mercoledì 27 febbraio 2019

Le tue prime due cifre

Dieci anni, ed è passata una vita.
Dieci anni di prime volte, di sbagli, di scoperte, di stupore.
Dieci anni da quel lunghissimo pomeriggio tra il letto, la sedia e la doccia, da quella paura sperimentata per la prima volta, da quel pensiero, assurdo, quando ti ho sentita uscire: "ma allora c'è veramente!"
Dieci anni da quelle due ore che hai passato in braccio a papà mentre mi rimettevano in sesto, forse motivo dell'intesa speciale tra voi.
Tutti questi anni sono passati dalle tue prime buffe parole: "pacca" per dire un po' di acqua, "piki" per dire kiwi, " io no faccio" per esprimere la tua ribellione, "Lalla" la prima volta che hai incontrato tua sorella Margherita.
In tutto questo tempo ti sei trasformata da una damina aggraziata ed elegante ad un maschiaccio sbadato, da timida e taciturna ad una bambina che, con i suoi tempi, sa aprirsi agli altri e si fa coraggio per vincere le paure, da fifona e prudente a spericolata e agile.
Hai dovuto fare posto nella tua vita ad altre due sorelle, hai scoperto quanto è bello passare il pomeriggio a leggere, hai capito di avere un sesto senso per la matematica, cerchi sempre di accontentare tutti e odi scegliere, anche tra la pasta al pesto e quella al sugo.
Certe volte sei cristallina mentre altre resti un grande mistero per me, proprio tu che invece annusi da lontano i miei stati d'animo e cogli tutto al volo.
Ti raccomando di restare sempre così buona con tutti ma anche di imparare a non mettere da parte i tuoi desideri per nessuno, a non annullarti dietro i tuoi "fa lo stesso", a prendere quello che vuoi dalla vita perché ne sei capace e te lo meriti!

Oggi voglio dirti che ho una grande gratitudine per aver ricevuto questo dono che sei tu, bimba mia.
Tanti tanti auguri a due cifre, Martoletta del mio cuore!

venerdì 22 febbraio 2019

Piccole cose di un corto Febbraio

Una cena tra cugini e date importanti da segnare sul calendario
Due giorni con i nipotini a noleggio: passare da tre marmocchi a cinque e venire additati per strada
Torte da pensare e creare in una mattina scandita dalla musica alla radio
Gli uccellini che fischiettano al tramonto
Una piantina a lungo curata che sta per regalare di nuovo i suoi piccoli e delicati fiori
Gratitudine inaspettata
Conversazioni surreali in mezzo alla strada
Insperati traguardi lavorativi
Il suo buffo vocabolario che si arricchisce ogni giorno di piu'
Progetti estivi
Due nipotini sbocciati in pochi mesi
Ricordi di giorni d'attesa

lunedì 18 febbraio 2019

La vendetta è senza granella di zucchero!

Quasi ogni mattina la stessa storia: biscotti, marmellata, cereali, pane, fette biscottate, qualche volta le merendine e, quando proprio vogliamo esagerare, anche la Nutella.
La scelta non manca insomma ma qualcuno si lamenta sempre: "non c'è niente da mangiare, sono sempre le stesse cose! Sono stufa!"
Allora tu ripensi alle tue colazioni: latte e biscotti lisci, al massimo quelli con la granella che venivano presentati in tavola come una leccornia senza pari.
Ma la vendetta si sa, è un piatto che si consuma freddo...e senza granella...
Mamma e papà partono qualche giorno eccezionalmente senza bimbe che restano, felici e libere, dai nonni.

"Certo che dai nonni siamo state benissimo... però lo sai che a colazione c'è solamente la marmellata o i biscotti di legno?"

domenica 10 febbraio 2019

Manca poco

"Mamma, ho deciso che sposerò Luca..."
"Lo so, Marghe, me lo dici in continuazione!"
"Uffa, ma fammi finire! Ho deciso che lo sposerò e mancano solo 22 anni!"

mercoledì 6 febbraio 2019

Tutto passerà

Passerà quello stordimento da ormoni delle prime ore
Passerà il ricordo di quei giorni ovattati in cui cerchi invano le istruzioni
Passeranno le notti d'inverno accartocciate sul divano ad ascoltare il respiro accelerato del tuo bimbo, in attesa che la Tachipirina faccia effetto
Passeranno gli interminabili minuti per fare mangiare un piccolo cucchiaio di pappa
Passera' lo sconforto perché non vuole assaggiare le cose nuove
Passeranno i capricci perché non vuole più stare sul passeggino ma dopo quattro passi pretenderebbe di essere preso in braccio
Passerà la mania di levarsi le scarpe, di sfilarsi il cappello, di camminare senza dare la mano
Passeranno anche le urla perché vuol fare da solo ma non riesce e non vuole essere aiutato, perché vorrebbe farti capire quella cosa li, facile, ovvia...se solo sapesse usare le parole per dirla.
Passeranno i capricci per essere vestito e svestito, per cambiare il pannolino, per il bagnetto che fino al giorno prima amava e ora gli suscita un terrore tremendo.
Tutto passerà e un giorno vi accorgerete di avere tra le mani un vero bambino in miniatura, con i suoi ragionamenti, i suoi modi di dire, le sue manie, le sue espressioni che diventeranno tradizione della vostra famiglia.
Un giorno guarderete indietro e, quando una punta di nostalgia si impadronira' del vostro cuore...ecco, capirete che tutto è passato.