giovedì 31 dicembre 2020

Eccoti, sei arrivato

Eccoti qui, ultimo giorno dell'anno più strano, pauroso, alienante delle nostre vite.
Inizi così, con la colazione silenziosa mentre le bimbe sono ancora di là che dormono e noi che ci godiamo il tempo da soli, a fare chiacchiere da adulti e a rubare un'altra cucchiaiata di Nutella dal barattolo.

Sei stato un anno lentissimo, passato aspettando di giorno in giorno i numeri, le statistiche, le decisioni.
Però sei volato veloce perché non mi sembra di averti vissuto, senza contatti, senza cene, inviti, senza abbracci.

Durante quest'anno ho lavorato tantissimo, ho consolato, ascoltato, organizzato, soccorso, sono stata esausta molto più del solito ma ho anche intrecciato tanti rapporti con persone fino ad allora sconosciute...ho provato veramente cosa vuol dire raccogliere quello che si semina...e spesso il raccolto è stato molto più abbondante.

Ho ricominciato a prendermi del tempo per leggere, per la palestra, per due corsi che ovviamente sono andati ad accavallarsi perché le cose facili non mi sono mai piaciute.
Ho iniziato a studiare il francese di modo da essere all'altezza dei miei piccoli e meravigliosi nipotini.
Ho scoperto due nuove amiche e per fortuna non ne ho persa nessuna per strada...

Ho capito che un Natale da soli noi cinque può essere bellissimo tanto quanto una tavolata da 22 parenti, col vantaggio di poter mangiare con il sottofondo delle musiche natalizie.

Caro 2020, devo dirti che mi hai un po'deluso...ma poiché resto una cocciutissima ottimista vedo molte cose positive se mi guardo indietro.
Ora però ti lascio andare senza malinconia e l'augurio che mi faccio per il 2021 è quello di avere la vita e la casa di nuovo piena di gente, di abbracci e di piatti da lavare!

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