martedì 31 agosto 2021

Ogni 7

La prima volta fu quattordici anni fa.

Loro erano solo fidanzati ma quell'esperienza diede il coraggio di guardare avanti e, per la prima volta seriamente, progettare un futuro insieme.

La seconda volta fu sette anni fa.

Loro erano una famiglia a cui mancava però ancora un pezzettino. Tornare fu bellissimo perché erano in compagnia degli amici tra i più preziosi che avessero e perché ebbero la possibilità di ascoltare da vicino una persona speciale che con la sua storia aveva cambiato anche un po' le loro storie.

La terza volta fu quest'estate.

Loro erano finalmente in cinque, in vacanza. E Assisi era sempre lì, ferma ad aspettarli. Questa volta, nel parco dell'eremo, tra il silenzio e gli ulivi sentirono che tutto quello che avevano chiesto tanti anni fa era tutto lì.

mercoledì 25 agosto 2021

Come sentirsi a casa anche lontano da casa

Sono in vacanza ed entro in farmacia dove assisto alle seguenti scene:

-Signora che parla ininterrottamente al cellulare incurante del farmacista che la sta servendo

-Signora che si attarda in futili conversazioni nonostante la coda dietro di lei

-Magazziniera al telefono per cercare l'ultimo pezzo di un rarissimo dentifricio ai sali del Mar morto o alle erbe svizzere (non saprei) mentre il cliente scocciatissimo sbuffa

-Signora incredula che non si capacita alla frase: "non c'è più posto per questa visita, passi tra qualche settimana"

-Signora che si intromette nella conversazione del cliente accanto, elargendo consigli non richiesti

Non so perché...ma tutto ciò un po' mi consola e un po' mi avvilisce!

mercoledì 18 agosto 2021

Specchio, specchio...

 "Mamma, guarda che carina quella borsetta!"

"Si Maty, sai che sopra c'è scritto: chi è la più bella del reame?"

"Ah bhe, allora è proprio la mia!"

venerdì 13 agosto 2021

L' amore è...

L' amore è una r moscia nelle parole "zia Chiara"
È asciugarsi dopo un bagno in piscina abbracciati sull'amaca
È camminare mano nella mano su un sentiero di montagna
È la vostra testolina ricciuta e l'accento buffo
L'amore è rispondere a tutte le vostre innumerevoli domande
È scoprirvi fieri di fare la pipì in piedi come i veri uomini
È il sorriso che compare quando guardo le vostre foto
È la malinconia al pensiero di dover stare di nuovo lontani

lunedì 9 agosto 2021

Cinque foto

Riguardo le tue foto e ti rivedo ad un anno, una pallina cicciosa con il ciuffo di capelli sottili: eravamo in vacanza e avevamo partecipato alla gara "mamme in fuga" sui sanpietrini sconnessi del centro di Salice d'ulzio, io di corsa e tu a rischiare la tua giovane vita sul passeggino: arrivammo orgogliosamente quarte nonostante il tuo dolce peso
A due anni ti ho immortalata sulle scale di un altissimo scivolo, con quel sorriso smagliante che ben presto hai imparato a sfoderare in occasione di ogni foto
Per i tre anni invece sei scalza su una spiaggia di ciottoli, vestita a quadretti bianchi e rosa con i capelli spettinati e mossi dal vento. Vicina ad un salvagente rosso appeso ad un cancello sembri posare per una pubblicità
A quattro anni sorridi felice, attorniata da amici della montagna e cuginetti, tutti stipati nel box dei nonni, addobbato per l'occasione. Al centro del tavolo c'è la torta piena di sirenette, una passione iniziata pochi giorni prima e non ancora spenta.
Ieri hai festeggiato i tuoi cinque anni e la foto che rimarrà di questo traguardo ti ritrae sempre sui monti, con lo zainetto che non hai abbandonato nemmeno dopo una passeggiata di tre ore e gli occhiali da sole.
Ti auguro di crescere sempre così, combattiva e tenace, solare e fedele nei tuoi affetti, generosa nel condividere le tue cose e amica di chiunque ti passi accanto!

sabato 31 luglio 2021

Meravigliose stranezze Marsigliesi

Un enorme pollice al centro di una rotonda
La marsigliese suonata in spiaggia alle 9,30 di ogni mattina
Numerose famiglie numerose che mi fanno sentire un po' meno strana che in Italia (anzi, anche un po'in difetto!)
Un supermercato che ti fagocita con le sue incredibili meraviglie e ti risputa fuori dopo almeno un'ora e varie decine di euro in meno nel portafoglio
Le case assurde con bagni assurdi
Una piscina tutta per noi
Il loro sottile umorismo 
Un'amaca su cui coccolare il tuo primo nipotino francese che a settembre andrà già a scuola e la cosa ti destabilizza un po'.

giovedì 22 luglio 2021

Sul divano

Quel divano una volta era giallo, stava in una piccola stanzetta dove ti avevamo ben presto sistemata a dormire.
Su quel divano ti abbiamo adagiata quando avevi qualche giorno in compagnia dei tuoi primi peluches, quando ti muovevi a scatti come fanno i neonati ed eri lunga poco meno di un avambraccio di papà.
Su quel divano ci abbiamo passato insieme tante notti, quando ti allattavo tentando di non addormentarmi, quando avevi la febbre e io venivo ad accoccolarmi finché la medicina non faceva effetto e il tuo respiro tornava normale, quando al mattino ti svegliavi puntualmente alle 6 e io cercavo di convincerti a dormire ancora un po'.
Ora quel divano è blu e tu lo occupi tutto, da un bracciolo all'altro.
Quel divano adesso è il tuo posto preferito per leggere i mattoni fantasy a cui ti ha iniziata tuo padre, pieni di draghi, spade ed eroi.
Tu ci passi i tuoi pomeriggi, in tutte le posizioni possibili: a testa in giù, sdraiata, seduta, a pancia sotto e il libro a terra.
Ogni tanto su quel divano ci sediamo ancora insieme anche se ormai non ti tengo più in braccio e la "piccolina" sono io.
Lì ci siamo fatte le prime coccole e spero che resterà ancora per un po' il nostro posto esclusivo.

lunedì 5 luglio 2021

Sei tu

 Sei tu che mi corri incontro e mi stringi quando arrivo la sera dopo un'intera giornata fuori casa

Sei tu che salti camminando e mi spieghi che fai così perché sei felice

Sei tu che hai fatto il quaderno come i bimbi dell'ultimo anno anche se eri ancora mezzana e me lo hai mostrato con orgoglio lasciandomi a bocca aperta

Sei tu che racconti a tutti che andrai da sola in vacanza con i nonni dai tuoi cuginetti 

Sei tu che scappi felice verso l'ingresso della piscina senza voltarti indietro

Sei tu che ti spegni la TV da sola perché si è detto che dopo due cartoni si va a nanna e così è

Sei tu che tra poco più di un mese avrai cinque anni e mi fai ancora gustare la tenerezza di averti tra le braccia, prima di prendere il volo come le tue sorelle...

martedì 15 giugno 2021

Il segreto della signora Maria

La signora Maria del piano di sotto ha due figli, maschi, che vanno a trovarla un paio di volte a settimana.
Ogni tanto riceve la visita della vicina di casa, anche lei piena di acciacchi e, quando fa molto caldo, mettono le sedie sul pianerottolo parlando dei fatti loro senza curarsi del viavai di tutti gli altri condomini.
Per il resto del tempo è sola, perciò quando io scendo per cambiarle il cerotto della medicina è sempre felice di fare due chiacchiere.
La signora Maria è una persona semplice e tenace ("certe volte sto male ma se penso che potrei morire...mi rincresce!"), cresciuta in un mondo completamente diverso da quello di oggi. Nonostante ciò racconta quella vita come se fosse stata una passeggiata e io la ascolto a bocca aperta, realizzando l'abisso che c'è tra noi.
Per lei è stato normale a dodici anni andare a vivere con una coppia di amici di famiglia, lasciando genitori e fratellini per tornare a rivederli solo due settimane in estate.
È stata una fortuna, anzi, perché era trattata bene, nutrita e vestita come a casa sua non sarebbe stato possibile.
A diciotto anni poi si è trasferita nuovamente, non senza aver prima procurato un'altra figlia adottiva a quella coppia, e ha iniziato a fare la babysitter.
È stato poi normale sposarsi e andare subito in un altra città, senza feste, pranzo o regali, dormendo la prima notte di nozze a casa di sua sorella, in quattro in un letto matrimoniale perché non c'era altro posto.
Partorire un figlio e tornare in una casa nuova dove non c'era nulla ma almeno suo marito aveva dato il bianco e tutto sembrava più ordinato.
Per la signora Maria sono state normali tante cose che mi fanno sgranare gli occhi e stringere il cuore...ma lei è felice perché tante persone le hanno sempre voluto bene: "Non mi sono mai lamentata e sono sempre stata contenta"
Forse è questo il segreto della signora Maria. Chissà se lo imparerò anche io.

venerdì 11 giugno 2021

Stazioni, ricordi e tranquillità

Amo le stazioni: mi danno un senso di libertà, di nuovi inizi, di speranza.
Amo guardare dal treno i nomi dei posti nuovi che corrono via sotto i miei occhi, i paesaggi, la vita che scorre normale mentre qualcuno la spia da dietro un finestrino.
Mi ricordo la prima vacanza con le amiche, da qui a Piombino in treno per arrivare poi all'Elba: distese di prati fioriti e campi coltivati e tante città nuove con nomi che incuriosivano.
Ricordo il freddo e lo stordimento sul treno delle 6,25 per Milano il lunedì mattina di tanti anni fa, la tristezza e le lacrime lasciate sui binari quando l'esperienza finì
Ricordo l'allegria dei viaggi verso la spiaggia di Sori d'estate con i compagni di classe, la stanchezza di tanti tragitti in piedi su treni stracolmi di gente che imprecava contro i nostri zaini e tende al tempo degli scout.
Ricordo il viaggio in solitaria quest'estate da Marsiglia su pulitissimi convogli francesi e la voglia di capire di più questa lingua che ormai sta diventando famigliare.
Anche adesso sono su un treno, incredibilmente nuovo e spazioso e mi godo questi venti minuti di quiete prima di rituffarmi nel frullatore della giornata.