mercoledì 27 aprile 2016

La prima volta che vidi Parigi

La prima volta che vidi Parigi avevo quasi 19 anni, ero ottusamente innamorata -non ricambiata, ovvio- del mio compagno di banco, avevo passato una notte quasi insonne su una scomoda cuccetta del treno per approdare poi in un pessimo zozzo albergo.
Quella volta ero in gita scolastica, l'unica di cinque anni di liceo, la prima esperienza all' estero: tutto mi sembrava bello e  affascinante, nonostante il freddo, la fame patita,  la stanchezza, il mio cuore continuamente spezzato...
Tornai dimagrita di 2kg ma con in valigia delle bellissime New balance nuove che durarono svariati anni in ricordo dei loro primi passi sul suolo Parigino.
La seconda volta fu dodici anni dopo,  un marito e due fiorellini al seguito...la mia antipatia per i francesi aveva dovuto fare qualche passo indietro per inseguire un fratello ormai internazionale e stabilmente ambientato proprio lì....
Quella volta ritornai bambina tra le carte da gioco e il labirinto di siepi nel mondo di Alice,  ritrovai il sapore dei croissant caldi da riempire di marmellata, scoprii nuovi, puzzolenti formaggi e coloratissimi mercati pieni di frutta e verdure mai viste.
La terza volta che vidi Parigi ho giurato che ci tornerò solo negli unici tre mesi di clima compatibile con la mia freddolosita', ho trasportato la mia pancia ripiena qua e là, ho guidato sfidando le precedenze e le rotonde,  mi sono stupita per un albergo davvero pulito, ho conquistato la ciccia profumata del mio piccolo parigino,  mi sono sciolta ai suoi sorrisi e dentro i suoi occhietti rotondi...

Nessun commento:

Posta un commento