Quando misi piede per la prima volta a Marsiglia 5 o 6 anni fa ero in compagnia dei colleghi dell'università: sembravamo una comitiva in gita scolastica, tutti insieme in due macchine con qualche valigia, i nostri poster da presentare al congresso e tante chiacchiere sui professori che ci incupivano durante le ore in laboratorio.
Era la prima volta che lasciavo le bambine con papà e, come era ovvio, una delle due si fece venire la febbre tre ore dopo la mia partenza.
Dopo tanto tempo sono tornata e ho rivisto una giostra antica, i negozi stretti stretti pieni di saponette, le bottiglie di pastis allineate nelle vetrine, viali alberati e strade piene di gente.
Questa volta però ho trovato anche i riccioli biondi e i sorrisi, gli occhi profondi e le gambe grassocce dei miei nipotini, i giochi in spiaggia, le corse sulla bici senza pedali, fontane e zanzare, capricci e risate, abbracci e coccole, parole senza senso, paesaggi bellissimi, parchi pieni di verde, sabbia dappertutto, le chiacchiere e i soliti scherzi di un fratello/zio sempre monello, cene sul terrazzo, tramonti arancioni, le frecce tricolori di prima mattina, la marsigliese suonata in spiaggia per dare il buongiorno, delizie di pasticceria, distese di formaggi...
Anche questa volta andare via è stata dura e l'acqua negli occhi -come dice il nipotino- è rimasta per un po' sulle nostre facce.
ma anche come Marta, Margherita e Matilde, i miei tre fiorellini e come Marco, il mio gigante buono!
giovedì 23 agosto 2018
giovedì 16 agosto 2018
Incontri preziosi
Quando ci siamo conosciute tu stavi dall'altra parte della cattedra e io in uno di quei banchi verdi, con il buco in alto a destra, seduta su una sedia di legno, di quelle che ti smagliavano tutte le collant.
Io ero una bambina di 12 anni che guardava i cartoni di Sailor Moon, scriveva il diario tutte le sere e scambiava letterine con le amiche.
Tu avevi già tanta esperienza con i ragazzi e sapevi come prenderci: sgridate e risate, canzoni inventate per imparare i nomi difficili e filastrocche buffe con i nostri cognomi, interrogazioni paurose e disegni complicati ma anche piccoli regali e nomignoli affettuosi... Ognuno sapeva di essere amato da te.
Con te ho imparato che nella vita si può passare da un "ottimissimo" (voto che solo tu ci davi) a vedersi strappare in quattro pezzi il disegno su cui avevo passato tanti pomeriggi...
Nessuno si traumatizzava per tutto ciò, ci impegnavamo un po' di più!
Negli anni ti hanno trasferita dappertutto e io ti seguivo con le mie cartoline dai posti di vacanza, le mie lettere prima, con i messaggi e le foto su whatsapp dopo.
Qualche giorno fa ci siamo riabbracciate forti sotto lo sguardo incredulo delle mie bimbe che non si capacitano di come si possa essere così affezionate ad una maestra che ti strappava i compiti.
Tra qualche giorno farai di nuovo la valigia e partirai.
Sono felice di aver avuto la possibilità di incontrarti prima di questo nuovo trasloco e sono certa che ti rincorrero' ancora per poterti abbracciare forte un'altra volta!
Io ero una bambina di 12 anni che guardava i cartoni di Sailor Moon, scriveva il diario tutte le sere e scambiava letterine con le amiche.
Tu avevi già tanta esperienza con i ragazzi e sapevi come prenderci: sgridate e risate, canzoni inventate per imparare i nomi difficili e filastrocche buffe con i nostri cognomi, interrogazioni paurose e disegni complicati ma anche piccoli regali e nomignoli affettuosi... Ognuno sapeva di essere amato da te.
Con te ho imparato che nella vita si può passare da un "ottimissimo" (voto che solo tu ci davi) a vedersi strappare in quattro pezzi il disegno su cui avevo passato tanti pomeriggi...
Nessuno si traumatizzava per tutto ciò, ci impegnavamo un po' di più!
Negli anni ti hanno trasferita dappertutto e io ti seguivo con le mie cartoline dai posti di vacanza, le mie lettere prima, con i messaggi e le foto su whatsapp dopo.
Qualche giorno fa ci siamo riabbracciate forti sotto lo sguardo incredulo delle mie bimbe che non si capacitano di come si possa essere così affezionate ad una maestra che ti strappava i compiti.
Tra qualche giorno farai di nuovo la valigia e partirai.
Sono felice di aver avuto la possibilità di incontrarti prima di questo nuovo trasloco e sono certa che ti rincorrero' ancora per poterti abbracciare forte un'altra volta!
mercoledì 8 agosto 2018
Amore piccolino
Buon compleanno piccola, morbida e buffa bambina mia: sono già passati due anni da quando hai fatto il tuo ingresso nel mondo in maniera esplosiva!
Adesso canti, balli, predichi dall' alto del tuo seggiolone pretendendo che tutti ti capiscano...in queste ultime settimane ripeti ogni parola che diciamo e stai imparando i colori anche se, dipendesse da te, sarebbe tutto blu.
In macchina raccomandi a papà di andare "piao, piao" e a tavola batti con la manina sulla schiena di chi ti è vicino se capita che qualcosa vada di traverso
Hai imparato da Marta a fare "ohmmm" e, così concentrata, fai ridere tutti quanti
Al mattino svegli Marghe schiacciandole qualche tuo peluche in faccia e dicendo: "Batta nanna! "
Quando ti chiedo di chi sei mi abbracci forte e dici "Mia"
Tra tutti i numeri sai dire solo tre e sette, se ti chiediamo come ti chiami rispondi "Bati", ai giardini fai impallidire tutte le persone per come scendi veloce dagli scivoli più alti e quando capisci che vogliamo fare una foto ti metti in posa con il tuo sorriso smagliante
Oggi siamo lontane ma so che stai festeggiando con le tue sorellone e i nonni, in attesa della torta a forma di pecora che ti faro' sabato
Buon compleanno piccola Maty, desiderata a lungo e arrivata in un attimo, buon compleanno amore piccolino...
Adesso canti, balli, predichi dall' alto del tuo seggiolone pretendendo che tutti ti capiscano...in queste ultime settimane ripeti ogni parola che diciamo e stai imparando i colori anche se, dipendesse da te, sarebbe tutto blu.
In macchina raccomandi a papà di andare "piao, piao" e a tavola batti con la manina sulla schiena di chi ti è vicino se capita che qualcosa vada di traverso
Hai imparato da Marta a fare "ohmmm" e, così concentrata, fai ridere tutti quanti
Al mattino svegli Marghe schiacciandole qualche tuo peluche in faccia e dicendo: "Batta nanna! "
Quando ti chiedo di chi sei mi abbracci forte e dici "Mia"
Tra tutti i numeri sai dire solo tre e sette, se ti chiediamo come ti chiami rispondi "Bati", ai giardini fai impallidire tutte le persone per come scendi veloce dagli scivoli più alti e quando capisci che vogliamo fare una foto ti metti in posa con il tuo sorriso smagliante
Oggi siamo lontane ma so che stai festeggiando con le tue sorellone e i nonni, in attesa della torta a forma di pecora che ti faro' sabato
Buon compleanno piccola Maty, desiderata a lungo e arrivata in un attimo, buon compleanno amore piccolino...
lunedì 6 agosto 2018
Sogni avverati
Quando eri piccola lo chiamavi "gaballo" e il suo intercedere era "goppolare". Mi piaceva così tanto questo verbo che non ti ho mai corretta finché, come sempre succede, lo hai perso nei ricordi e nei modi della bimba piccola che non sei più.
A Natale hai ricevuto il maneggio dei Playmobil e da anni ci chiedevi di poter fare un giro su uno dei cavalli al circolo in montagna.
Pochi giorni fa hai finalmente avverato il tuo desiderio, salendo emozionata e felicissima su una cavalla di nome Giulietta.
La maestra ti ha ripresa e corretta anche duramente per metà della lezione e temevo che, una volta rimessi i piedi a terra, ti saresti fatta prendere dallo sconforto rinunciando sul nascere alla tua carriera di cavallerizza.
Invece no: "Mamma quando mi sgridava pensavo.... Ce la posso fare! Quindi voglio andare avanti con le lezioni"
Brava mia piccola e tenace bimba, continua a goppolare ancora per un po' sul quel tuo bel cavallino!
A Natale hai ricevuto il maneggio dei Playmobil e da anni ci chiedevi di poter fare un giro su uno dei cavalli al circolo in montagna.
Pochi giorni fa hai finalmente avverato il tuo desiderio, salendo emozionata e felicissima su una cavalla di nome Giulietta.
La maestra ti ha ripresa e corretta anche duramente per metà della lezione e temevo che, una volta rimessi i piedi a terra, ti saresti fatta prendere dallo sconforto rinunciando sul nascere alla tua carriera di cavallerizza.
Invece no: "Mamma quando mi sgridava pensavo.... Ce la posso fare! Quindi voglio andare avanti con le lezioni"
Brava mia piccola e tenace bimba, continua a goppolare ancora per un po' sul quel tuo bel cavallino!