martedì 27 novembre 2012

La donzelletta

Se dovessi descrivere Marta con un'immagine sceglierei sicuramente quella di una damina posata e tranquilla che scruta intorno a sè con gli occhioni sgranati e prima di parlare sceglie accuratamente le parole da usare.
Io sinceramente non so come sia stato possibile che sia venuta fuori così e più passa il tempo più consolida questo lato del suo carattere. Alle soglie dei quattro anni ha una certa proprietà di linguaggio e spesso snocciola locuzioni inusuali che, credo, sente all'asilo in vari contesti per poi riciclarle in maniera molto buffa!
Cosi' la sera, accompagnandola a letto possiamo sentirci dire:
"Adesso mi addormento dolcemente, va bene?" oppure, appena sussurrato in un orecchio: "fel favole parlate piano così dormo in pace" -che, detta così suona anche un po' macabra!-
I complimenti più strani che qualcuno può ricevere sono: "ha la faccia belicata (delicata)" e "è proprio una bellezza!" e poi dovete sapere che all'asilo di amici ne ha "in quantità!"
Ovviamente è molto sensibile al rumore e portarla ai giardini può essere una tortura perchè "i bambini fanno troppo chiasso e non posso giocare", così me la trovo accozzata ad una gamba senza possibilità di muovermi; Anche tornare pochi giorni quest'estate al nido con i bambini più piccoli è stata un'esperienza traumatica perchè "facevano molta confusione e non mettevano a posto i giochi!"
E son problemi!
Per non parlare di quanto la disturba sua sorella: Marta con le mani sulle orecchie e la faccia contrita si avvicina e mi urla: "mi sembleva di sentire il lùmole di Lalla!"
Ti sembrava? Rumore???
Ma sta urlando come un'ossessa!!!

Povera la mia bambina belicata!

martedì 20 novembre 2012

Fattene una ragione

"Mamma, oggi ho aiutato il mio compagno M. a fare la casetta con i lego!"
"Brava Marta! E lui era contento?"
"Si, mi ha abbracciata e ha detto che mi vuole sposare!"
"E tu cosa gli hai risposto?"
"Io no."

"Mamma, stamattina il mio compagno M. mi tirava per il braccio e voleva darmi i bacini"
"E tu cosa hai fatto?"
"Gli ho detto di lasciarmi stare perchè stavo parlando con la mia amica"

giovedì 15 novembre 2012

Alla me stessa di due anni fa

Mia cara Chiara,

si, tu. Cioè io. Proprio tu con le occhiaie e l'occhio tremulo, con la lacrima facile e l'urlo sempre pronto.
Va bene, sei giustificata: hai una bimba di 60 giorni che, non ti illudere, continuerà a svegliarsi la notte per mangiare ancora per due mesi buoni e una di quasi due anni che è nel pieno della ribellione, condita da rabbia e gelosia...
No, per favore, non ricominciare a frignare che poi ti si gonfiano gli occhi a pesce palla e sei inguardabile!
Lascia perdere i sensi di colpa: Marta rideva sempre e adesso è sempre arrabbiata...però ti assicuro che tra poco tornerà la bimba allegra che era prima....abbi pazienza, dalle tempo....
Va bene, la pazienza non è il tuo forte...però fidati, qualcuno ti dirà "da quando Marghe ha iniziato a sorridere, anche Marta ha riconquistato il buonumore".
E poi si vorranno bene e giocheranno insieme, si abbracceranno e ti commuoverai a vederle scambiarsi i bacini e chiedersi le carezze a vicenda.
Lo so, adesso è una gran fatica e non vedi la luce alla fine del tunnel ma non ti preoccupare che quella luce c'è e arriverà anche prima che tu creda. 
Sarà tutto più facile: insegnarle ad addormentarsi, a mangiare, sopportare i capricci ( anche Marghe si ribellerà, e non avrà neanche l'alibi di aver appena dovuto fare spazio ad una sorella nuova...quindi, ribadisco, chiudi in un cassetto i tuoi sensi di colpa) e -incredibile- a togliere il pannolino!
Poi insomma guardami: non sono bella fresca come una rosa? Riesco a pettinarmi e truccarmi tutte le mattine sai? E ieri sera sono andata a dormire ad un'ora indegna. Lo so che non potrai crederci ma ho ricominciato a sfornare torte e invasettare marmellate rigorosamente dalle 21.30 in poi.
Poi sono diventata bravissima a fare tutto molto velocemente..insomma quando penso a quanto tempo impiegavo a pulire casa prima che ci fosse Marta mi vergogno di me stessa, e di te....che poi siamo la stessa cosa insomma! 
Sai cosa ti dico? Che avrai più tempo di prima perchè loro si faranno compagnia e tu non sarai più così necessaria come credi; ricomincerai a prenderti i tuoi spazi facendoti meno problemi e delegando di più! Ecco, questa parola ti ha messo i brividi, lo so...."delegando, delegando!"
Ti sembro impazzita? 
Coraggio che tra due anni sarà più facile e quando camminerai con le loro manine che afferrano le tue capirai che la fatica si è trasformata tutta in felicità!

Sinceramente tua, Chiara

domenica 11 novembre 2012

Farewell

Addio caro passeggino, fedele e instancabile compagno di camminate, àncora di salvezza delle mattine tormentate dalle coliche, complice nelle fughe dalle persone moleste, alleato portaborse, nel senso letterale del termine.
Insieme a te abbiamo camminato in città su marciapiedi stretti, provocando mugugni e proteste perchè "una volta ce li portavamo in braccio", in sentieri sterrati di montagna dove hai resistito incurante della polvere e dei sassi, hai fatto da sdraio in spiaggia, hai viaggiato stipato in un bagagliaio troppo piccolo e ci hai seguiti anche in terra straniera.
Grazie a te ho ritrovato la forma dopo essermi trasformata due volte in una palla, insieme a te le mie bimbe hanno imparato a memoria la strada di casa.
Ti abbiamo anche cambiato l'intero treno di gomme rimettendoti in sesto più scattante di prima, ma adesso è il momento di riposarti, dopo quasi quattro anni di onorato servizio.

Addio biberon, amato, odiato,  lanciato, caduto, dimenticato, troppo caldo, troppo freddo, pieno di farina lattea, poi di brodo, poi di latte e biscotti.

Addio pannolino, per gli amici pannollo. Piccolissimo all'inizio, fasciavi quelle pancine e buona parte delle gambette da pollo che uscivano magre e rannicchiate. Negli ultimi tempi ti sei trasformato in una autentica bomba chimica e credo proprio che non ci mancherai!

Addio body: mi ricordo quando, pochi giorni prima di iniziare questa avventura da mamma vi avevo impilati ordinati, stirati (!) e profumati nel ripiano che avevamo creato apposta per Marta e la commozione di un quasi zio nell'osservare tutte quelle cose minuscole, rosa e bianche, piene di conigli, cuoricini e fiorellini.

Le nostre bambine hanno fatto grandi passi per arrivare qui....

Addio.
O arrivederci?

mercoledì 7 novembre 2012

Lalla e l'arte di spannolinarsi da sola

Dopo lo svezzamento, una delle tappe più stressanti e delicate è rappresentata dall'abbandono del pannolino. Margherita ha fatto due anni a settembre, mese antipatico per buttarsi in una avventura del genere in quanto coincideva con l'inizio del nuovo asilo.
In realtà fin dalle prime settimane dopo l'inserimento le maestre hanno inizato a proporle il vasino che lei ha subito accettato con entusiasmo: essendo tra le più piccole della sua classe assisteva ogni giorno al "trenino della pipì" che portava tutti i compagni sui gabinetti piccoli mentre lei e pochi altri venivano ancora cambiati sul fasciatoio. Sicuramente anche il fatto di avere una sorella di poco più grande e partecipare spesso e volentieri alle sue produzioni fisiologiche l'ha aiutata ad accogliere con più naturalezza questa novità.
Così, dopo poco tempo le maestre mi hanno suggerito di tirare fuori il vasino anche a casa in previsione di uno spannolinamento totale per Natale.
Al dire il vero a questo punto ero un po' scettica...con Marta avevamo usato il metodo drastico per cui, dopo aver comprato vasino e stock di mutandine insieme e averle spiegato come funzionava il tutto, abbiamo tolto il pannolino definitivamente, senza ripensamenti, asciugando laghetti quasi ogni mezz'ora i primi giorni, restando reclusi in casa per l'intero w/e e trionfando solamente dopo due settimane (primo giorno senza nemmeno una pipì addosso!).
Questo mi sembrava quindi un approccio un po' confuso e confondente...però ho cercato di fidarmi perchè in effetti lei mi sembrava piccola ma comunque piuttosto collaborativa.
Quindi, ai primi successi casalinghi abbiamo improvvisato cori da stadio (alèèè oh oh! alèèè oh oh! Mutande siiii, pannollo noooo!), salutato la pipì che spariva nel gabinetto, fatto sedute collettive insieme a Marta.....
Prima di questo ponte mi è stato suggerito di sfruttare i quattro giorni in casa per seguirla con calma e provare anche con lei il metodo drastico.
Dopo un solo giorno e mezzo di laghetti....incredibile ma vero...è diventata autonoma, non c'è quasi bisogno di chiederle niente perchè lei sa quando deve andare sul vasino e vuole addirittura la sua privacy: "mamma vai i là, chiamo io!"
Ah, bè!
Non mi sembra vero che sia andato tutto cosi' liscio! Ancora una volta  ho capito che è bene fidarsi delle maestre -che davvero a volte sono molto più intuitive di noi genitori- e che non sempre c'è una ricetta universalmente valida per ogni bambino.
Credo che abbia molto influito anche il mio atteggiamento decisamente più rilassato rispetto all'ansia che provavo (e che probabilmente trasmettevo) quando fu il momento di Marta.
Davvero mi sembra che Lalla si sia spannolinata da sola!

domenica 4 novembre 2012

I wanna be an octopus!

"mamma! fel favòle mi dai l`acqua?
"mamma! vollacqua"
"mamma! ho le noccole nel naso!"
"mamma! pipì!!!"
"mamma! ho plepalato la pasta con i cachi, la vuoi assaggiare?" -mmm che prelibatezza-
"mamma! Lalla anche pasta! tenta, soffi che brucia!"
"mamma! voglio fare un dineio" (disegno)
"mamma! ti devo dare un bacino!" -un bisogno impellente!-
"mamma! vollacqua"

"uuh! ma quante mani ha la mamma?"

"cinquantamila!"

Voglio rinascere polpo!