durerà questa magia di voi dodici cugini, perché so che presto i grandi prenderanno altre strade e forse a Natale e a Pasqua qualche sedia rimarrà vuota...
Per adesso non mi resta che riempirmi gli occhi dei vostri sguardi complici per poi raccontarvi questa magia ancora, quando sarete tutti cresciuti.
mercoledì 14 giugno 2017
Ci sono giorni e giorni
Ci sono giorni lunghi, in cui un piccolo imprevisto fa crollare i perfetti incastri di cui è fatta la vita in questo momento e le cose scivolano di mano troppo velocemente per pensare ad un'altra soluzione
Ci sono momenti in cui pensi che è solo un momento, lo sai che poi tutto tornerà facile...ma intanto questo periodo è da vivere senza farti schiacciare
Ci sono giorni che credi di non essere abbastanza: abbastanza attenta, abbastanza presente, abbastanza comprensiva, abbastanza mamma.
Poi arrivano però anche quelle giornate in cui le cose filano proprio come le avevi pensate e riesci a ritagliarti anche un minuscolo spazio per te
Capitano pomeriggi in cui le bimbe giocano senza litigare e senza interrompersi nemmeno per fare merenda, in cui la piccola gira silenziosa e tranquilla vicino a te e ti guarda curiosa mentre -finalmente -fai il cambio degli armadi
Arrivano quei giorni in cui sei così soddisfatta che ti fai i complimenti da sola...ebbene si, hai imparato anche questo ed è una grande conquista!
È un periodo di altalene emotive, corse e rincorse, gioie e preoccupazioni, momenti di tranquillità e attimi di sconforto, buchi di panico e miraggi di vita normale...
Ci sono momenti in cui pensi che è solo un momento, lo sai che poi tutto tornerà facile...ma intanto questo periodo è da vivere senza farti schiacciare
Ci sono giorni che credi di non essere abbastanza: abbastanza attenta, abbastanza presente, abbastanza comprensiva, abbastanza mamma.
Poi arrivano però anche quelle giornate in cui le cose filano proprio come le avevi pensate e riesci a ritagliarti anche un minuscolo spazio per te
Capitano pomeriggi in cui le bimbe giocano senza litigare e senza interrompersi nemmeno per fare merenda, in cui la piccola gira silenziosa e tranquilla vicino a te e ti guarda curiosa mentre -finalmente -fai il cambio degli armadi
Arrivano quei giorni in cui sei così soddisfatta che ti fai i complimenti da sola...ebbene si, hai imparato anche questo ed è una grande conquista!
È un periodo di altalene emotive, corse e rincorse, gioie e preoccupazioni, momenti di tranquillità e attimi di sconforto, buchi di panico e miraggi di vita normale...
martedì 6 giugno 2017
Modestamente
"Mamma, sai che il mio fidanzato L. mi ha detto che sto bene con questo vestito con i fiori e le apine?"
"Eh, è stato gentile allora!"
"E quando mi parla è sempre emozionato!"
"Ah sì? E come mai, secondo te?"
"Bhe, forse perché si è scelto una fidanzata molto bella!"
"Eh, è stato gentile allora!"
"E quando mi parla è sempre emozionato!"
"Ah sì? E come mai, secondo te?"
"Bhe, forse perché si è scelto una fidanzata molto bella!"