mercoledì 28 ottobre 2015

A voi

A voi quasi gemelle che l'estate e la scuola hanno provveduto a far maturare in modo diverso, che restate sempre quasi gemelle ma ora una ha preso la fuga e chissà quando l'altra la raggiugerà.
A voi miei piccoli soli, che illuminate le nostre giornate con le vostre faccine allegre, con i discorsi curiosi, con le nuove canzoni imparate negli ultimi tempi
A voi che camminate sul sentiero tenendovi la mano, che su un prato vi correte incontro a braccia aperte per poi rotolare tra i ricci e le foglie secche, che vi spartite tutto, dall'ultimo formaggino alle forze residue di papà e questa è una palestra di vita preziosa
Parlo a voi che fate i compiti chi per davvero, chi per solidarietà, che da quando eravate piccolissime siete una l'intrattenimento dell'altra, che vi difendete e custodite
Non permettete al tempo e alle persone di rovinare questo legame che il destino vi ha regalato facendovi nascere quasi gemelle, non dimenticatevi dei bagnetti fatti insieme e delle bolle sotto l'acqua della vasca, delle risate piene e complici che hanno riempito la vostra cameretta
Non lasciatevi allontanare da un litigio ma ricordatevi come era bello fare pace subito ("dai facciamo pace così siamo di nuovo felici"), scambiatevi sempre quei bacini morbidi, anche quando sarete grandi senza farvi velare dal pudore, cercatevi e stuzzicatevi, siate attente ai bisogni dell'altra come ora, quando una si accorge prima della mamma che l'altra ha bisogno di una mano
Difendete per tutta la vita il privilegio di essere quasi gemelle.

lunedì 19 ottobre 2015

Cara casetta/4

Cara Casetta,

un anno fa a quest'ora avevamo forse appena messo le nostre facce curiose dentro di te e ci eravamo innamorati.
Un anno fa speravamo che tu fossi finalmente quella giusta, dopo aver visto una quantità innumerevole di appartamenti, dopo aver perso gli occhi e il cuore dietro a due o tre opportunità sfumate poi d'improvviso, dopo esserci fatti soffiare sotto il naso quello che sembrava l'appartamento che faceva per noi e aver corteggiato invano due vecchietti che alla fine non ci hanno voluto vendere la loro "reggia"
Un anno fa non potevamo sperare che tu saresti diventata la nostra bellissima, calda, accogliente casetta, non sapevamo quanto ti saresti fatta attendere per farti bella, non immaginavamo tutte le vicissititudini che ci aspettavano nei mesi che stavano arrivando...
Cara casetta, da quasi due mesi ospiti i nostri passi, le nostre voci, i giochi e le risate delle bimbe, gli amici che già numerosi sono venuti a trovarci, i profumini della mia cucina e i rumoracci del mancato falegname, il pater familias...
Cara casetta, dopo due mesi ancora non smettiamo di aggirarci estasiati ripetendoci quanto sei venuta bene e quanto ci piaci...
Cara casetta, le cose da sistemare sono tante, i desideri e i sogni ancora di più....siamo felici di viverli dentro di te!

mercoledì 14 ottobre 2015

10 giorni, ranocchietto!

10 giorni fa hai aperto i tuoi occhietti al mondo e da quel momento hai iniziato a regalare sbadigli a tutti e sorrisi pieni di fossette nelle tue guance cicciose...
-si lo so che non sono dei veri sorrisi ma quelli che si sciolgono per te non possono fare a meno di pensare che sotto sotto lo siano-
Da dieci giorni la tua mamma e il tuo papà hanno capito davvero cosa vuol dire avere sonno ma hanno anche capito cosa significhi tenere nelle braccia un piccolo miracolo
Tu stai lì tranquillo mentre tutti intorno a te ti annusano, ti guardano, ti studiano, ti coccolano; mangi dormi e fai tanta cacca -insomma, tutto tuo papà!-
Io invece sono qui a troppi chilometri di distanza, che consumo con gli occhi le tue foto e mi immagino quanta sarà l'emozione di averti tra le braccia quando finalmente potrò sentire il tuo odore e strapazzarti un po'! 
Caro ranocchietto della zia, grazie per essere arrivato nelle nostre vite, grazie perchè questa emozione è nuova anche per me, per la prima volta zia di un nipotino parigino!

sabato 3 ottobre 2015

Ehi, ricciolino!

Ehi, ricciolino, nipotino ancora innominato che te la dormi tranquillo nella panza della tua mamma.
Tutti intorno a te si agitano e ti ascoltano, ti spiano, ti vorrebbero tirare fuori da li, paranoici come solo i francesi possono essere, perfettini e meticolosi...hanno deciso che sei un po' piccolino e che quindi non si può aspettare oltre.
Ma tu te ne freghi e dormi beato, e io spero proprio che quando uscirai -in qualsiasi modo succederà- dimostrerai a tout le monde la tua bella ciccetta così che tutti finalmente si rilassino...
Ehi ricciolino, anche qui lontano lontano da te ci sono due nonni, due zii e due cuginette che ti aspettano ormai con una certa trepidazione, che si chiedono se assomiglierai di più a papà o alla mamma, se avrai tanti capelli e ricci come loro o se, in barba alla genetica, sarai bello pelato come la tua cuginetta grande quando è nata.
Hei ricciolino, in effetti non vediamo l'ora di coccolarti un po'... è arrivata l'ora di guardare con i tuoi occhietti quella bella torre alta alta tutta luminosa, quei parchi e giardini che qui ce li sogniamo, il mercato pieno di profumi e colori, le strade grandi, le persone di tutte le razze e lingue, quel fiume così placido, le facce curiose di tutti noi che già ti amiamo così tanto!