sabato 27 settembre 2014

Buon settembre e felice anno nuovo!

Settembre si sa, è come un capodanno: si ricomincia, si programma, si fanno tanti buoni propositi.
Ecco allora la mia lista per non smentire la mia vita scandita da progetti, promemoria che fanno trillare senza sosta il mo cellulare, post-it sparsi in cucina da depennare con soddisfazione.

To do list da esaurirsi entro Natale:
1) Trovare casa.
2) Vendere casa.
3) Familiarizzare con il nuovo orario di lavoro solo pomeridiano senza riempirmi le mattine all'inverosimile e ridurmi uno straccio alle due del pomeriggio, realizzando con orrore che devo ancora iniziare a lavorare.
4) Riuscire a gestire due corsi di nuoto separati ma nello stesso orario, sopportare quell'odioso odore di cloro che mi fa salire l'ansia al ricordo della mia pessima esperienza da bambina; portarle, guardarle, lavarle e asciugarle in mezzo ad una trentina di altri piccoli marmocchi urlanti, che le renderanno irriconoscibili poichè dotati presumibilmente degli stessi accappatoi e ciabatte. Di Decathlon.
5) Decidere dove mandare a scuola Marta il prossimo anno. Il prossimo anno?!?!?!?!
5bis) Non farsi venire un attacco di malinconia al pensiero di quanto è grande la mia bbbambina!
6) Ricominciare a sperimentare in cucina, che l'estate mi ha fatto atrofizzare la fantasia...
7) Riuscire a riordinare due anni di filmini
8) Curarmi questa maledetta allergia che mi fa starnutire appena metto piede sul poggiolo
9) Pensare alle prossime vacanze. E a quelle dopo.
10) Smetterla di voler programmare tutto.

giovedì 18 settembre 2014

Una fratellina

Marta, con tono nostalgico: "Eh, ma io mi dico: come, come facevo quando non c'era Lalli?"

La signora del piano di sopra, sull'ascensore: "Allora il prossimo anno Marta andrà a scuola?"
Marghe: "Si..e io sarò disperata perchè non ci sarà nessuno quando vorrò un abbraccio!"

Le due sorelle, in cameretta da sole: "Sai, quando tu non c'eri io ero tanto triste!
"E perchè Marty?"
"Perchè volevo una fratellina...poi per fortuna sei arrivata tu!"


domenica 14 settembre 2014

Da quattro anni ho una gatta come figlia

Da quattro anni ho una gatta come figlia e si chiama Margherita.
Da quattro anni si fa coccolare, chiede grattini a tutti e con i suoi occhi teneri strappa bacini a chiunque. 
A pochi mesi si accoccolava sulla spalla poco prima della nanna, e più avanti, tra le poche parole che sapeva dire c'era "cooola" per chiedere ancora carezze sulla nuca e pernacchiette sulla pancia; A due anni poteva addormentarsi solo se al suo fianco c' era la maestra M., che le pettinava pazientemente i riccioli facendola rilassare, a tre anni implorava sua sorella di accompagnarla a dormire: "pelò tu dammi le coccole".
Ora mi chiede : "Mamma, posso fare il gatto?" e gira a quattro zampe lentamente per tutta la casa, sfregando la guancia contro le nostre gambe ed emettendo dei perfetti miagolii.
Da quattro anni è arrivata questa piccola di casa che quest'estate si è allungata, si è fatta più seria e finalmente bambina, che chiede e dà affetto a tutti senza tregua, che ci butta le braccia al collo al mattino sorridendo da sotto il lenzuolo e mi saluta alla sera nello stesso modo, stringendomi forte e dicendo : "Mi piaci!".
A quattro anni è vanitosa e decisamente femmina: ama le spose, le principesse, i vestiti che vanno per terra, i veli, i fiocchi, le gonne e il fuschia. Minnie è la sua passione e quando cammina fa svolazzare la gonna così bene qua e là che le manca solo una codina per assomigliarle.
A quattro anni parla al suo cellulare immaginario che trilla incessantemente tutto il giorno, si trucca con trucchi che non esistono e per renderla felice basta darle un po' di burro di cacao.
A quattro anni ho faticato a convincerla che non potevo farle una torta con la sposa sopra e neanche una con Minnie e una sposa.

Solo con Minnie, la sposa te farò tra una quindicina d'anni, eh?

martedì 9 settembre 2014

Cari zii Parigini

Cari zii Parigini,

per venire li da voi abbiamo dovuto lasciare a casa i nostri pupazzi preferiti perchè in valigia proprio non ci stavano, abbiamo però portato un bel mazzetto di carte dei puffi che è tornato indietro quasi dimezzato, quindi qualcosa ci dice che da qui a Natale spunteranno puffi da sotto tutti i vostri armadi.
Siamo dovute salire fin sopra le nuvole che facevano sotto di noi un bel prato bianco, abbiamo innaffiato con la nostra pipì il primo, verde, rigoglioso cespuglio francese proprio fuori dall'aereoporto, abbiamo inaugurato il vostro bel divano con agili capriole prima di essere subito sgridate dalla mamma che già si immaginava la vostra casa perfetta devastata irreparabilmente .
Abbiamo guardato con meraviglia la tur iffei illuminata con tanti sberluccichi dalla finestra della sala mentre vi intrattenevamo con i nostri discorsi insensati durante la prima cena in sei.
Abbiamo dormito belle spaparanzate nel lettone matrimoniale e non saremmo volute tornare mai più  ai nostri piccoli lettini
Abbiamo addentato il primo vero croissant della nostra vita ma poi abbiamo preferito farcirlo con la marmellata: tutto quel burro non era sufficiente.
Con te zio abbiamo camminato, siamo saliti in alto, abbiamo fatto interminabili code e abbiamo osservato tutti quei pesci morti al mercato, che però mandavano un profumo così buono....ci siamo sfamate a colpi di baguette, abbiamo imparato a memoria il codice del cancello d'ingresso alla tua casa e ora ci è chiaro che se noi abitiamo al piano 6 e i nonni all' 8 tu dovevi per forza abitare al 7.
In tutti i nostri giri abbiamo pensato alla zia che poverina doveva lavorare e non poteva vedere tutte quelle belle cose con noi, poi però abbiamo capito che anche lo zio non se la passava bene: "Prima se l'è sposata e poi non la vede per tutto il giorno!". Che fregatura!
Per fortuna c'è il week end così abbiamo potuto girare indisturbate con lei mano nella mano e riempirle il cervello dei nostri racconti strani, ci ha portate in un negozio pieno di oggetti affascinati come candele a forma di cane e gatti che ballano; in un parco con degli alberi grandi e stranissimi ci ha anche mostrato come è brava a fare la ruota sul prato e dopo aver assaggiato il suo minestrone ora sappiamo che batte la mamma anche in quello!
Ci siamo rotolate sull'erba fresca e pulita del giardino delle Tuileries, ci siamo scatenate a Disneyland, tra principesse romantiche e trenini terrificanti all'invana ricerca di Minnie che con nostra grande delusione non si è palesata. Abbiamo fatto tutti i giochi con mamma e papà e abbiamo finito la gionata guardando i fuochi d' artificio sedute sul tetto della macchina.
Abbiamo rivoluzionato per sei giorni la vostra vita tranquilla e scusate se abbiamo fatto troppo casotto, d'altra parte questi francesi parlavano in un modo incomprensibile e noi non siamo proprio capaci a sussurrare come loro.
Siamo però felici di aver vissuto con voi, anche se il bagno era strano e non c'era il bidet,  anche se nella nostra stanza non c'erano giochi, anche se non potevamo correre in corridoio.
Siamo felici perchè adesso, quando guardiamo l'orologio, possiamo immaginare se state dormendo o state mangiando, se siete in cucina o giù in quella panetteria golosissima, se state bevendo una tisana sulla poltrona azzurra o innaffiando un po' i vostri fiori sul balcone.
Siamo felici perchè ora Parigi ci sembra meno lontana...

lunedì 1 settembre 2014

Grazie bimbe

Ripenso ai nostri divertenti, deliranti, tranquilli 10 giorni da sole noi tre e mi rendo conto di quanto siete grandi adesso.
In tutto quel tempo non mi avete fatta arrabbiare seriamente neanche una volta, avete giocato per ore in pochi metri quadri di casa, avete fatto trottare quelle vostre gambette in maniera incredibile, senza mai lamentarvi, avete ammirato i cavalli, mi avete aiutata a portare la spesa, ognuna con qualcosa nel proprio zainetto.
Avete risposto "ma certo mammina!" alle mie richieste d'aiuto, siete state pazienti con i vostri nuovi amici, tutti maschi e più piccoli di voi, avete mangiato per quattro e vi siete fatte viziare con qualche caramella di troppo.
Vi ho portate a fare una gita lunghissima con tanto di nic-nic sul prato, ho tentato invano di giocare con voi a ping pong e quasi ogni sera siamo riuscite a leggere una storia vicinevicine sul divano.
Ci siamo consumate di bacini e ridevamo dicendoci "uh! Mi scappa un abbraccio!", il vostro pensiero era fisso a papino che, poverino, lavorava e non poteva vedervi!
Abbiamo contato...tutto: i giorni, le ore, le borse sul computer di barbie; vi siete riposate "leggendo" da sole i Topolini sdraiate in pose da diva sul divano; mi avete aiutata a fare una torta per la più grande della schiera dei cugini; avete ricevuto telefonate immaginarie dal nonno che evidentemente non aveva altro da fare che stare al cellulare con voi.
Domani finalmente si parte per andare a trovare gli zii Parigini.
Immagino i vostri occhi spalancati alla vista dell'aereo, lo stupore per una città piena di cose nuove, la confusione che porterete in quella casa silenziosa e ordinata, la gioia allo sfiorare la mano di Minnie gigante proprio il giorno in cui, qualche km più in là, i vostri compagni inizieranno l'asilo.
Questa volta ve la meritate davvero questa vacanza.