martedì 31 dicembre 2019

2019 in un post

Gennaio è iniziato con una partenza, come alla fine di ogni festa, Febbraio mi faceva intravedere una luce in fondo al tunnel, Marzo ci portava a sciare e mi faceva apprezzare tante piccole cose, ad Aprile ho vissuto in apnea, a Maggio la prima Comunione delle bimbe grandi.
Giugno segnava la fine di tante cose: l'asilo nido, la scuola per la nostra nonna D. che finalmente poteva andarsene in pensione, l'anno sportivo con il primo vero saggio di danza della nostra piccola etoile, Luglio mi regalava una settimana in solitaria, Agosto e i tre anni tanto attesi della piccola di casa, ancora qualche giorno di libertà inaspettata e le ferie da mamma-single  che mi hanno fatto scoprire la bellezza di fare le cose senza fretta; Settembre ha portato molte novità: una squadra di calcio nuova per Marta, l'asilo dei grandi, la mia iscrizione in palestra e un treno di routine da prendere al volo! A Ottobre meditavo su quello che si potrebbe dimenticare, a Novembre le mie figlie mi regalavano perle indimenticabili e festeggiavo il mio traguardo...Infine è arrivato Dicembre con le sue corse e affanni, con le mille cose da organizzare e gli imprevisti del caso.

Anche quest'anno si sta concludendo e posso solo essere grata e felice di tutto quello che ho ricevuto, di quello che abbiamo costruito insieme e anche di ciò che non siamo riusciti a fare... perché ci dà il trampolino di lancio per provare a farlo nell'anno che sta arrivando!

martedì 24 dicembre 2019

Vigilia

Amo la vigilia, l'attesa, i preparativi, le musiche natalizie, le ore ai fornelli, incartare gli ultimi regali, l'emozione per l'arrivo di Babbo Natale, gli auguri tra colleghi, la gente affaccendata e di corsa per strada, i clienti che sorridono un po'di più e ti allungano un cioccolatino sul banco, i regali inaspettati del capo, le cene aziendali tutte da digerire, una messa raccolta e accompagnata dai canti di un coro senza strumenti, la stanchezza di una giornata lunghissima che è finita e raccoglie già i primi messaggi di auguri per l'indomani ...la gioia di essere qui in mezzo a chi amo.

mercoledì 18 dicembre 2019

La settimana più incasinata dell'anno

La settimana più incasinata dell'anno non poteva iniziare che con la febbre di Matilde
La settimana più incasinata dell'anno vede la partecipazione ad un mini torneo natalizio di calcio in due comodi pomeriggi infrasettimanali e un sabato mattina, una recita dell'asilo, uno spettacolo di scuola e un saggio di danza; si annovera anche un sabato pomeriggio lavorativo per me e una serata a teatro regalata da Babbo Natale
La settimana più incasinata dell'anno è ovviamente all'insegna della pioggia e delle allerte, ormai innumerevoli nell'ultimo mese
La settimana più incasinata dell'anno è già a metà: voglio restare ottimista in vista del Natale

venerdì 13 dicembre 2019

Bianca coniglia

Prima andava sempre di fretta, presa dalle sue scartoffie, dalle riunioni, dalle mille cose da organizzare che un po' le venivano appioppate e un po' andava a cercarsi.
Da quando ne ho memoria i suoi mantra sono: "non ho tempo" e "sono di fretta" ma l'abbiamo sempre giustificata perché effettivamente la vita frenetica ci porta tutti a vivere con l'occhio all'orologio.
Qualche mese fa la sua vita è stata sconvolta e il cambiamento ha fatto tremare tutti noi...come avrebbe potuto sopportare tutto quel tempo a disposizione, come si sarebbe adattata alla vita tranquilla, senza orari, senza impegni, senza troppi doveri?
Non ci abbiamo messo molto ad accorgerci che in realtà non era cambiato niente nel suo modo di affrontare la vita...
Ora corre qua e là tra innumerevoli ore di palestra, il corso di francese e i compiti da fare di volta in volta ("non ne posso più, sono sempre qui a studiare!"), il ballo liscio e le nipotine che le riempiono qualche pomeriggio.
Il risultato è che i mantra non sono cambiati, è sempre di corsa, senza tempo, sempre con l'agenda zeppa di cose da fare...la nostra bianca coniglia in pensione da tre mesi continua a correre con l'orologio in mano....

venerdì 6 dicembre 2019

Ti ho vista

Ti ho vista questa primavera, felice e impaziente di tenere tra le braccia il tuo bambino
Ti ho vista questa estate, accaldata, esausta e curiosa, fare il conto dei giorni che mancavano
Ti ho vista a settembre impaurita e stanca, con il tuo bimbo finalmente nel passeggino e la pancia libera da quel dolce ripieno ingombrante
Ti ho vista qualche giorno fa, con tanta voglia di parlare ma la farmacia piena e troppi strilli provenire da là dentro, ho capito la tua ansia di riprendere a correre su e giù per strada nella speranza di calmarlo, ho solo visto i tuoi occhi persi, ho sentito quando dicevi che probabilmente sarebbe rimasto figlio unico.

Non potevo farlo ma avrei voluto abbracciarti, cara neomamma di cui non conosco nemmeno il nome
Avrei voluto dirti che poi passa, che poi crescono e diventano buffi e dolci, che poi riempiono la vita colorandola con la loro prospettiva tutta nuova e sorprendente
Avrei voluto cercare di convincerti che nessuno ha il manuale di istruzioni e che io non ho mai capito cosa ci trovano certe persone di così meraviglioso nella vita con un neonato
Avrei voluto dirti che in te vedevo la me stessa di tanti anni fa, che però poi è ripartita e ha avuto voglia di regalare altre sorelline a quel piccolo esserino urlante

Avrei voluto offrirti un caffè al bar di fianco alla farmacia, per farti fermare qualche minuto a prenderti un po'di tempo per te stessa...

Sono certa che tutte le cose che volevo dirti le scoprirai anche da sola... Anche se sentirsele dire da chi c'è già passato mentre tu sei nel buco nero aiuta di più...