giovedì 15 dicembre 2022

Corri

 Corri, Dicembre e mi lasci indietro, io che ogni anno ti aspetto con entusiasmo e invece questa volta mi ritrovo scarica a pensare a tutte le cose che non ho il tempo di fare
Tu corri e sfogli tutti i giorni del calendario, lasciandomi stupita per quanto stiano passando veloci, senza lasciarmi il tempo per pensare ai nastri rossi e dorati, alle palle di polistirolo e alla stoffa per confezionare il lavoretto di Natale, al gonnellino e le calze color carne per il saggio di danza, i soldi per il regalo al Mister, la pizza con i colleghi, la cena dell'ufficio, i muffin per il mercatino di beneficenza, i regali per tutti, il menù di Natale, i pandolci che ogni anno è troppo presto per confezionarli e poi si arriva esausti alla sera del 22 con il forno pieno e la casa profumata.
Tu corri, ma io cercherò di non lamentarmi troppo perché in questi ultimi due anni ci è mancato tutto questo affanno...e finalmente siamo tornati alle corse e allo stress, ai pensierini dell'ultimo minuto e a caricare la batteria della telecamera solo qualche ora prima dell'ennesimo spettacolo natalizio!




giovedì 24 novembre 2022

Sbocciare

Quando eravate piccole dicevo che eravate i miei fiorellini, ora che state crescendo e sbocciando davvero mi accorgo di quanto siete belle. 
Mica solo fisicamente però.
Siete belle perché ognuna a modo suo riempie gli spazi nella famiglia, perché mi dicono che a scuola siete generose e attente con chi è in difficoltà, perché quest'anno una di voi diventerà aiuto animatrice a scuola, perché l'altra ha scoperto che si possono donare i capelli e continua a farli crescere con questo scopo.
Siete belle per quanto siete pazienti con vostra sorella, siete belle quando, anche senza averne voglia, ripassiamo qualcosa insieme per poi ringraziarmi quando l'interrogazione va come speravate.
Quando vi date da fare in casa anche se nessuno ve lo ha chiesto, quando prendete una sedia mentre lavo i piatti e mi raccontate la vostra vita, quando perdonate tutte le mie dimenticanze ripetendomi quello di cui avevate bisogno in tono gentile.
State sbocciando piano piano fiorellini miei, io vi osservo con il fiato sospeso e sono grata ogni giorno di più di aver avuto la fortuna di potervi coltivare.

sabato 19 novembre 2022

Chi lo è e chi non lo è.

 "La maestra di musica ha scelto alcuni bambini per dire delle parole sul palco quando faremo la recita di Natale. Ha detto che prendeva solo quelli più ADATTI. Io, che sono ADATTA, dirò 'mamma', 'famiglia' e 'certo amore'!!!"

martedì 8 novembre 2022

Punti di vista

 "Mamma lo sai che il mio compagno L. si è fidanzato?"

"Ah sì? E con chi, Maty?"

"Con la mia compagna A. e con la sorella di S."

"Ma come? Con due bimbe contemporaneamente? E poi la sorella di S. fa quinta elementare!"

"Eh sì... è un romanticone!"

mercoledì 26 ottobre 2022

Ostacoli sui binari

Io non volevo farlo questo lavoro.

Volevo stare in un laboratorio, con il camice bucato di acido solforico e macchiato di iodio, con l'odore di acetone e il bancone pieno di strana vetreria.

Avevo giurato che non sarei mai stata dentro una farmacia anche se l'odore di una di queste, in montagna, e il sorriso delle due farmaciste ogni tanto mi accendevano una lampadina in testa, puntualmente presa metaforicamente a martellate.

Io non volevo e soprattutto non mi sarei mai azzardata a lavorare in quella sotto casa, dove il titolare ci conosceva bene perché il figlio era stato alunno di mia mamma.

Ma la vita fa sempre questi scherzi, ti mette sui binari un ostacolo cosicché il tuo treno venga deviato lontano da quel che ti eri immaginata e ti mette davanti una nuova destinazione.

Così mi sono trovata a desiderare di cambiare lavoro, ho girato un gran numero di farmacie della mia città e alla fine, per non fare torto a nessuno, sono entrata in un pomeriggio affollato e caotico proprio in quella che era l'ultima delle ultime scelte.

Ovviamente ho iniziato li, solo perché ero la figlia della prof e poi il destino ha voluto che dopo pochi mesi ci fosse veramente bisogno di me.

Dopo quasi nove anni sono ancora qui e ho capito tante cose.

Ho capito che le persone non vanno giudicate mai dall'apparenza perché le più noiose, arroganti, trascurate, arrabbiate, sono quelle che hanno delle storie da far venire i brividi.

Ho capito che una parola in più apre il dialogo con chi non ha nessuno con cui parlare.

Ho imparato che stare in mezzo alla gente è estenuante quanto prezioso per renderti umile e prudente.

In tutto questo tempo ho ricevuto caramelle, uova, torte, barattoli di miele e di marmellata, fettuccine fatte in casa, caffè, panettoni e bottiglie di olio, innumerevoli "grazie" e sorrisi, parole che mi hanno lasciata a bocca aperta e mani strette alle mie che parlavano senza bisogno di dire nulla.


Non volevo fare questo lavoro ma se mi avessero detto quanto avrei ricevuto in cambio non ci avrei pensato così tanto. 


venerdì 21 ottobre 2022

"Una vita nuova ormai, ti chiede d 'esser grande"

È passato poco più di un mese da quando sei stata chiamata nel cortile della scuola con entrambi i tuoi nomi per fare la foto accanto a due bimbe di quinta elementare ed essere accompagnata in classe, nel tuo piccolo banco.
L'inizio è stato caratterizzato da alti e bassi, amiche che non volevano giocare con te e altre che condividevano la merenda, la mensa troppo chiassosa e i canti imparati in fretta grazie ad una maestra bravissima, il maestro di inglese alto alto e il mistero del libro di matematica scomparso dopo soli tre giorni.
Adesso prosegui tranquilla e felice di farci vedere i tuoi progressi anche se ogni sera protesti perché non vuoi andare il giorno dopo.

Al mattino vi guardo uscire tutte e tre insieme, con lo zaino uguale ma ognuna di un colore diverso; le sorellone ti tengono per mano e tu trotterelli dietro di loro, fiera di frequentare anche tu la loro scuola e parlare finalmente la loro stessa lingua.
Due settimane fa tutto l'istituto è partito per la gita di inizio anno e anche tu sei salita felice sul pullman con la tua maestra.
Al ritorno cantavate tutte e tre la stessa canzone che rimarrà un ricordo indelebile degli anni trascorsi sotto l'ala di Don Bosco.

domenica 16 ottobre 2022

A mali estremi...

"Oggi la maestra ci ha fatto disegnare il nostro migliore amico"
"E tu chi hai disegnato Maty?"
"Io ho iniziato a disegnare il mio amico C. Ma poi mi sono accorta che lui non stava disegnando me! Allora sai cosa ho fatto? Ho disegnato quell'altro...quello figo!"

Sei anni. Ha solo sei anni.

lunedì 3 ottobre 2022

Esordi difficili

"Matilde preferisci la scuola o l'asilo?"

"Mi piaceva di più andare all'asilo perché a scuola ho un sacco di problemi!"

Bene ma non benissimo.

giovedì 29 settembre 2022

Inizi

Ci sono inizi che hanno il sapore della fine.
Così è questo nuovo anno scolastico, l'ultimo delle medie, l'ultimo in quella grande famiglia accogliente, in quel nido ovattato, in quell'angolino dove ognuno di voi si sente a casa e si muove sicuro, certo di incontrare qualche sorriso amico.
È partito con entusiasmo ma anche con il pensiero fisso al prossimo anno, con la domanda, sempre la stessa...cosa farete dopo le medie? 
È partito pensando al grande salto, alla prima vera decisione sul vostro futuro, al fatto che le amicizie si perderanno o almeno si allenteranno, che le vostre certezze costruite in otto anni verranno meno e dovrete iniziare a camminare da soli, in un mondo strano e tutto nuovo.
Ci sono inizi che hanno il sapore della fine...ma spero che tra l'inizio e la fine tu possa vivere un anno indimenticabile, piccola grande donnina mia!


mercoledì 14 settembre 2022

Se penso a te

Se penso a te mi viene in mente la tua risata sgangherata e contagiosa 
La tua passione per tutti gli animali, di cui cerchi le curiosità per poi venirle a raccontare
L'amore per i cavalli e l'espressione fiera quando sei in sella
La dedizione con cui passi il tempo insieme a Matilde
La gioia di oggi dopo aver provato un nuovo tipo di danza
La stupidera che ti prende ogni tanto
Il modo di parlarmi da adolescente, mezza seria e mezza buffa
I tuoi occhi verde marroncino 
Il neo proprio sulla punta del naso, messo lì ad attirare i baci
L'orgoglio di quando mi dici che hai lavato i piatti e steso il bucato
La forza nel perseguire quello che vuoi ottenere
Le coccole che hai preso e che ora restituisci 
Le canzoni che ci hai fatto scoprire e che, quando passano in radio, ci fanno subito pensare a te

Se penso a te realizzo che oggi hai fatto dodici anni e spero che il lato allegro, leggero e coraggioso del tuo carattere non ti abbandoni mai!





mercoledì 7 settembre 2022

Come darle torto?

Da quando eravamo piccoli ci ha trasmesso l'idea che fosse vecchia, ormai con un piede nella fossa, che potesse restare tra noi ancora per poco perché sentiva che il suo cammino sulla terra sarebbe finito di lì a breve.
C'erano i momenti di sconforto, quando arrancava su per i sentieri di montagna protestando che non aveva più la forza di fare certe cose; c'erano i momenti di orgoglio, quando come una vegliarda affermava che noi non potevamo capire le cose come lei...lei che era vecchia, aveva fatto la guerra e aveva imparato tante cose con la sua esperienza pluriennale.
La fine era sempre lì, dietro l'angolo (così come l'apocalisse, i cui segni le apparivano chiari in ogni disgrazia che accadeva ogni giorno nel mondo): quando noi nipoti ci siamo diplomati e poi laureati il regalo era sempre accompagnato dalle stesse parole "chissà se alla prossima occasione ci sarò ancora ... almeno con questo regalo ti ricorderai di me"
I regali e i ricordi si sono accumulati, così come i Natali e i compleanni, alla fine dei quali, immancabile, arrivava il suo sospiro: "Anche a questa festa ci sono arrivata" come se ogni volta fosse una sfida dall'esito incerto.
Nonostante tutto abbiamo festeggiato gli ottanta anni e poi i novanta e ogni anno ne abbiamo aggiunto uno mentre i bis nipotini intorno a lei aumentavano e movimentavano la festa.
Anche ieri ci siamo riuniti e, come sempre, ci ha rallegrato con una delle sue perle di saggezza:
'Tutti mi chiedono qual è il segreto per vivere a lungo.... è mangiare quello che si vuole e non fare diete! Io non ho mai fatto una dieta in vita mia'

A 97 anni ci è arrivata. Come darle torto?

venerdì 26 agosto 2022

In montagna

In montagna succede che parti per una gita breve e poi ti accorgi che i piccoli tengono il passo e finisci per camminare 7 ore; succede che un imprevisto si trasforma in una occasione per parlare fitta fitta con tua cognata mentre come due pastorelle conducete al pascolo finte pecore e cavalli da corsa; in montagna il 15 agosto si dorme sotto il piumone e si gusta la cioccolata calda fumante del rifugio, si cammina tenendosi per mano ubriacandosi di chiacchiere o si medita in solitaria ascoltando i fischi delle marmotte e il rumore dei ruscelli.
In montagna la fatica viene sempre ripagata dal cielo più azzurro, le nuvole più bianche e i laghi più cristallini, dall'acqua ghiacciata in cui immergere le mani, dai frutti di bosco o dalle prugne mature di un albero carico sul ciglio della strada.
In montagna le vacanze finiscono troppo in fretta e si vorrebbe rimanere ancora a lungo davanti a quelle cime in lontananza che alla sera sono verdi e marroni e al mattino, dopo un'acquazzone, ti stupiscono con la neve fresca che le ricopre.

martedì 9 agosto 2022

Anche sei anni fa era un lunedì

 Anche sei anni fa era un lunedì, faceva un caldo da schiattare e mezza famiglia era qui in montagna ad aspettare la tua venuta.
Sei arrivata di corsa e hai mostrato a tutto il mondo che si poteva viaggiare dentro un'ambulanza senza la sirena, tanto c 'era la tua ugola ad annunciare il tuo arrivo nel pieno della notte.
I primi anni ci hai fatto temere che fossi tosta da ammorbidire, ci hai fatto credere che avresti preferito spezzarti piuttosto che piegarti, che il tuo ego smisurato fosse impossibile da ridimensionare.
Poi un giorno, non mi ricordo quando, hai deciso che volevi diventare una brava bambina ubbidiente, che volevi essere come le tue sorelle, che i grandi sono ragionevoli e dovevi insegnare ai piccoli dell'asilo come ci si comporta.
Ieri hai fatto sei anni e ti senti ancora più importante e matura, sei sempre allegra e parli senza sosta, ci sgridi quando non seguiamo le regole e spesso fai la cozza con me, che non ti basto mai anche se probabilmente sei quella che ho coccolato di più.
Cammini per ore sui sentieri in salita, hai la passione per lo yogurt alla vaniglia, non vorresti staccarti mai dai cuginetti e quest'estate hai imparato a nuotare e a tuffarti senza paura.
Insieme abbiamo comprato lo zaino per la scuola, verde come la ranocchia che ti porti a fare la nanna, non vedi l'ora di iniziare e hai già consumato i primi due libri che sono arrivati, a forza di sfogliarli e guardarli.
Sei la nostra piccolina e temo che lo sarai anche a quarant'anni, dici di voler vivere per sempre con noi ma credo che potresti essere la prima a lasciare il nido...
Nel frattempo ti coccolo ancora un po' e mi godo la tua pelle perfetta e liscia, i tuoi abbracci lunghi e i baci con lo schiocco!

venerdì 15 luglio 2022

Eravamo belle come il fondo delle padelle

Cara Suor Carla, 
stasera siamo stati raggiunti dalla notizia che non ci sei più.
In tutti questi anni ti ho cercata per farti sapere che il tuo più pestifero alunno, quello che aveva avuto l' ardire di toglierti il velo, quello che all' ennesima minaccia di ricevere una nota ti aveva lanciato il diario, quello che si arrampicava sui canestri in cortile....si proprio lui, si era redento ed era diventato un bravo marito e padre di famiglia!
Ti ho cercata in lungo e in largo sperando di presentarti le nostre bambine e finalmente, due anni fa ero anche riuscita a parlarti al telefono!
Ci eravamo ripromessi di venirti a trovare ma la vita sempre troppo piena ci ha fatto rimandare l'appuntamento...
Di te ci rimarranno queste foto e qualche ricordo, il salto della corda in cortile, le collant puntualmente bucate, il gioco del duca di barnabo' e un canto mattutino che ora mi sfugge.
La tua faccia scura, forse malinconica, mentre ci esibivamo nell'ultimo balletto di quinta elementare, le schede che tiravi fuori da una cartellina trasparente e ci mostravi prima di iniziare a spiegare, l'unica nota che presi per non aver studiato i sette re di Roma, la prima volta che qualcuno ti chiamo' "Suora" e tu subito risposi "Ho anche un nome, come voi, mi chiamo Suor Carla", la tua abitudine di prenderci in giro dicendoci che eravamo belle come il fondo delle padelle, la consuetudine di dare alle bimbe con il nome uguale una numerazione...quindi avevamo Federica 1 e Federica 2, Laura 1 e Laura 2 ecc ecc...

Pensiamo sempre di avere tempo per rimandare tutto a tempi più tranquilli e poi certe notizie lasciano le cose sospese e il rimpianto di non aver approfittato del momento buono...Spero solo che tu abbia avuto una vita felice e che ora sia in pace.

venerdì 8 luglio 2022

Greek holidays

53 gatti, spesso magri, molti neri, qualcuno accoccolato sotto al tavolo per conquistare qualche avanzo di pesce
Un caldo devastante e moltissimi litri d'acqua
Il bianco abbagliante della strada verso l'acropoli
Un museo pieno di cose da scoprire
I mercatini 
Un trasferimento che sembrava un'odissea ma che non ci ha tolto il sorriso 
Una colazione pantagruelica
Il bagnino più ansioso del mondo
La signora della reception più simpatica del mondo
Le "nuotatine" della piccola di casa
Prendere le onde tutte e tre insieme ridendo a crepapelle
L'antica paura dell'acqua che sono riuscita a domare
Stare tutti e cinque ad un tavolo che è la cosa più bella della vita
Una spiaggia sterminata
Due libri divorati in una settimana
Paesaggi da cartolina
La loro risata fragorosa immortalata in una foto che racchiude il tesoro di questo tempo trascorso insieme.

lunedì 27 giugno 2022

Convocazioni

Questa nuova avventura è iniziata con un messaggio alle 11 di sera. Una convocazione in una delle due squadre più importanti della nostra città, tu e altre 4 compagne di calcio.
Tu sei stata subito felice, io terrorizzata ma orgogliosa e piano piano abbiamo iniziato a masticare questa idea e tutte le conseguenze che avrebbe potuto comportare.
Hai fatto due settimane di allenamenti sotto il sole cocente, subito intimorita e poi sempre più a tuo agio in mezzo a ragazze sconosciute e mister che erano lì per giudicarti.
Come sempre mi hai stupita per la tua maturità, per aver messo sulla bilancia tutti i pro e i contro di un salto del genere, per i discorsi che abbiamo affrontato insieme in macchina al ritorno da questa emozionante esperienza.
Non so come finirà, se ti sceglieranno e se decideremo di accettare, se invece resterai a divertirti con la tua squadra di sempre, se ci saranno altre occasioni e se questa rimarrà la tua passione da coltivare anche con sacrifici fino a quando sarai grande.
Per adesso ci accontentiamo di aver calpestato quell'erba e indossato quella maglia, fosse anche solo per due settimane.

lunedì 20 giugno 2022

Anche tu, alle soglie della preadolescenza

Cara Marghe,
quello appena finito è stato un anno lungo e impegnativo, il passaggio alle scuole medie ti ha vista più spesso sui libri rispetto ai tempi leggeri delle elementari e a danza hai dovuto adattarti in un corso con ragazze ben più grandi di te.
Come sempre però, nonostante i periodi di sconforto e stanchezza, hai tirato fuori la grinta e hai portato a casa dei fantastici risultati!
Hai preso la rincorsa per l'adolescenza, le tue gambe sono sempre più lunghe e magre e hai perso la tua panzotta da bimba che tanto ci faceva sorridere. 
Portarti a fare shopping mi fa disperare e divertire insieme perché mi sembra di essere dentro un film, 
hai mille amiche e mille tresche, certe volte sei ancora una bambina che gioca con i Playmobil e altre volte le nuvole di malumore ti trasformano in una ragazzina silenziosa.
Stai crescendo e sono pochi i centimetri che mancano a sorpassarmi. 
Spero che questa nuova fase della tua vita sia piena di cose belle che saprai vivere con entusiasmo come hai sempre fatto!

venerdì 17 giugno 2022

Meno di una settimana

Manca meno di una settimana alla fine dell'asilo e ti guardo stupita perché ormai sei veramente pronta ad abbandonare tutti i tuoi amici ("ogni tanto i piccoli mi chiamano mamma") per sederti sui banchi di quella scuola tanto desiderata, proprio come le sorellone.
Negli ultimi tempi hai iniziato i primi tentativi di lettura e ti piace moltissimo scrivere il nome di tutte le cose che ti vengono in mente.
Alla gita di fine anno ci hai mostrato orgogliosa, in cerchio con i compagni e le maestre, tutte le posizioni di yoga che hai imparato, ci hai impressionato con il perfetto equilibrio dell'albero e hai cantato a squarciagola le canzoni.
Hai ricevuto felice il tuo diploma e sei corsa a giocare con le tue amiche del cuore.
Alla scuola elementare ti porterai solo un compagno ma sono sicura che riuscirai a conquistarti tantissime conoscenze...e stai tranquilla che le tue amiche dell'asilo saranno sempre li, nei giardinetti sotto casa, pronte a giocare con te quando passerai loro davanti!

domenica 5 giugno 2022

Ci voleva

Ci voleva, dopo quasi un anno senza ferie, dopo l'ennesimo uragano di contagi e tamponi, dopo aver dovuto fare da tappabuchi senza ancora vederne una fine.
Ci voleva poter dormire nel silenzio dei monti fino a tardi e alzarsi solo perché il senso del dovere purtroppo non va mai in vacanza, ci voleva affrontare una giornata improvvisando tutto, ci volevano le passeggiate per mano con la più piccola di famiglia che ripassa insieme a te tutti i nomi dei puffi, una gita lunghissima in posti che tolgono il fiato, lanciarsi le palle di neve con le più grandi che ridono come bimbe dispettose e osservare le uova di rana in una pozza d'acqua.
Ci volevano le colazioni lente, un pranzo in compagnia delle mucche, le chiacchiere con i vicini che in un'ora ci raccontano la loro giovinezza, la fatica nelle gambe, lo stare insieme felici tra noi.

sabato 21 maggio 2022

A distanza di vent'anni

 Insieme siamo cresciute in una saletta piena di specchi, ripetendo mille volte gli esercizi alla sbarra sotto gli occhi severi della maestra F.
Insieme abbiamo imparato tanti balletti, ci siamo invidiate, incoraggiate, ammirate e abbiamo scherzato quando ci toccava qualche parte che definire di secondo piano era un eufemismo.
A vicenda ci siamo tenute per le caviglie per fare meglio gli addominali, ci siamo sedute una sulla schiena dell'altra per schiacciare di più la spaccata frontale, ci siamo sollevate e qualche volta ci siamo tirate qualche pedata.
Abbiamo sofferto sulle punte e ci siamo scatenate in qualche balletto di danza moderna, abbiamo assistito emozionate allo stage del ballerino famoso di turno e atteso con trepidazione che si aprissero i pesanti tendoni del sipario la sera del saggio.
Da adolescenti ci siamo confidate le pene d'amore e abbiamo partecipato con grandi successi alle gare in giro per l'Italia.

Un giorno ci siamo accorte di essere diventate grandi e che la vita ci chiamava ad altro.
Così abbiamo iniziato i nostri lavori e formato le nostre famiglie.

A distanza di vent'anni, ci siamo ritrovate quasi tutte ad accompagnare le nostre bambine in quelle stesse salette e abbiamo deciso di riempire quell'ora di attesa faticando e sudando come una volta...ma al posto della maestra F. c'è il maestro D. che è molto meno severo e ci porta le caramelle per motivarci!

mercoledì 18 maggio 2022

Villa Margherita

Ancora eravamo tra i pochi che non ne erano stati toccati e questo, da settimane, aveva suscitato i commenti della gente.
Puntuale quindi è arrivato, a poche ore dall'ultima gufata...
La prima è stata lei, Margherita.
Una volta scoperto il fattaccio è stata colta da scoramento e disperazione per i mille impegni mondani che si era fissata e che, inevitabilmente, andavano cancellati.
Subito dopo però ha capito che la clausura poteva avere i suoi vantaggi e si è attrezzata...
Un cartello sulla porta a vietare l'ingresso in quella stanzetta prontamente trasformata nella sua "Villa Margherita" a cinque stelle, un fortino costruito con la casa di cartone della Pimpa, i cuscini, la copertina e un vecchio telo azzurro con attaccate delle stelle di carta per trascorrere le ore serali a parlare al telefono con le amiche ma sotto il cielo stellato.
Il computer e le cuffie per i collegamenti scolastici e le cene servite su un vassoio personale.
Tutto il resto della famiglia stava fuori, ad osservarla attraverso i vetri come uno strano pesce che attira la curiosità di tutti i passanti.
Alla fine della settimana tutto è ritornato alla normalità... Ma anche questa volta ho imparato una lezione da mia figlia!

lunedì 2 maggio 2022

Per gentile concessione

Matilde: "Marta, ma la tua amica C. fa calcio insieme a te?"
Marta: "No, credo che non faccia nessuno sport!"
Mamma: "E comunque penso che i suoi non sarebbero contenti se lei giocasse a calcio!"
Matilde: "E perché scusa? Cosa c'è di male? Anche se è una femmina può fare tutto quello che vuole
...per esempio a te, mamma, PERMETTIAMO di andare in palestra!"

(Non ho ancora capito se il "permettiamo" è riferito a tutti i componenti della famiglia o è un plurale maiestatis. Propendo per la seconda.)

venerdì 29 aprile 2022

Silvietta

Quando ti ho conosciuta avrai avuto dieci, dodici anni, eri sempre allegra ed attorniata da bimbe più piccole di te.
Ho capito subito di che pasta eri fatta perché nemmeno quella malattia che ti fa andare la glicemia sulle montagne russe ti poteva fermare e continuavi i tuoi giochi dopo esserti fatta l'insulina da sola senza fiatare.
Ti ho accompagnata per un pezzetto del tuo cammino quando le nostre vite si sono incrociate. 
Hai suonato emozionata al nostro matrimonio e hai predetto, insieme alla tua inseparabile amica M., che avremmo presto allargato la famiglia.
Sei stata determinata sul tuo futuro, senza paura di trasferirti lontana per inseguire quello che volevi fare.
Hai trovato il tuo principe azzurro gentile e sorridente come te e al vostro matrimonio mi hai commossa perché quando si condividono le cose importanti non conta davvero il tempo che scorre in mezzo.
Da qualche mese sei mamma e hai scoperto che queso nuovo ruolo può essere bellissimo ma anche difficilissimo: ci siamo riavvicinate e io sono felice dei nostri rari momenti di confidenze, di quando scendi a trovare i tuoi e trovi sempre il tempo per cercare me, di una passeggiata e di un caffè un venerdì mattina di primavera.

lunedì 25 aprile 2022

Una in meno

Ci succede di sentirci smarriti, soli intorno al tavolo, con quell'assenza che pesa, che aleggia come un fantasma.
Ci succede di girare per casa e cercare quella che manca, aspettarsi di vederla alla scrivania o sul divano, attendere una sua tipica battuta o una risata o le solite scarpe lasciate fuori posto.
Alla sera poi la stanza è troppo vuota senza un letto da aprire, il posto davanti alla TV eccessivamente spazioso e a tavola ci si sbaglia ad apparecchiare.

Nel nido gli uccellini crescono e qualcuno inizia a spiccare i primi, brevi voli di prova.
E quelli che restano, seppur ben in quattro, si sentono straniti e anche un po'...pochi.

giovedì 7 aprile 2022

Risvegli quaresimali

Domenica mattina. Matilde si aggira per la casa silenziosa e poi si apposta sul fondo del lettone.
"Maty sei già sveglia? Vuoi venire un po' nel lettone?"
"No, no...voglio che ti alzi"
"Ma è ancora presto! Non potresti stare qui con noi e dormire ancora finché non arriva il momento di alzarsi?"
"Guarda che io non sono mica Gesù che è stato senza mangiare per quaranta giorni! Ho fame!"

giovedì 24 marzo 2022

Una serpe in seno

Marta: "Cos'è la sindrome premestruale?"
Papà: "Sono quei giorni prima del ciclo in cui può capitare di sentirti più stanca o irritabile"
Marta: "Ah, allora la mamma ce l'ha tutto il mese questa sindrome"


sabato 19 marzo 2022

Si o no

Il sabato mattina, quando eravamo piccoli, ci ritrovavamo a casa della nonna con le nostre due cugine.
Tra le varie trasgressioni che erano permesse c'era quella di guardare la TV durante il pranzo.
Per un certo periodo ci eravamo appassionati ad un programma che si chiamava "si o no", in cui un concorrente doveva rispondere ad alcune domande che gli avrebbero fatto vincere o perdere degli oggetti o somme in denaro...il tutto con la musica sparata ad alto volume nelle cuffie quindi praticamente ignorando quale fosse la domanda.
Ad esempio: vuoi scambiare questo gufo impagliato con 500 mila Lire? 
Lui se ne stava lì a battere il tempo con il piede e con la testa e, all'accensione della luce rossa, urlava "NO!" scatenando l'ilarità del pubblico e la disperazione dei parenti.
E ancora: vuoi perdere tutta la somma vinta fino ad ora per un set di forbicine per la manicure?
"SI!"
E così via...

Lavorando a contatto con il pubblico mi sono accorta che certe volte anche i clienti rispondono così, come se avessero la musica a tutto volume in cuffia.
"Vorrei il tantum Verde"
"Certo, confezione grande o piccola?"
"Quella media!"

"Prende gli originali o i generici?"
"SI!"

"Vorrei questo integratore, ma mi sembra che ci sia una confezione più conveniente!"
"Si, infatti la confezione da 30 compresse costa 10€, quella da 60 compresse è più conveniente perché costa 15€"
"Ah ok allora mi dia quella da 30 che costa meno!"

"Mi dà la tessera sanitaria?"
"No"
"Ok sono 20€"
"Ma come? Sullo scontrino non c'è il codice fiscale! Non me lo ha messo!"

E potrei andare avanti all'infinito...


domenica 27 febbraio 2022

Teenager

 Buongiorno mia silenziosa e misteriosa creatura, da oggi sei una teenager a tutti gli effetti quindi forse dovrò iniziare a chiamarti "ragazza" e a mettere nel cassetto la parola "bambina".
Oggi fai tredici anni e sei ancora dolce e paziente con tutti anche se ogni tanto ti parte lo sclero e urli contro chi non ti capisce, sei sempre un po' timida e riservata ma hai fatto passi da gigante rispetto a qualche anno fa.
Studi accovacciata o in ginocchio sulla sedia ma quasi mai seduta come dovresti.
Ascolti musica in inglese e cerchi i testi per imparare le canzoni proprio come facevo io alla tua età.
Leggi libri di seicento pagine e guardi orrendi film fantasy in compagnia di tuo padre, hai perennemente caldo e giri in casa in maglietta e senza calze, corri felice dietro al pallone ma ti arrabbi se sbagli i gol a porta vuota, hai amiche strampalate e ridacchi raccontando delle tue prof 
Ogni mattina saluti papà con un bacino e alla sera coccoli Matilde, mi chiami "piccoletta" solo perché mi hai superata di sei o sette centimetri
Tu e Marghe continuate ad essere diversissime e unitissime
Sei una meraviglia e spero che continuerai su questa strada, scegliendo di farci camminare sempre accanto a te!

domenica 13 febbraio 2022

Matilde Maria

Forse perché la scelta del nome fu la più discussa, dibattuta, controversa delle tre
Forse perché con lei avevamo chiuso il cerchio, e il fatto di darle un nome doppio sanciva la fine delle possibilità
Forse perché un canto a quella messa poche ore prima del parto mi aveva suggerito che era proprio quello giusto
Fu così che lei nacque Matilde Maria

E questa cosa di avere due nomi, a differenza delle sorelle, la rende orgogliosa e la fa sentire importante come una regina, unica, speciale.

"Mamma quando sarò un po' più grande non mi devi chiamare Maty, è imbarazzante! Voglio che mi chiami con tutto il mio nome: Matilde Maria"


giovedì 10 febbraio 2022

L'emancipazione femminile inizia a cinque anni.

Tratto da una storia vera.

Ken: "Ehi cosa fai? Stai guardando il cellulare? Vai a fare le pulizie!"
Barbie: "Ma cosa vuoi? Le ho fatte ieri! Oggi tocca a te!"

martedì 8 febbraio 2022

Domande innocenti

"Buongiorno, vorrei un tampone di quelli da fare a casa"

"Ecco qua"

"Scusi la domanda: ma se uno è positivo...si vede dal tampone, vero?"

NO, IN EFFETTI QUESTO DÀ SOLO RISULTATI NEGATIVI, È IL MODELLO PER NEGAZIONISTI

venerdì 28 gennaio 2022

Come sono i maschi

Lei è quella che, un giorno di asilo come tanti, si sposò con il suo amichetto A., alla presenza solenne della maestra che diede la sua benedizione.
Lei è quella che alla fine della prima elementare si fidanzò con L., dando vita ad una lunghissima storia d'amore, conclusasi dopo ben quattro anni e innumerevoli regali.
Lei è quella che stasera è salita in macchina comunicandomi un nuovo fidanzamento, mentre riceveva i messaggi emozionati delle sue amiche del cuore. 

"Marghe ma te lo ha chiesto lui oggi a scuola?"
"Ma figurati mamma, lo sai come sono i maschi: stanno lì a guardarti per mezz'ora e non parlano! Gliel'ho dovuto dire io sennò a quest'ora stavo ancora ad aspettare!"

mercoledì 19 gennaio 2022

Una albero, una vita

Tra i tanti regali di Natale, un albero.
Un disegno su un grande foglio, un albero con lunghi rami e su ogni ramo tanti nomi.
È l'albero della mia famiglia, di quella parte di essa più sconosciuta per riserbo, timidezza e lontananza.
Di quel nonno mai conosciuto e visto solo in una foto di profilo o di quella nonna che frequentavamo ogni tanto, di cui ho capito fratelli e sorelle solo da grande.
Nomi che si ripetono per tradizione, curiose omonimie, date di nascita che sono coincidenze, parenti sparsi dal sud Italia al sud America, storie che si sono interrotte troppo presto, ricordi legati all'infanzia.
Un albero che contiene tante vite, tante storie intrecciate o solo sfiorate, che hanno fatto sì che io ci sia...e sia proprio come sono ora!

sabato 8 gennaio 2022

La speranza di non perdere la speranza

Caro anno nuovo, te lo confesso, sono un po' stanchina.
Questa volta, forse per la prima volta, non ho voglia di fare liste di buoni propositi e di progetti.
Navighiamo di nuovo a vista e le cose si ribaltano da un momento all'altro.
Abbiamo resistito fino alla fine schivando quarantene e tamponi ma questa coda d' inverno è lunga da far passare e ricominciamo con la certezza che ci fermeremo presto, necessariamente.
Il lavoro mi risucchia con i suoi ritmi estenuanti, le discussioni, sempre le stesse, che prima portavo avanti fiera e spavalda ora mi esasperano e mi chiedo quanto potrà durare l'assurda ottusa resistenza di chi non vuole arrendersi.
Con i colleghi bisogna usare dosi crescenti di diplomazia e pazienza perché o ci si prende per mano oppure affonderemo, insieme o separati.
I pensieri alle situazioni difficili intorno mi accompagnano costantemente e odio dover fare i conti con la realtà di non poter fare niente per cambiare le cose.
Nonostante tutto siamo riusciti a ritagliarci un po'di tempo per stare insieme, per una mini vacanza senza orari e senza obblighi, per stupirci di posti nuovi e gioire di quelle cose di poco conto che poi sono quelle che restano nei ricordi.
Nonostante la fatica è stato un buon inizio e voglio convincermi che sia l'antipasto di questo anno tutto nuovo, in cui cercherò ancora una volta di non perdere l'ottimismo e la speranza.