mercoledì 28 settembre 2016

Tu e io

Tu e io sulla passeggiata vicino al mare
Tu che dormi beata, con le braccia in alto e i pugni stretti, io che mi godo l'ultimo sole caldo
Tu che da qualche giorno hai iniziato a regalare sorrisi, soprattutto al mattino appena sveglia, facendo impazzire le tue sorelle che non vorrebbero più staccarsi da te e rischiano di far tardi a scuola
Tu che sei la bimba più baciata del mondo, che stai crescendo a latte e coccole, che ci hai fatto innamorare tutti quanti
Io che mi godo questi attimi e vedo la gioia negli occhi delle tue mammine ogni volta che riescono a calmarti o "ti allattano", come dice Marghe quando ti dà il biberon
Tu che hai scoperto subito la pancia calda e le braccia forti di papà, che non perde occasione per coccolarti, con la scusa che ti vede così poco
Io che ti studio e mi chiedo come diventerai, che carattere tirerai fuori, come sarete insieme voi tre sorelline
Tu e io, che piano piano ci stiamo conoscendo...passeggiando stamattina vicino al mare

venerdì 23 settembre 2016

La vita è beffarda

...la mia mamma me lo dice sempre!
Dopo aver passato una gravidanza sempre con la sensazione di scodellare la creatura da un momento all'altro, il collo dell'utero un po' accorciato, un po' contratto, "signora si riposi" (ah ah ah.), "lei non arriva alla fine", " alle prime contrazioni si faccia visitare", "mancano 20 giorni ma è già di 3cm"...
Dopo aver prenotato la casa in montagna dall'inizio di Agosto"tanto le sorelle sono nate 10 giorni prima e poi il 2 fa la luna quindi sicuramente nascerà"
Dopo aver preparato tutto con largo anticipo, compreso l'occorrente per la scuola delle sorelle grandi perché"ormai ci siamo, è questione di giorni"
Lei è arrivata con comodo, giusto due giorni prima del termine, quando ormai contavo le ore e i minuti, quando la convinzione che sarei rimasta qui a cuocere al caldo della città fino a ferragosto si stava facendo realtà, quando la paura di un parto indotto iniziava a terrorizzarmi..
Ma avevo fretta? Eccomi accontentata: un bel parto veloce veloce e non ci pensiamo più!
E poi dopo, le gioie dell'allattamento: sono riuscita a collezionare tutte le patologie possibili nei primi venti giorni... mughetto, ragadi, ingorghi e febbre...
Ma ho tenuto duro con la certezza che una volta passate queste sofferenze sarebbe andato avanti bene e poi....come il latte materno non ce n'è, quindi perché arrendersi subito?
Dopo un mese finalmente iniziavo a stare meglio....e il latte è andato via!

La mia mamma me lo dice sempre: la vita è beffarda e anche questa volta devo ammettere che ha ragione lei!

venerdì 16 settembre 2016

Alla terza si impara/2

La terza volta impari la pazienza, scopri di averlo anche tu quell' istinto che le altre volte stava lì muto mentre ora parla chiaro (...o forse sei tu che finalmente gli dai ascolto), impari che ricevere aiuto non sminuisce il tuo impegno, che chiedere una mano non è una debolezza
La terza volta lo sai, i neonati sono esserini incomprensibili, tanto vale provare...questa volta andrà male, la prossima azzeccherai
Al terzo giro ormai è chiaro che tutto passa, il sonno, la fatica, le coliche, i pranzi consumati in fretta, le cene in mezzo agli strilli di chi è altrettanto affamato 
Questa volta ti rassegni al biberon perché il latte è andato via presto, non conti con ossessione i giorni aspettando chissà quali traguardi tanto sai che arriveranno e meno ci pensi più in fretta succederà 
La terza volta scopri la strategia di darsi solo un paio di obbiettivi al giorno senza stressarti per troppi programmi impossibili da realizzare ed essere soddisfatta del poco che si è riuscito a fare
Questa volta hai dalla tua l'esperienza, gli errori messi in fila anni prima, la capacità di organizzarsi affinata giorno dopo giorno 
Questa volta i sensi di colpa si affacciano timidamente e scappano lontano, resta solo la felicità per quello che stai facendo: imperfetto, limitato, approssimativo ma è il meglio che ti riesce 
A poco più di un mese va bene così

mercoledì 14 settembre 2016

Sei anni di sorrisi

Eccoci qui, piccola Marghe, anche tu hai tagliato il traguardo dei sei anni e domani farai il tuo ingresso alla scuola elementare.
Questa estate sei dimagrita e ti sei alzata, sei riuscita a conquistare la tua prima, vera, grande cicatrice sul ginocchio giocando scatenata a calcio con tua sorella nella piazzetta della casa dei nonni, hai fatto amicizia con innumerevoli bambine, hai mostrato a tutti la tua sorellina con orgoglio e tenerezza, hai abbandonato le rotelle della bici e veleggi sicura ed elegante anche sui pattini.
Hai dichiarato che questa estate ti ha portato troppe emozioni: una nuova sorella e l'inizio della scuola...e chissà quante altre cose grandiose vivrai con quella testolina che immagina e inventa tutto il giorno!
Hai imparato a fischiettare da papà e non ti fermi un attimo tanto che ai giardinetti non avevo nemmeno bisogno di alzare gli occhi per vedere dov'eri:mi bastava sentire il tuo cinguettio.
Continui ad essere golosa di frutta che preferisci a qualsiasi altra merenda, ti dedichi con passione al disegno, corri felice per mano con tua sorella e coccoli con tenerezza il tuo nuovo fagottino rosa che per ora ti ha regalato solamente qualche ruttino e qualche puzzetta...Tu continui a chiamarla "la mia adorata" e vorrei davvero sapere da dove l'hai tirato fuori!
Sei anni oggi, e sei sempre allegra e sorridente; Sei anni oggi, gattina della mamma, ti auguro di conservare la gioia di questi giorni per tutta la vita!

domenica 11 settembre 2016

Pomeriggi piovosi, pensieri sparsi

Un pomeriggio di pioggia inaspettata
Programmi che saltano
Un gioco con papà che salva la situazione
Una minuscola bimba tranquilla che si guarda intorno e fa grandi dormite
Cucinare con calma, la mia attività preferita
La nostra bimba grande che, da quando c'è quella minuscola, ha sviluppato una tenerezza verso tutti noi, regalando bacini come mai aveva fatto
La bimba di mezzo, perdutamente innamorata della nuova arrivata, che mi bisbiglia: "grazie mamma che mi hai fatto una sorellina"
Nuovi equilibri che si stanno formando
La malinconia dei primi giorni che ormai ha lasciato spazio alla felicità, come questo sole che sta spuntando di nuovo sospingendo via le nuvole cariche di pioggia

Ancora una volta una grande, grande gratitudine

martedì 6 settembre 2016

La terzipara

Una settimana prima della nascita di Matilde abbiamo fatto un breve soggiorno in ospedale, ingannati da un falso allarme...In quell' occasione ho fatto una scoperta.
Quando entri e scoprono che sei alla terza gravidanza perdi la tua identità: forse il tuo nome resta scritto distrattamente su una cartella clinica ma per tutti tu sei La Terzipara.
In virtù di ciò sei lasciata in pace, chiusa in una stanza a proseguire il tuo travaglio senza troppe invadenze, tanto ormai sai già cosa devi fare.
La Terzipara è navigata ma potrebbe essere presuntuosa quindi è bene che qualche ostetrica le annunci con poca gentilezza che ogni parto è a sè , non pensare di fare presto anche questa volta. (E infatti...)
Si presume che la terzipara sappia sopportare ogni tipo di dolore quindi ci si stupisce del fatto che dopo il parto chieda l' antidolorifico senza aspettare che qualcuno si ricordi di darglielo al terzo giorno di morsi uterini.
La terzipara è furba, ha capito che la colazione scarseggia quindi ha infilato in valigia svariati pacchetti di wafer con cui colmare le lacune della mensa.
La terzipara ha ormai uno scudo contro le talebane dell' allattamento (attaccala! attaccala!) e riesce a districarsi dai loro complotti anche grazie all'aiuto del marito che risponde sicuro e incurante del loro visibile disappunto.
Alla dimissione poi, può succedere che la terzipara fugga, esausta dopo soli due giorni di ricovero, dimenticandosi del colloquio con il pediatra, che si vede costretto a chiamarla e farla tornare sui suoi passi...
Eh sì, le terzipare sono proprio delle ribelli da rieducare!