mercoledì 21 ottobre 2020

Quattro anni e il sole dentro gli occhi

Ciao piccola matildini, 

vorrei descrivere quello che sei adesso, a quattro anni, ma ci vorrebbero troppe parole, come quelle innumerevoli che escono costantemente dalla tua bocca, ci vorrebbero tanti colori come quelli che ogni giorno spalmi sul tuo grembiule dell'asilo, ci vorrebbero le foto delle tue espressioni furbe, dei tuoi occhi entusiasti, dei tuoi sorrisi...

Non si può certo chiudere in qualche riga tutta la tua esuberanza, la felicità per questo asilo tanto atteso in cui hai imparato a fare yoga, a scarabocchiare riccioli che pretendi di fare passare come numeri, a disegnare omini con ciglia foltissime e grandi sorrisi, a creare frittate di pasta di sale e canzoncine nuove.

Come si può fare capire la forza con cui stringi il collo delle tue sorelle per il bacino della buona notte, la tenerezza con cui ti accoccoli su papà mentre guardi i cartoni prima di andare a nanna, lo stupore di quando mi mostri un cuore disegnato su un piccolo foglio dicendo: "Questo è per te perché ti amo!"

Non si può, allora continueremo a stupirci insieme per il cielo rosa al mattino, a fare finta di commuoverci quando leggiamo la storia di Cenerentola, a trasformare un bacino sulla guancia in una pernacchia, a disegnare gli occhi della tua ranocchia con il pennarello indelebile, a preparare le torte con te arrampicata sulla seggiolina mentre aspetti di leccare le pale dell'impastatrice e a fare tutte le cose meravigliose e buffe che fai adesso che hai quattro anni e il sole dentro gli occhi

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