domenica 14 settembre 2014

Da quattro anni ho una gatta come figlia

Da quattro anni ho una gatta come figlia e si chiama Margherita.
Da quattro anni si fa coccolare, chiede grattini a tutti e con i suoi occhi teneri strappa bacini a chiunque. 
A pochi mesi si accoccolava sulla spalla poco prima della nanna, e più avanti, tra le poche parole che sapeva dire c'era "cooola" per chiedere ancora carezze sulla nuca e pernacchiette sulla pancia; A due anni poteva addormentarsi solo se al suo fianco c' era la maestra M., che le pettinava pazientemente i riccioli facendola rilassare, a tre anni implorava sua sorella di accompagnarla a dormire: "pelò tu dammi le coccole".
Ora mi chiede : "Mamma, posso fare il gatto?" e gira a quattro zampe lentamente per tutta la casa, sfregando la guancia contro le nostre gambe ed emettendo dei perfetti miagolii.
Da quattro anni è arrivata questa piccola di casa che quest'estate si è allungata, si è fatta più seria e finalmente bambina, che chiede e dà affetto a tutti senza tregua, che ci butta le braccia al collo al mattino sorridendo da sotto il lenzuolo e mi saluta alla sera nello stesso modo, stringendomi forte e dicendo : "Mi piaci!".
A quattro anni è vanitosa e decisamente femmina: ama le spose, le principesse, i vestiti che vanno per terra, i veli, i fiocchi, le gonne e il fuschia. Minnie è la sua passione e quando cammina fa svolazzare la gonna così bene qua e là che le manca solo una codina per assomigliarle.
A quattro anni parla al suo cellulare immaginario che trilla incessantemente tutto il giorno, si trucca con trucchi che non esistono e per renderla felice basta darle un po' di burro di cacao.
A quattro anni ho faticato a convincerla che non potevo farle una torta con la sposa sopra e neanche una con Minnie e una sposa.

Solo con Minnie, la sposa te farò tra una quindicina d'anni, eh?

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