domenica 26 luglio 2015

Lei che si ciuffa attappandosi il naso

Lei che si ciuffa attappandosi il naso ha una pelle da far invidia a chiunque, due raggi di sole e diventa scura...così dopo tre volte al mare, nonostante la protezione totale, ha già un bel segno su quelle chiappette da mordere
Lei che si ciuffa senza paura, che va sott'acqua con e senza maschera, che prende impavida le onde come le ha insegnato papà
Basta attapparsi il naso, vedi mamma? Così l'acqua non ti fa chilichili nei buchini e si può sguazzare come una sirenetta o come una tartaruga visto che stasera mi ha chiesto il permesso di trasformarcisi quando sarà grande...
Lei che quest'anno ha sfoggiato il suo primo due pezzi, fiera e orgogliosa di essere come la mamma, ripiegando solo sul costume fuschia con la "gonna", un pezzo di stoffa che svolazza nell'acqua proprio come le meduse...dice lei
Lei che canta sempre, passando da "a come accendino" al più impegnato "Bella ciao" ("o parMigiano, portami via...") per finire con il romantico "baciami ancora" intonato spesso mentre stritola qualche componente della famiglia tentando di elargire i suoi bacini
Lei che un momento è sveglia e il secondo dopo sta russando profondamente
Lei che non perde mai d'occhio la sua zia con la pancia, che ha fatto amicizia con innumerevoli bambini di ogni età e nazionalità, che ha raccontato a chiunque della sua vacanza in Sardegna, che il concetto di privacy le è ancora molto, molto ostico
Lei che adesso grida "aiò" mentre gioca con le macchinine dello zio, che ama sua sorella e la esige in ogni momento, che vuole bene a tutti, che ti dice "ti sono mancata tanto, oggi"
E non è una domanda ma una granitica certezza
Lei che ciuffa attappandosi il naso è la mia piccola ormai grande Margheritina, faccia tosta e coraggio da vendere, coccolona e gatta come da piccolissima, quasi 5 anni e non ci sembra vero
Mia piccola Maggie ti auguro di ciuffarti sempre con gioia nella vita così come fai adesso con le onde...
Anche se qualche volta si, dovrai proprio attapparti il naso.

giovedì 23 luglio 2015

Distratte vacanze sarde

Lasciare il porto della tua città osservando l'affollamento di case arrampicate sulle alture, che occupano ogni metro di spazio disponibile e ancora di più
Arrivare in terra sarda, in uno specchio d'acqua abitato solo da boe, gabbiani, poche case e molto verde intorno
Perdere il marito nella pancia della nave e cercare disperatamente l'uscita con le due marmocchie stanche e spaventate al seguito
Ricevere messaggi allarmanti da tuo fratello che ti comunica che, come loro, anche noi potremmo essere senza acqua corrente in casa
Rientrare in se stesse dopo quattro mesi di inattività casalinga ospite della suocera e riscoprire quanta gioia può dare domare due o tre pentole contemporaneamente sul fuoco o lavare una bella pila di piatti sporchi
L'insalata di pasta, evergreen dei nostri pranzi fuori casa
Tutti al mare, spoglia la bambina, spalma la bambina, attenta a non impanarti subito nella sabbia, aspetta ancora 10 minuti per finire di digerire, non schizzare le altre persone, fa caldo, fa troppo caldo, rivesti la bambina, fai la doccia, attenta a non rimettere i piedi bagnati in terra....che bello il mare........quand'è che si va in montagna?
Tirarsi la porta dell'appartamento dietro senza aver tolto le chiavi dall'interno, risvegliare con i propri-contenuti-schiamazzi la curiosità dei vicini, recuperare le chiavi al supermercato vicino attirando gli sguardi di tutti i villeggianti
Rimandare troppo la pipì e trovarsi a dover fare i conti con una quasi cinquenne in lacrime, copri-divano letto e lenzuola innaffiate...e benedetta sia sempre la lavatrice!
Chiacchiere tranquille in riva al mare con la cognata ripiena e cene in un bellissimo terrazzo, con la compagnia lontana e muta di una suora bianca che scruta sempre l'orizzonte dalla casa di fronte
Colazioni silenziose con il sole che ci bacia la faccia
La scoperta del pane carasau
Due sirenette che mettono a frutto un anno di corso di nuoto sotto gli occhi increduli della loro mamma
Risvegli pieni di bacini da una piccolina che sussurra: "mamma, voglio stare sempre con te"
Abbracci forti e improvvisi di una bimba grande che decide lei quando è il momento delle coccole
Rendersi conto di aver prenotato l'appartamento per un numero di giorni inferiore rispetto a quello che serviva ma prendere tutto con una certa filosofia e venire salvati in corner grazie ad una notte aggiuntiva
Cercare di non pensare alla serie di figuracce collezionate in una sola settimana da quella che si credeva una efficientissima donna del nord e che, provata dagli ultimi vorticosi, incerti, pesanti mesi ha organizzato con poca lucidità questa vacanza

Essere felici di ritrovarsi soli noi famiglia, guardarsi un po' straniti negli occhi e portarsi ancora l'uno con l'altro, verso questo ultimo periodo che ci farà sistemare nella nostra sospiratissima casa nuova.

venerdì 10 luglio 2015

Luglio luglio

Luglio, luglio sei arrivato portando finalmente un bel caldo torrido e, mentre tutti intorno a me rantolano, io sguazzo felice dopo troppi mesi di freddo, pioggia, umido e lenzuola ghiacciate
In questa calura facciamo scorpacciate di melone e anguria che persino la nonna più freddolosa del mondo addenta con gioia (l'anguria in casa mia faceva comparsa solo ed esclusivamente se venivano superati i 35 gradi, proprio quando "Non fa caldo, si inizia a stare appena bene"); ci siamo preparate la pelle mozzarellosa temprandola al sole tra un tuffo e l'altro nell'acqua bassa della piscina o scendendo a ripetizione, veloci e scomposte, da uno scivolo blu.
La sera mandiamo le bimbe a dormire in una nuvola di borotalco e al mattino si svegliano stropicciate ma profumate, finalmente con un solo gesto si vestono e sono pronte senza perdere 20 minuti tra canotte, magliette, maglioni, cappotti e calzini
Luglio, luglio ci stai facendo intravvedere la luce dopo questo lunghissimo tunnel di lavori in casa e il pensiero che finalmente tra una manciata di giorni potrò varcare la soglia di quella porta munita di spazzoloni, stracci e detersivi vari per lustrarla a fondo mi tiene ancora a galla...
Luglio, luglio domani finalmente partiremo per le nostre sudate vacanze, domani saremo di nuovo in compagnia degli zii Parigini e di una pancia ripiena del mio nipotino che, lo so pur non avendolo nemmeno visto, è il più bel nipotino che sia mai esistito!

venerdì 3 luglio 2015

Cara casetta/2

Cara casetta,

che come un mese fa te ne stai tranquilla lassù, baciata dal sole fin dal mattino, finalmente i calcinacci  e i buchi hanno lasciato il posto alla pittura e alle piastrelle, finalmente entrando si sente l'odore della vernice e dal basso, arrivando, non si avvertono più i rumori dl trapano e del martello ma solo silenzio o la musica della radio.
Cara casetta, ti hanno colorata di quel color pesca che più lo guardiamo più ci piace, hanno riempito di buffi pallini le tue pareti per proteggerci meglio dal freddo, ti hanno sventrata e poi ricucita...ti hanno fatto tante di quelle cose che quando uno ci abita dentro non potrebbe mai immaginare quanta fatica e perizia e sudore richiede la costruzione di un semplice appartamento.
Cara casetta, forse e dico forse intravvediamo la fine anche se la fine è già troppo tardi per i miei gusti...
Oggi hanno montato la cucina ma come tante altre cose inspiegabilmente qualcosa è andato storto: il forno era sbagliato,la lavastoviglie è stata accidentalmente dimenticata in magazzino e l'unico pezzo in più del mobile che abbiamo aggiunto è arrivato con l'anta montata nel verso opposto....
Ma certo, cara casetta, sono dettagli....solo dettagli! Come il decoro del bagno grande che ci è stato fornito in tre sfumature diverse: ma sono solo sfumature, quisquilie, dettagli, certo.

Bhe, forse siamo quasi in dirittura d'arrivo.
Se ti devo dire la verità è quel "quasi" che  ancora mi turba.