Un calendario pieno di appuntamenti, promemoria che squillano ogni giorno sul telefono, le scale percorse su e giu tre o quattro volte, tasche zeppe di appunti.
Sumeri e Babilonesi, moltiplicazioni a quattro cifre, "c'è un trenino lungo che attraversa la città", merende missionarie, "domani portare la polenta per la sabbiera".
Consulti a distanza, amici a casa ogni weekend, tempo infinito in cucina a preparare il minimo indispensabile per la sopravvivenza settimanale, "fatelo voi che siete giovani".
Abbracci di incoraggiamento, rubrica cuori innamorati, consulenze calcistiche, parole soppesate, urlacci trattenuti, ohmmm...
La vita che mi sono scelta è un'altalena di umori e sentimenti, è piena di persone, messaggi, telefonate e pensieri, è estenuante e divertente, è una corsa al tempo libero che non avrò mai perché in fondo mi piace riempire le giornate e scacciare la noia.
La vita che mi sono scelta è piena di relazioni perché è così che ho imparato ad essere felice!
ma anche come Marta, Margherita e Matilde, i miei tre fiorellini e come Marco, il mio gigante buono!
martedì 27 novembre 2018
domenica 18 novembre 2018
Novembre non ti temo
Novembre, un mese inutile.
Fa freddo ma non ancora un vero freddo, fa buio presto ma non ci sono ancora le luci di Natale, è autunno ma ormai il fascino della stagione che cambia è passato e manca troppo tempo all'inverno.
Novembre, sei il mese dei primi malanni, della pioggia che da queste parti ci devasta ogni anno, dei pomeriggi chiusi in casa dopo un'estate all'aperto.
Solo un giorno di festa, nessun compleanno, nessuna ricorrenza in famiglia; la stanchezza del cambio dell'ora e dei primi due mesi di scuola che iniziano a farsi sentire.
Però devo dire che da qualche anno sei anche il mese che apre l'attesa con le prove della letterina per Babbo Natale, che porta le nuove puntate dello zecchino d'oro, guardato sul divano mentre la mamma stira, sei il mese delle marmellate, delle torte e degli esperimenti in vista dei regali, della consapevolezza che un altro anno sta correndo via e della necessità di portare a termine i buoni propositi di Gennaio...
Fa freddo ma non ancora un vero freddo, fa buio presto ma non ci sono ancora le luci di Natale, è autunno ma ormai il fascino della stagione che cambia è passato e manca troppo tempo all'inverno.
Novembre, sei il mese dei primi malanni, della pioggia che da queste parti ci devasta ogni anno, dei pomeriggi chiusi in casa dopo un'estate all'aperto.
Solo un giorno di festa, nessun compleanno, nessuna ricorrenza in famiglia; la stanchezza del cambio dell'ora e dei primi due mesi di scuola che iniziano a farsi sentire.
Però devo dire che da qualche anno sei anche il mese che apre l'attesa con le prove della letterina per Babbo Natale, che porta le nuove puntate dello zecchino d'oro, guardato sul divano mentre la mamma stira, sei il mese delle marmellate, delle torte e degli esperimenti in vista dei regali, della consapevolezza che un altro anno sta correndo via e della necessità di portare a termine i buoni propositi di Gennaio...
venerdì 9 novembre 2018
Per tutto questo
È per quando cantiamo in macchina quella canzone con i versi tutti sbagliati degli animali
È per quando ti arrampichi sulla seggiolina e vuoi aiutarmi a sbucciare le "pattole", patate nel tuo linguaggio buffo
Per quando ti illumini vedendomi sulla porta dell'asilo
Per quando mi tiri le guance finché non faccio una boccaccia e scoppi a ridere con la testa indietro
È anche per quando mi sorprendi con parole nuove ogni giorno, per la bellezza del mondo che mi fai scoprire, per la felicità che ti provoca ogni piccola cosa... anche la terza volta non smetto di stupirmi
È per quando imiti le tue sorelle o cerchi rifugio tra le loro braccia dopo una sgridata
È per quando ti guardi soddisfatta allo specchio e fai le facce buffe sorridendoti compiaciuta
È per quando coccoli così dolcemente il tuo bambolotto o pretendi di venire a colazione con tutti e quattro i tuoi pupazzi
È per questo che si ha il coraggio di ricominciare
È per tutto questo che ti ringrazio, mia piccola terza bambina
È per quando ti arrampichi sulla seggiolina e vuoi aiutarmi a sbucciare le "pattole", patate nel tuo linguaggio buffo
Per quando ti illumini vedendomi sulla porta dell'asilo
Per quando mi tiri le guance finché non faccio una boccaccia e scoppi a ridere con la testa indietro
È anche per quando mi sorprendi con parole nuove ogni giorno, per la bellezza del mondo che mi fai scoprire, per la felicità che ti provoca ogni piccola cosa... anche la terza volta non smetto di stupirmi
È per quando imiti le tue sorelle o cerchi rifugio tra le loro braccia dopo una sgridata
È per quando ti guardi soddisfatta allo specchio e fai le facce buffe sorridendoti compiaciuta
È per quando coccoli così dolcemente il tuo bambolotto o pretendi di venire a colazione con tutti e quattro i tuoi pupazzi
È per questo che si ha il coraggio di ricominciare
È per tutto questo che ti ringrazio, mia piccola terza bambina