"Maty stai attenta che sto stirando! Se ti avvicini troppo puoi bruciarti!"
"Anche tu puoi bruciarti, mamma!"
"Certo! Se mi brucio posso finire all'ospedale!"
"Ah...e anche papà si brucia?"
"Si, può farsi male anche lui se non sta attento! E se si brucia la mamma, si brucia papà..."
"...noi facciamo quello che ci va!"
ma anche come Marta, Margherita e Matilde, i miei tre fiorellini e come Marco, il mio gigante buono!
giovedì 9 luglio 2020
lunedì 29 giugno 2020
Da mostro a wonderwoman
"Mamma, allora: sgridi sempre papà, sgridi me, Marta e Marghe! Sei proprio un'arrabbiona!"
"Mamma oggi vai a lavorare in farmacia?"
"No Maty, oggi stiamo tutto il giorno insieme!"
"Oh no! E i vecchietti come fanno? Muoiono!"
"Mamma oggi vai a lavorare in farmacia?"
"No Maty, oggi stiamo tutto il giorno insieme!"
"Oh no! E i vecchietti come fanno? Muoiono!"
venerdì 26 giugno 2020
La mamma di F.
Finché non ho scoperto il tuo nome per me sei sempre stata "la mamma di F."
Ti ho sempre guardata con occhi stupiti e ammirati perché, nonostante la tua storia, la fatica che capivo dalle tue parole, nonostante la tristezza per il destino che la tua bambina si era trovata davanti, eri sempre sorridente e avevi pronta una battuta per sdrammatizzare.
Venivi in farmacia a comprare montagne di medicine per la tua F., che da quindici anni viveva tra il letto e una poltrona, a volte parlava, giocava ma tante altre volte era costretta a starsene lì sdraiata, aspettando di star meglio.
La tua F. l'altro giorno ha deciso di andarsene e tu sei venuta a salutarci tutti.
Come ci siamo dette con gli occhi lucidi, sicuramente lei ora è in pace e può fare tutto quello che qui non riusciva: starà correndo e saltando, starà facendo le capriole e, sorridendo, sarà lì sempre vicino a te, che sei stata una mamma davvero speciale!
lunedì 22 giugno 2020
E quindi uscimmo a riveder le stelle
Riesumare costumi, asciugamani e braccioli
Preparare chili di insalata di pasta
Stare finalmente tante ore senza mascherina
Godersi il caldo del sole e il brivido dell'acqua fredda
La musica, le urla dei bambini, lo sgomento per chi, immancabilmente, addenta panini alle 11 del mattino
La compagnia di amici che da tanto tempo mancava
Un gelato violetta e caramello salato
Tornare stanchi e felici
Il primo giorno d'estate
Il primo stralcio di ritorno alla normalità
Preparare chili di insalata di pasta
Stare finalmente tante ore senza mascherina
Godersi il caldo del sole e il brivido dell'acqua fredda
La musica, le urla dei bambini, lo sgomento per chi, immancabilmente, addenta panini alle 11 del mattino
La compagnia di amici che da tanto tempo mancava
Un gelato violetta e caramello salato
Tornare stanchi e felici
Il primo giorno d'estate
Il primo stralcio di ritorno alla normalità
giovedì 11 giugno 2020
Arrivederci e grazie
Grazie maestra M., che hai intrattenuto con lunghissime lezioni di italiano dal tuo salotto i nostri bambini, che sei stata paziente quando le penne si scaricavano, quando il colore non era quello giusto, quando la pagina finiva e loro non sapevano se dovevano continuare a scrivere in quella successiva o farsi prendere dalla disperazione.
Grazie maestra A. per aver insegnato le divisioni mentre il tuo gatto Golia cercava di afferrare la tua penna o sonnecchiava sul foglio, facendo scompisciare tutta la classe.
Grazie maestra P. per aver assegnato montagne di compiti di inglese, puntualmente corretti fino all'ultimo giorno di scuola.
Grazie maestra M. per aver fatto scatenare la fantasia con disegni, fotografie durante le nostre prime passeggiate post clausura, per aver insegnato Dalì e Modigliani, per aver fatto scovare punti e linee in ogni angolo della casa.
Grazie maestra S. per le tue ricerche su vertebrati e invertebrati, per i tuoi collegamenti in cui parlavi di "problemini", "disegnini", "compitini", "matitine" e per aver interrogato i nostri bambini da dietro uno schermo, dandoci la possibilità di origliare e poi complimentarci orgogliosi: " È mia figlia!"
Grazie maestra P. per averci fatto imparare la filastrocca del coronavirus, un tormentone che resterà per sempre nella nostra memoria!
Grazie maestra L. per i tuoi collegamenti di Trinity in cui hai fatto recitare in inglese i nostri piccoli attori, correggendoli e incoraggiandoli con il tuo buffo accento inglese.
Grazie maestre A. e A. per aver proposto mille esercizi ginnici e per essere riuscite a fare le lezioni di educazione motoria a distanza.
Grazie maestra C. per esserti inventata i quiz di religione e aver intrattenuto via Skype la tua alunna più affezionata, ascoltandola per ore intere.
Grazie a tutte per esservi adattate, reinventate, aggiornate e per aver portato avanti questo anno scolastico così difficile...
I nostri bambini vi hanno sentite vicine anche da dietro uno schermo e siamo certi che a settembre riabbracciarsi sarà ancora più emozionante!
Grazie maestra A. per aver insegnato le divisioni mentre il tuo gatto Golia cercava di afferrare la tua penna o sonnecchiava sul foglio, facendo scompisciare tutta la classe.
Grazie maestra P. per aver assegnato montagne di compiti di inglese, puntualmente corretti fino all'ultimo giorno di scuola.
Grazie maestra M. per aver fatto scatenare la fantasia con disegni, fotografie durante le nostre prime passeggiate post clausura, per aver insegnato Dalì e Modigliani, per aver fatto scovare punti e linee in ogni angolo della casa.
Grazie maestra S. per le tue ricerche su vertebrati e invertebrati, per i tuoi collegamenti in cui parlavi di "problemini", "disegnini", "compitini", "matitine" e per aver interrogato i nostri bambini da dietro uno schermo, dandoci la possibilità di origliare e poi complimentarci orgogliosi: " È mia figlia!"
Grazie maestra P. per averci fatto imparare la filastrocca del coronavirus, un tormentone che resterà per sempre nella nostra memoria!
Grazie maestra L. per i tuoi collegamenti di Trinity in cui hai fatto recitare in inglese i nostri piccoli attori, correggendoli e incoraggiandoli con il tuo buffo accento inglese.
Grazie maestre A. e A. per aver proposto mille esercizi ginnici e per essere riuscite a fare le lezioni di educazione motoria a distanza.
Grazie maestra C. per esserti inventata i quiz di religione e aver intrattenuto via Skype la tua alunna più affezionata, ascoltandola per ore intere.
Grazie a tutte per esservi adattate, reinventate, aggiornate e per aver portato avanti questo anno scolastico così difficile...
I nostri bambini vi hanno sentite vicine anche da dietro uno schermo e siamo certi che a settembre riabbracciarsi sarà ancora più emozionante!
venerdì 5 giugno 2020
Traguardi e sorrisi
Cinque anni fa eri magra, timida e fierissima con il tuo cappello di cartoncino, appena "laureata" all'asilo dei grandi, pronta per debuttare in prima elementare.
Quel giorno, al pensiero di questo grande traguardo, la tua mamma piagnucolona si era fatta venire il magone e aveva dovuto ricacciare indietro le lacrime mentre intonavi il tormentone "È già settembre e a scuola si va...", per non rovinarti quel momento così emozionante.
Adesso sei sempre magrissima e ormai mi hai superato in altezza, sei ancora allegra e buffa come a quel tempo e ti impegni negli innumerevoli compiti che ancora, a pochi giorni dalla fine della scuola, vi vengono appioppati.
Oggi hai fatto la tua foto di classe "virtuale", ti sei chiusa un momento in bagno per pettinarti e hai scelto con cura la maglietta più bella dal cassetto.
Hai assistito curiosa alla prima riunione on line dei genitori della prima media e sei rimasta in po' delusa perché ancora non sai chi dei tuoi amici rimarrà nella stessa classe e chi invece dovrai lasciare.
Il tuo corpicino di bimba si sta lentamente trasformando e per me sei sempre più bella.
Sei arrivata al tuo secondo traguardo... sempre con quel sorriso che avevi cinque anni fa!
Quel giorno, al pensiero di questo grande traguardo, la tua mamma piagnucolona si era fatta venire il magone e aveva dovuto ricacciare indietro le lacrime mentre intonavi il tormentone "È già settembre e a scuola si va...", per non rovinarti quel momento così emozionante.
Adesso sei sempre magrissima e ormai mi hai superato in altezza, sei ancora allegra e buffa come a quel tempo e ti impegni negli innumerevoli compiti che ancora, a pochi giorni dalla fine della scuola, vi vengono appioppati.
Oggi hai fatto la tua foto di classe "virtuale", ti sei chiusa un momento in bagno per pettinarti e hai scelto con cura la maglietta più bella dal cassetto.
Hai assistito curiosa alla prima riunione on line dei genitori della prima media e sei rimasta in po' delusa perché ancora non sai chi dei tuoi amici rimarrà nella stessa classe e chi invece dovrai lasciare.
Il tuo corpicino di bimba si sta lentamente trasformando e per me sei sempre più bella.
Sei arrivata al tuo secondo traguardo... sempre con quel sorriso che avevi cinque anni fa!
giovedì 28 maggio 2020
Storie di quotidiana follia
"Pronto, Farmacia!"
"Pronto, volevo sapere se avevate il collutorio XY"
"Purtroppo non ce l'ho e non riesco a ordinarlo perché tutti i nostri fornitori ne sono sprovvisti! Però posso trovarle una cosa simile"
"Eh ma il mio è senza alcool ed è per gengive sensibili"
"Ecco si, ne ho trovato uno proprio così!"
"Eh ma sulla confezione del mio c'è scritto: elimina i batteri negli spazi interdentali... In quello che ha trovato lei c'è scritta questa frase?"
"No signora non c'è scritto esattamente così!"
"Va be', insomma almeno fatemi un po' di sconto!"
"Guardi per lo sconto deve parlare con il mio titolare perché io non posso farglielo!"
"Insomma già l'altra volta ho chiesto lo sconto e non me l'avete voluto fare! Mi faccia questo sconto su, dopotutto prendo questo colluttorio per fare piacere a voi perché quello che volevo io non ce l'avete!"
"Ma signora se tutti i nostri fornitori non ce l'hanno io che colpa ne ho?"
"Doveva cercare di procurarmelo, possibile che non potete cercarlo, magari in altre farmacie? Non si è data molto da fare per trovarmelo!"
In certi momenti mi chiedo se queste conversazioni siano vere oppure siano degli scherzi telefonici... Prima o poi prenderò il coraggio e mi comporterò anch'io negli altri negozi come clienti si comportano nella nostra farmacia!
"Pronto, volevo sapere se avevate il collutorio XY"
"Purtroppo non ce l'ho e non riesco a ordinarlo perché tutti i nostri fornitori ne sono sprovvisti! Però posso trovarle una cosa simile"
"Eh ma il mio è senza alcool ed è per gengive sensibili"
"Ecco si, ne ho trovato uno proprio così!"
"Eh ma sulla confezione del mio c'è scritto: elimina i batteri negli spazi interdentali... In quello che ha trovato lei c'è scritta questa frase?"
"No signora non c'è scritto esattamente così!"
"Va be', insomma almeno fatemi un po' di sconto!"
"Guardi per lo sconto deve parlare con il mio titolare perché io non posso farglielo!"
"Insomma già l'altra volta ho chiesto lo sconto e non me l'avete voluto fare! Mi faccia questo sconto su, dopotutto prendo questo colluttorio per fare piacere a voi perché quello che volevo io non ce l'avete!"
"Ma signora se tutti i nostri fornitori non ce l'hanno io che colpa ne ho?"
"Doveva cercare di procurarmelo, possibile che non potete cercarlo, magari in altre farmacie? Non si è data molto da fare per trovarmelo!"
In certi momenti mi chiedo se queste conversazioni siano vere oppure siano degli scherzi telefonici... Prima o poi prenderò il coraggio e mi comporterò anch'io negli altri negozi come clienti si comportano nella nostra farmacia!
venerdì 22 maggio 2020
Giorni congelati
Questi sarebbero dovuti essere giorni frenetici, di prove, di corse per trovare il travestimento per lo spettacolo, di foto di classe, pizzate, raccolte soldi per le maestre, di incastri tra impegni di calcio e di danza, di feste a scuola e bomboniere e pensierini scambiati.
Sarebbero dovuti essere gli ultimi giorni di quinta elementare, con tanti ricordi da custodire negli anni prossimi, abbracci, promesse di rivedersi in vacanza, di lezioni leggere e di scherzi con quelle maestre che, arrivate alla fine, si intenerivano e passavano le ultime ore parlando del più e del meno.
Sarebbero stati i giorni senza il grembiule, i giorni della festa della scuola con la messa, la focaccia e i giochi organizzati dai ragazzi più grandi; sarebbe stato il momento di iscriversi all'amatissimo centro estivo, di decidere se farvi fare un corso di nuoto o un abbonamento alla piscina all'aperto, di definire con più certezza le vacanze estive.
E invece siamo qui, ancora in questa bolla surreale in cui siamo entrati tre mesi fa e da cui fatichiamo ad uscire, con la voglia di ripartire ma il timore di dover tornare indietro tra poche settimane.
Siamo come congelati in questa realtà fatta di numeri e grafici e statistiche, ci guardiamo e ci rendiamo conto che siamo a giugno ed è quasi come non aver vissuto, questo anno è già a metà e noi siamo sempre qui, in apnea, aspettando il momento in cui ci diranno che possiamo respirare di nuovo.
Sarebbero dovuti essere gli ultimi giorni di quinta elementare, con tanti ricordi da custodire negli anni prossimi, abbracci, promesse di rivedersi in vacanza, di lezioni leggere e di scherzi con quelle maestre che, arrivate alla fine, si intenerivano e passavano le ultime ore parlando del più e del meno.
Sarebbero stati i giorni senza il grembiule, i giorni della festa della scuola con la messa, la focaccia e i giochi organizzati dai ragazzi più grandi; sarebbe stato il momento di iscriversi all'amatissimo centro estivo, di decidere se farvi fare un corso di nuoto o un abbonamento alla piscina all'aperto, di definire con più certezza le vacanze estive.
E invece siamo qui, ancora in questa bolla surreale in cui siamo entrati tre mesi fa e da cui fatichiamo ad uscire, con la voglia di ripartire ma il timore di dover tornare indietro tra poche settimane.
Siamo come congelati in questa realtà fatta di numeri e grafici e statistiche, ci guardiamo e ci rendiamo conto che siamo a giugno ed è quasi come non aver vissuto, questo anno è già a metà e noi siamo sempre qui, in apnea, aspettando il momento in cui ci diranno che possiamo respirare di nuovo.
giovedì 14 maggio 2020
Maty e la quarantena
All'inizio di questa quarantena non capivi proprio perché non si poteva andare all'asilo: ogni mattina piagnucolavi e protestavi, mi chiedevi fiduciosa se quel giorno saresti andata dalle tue maestre o magari il giorno dopo.
Poi ti sei rassegnata anche perché stare a casa e giocare tutto il giorno con i proibitissimi giochi delle tue sorelle, pasticciare con le tempere, cucinare insieme a me e trapanare denti di Pongo per interi pomeriggi aveva il suo lato interessante.
Piano piano hai imparato che quando scappava "la salute" bisognava farlo nell'incavo del braccio, che era proibito uscire e, se proprio necessario, era meglio mettersi la mascherina. Allora dall'alto del nostro poggiolo ti sei messa ad urlare giù in strada sgridando tutti perché non stavano a casa e ogni giorno, al mio ritorno dalla farmacia, mi chiedevi se c'era ancora il virus.
Hai iniziato a riconoscere Conte ("il signore dei vostri cartoni animati") e hai capito che il telegiornale serviva per sapere quanta gente era all'ospedale.
Ogni tanto chiedevi dei cuginetti e, seria seria, dicevi che volevi andare a trovarli senza abbracciarli ma solo per vedere se stavano bene.
Ti sei intrufolata nelle video lezioni delle tue sorelle, hai ascoltato la storia degli Egizi e guardato su YouTube filmini in inglese, hai fatto anche tu tanti compiti e hai iniziato a colorare dentro i bordi.
Quando nessuno poteva giocare con te urlavi "mi sento sola" anche se sentirsi soli in questa famiglia sarebbe un privilegio che ogni tanto mi piacerebbe avere...
Ogni sera sei andata a nanna riempendo il tuo letto di peluche "così non faccio i brutti sogni" e tutte le mattine ti sei svegliata di buon umore.
Nelle ultime due settimane hai riabbracciato i nonni anche se con un po' di timore e, durante la passeggiata di domenica hai riempito le loro orecchie con incessanti chiacchiere strampalate.
Domani finalmente avrai anche tu il primo collegamento con le maestre e i tuoi compagni dei Verdi... Dopo tutta questa attesa ti meriti davvero un piccolo momento di normalità!
Poi ti sei rassegnata anche perché stare a casa e giocare tutto il giorno con i proibitissimi giochi delle tue sorelle, pasticciare con le tempere, cucinare insieme a me e trapanare denti di Pongo per interi pomeriggi aveva il suo lato interessante.
Piano piano hai imparato che quando scappava "la salute" bisognava farlo nell'incavo del braccio, che era proibito uscire e, se proprio necessario, era meglio mettersi la mascherina. Allora dall'alto del nostro poggiolo ti sei messa ad urlare giù in strada sgridando tutti perché non stavano a casa e ogni giorno, al mio ritorno dalla farmacia, mi chiedevi se c'era ancora il virus.
Hai iniziato a riconoscere Conte ("il signore dei vostri cartoni animati") e hai capito che il telegiornale serviva per sapere quanta gente era all'ospedale.
Ogni tanto chiedevi dei cuginetti e, seria seria, dicevi che volevi andare a trovarli senza abbracciarli ma solo per vedere se stavano bene.
Ti sei intrufolata nelle video lezioni delle tue sorelle, hai ascoltato la storia degli Egizi e guardato su YouTube filmini in inglese, hai fatto anche tu tanti compiti e hai iniziato a colorare dentro i bordi.
Quando nessuno poteva giocare con te urlavi "mi sento sola" anche se sentirsi soli in questa famiglia sarebbe un privilegio che ogni tanto mi piacerebbe avere...
Ogni sera sei andata a nanna riempendo il tuo letto di peluche "così non faccio i brutti sogni" e tutte le mattine ti sei svegliata di buon umore.
Nelle ultime due settimane hai riabbracciato i nonni anche se con un po' di timore e, durante la passeggiata di domenica hai riempito le loro orecchie con incessanti chiacchiere strampalate.
Domani finalmente avrai anche tu il primo collegamento con le maestre e i tuoi compagni dei Verdi... Dopo tutta questa attesa ti meriti davvero un piccolo momento di normalità!
giovedì 7 maggio 2020
Aspirazioni e confusione
"Mamma, ho deciso cosa farò da grande: voglio diventare la veterinaria dei cavalli!"
"Ah che bello, Marghe!"
"Si però vorrei andare a Milano"
"E perché? Cosa c'è a Milano? Qualche corso di specializzazione sui cavalli?"
"No, è che vorrei anche fare la toilette alla Scala"
"Che cosa vuoi fare? E cosa c'entra con la veterinaria?"
"Ma si, voglio diventare...come si dice? Quella ballerina, la toilette"
"Etoile, Marghe...etoile alla Scala!"
"Si, vabbè... veterinaria e ballerina!"
"Ah che bello, Marghe!"
"Si però vorrei andare a Milano"
"E perché? Cosa c'è a Milano? Qualche corso di specializzazione sui cavalli?"
"No, è che vorrei anche fare la toilette alla Scala"
"Che cosa vuoi fare? E cosa c'entra con la veterinaria?"
"Ma si, voglio diventare...come si dice? Quella ballerina, la toilette"
"Etoile, Marghe...etoile alla Scala!"
"Si, vabbè... veterinaria e ballerina!"
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