martedì 31 dicembre 2019

2019 in un post

Gennaio è iniziato con una partenza, come alla fine di ogni festa, Febbraio mi faceva intravedere una luce in fondo al tunnel, Marzo ci portava a sciare e mi faceva apprezzare tante piccole cose, ad Aprile ho vissuto in apnea, a Maggio la prima Comunione delle bimbe grandi.
Giugno segnava la fine di tante cose: l'asilo nido, la scuola per la nostra nonna D. che finalmente poteva andarsene in pensione, l'anno sportivo con il primo vero saggio di danza della nostra piccola etoile, Luglio mi regalava una settimana in solitaria, Agosto e i tre anni tanto attesi della piccola di casa, ancora qualche giorno di libertà inaspettata e le ferie da mamma-single  che mi hanno fatto scoprire la bellezza di fare le cose senza fretta; Settembre ha portato molte novità: una squadra di calcio nuova per Marta, l'asilo dei grandi, la mia iscrizione in palestra e un treno di routine da prendere al volo! A Ottobre meditavo su quello che si potrebbe dimenticare, a Novembre le mie figlie mi regalavano perle indimenticabili e festeggiavo il mio traguardo...Infine è arrivato Dicembre con le sue corse e affanni, con le mille cose da organizzare e gli imprevisti del caso.

Anche quest'anno si sta concludendo e posso solo essere grata e felice di tutto quello che ho ricevuto, di quello che abbiamo costruito insieme e anche di ciò che non siamo riusciti a fare... perché ci dà il trampolino di lancio per provare a farlo nell'anno che sta arrivando!

martedì 24 dicembre 2019

Vigilia

Amo la vigilia, l'attesa, i preparativi, le musiche natalizie, le ore ai fornelli, incartare gli ultimi regali, l'emozione per l'arrivo di Babbo Natale, gli auguri tra colleghi, la gente affaccendata e di corsa per strada, i clienti che sorridono un po'di più e ti allungano un cioccolatino sul banco, i regali inaspettati del capo, le cene aziendali tutte da digerire, una messa raccolta e accompagnata dai canti di un coro senza strumenti, la stanchezza di una giornata lunghissima che è finita e raccoglie già i primi messaggi di auguri per l'indomani ...la gioia di essere qui in mezzo a chi amo.

mercoledì 18 dicembre 2019

La settimana più incasinata dell'anno

La settimana più incasinata dell'anno non poteva iniziare che con la febbre di Matilde
La settimana più incasinata dell'anno vede la partecipazione ad un mini torneo natalizio di calcio in due comodi pomeriggi infrasettimanali e un sabato mattina, una recita dell'asilo, uno spettacolo di scuola e un saggio di danza; si annovera anche un sabato pomeriggio lavorativo per me e una serata a teatro regalata da Babbo Natale
La settimana più incasinata dell'anno è ovviamente all'insegna della pioggia e delle allerte, ormai innumerevoli nell'ultimo mese
La settimana più incasinata dell'anno è già a metà: voglio restare ottimista in vista del Natale

venerdì 13 dicembre 2019

Bianca coniglia

Prima andava sempre di fretta, presa dalle sue scartoffie, dalle riunioni, dalle mille cose da organizzare che un po' le venivano appioppate e un po' andava a cercarsi.
Da quando ne ho memoria i suoi mantra sono: "non ho tempo" e "sono di fretta" ma l'abbiamo sempre giustificata perché effettivamente la vita frenetica ci porta tutti a vivere con l'occhio all'orologio.
Qualche mese fa la sua vita è stata sconvolta e il cambiamento ha fatto tremare tutti noi...come avrebbe potuto sopportare tutto quel tempo a disposizione, come si sarebbe adattata alla vita tranquilla, senza orari, senza impegni, senza troppi doveri?
Non ci abbiamo messo molto ad accorgerci che in realtà non era cambiato niente nel suo modo di affrontare la vita...
Ora corre qua e là tra innumerevoli ore di palestra, il corso di francese e i compiti da fare di volta in volta ("non ne posso più, sono sempre qui a studiare!"), il ballo liscio e le nipotine che le riempiono qualche pomeriggio.
Il risultato è che i mantra non sono cambiati, è sempre di corsa, senza tempo, sempre con l'agenda zeppa di cose da fare...la nostra bianca coniglia in pensione da tre mesi continua a correre con l'orologio in mano....

venerdì 6 dicembre 2019

Ti ho vista

Ti ho vista questa primavera, felice e impaziente di tenere tra le braccia il tuo bambino
Ti ho vista questa estate, accaldata, esausta e curiosa, fare il conto dei giorni che mancavano
Ti ho vista a settembre impaurita e stanca, con il tuo bimbo finalmente nel passeggino e la pancia libera da quel dolce ripieno ingombrante
Ti ho vista qualche giorno fa, con tanta voglia di parlare ma la farmacia piena e troppi strilli provenire da là dentro, ho capito la tua ansia di riprendere a correre su e giù per strada nella speranza di calmarlo, ho solo visto i tuoi occhi persi, ho sentito quando dicevi che probabilmente sarebbe rimasto figlio unico.

Non potevo farlo ma avrei voluto abbracciarti, cara neomamma di cui non conosco nemmeno il nome
Avrei voluto dirti che poi passa, che poi crescono e diventano buffi e dolci, che poi riempiono la vita colorandola con la loro prospettiva tutta nuova e sorprendente
Avrei voluto cercare di convincerti che nessuno ha il manuale di istruzioni e che io non ho mai capito cosa ci trovano certe persone di così meraviglioso nella vita con un neonato
Avrei voluto dirti che in te vedevo la me stessa di tanti anni fa, che però poi è ripartita e ha avuto voglia di regalare altre sorelline a quel piccolo esserino urlante

Avrei voluto offrirti un caffè al bar di fianco alla farmacia, per farti fermare qualche minuto a prenderti un po'di tempo per te stessa...

Sono certa che tutte le cose che volevo dirti le scoprirai anche da sola... Anche se sentirsele dire da chi c'è già passato mentre tu sei nel buco nero aiuta di più...

sabato 30 novembre 2019

Post numero 500

Tutto è iniziato in una giornata di luglio di otto anni fa, dopo essermi fatta coraggio e due risate leggendo i blog di altre mamme, stanche e provate come me.
Grazie a queste letture quotidiane avevo capito che non ero l'unica ad essere perennemente stanca, a sentirmi fallita per ogni capriccio delle mie bimbe, a sentire il terreno che mancava sotto i piedi al pensiero dell'ennesima febbre, delle notti insonni, di un pomeriggio di pioggia da riempire per tenerle buone.

Un giorno d'estate ho deciso che sarebbe stato bello scrivere qui tutto quello che vivevo perché sarebbe stata una valvola di sfogo, come una chiacchierata con un'amica.
Da quel giorno tante cose sono cambiate, loro sono cresciute e io con loro; mi piace pensare che un giorno avrò il tempo di copiare tutti questi piccoli scorci della nostra vita in un foglio di carta che resti loro come ricordo...

Per adesso festeggio il mio post numero 500!

lunedì 25 novembre 2019

Anteprima

"Oggi nello spogliatoio M. e A. litigavano perché M. dice che A. le sta troppo appiccicata, a scuola e qui a calcio...mentre A. diceva che non ha amiche perché tutte la prendono in giro, quindi vuol stare solo con M."
"Uh che problemi Marta, ma tu non ti immischiare mi raccomando!"
"No, no, tranquilla mamma. Però oggi sono stata ad ascoltare perché voglio capire cosa mi succederà quando andrò anche io alle medie!"

mercoledì 20 novembre 2019

Stereotipi di genere

Ci sono cose che, per natura, per indole, per poca voglia non si impareranno mai.
La pallavolo, per esempio.
Quando ero alle superiori, durante l'ora di educazione fisica, i due capi squadra sceglievano i compagni e io restavo sempre per ultima.
Ero negata e lo sono rimasta.
Oppure i lavoretti manuali: ci sono mamme che passano i pomeriggi di pioggia in divertentissimi art-attack in compagnia dei figli. Io mi annoio, non sono capace.
Il mio vero tallone d'Achille però è il parcheggio.
Ma lì mi impegno, ci credo, ci provo ogni volta...con immutata fede ed entusiasmo.
Ricordo ancora le lunghissime lezioni di scuola guida, in cui tra le lacrime e i rimbrotti dell'istruttore tentavo queste manovre che, viste da fuori, sembravano così banali.
Niente.
Non so ancora per quale intervento divino io sia riuscita a parcheggiare il giorno dell'esame.
Comunque in questi due mesi di nuovi orari e spostamenti tra calcio e danza ho dovuto  barcamenarmi più volte in quest'arte.
Un pomeriggio, alla fine di 20 minuti di ricerca, ecco il famigerato parcheggio: stretto e in curva. Dopo innumerevoli manovre esco trionfante ad ammirare l'opera tra i complimenti delle bambine...
"Brava mamma, hai visto che ce l'hai fatta?
Secondo me se qualcuno passa e vede come l'hai messa bene non può immaginarsi che è stata una donna a parcheggiare così!"
Anni di lotta femminista buttati al vento.

giovedì 14 novembre 2019

Calciatrice

Il primo anno eri piccola e un po' impaurita.
Hai esordito in una squadra di tutti maschi più grandi di te, che si stupivano per una femmina che giocava a calcio e si sentivano in diritto di non passarti mai la palla.
Il secondo anno siamo capitati in una nuova società, sempre tra i maschi ma con Alice-l'allenatrice, simpatica e comprensiva.
Hai imparato e ti sei fatta coraggio anche se la tua scelta di fare il difesore per paura di sbagliare i gol ci faceva capire che la strada verso l'autostima era ancora lunga.
Quest'anno un imprevisto ci ha portato a cambiare ancora ma, come a volte succede, il nuovo è stato molto meglio del vecchio.
Finalmente giochi in una squadra femminile, in cui tutte si concentrano quando l'allenatore parla ("i maschi non ascoltavano mai, si facevano i dispetti e dicevano stupidaggini"), in cui si scherza e ci si impegna, in cui hai trovato delle nuove amiche e hai scoperto che se stai sulla fascia puoi azzardare qualche tiro in porta o ritirarti verso la difesa per limitare i danni.
Non so dove ti porterà questa avventura, stramba bimba mia...ma so che sono davvero orgogliosa della mia calciatrice!

venerdì 8 novembre 2019

Tre anni e tre mesi

Tre anni fa eravamo in montagna, come quest'anno, in cerca di castagne.
Tu eri un fagotto rosa, avvolto nella tutona pesante e te ne stavi tranquilla a sonnecchiare scaldata dai timidi raggi di sole che filtravano dalle foglie del bosco.
Le tue sorelle riempivano sacchetti e ogni tanto venivano a darti un' occhiata per vedere come passassi il tempo.
Lentamente ci stavamo abituando alla tua presenza perché, dopo tanto tempo nella formazione a quattro, questo nuovo assetto ci stupiva un po'.
Dopo tre anni sei qui, rumorosa, chiacchierona, travolgente. Ci hai aiutato a controllare i buchini nelle castagne, hai portato la tua borsa di Frozen per collaborare alla raccolta, hai fatto uno scivolone nel fango insieme a me,hai innaffiato le foglie gialle e rosse con la tua pipì, hai salutato le mucche e ti sei divorata la pizza con i "gustel" prima di ritornare a casa.
In macchina, mentre guardavi un cartone con le tue sorelle, hai decretato che eri stanca e non ce la facevi più..quindi hai chiuso gli occhi e ti sei addormentata istantaneamente.
Oggi hai tre anni e tre mesi...e possiamo dire di essere davvero usciti dal tunnel: ora la strada è liscia, illuminata e in discesa...

giovedì 31 ottobre 2019

Regali

Uscire un'ora e mezza prima dal lavoro
Preparare mummie di wurstel e pasta sfoglia con una cognata riccia
Cerchietti con le zucche a molla
Le risate di cinque cuginetti che si divertono insieme
La frutta regalata dalla vicina di sopra
Concedersi dieci minuti di chiacchiere serie e scherzose
Ragnetti sul naso
Una cena chiassosa e allegra
Il pensiero di un weekend lungo zeppo di impegni
Una telefonata che solleva il cuore dai pensieri

giovedì 24 ottobre 2019

Things I love in Autumn

L'uva, soprattutto l'uva fragola che un amico ci regala in grandi cassette ogni anno
Le castagne che puntualmente giuriamo di raccogliere in quantità moderate per poi invece tornare con decine di kg da trasformare nella marmellata più buona che esista
Riaccendere il forno e sperimentare nuove ricette dolci
Stare finalmente spaparanzati sull'enorme divano nuovo, bramato da tempo e sul quale fare delle sonore dormite
Le serie TV che ricominciano
I ritmi della famiglia che, ormai rodati, diventano abitudine
Dormire con la copertina leggera e svegliarsi senza il gelo fuori dal letto
I primi giorni di pioggia passati tutti insieme a casa
La festa di halloween che ogni anno ci regala un pomeriggio diverso, alla ricerca di caramelle nel nostro quartiere, come fosse un paesino di campagna

venerdì 18 ottobre 2019

Preparativi

La caccia alla giacca, al cappotto, alla stola, ad indumenti sempre più pesanti man mano che la data si avvicina e il caldo lascia il posto alla pioggia e al fresco.
Opera di convincimento per una nonna 94enne che cambia idea sulla propria partecipazione ogni giorno.
Consultare il meteo sperando in un piccolo miglioramento perché va bene "sposa bagnata, sposa fortunata" però...
Le prove dei canti (quasi) ogni giovedì, parenti agitati, bloccati dalla sciatica, un prete sopra le righe, l'emozione che sale anche se questa volta a sposarsi è la cugina "piccola"...
Domani si avvicina e, l'unica certezza della giornata, saranno le mie lacrime!

mercoledì 9 ottobre 2019

Ad imperitura memoria

Quando voi sarete grandi, quando sarete mamme, quando verrete da me disperate perché i vostri teneri bambini si trasformeranno da dolci creature a iene urlanti io, nonostante l'avanzare dell'età e il tempo che seppellisce i ricordi fastidiosi, non potrò negare che anche voi eravate così.
Non potrò sostenere che voi siete sempre state ubbidienti, sempre ragionevoli, non potrò dire di non sapere cosa siano i terrible two, di cosa voglia dire avere una marmocchia treenne che urla "Ho detto che voglio quello" in un negozio pieno di gente; Non potrò negare di aver provato letteralmente paura in alcuni periodi al solo avvicinarmi al vostro asilo, al pensiero che sarebbe bastata una scarpa allacciata un po'storta, il piatto verde invece che azzurro, l' avervi aiutato a mettere la giacca invece che farvi fare da sole, aver spostato un pelouche, aver girato il vostro latte troppo a lungo...o altre cose di fondamentale importanza, a fare scatenare la vostra ira.
Non potrò negare tutto questo, non potrò minimizzare, facendovi sentire madri ancora più inadeguate e fallite...
Anche io mi sono disperata, mi sono chiesta dove e quando ho sbagliato, in quale passaggio della vostra educazione mi sono distratta, quale capitolo del manuale di istruzioni ho dimenticato di studiare...
Anche io poi ne sono uscita e ho dimenticato.

Ma è tutto scritto qui.
Ad imperitura memoria.

venerdì 27 settembre 2019

Il treno

Il treno di settembre era lì che ci aspettava e noi ci siamo saliti al volo, carichi di entusiasmo, di voglia di novità ma anche di ritornare alle cose consuete, conosciute e rassicuranti.
Il treno è partito, veloce ed inesorabile e la sua corsa ci ha risucchiati irrimediabilmente.
Abbiamo puntato di nuovo la sveglia delle 6,30, seguita da quella delle 6,35 e ancora da quella delle 6,40 che sancisce la fine del procrastinare l'alzarsi dal letto.
Abbiamo ricominciato con i body rosa, le scarpette, lo chignon e le mille forcine, con i grembiuli sparsi, la caccia alle penne, le riunioni e i tremendi gruppi di whatsapp.
È ricomparso il coprifuoco alle 21,15 e l'eccezione del venerdì e sabato sera per le due bimbe grandi.
Questo treno però ha portato anche tante novità: una nuova squadra di calcio tutta al femminile per Marta, che ora ride e scherza felice tra un gol e un giro di corsa per punizione; una nonna neopensionata che finalmente si prende del tempo per lei, lanciata in mille attività diverse; una candidatura masochista a rappresentante della quinta elementare, un asilo dei grandi che è stato accolto con entusiasmo e ottimismo.
Il treno di settembre soprattutto mi ha regalato il coraggio di una iscrizione troppo a lungo rimandata in palestra. Esco di casa emozionata e felice come se ai primi appuntamenti con qualche fidanzato...dopo tanti anni mi sono meritata un ritaglio di tempo e, per adesso, me lo sto godendo moltissimo!


sabato 14 settembre 2019

Tu sei...

Tu sei quella che cade venti volte e venti volte si rialza con il sorriso per riprovare il giro sui pattini
Tu sei quella che si lamenta per la noia e dieci minuti dopo si sta divertendo più di tutti gli altri
Tu sei quella che sbuffa e piange sulle operazioni di matematica per poi ringraziarmi quando prende un bel voto proprio sullo stesso esercizio che abbiamo fatto a casa
Tu sei quella che sgrida con più fervore la sorella piccola ma poi la chiama per giocare insieme, vestendola da principessa o inventando storie per lei
Tu sei la più affettuosa da sempre, fin da quando, a un anno, appoggiavi la testa nell'incavo della mia spalla e restavi così, ferma, a goderti il mio calore
Tu sei quella che piange la sera prima di partire per il campo dei lupetti e poi, una volta lì, non conosce la parola malinconia
Tu sei quella che, mentre mi sto organizzando per aiutarti ad allacciare gli scarponi da sci, è già pronta sul ciglio di una pista, con tutto perfettamente a posto.
Tu sei la mia fierissima mezzana, sei forte e debole, euforica e malinconica, spavalda e tenera, sei aperta e solare ma molto difficile da esplorare nel profondo...
Tu sei il mio bellissimo fiorellino!

mercoledì 11 settembre 2019

Nuovi inizi, vecchi posti...

Anche se è la terza volta che una piccola manina si perde nella mia mentre saliamo la lunga scalinata che porta all'asilo dei grandi, anche se l'ambiente è sempre uguale a come lo abbiamo lasciato quattro anni fa, anche se potrebbe sembrare tutto già visto...in realtà stamattina è stata un'emozione metterti il grembiulino, vederti correre dentro il cancello come facevano le tue sorelle, cambiarti le scarpe nello stesso posto e vedere la felicità nei tuoi occhi da monella!
Buon inizio piccolina di casa!

venerdì 6 settembre 2019

La prima cena con le finestre di nuovo chiuse

La prima cena con le finestre di nuovo chiuse segna la fine dell'estate.
Segna la fine del caldo soffocante, l'odore dello zampirone, la tenda a rete sottile per ripararsi da api e calabroni che da fine agosto si infilano nella nostra cucina.
Vuol dire ricominciare a dormire con il lenzuolo tirato fin sulle spalle, accorciare il tempo passato sotto la doccia, nascondere di nuovo i piedi dentro le scarpe, iniziare a perdere l'abbronzatura.
Vuol dire raccogliere ricordi felici da fare riaffiorare alla mente durante i mesi freddi, vuol dire guardare a tutti i nuovi inizi che abbiamo davanti in questo settembre che ha già bussato alla porta da qualche giorno...

venerdì 30 agosto 2019

Momento perfetto

In vacanza vi trasformate, o forse sono io che mi trasformo: niente corse, niente stress, niente urlacci...e voi rispondete essendo più tranquille, più obbedienti, più allegre del solito.
Questa settimana da sole in montagna sta finendo, stasera arriverà papà e torneremo al nostro assetto a cinque.
Abbiamo fatto gite, mangiato insalata di riso e formaggini sul prato, avete giocato voi tre insieme nella piazzetta sotto casa, vi siete lette le storie, avete fatto cruciverba e indovinelli, avete rotolato giù per le discese piene d'erba, vi siete nascoste  e acchiappate, avete monopolizzato la carrucola dei giardini in paese lanciandovi senza paura.
Vi siete coccolate sul divano e sbaciucchiate, mi avete ringraziata per le  belle giornate che siamo riuscite ad organizzare.
Se da una parte sono felice di come abbiamo vissuto insieme questi momenti, dall'altra mi chiedo per quale motivo, una volta rientrati nella routine quotidiana, non si riesca a mantenere questo clima disteso ma ci si faccia assorbire dalle preoccupazioni e da tutte quelle piccole cose insignificanti che ci fanno vivere in apnea, sempre con il pensiero alla prossima scadenza, al prossimo impegno...
Sarebbe bello vivere come se fossimo sempre in vacanza, guardando solo all'essenziale che è sotto i nostri occhi continuamente..come in questo momento perfetto in cui le vostre risate piene e rotonde mi raggiungono, seduta al fresco di questo albero enorme.

sabato 24 agosto 2019

La libertà ha le ore contate

La mia estate fin qui è stata strana.
Ho provato dopo tempo immemore l'ebbrezza di stare da sola, di organizzarmi le giornate senza guardare l'orologio, di uscire la sera senza il pensiero di chi stava a casa.
Ho fatto cose proibite come mangiare con la TV accesa, poltrire sul divano aspettando che l'abbiocco del dopo pranzo passasse, svegliarmi pochi minuti prima di precipitarmi al lavoro al mattino.
Ho sperimentato il silenzio di una casa vuota, la malinconia al pensiero delle mie bimbe lontane, il piacere di una colazione o di una cena tranquilla da soli noi due, la vertigine del tempo tutto mio, da riempire come ho voluto, cambiando i programmi senza dover ripensare agli incastri.
La libertà ha le ore contate perché tra poco riabbraccerò le bimbe per iniziare le mie ferie tanto attese.
Riparto ricaricata, sicuramente felice di riappropriarmi del mio ruolo di mamma...
Ogni tanto però sospirero' al pensiero di tutta quella vertiginosa e leggera irresponsabilità in cui mi sono tuffata in queste settimane!

domenica 11 agosto 2019

Ritorni e malinconia

Forse perché non sono abituata a tutta questa libertà, o perché stasera scendendo dal treno i lampioni erano già accesi e il tramonto spargeva quella luce che mi rendeva così triste nei periodi dopo il parto
Forse perché siamo state proprio bene durante questo weekend lungo oppure semplicemente perché non ti accorgi di quanto siano preziose le cose che hai finché non ne devi fare a meno
Forse perché stamattina, mentre vi avevo tutte vicine e abbracciate pensavo che Chi mi ha pensata non poteva pensarmi altro che lì in mezzo a voi
O forse perché guardandovi una ad una ho realizzato che siete veramente un dono troppo grande e bello

Forse solo perché sono un po' stranita da questa estate piena di andirivieni...stasera sono malinconica e penso che si, il mio posto in questo momento è in mezzo a voi, ma spero anche che il vostro, tra qualche anno, non sia necessariamente con me: vorrei che siate in grado di prendere il volo ed essere felici.
Spero però, tra qualche anno, di essere riuscita a creare quel legame speciale che vi porterà ad essere sempre unite a noi, nonostante le distanze, le difficoltà o gli entusiasmi per qualche novità della vostra vita.
Un legame che vi farà ritornare a casa sicure di essere amate sempre, qualsiasi cosa succeda

giovedì 8 agosto 2019

Tre anni...per la terza volta

Hey, piccolo terremoto che mi parli allegra al telefono e vuoi sapere in quale casa sono, cosa faccio e quando arrivo da voi in montagna...
Hey, piccola despota, che questa estate hai conquistato l'autonomia con una lunga vacanza con i nonni e i cuginetti francesi, che hai scoperto finalmente quanto è buona la frutta, che ti sei snellita e corri veloce sulla bici senza pedali
Hey tu, che sei una testa dura ma sai essere anche tenera e affettuosa, che sei cresciuta tanto ma per certe cose mi sembri ancora troppo piccola, che mi hai rimessa in discussione e mi fai perdere tutte le certezze, che mi hai insegnato a godermi il tempo e le tue conquiste anche se con una punta di malinconia perché questa è davvero l'ultima volta di ogni cosa
Hey, monellina mia, tre anni fa ricominciavo questo percorso che mi ha portato ogni tanto a calpestare orme già presenti e spesso invece me ne ha fatte tracciare di nuove: stasera ti immagino nel lettino mentre stringi la tua ranocchia e forse sogni la torta con tre porcellini che domani ti porterò.
Buon compleanno piccola mia, ti auguro di rimanere sempre allegra e sorridente come sei adesso!

lunedì 5 agosto 2019

Felicità post-campo

Felicità è ritrovare l'odore delle tue sorelle dentro un abbraccio, saltare addosso a papà e sciogliersi in un pianto liberatorio, mostrare la tua cameretta e tutti i posti in cui hai vissuto questa settimana avventurosa, camminare tutt'e tre sul prato dandosi la mano, giocare insieme a mangia-culetti, riconoscere il sapore di casa in una torta di spinaci, sputare il nocciolo delle prugne verso il bosco, intonare canzoncine sceme, farsi una sonora dormita appena toccato il sedile della macchina, assistere una sorella durante la doccia.
Felicità è guardarsi di nuovo tutti e cinque a tavola insieme e gustare la pizza preparata da papà.

mercoledì 31 luglio 2019

Nonna-mamma 2-0

Già sua sorella grande, anni e anni addietro, aveva lanciato lapidaria il suo giudizio sulla scarsa abilità della mamma nel pettinarla: " la mamma fa i codini tutti storti, la nonna invece perfetti!"

La storia si ripete e accade infatti che, alla fine di una doccia in equilibrio per evitare di bagnare tutto il bagno ma riuscendo nel contempo a lavare la marmocchia piena di sabbia e crema da sole, lei se esca serafica:
"La nonna mi lava bene, la mamma fa casotti!"

Mamma sconfitta ancora.

sabato 27 luglio 2019

Ripartire

Ripartire, sotto la pioggia battente che descrive bene il nostro stato d'animo
Ripartire, stranamente in quattro, in un viaggio silenzioso e serio, con il pensiero alla piccola di casa lasciata ancora qualche giorno con i nonni al mare
Ripartire e pensare che ormai non ci sentiamo più così stranieri in terra Francese, ormai abbiamo fatto l' orecchio a questi suoni, ci siamo abituati ai cartelli stradali strani, ai piccoli semafori al di sotto di quelli grandi, alle piste ciclabili accanto ad ogni marciapiede, ai supermercati "Casino", ai "pelouse interdite", allo stanzino con il solo water...
Ormai ci piace perderci nei negozi pieni di cibi strani e riempire il carrello con le provviste per l'Italia, ci divertiamo a sentire la marsigliese in spiaggia e a camminare nei parchi verdi e ordinati
Ripartire ogni volta con nuovi ricordi di giornate tutti insieme, di sorrisi e fossette sulle guance, di modi di dire buffi, di posti bellissimi...
Ripartire felici per quello che si è vissuto...anche se il tempo sembra sempre troppo poco!

venerdì 19 luglio 2019

Senza

Senza orari, senza il pensiero di cosa mangiare, senza la fretta di correre a casa dove ti aspettano per iniziare a cenare, senza la sveglia un'ora e mezza prima, senza chiasso e disordine,senza una montagna di piatti da lavare e di calzini da stendere, senza liti da dirimere, ingiustizie da arbitrare, senza recitare sempre la parte del carabiniere che ordina, insiste, strilla, dirige.
Senza obblighi e doveri, senza essere sempre attenta, presente e vigile.

Senza di voi però....siamo senza i vostri abbracci, senza il vostro modo buffo, tenero, allegro, rumoroso di stare insieme, senza i vostri discorsi seri, le canzoni, le risate e le corse per tutta la casa, senza la tenerezza del momento della buonanotte e le carezze sui capelli una volta addormentate.

Una settimana di libertà è bella... menomale però che è finita.

lunedì 15 luglio 2019

Conversazioni

Nonna: "Matilde! Vieni al telefono a parlare con la mamma!"
Matilde: "No, la mamma è brutta!"

Ecco, la creatura abbandonata a 450km di distanza, nonostante la compagnia delle sorelle, degli amorevoli nonni e degli adorati cuginetti, si sente sola ed esprime il proprio disagio rifiutando la figura materna 

Nonna: "Dai Matilde, racconta alla mamma cosa abbiamo fatto oggi!"
Matilde: "No!"

La lontananza è troppo difficile da sopportare, la creatura è traumatizzata e non riesce a superare il dolore della separazione  

Nonna: "Forza su, vieni al telefono, la mamma vuole parlare proprio con te!"
Mamma: "Maty! Maty!!!"
Matilde: "Eh! Che c'è?"
Mamma: "Ciao piccola, come stai?"
Matilde: "Ma guarda, il nonno è troppo monello, mi fa gli scherzi! Ciao mamma!"

Tuuuu....tuuuu...tuuuu...

E la mamma muta.

lunedì 8 luglio 2019

Troppo bella

È entrata convinta e determinata a farlo.
Si è lasciata massaggiare con una schiuma profumata e poi rinfrescare sotto l'acqua fresca.
Si è seduta bella dritta e si è rimirata a lungo, osservando seria il lavoro che stavano compiendo su di lei.
Senza battere ciglio né regalare un sorriso è scesa ed è uscita.
Solo in quel momento ha decretato il successo dell'operazione: "Sono troppo bella".

Il taglio estivo anche per quest'anno è stato archiviato in maniera indolore.

domenica 30 giugno 2019

Estate: tempo di inizio, tempo di fine

L' estate è arrivata d'improvviso, con il caldo soffocante, l' odore di zampirone, esplosione di fiori e costumi da bagno stesi ad asciugare.
Pagelle e gelati di arrivederci insieme alle compagne di classe, l'inizio dei centri estivi e il pensiero al campo dei lupetti, la fine dell'asilo nido con la malinconia di un altro pezzettino di vita che si chiude.
Ancora tutte e tre nella vasca insieme a schizzarsi e urlare, a farsi lo shampoo a  vicenda, senza vergogna e pudori...forse per l'ultima estate perché chissà se il prossimo anno la preadolescenza farà perdere queste tenere abitudini.
Domeniche di chiacchiere all'ombra degli alberi con amici speciali, cene con i colleghi, il conto alla rovescia alle vacanze...
Tirare le fila di una esperienza nuova e pensare che, comunque sia andata, è bello mettersi in gioco per gli altri e restituire un po'di quello che negli anni si è ricevuto.
Un' altra estate è iniziata: ci restituirà le nostre bambine ancora più cresciute, indipendenti e -spero- felici.

domenica 23 giugno 2019

Etoile

La notte che sei nata, disobbedendo alle ostetriche, ti ho tenuta nel mio letto, stretta stretta a me, a godermi il tuo respiro leggero, il tuo odore di nuovo, la morbidezza della tua pelle.
Quella notte non sapevo che saresti diventata chiacchierona, piena di fantasia, vanitosa, regina delle public relations, coccolona e dall'umore mutevole, dalle passioni ardenti e fuggevoli.
Quest'anno la passione travolgente è stata la danza classica: ti sei esercitata, hai imparato tutti quei nomi in francese, hai tenuto testa alle tue compagne, tutte più esperte di te e alla fine ti sei esibita su quello stesso palco che io abbandonai 14 anni fa.
Esausta, sei tornata a casa a notte fonda e mi hai chiesto di stare un po'nel letto con te.
Ti sei addormentata vicina vicina a me, come quasi nove anni fa...solo che al posto di quel minuscolo fagotto rosa c'era una bambina con braccia e gambe lunghe, con il respiro più pesante e ancora qualche traccia di brillantini nei capelli, con tanti sogni e desideri nella testa...
Alla fine mi sono addormentata anche io, pensando a quante cose abbiamo vissuto insieme tra queste due notti nello stesso letto...e anche se a volte ti sgrido perché sei distratta, disordinata e sempre nel tuo mondo, sono molto fiera di te perché non ti demoralizzi mai, ti fai coraggio e ti butti a con entusiasmo in ogni cosa, stupendomi continuamente.
Sei davvero speciale, ballerina mia!

martedì 11 giugno 2019

L'ultimo giorno

Chissà se stamattina sarà stata davvero l'ultima volta che ti sei svegliata alle 5,40 per arrivare presto e trovare parcheggio nel "fosso dei ranocchi", chissà se varcando la porta della scuola hai avuto l'impressione che oggi fosse tutto diverso, chissà quanti sorrisi, lacrime ricacciate indietro, abbracci con i tuoi alunni, regali dalle tue colleghe, saluti, addii e arrivederci hai ricevuto in questa giornata piena.
Questo giorno tanto desiderato e invocato nei momenti di stanchezza è arrivato e ha portato grandi emozioni contrastanti anche tra noi che ti stiamo intorno.
Il distacco è ancora graduale fortunatamente: domani sarai di nuovo lì, in una classe senza alunni ma piena di colleghi stanchi, stufi e accaldati, a decidere dell'estate di tutti quegli adolescenti svogliati...
E poi ancora riunioni e l' ultimo esame di maturità, in un'altra scuola, con ragazzi non tuoi...
Questa pensione è davvero arrivata anche se ormai nessuno ci credeva più: ti auguro di rallentare, di goderti la vita senza correre, senza il pensiero ai doveri ma finalmente mettendo al primo posto tutto quello che in questi anni hai accantonato, ti auguro di dedicarti con la stessa forza e passione a te stessa... perché ora te lo meriti davvero, mamma!

mercoledì 5 giugno 2019

Proprio la mia

Quando sarai grande e autonoma, quando mi sfuggirai magari sbuffando, quando correrai dietro alle tue sorelle e non ascolterai questa mamma noiosa e ripetitiva...
Quando ti sembrerò troppo vecchia e distante dal tuo mondo pieno di tecnologia e amici, quando mi dirai che non ti capisco, che non ci arrivo, che mi devo rilassare e lasciarti in pace..
Ecco, in quel momento cercherò di ricordarmi di quando arrivavo a prenderti all'asilo nido e, facendo capolino nella stanza grande dei giochi, tu mi accoglievi urlando di gioia, tirando i tuoi amici per la manica, correndo qui e là per coinvolgere tutti nella tua felicità: "È la mia mamma! È la mia mamma! È proprio la mia mamma!"

Certo quando sarai grande non andrai in giro ad urlare a tutti con orgoglio che io sono la tua mamma...tu invece resterai per sempre la mia Matilde.

venerdì 31 maggio 2019

Compleanno dispari

Non amo i numeri dispari: sono spigolosi, asimmetrici e antipatici.
Mi hanno sempre fatta sentire più vecchia, fin da quando, al tredicesimo compleanno, presi coscienza improvvisamente che prima non c'ero e poi ero arrivata e che  esistevo da ben tredici anni!
Ieri è stata come al solito una giornata piena, riempita ancora di più da tanti messaggi di auguri, un disegno che mi ha commossa, una torta tutta gialla, una pianta arrivata a sorpresa e un regalo piccolo ma con un grande significato dentro.
Ieri gli anni erano dispari, e mi sembrano tanti, perfidi e pronti a darmi una spinta verso gli "anta".
Non amo i numeri dispari...mi consolerò pensando che sommando le due cifre ottengo un bel numero pari.

mercoledì 29 maggio 2019

Fango e diplomi

In questa fattoria ci eravamo già state tre anni fa: io enorme balena ripiena, tu bimba minuscola e quasi pronta a fare il tuo salto nella vita.
Ci siamo state con tua sorella Margherita, in una giornata calda e soleggiata, una occasione per passare un po'di tempo esclusivo insieme, nonostante la tua presenza un po'ingombrante.
Due giorni fa eravamo lì, strette strette sotto un ombrello a pois, il fango sulle scarpe e la pioggia che scendeva incessantemente.
Hai zittito prontamente il gallo che continuava a cantare, hai accarezzato coraggiosa il muso di un grande asinello, hai tentato di svegliare due grossi maiali a strisce nere e bianche, hai salutato gioiosa le mucche che ti guardavano da dietro il recinto.
Hai impastato con energia il pane e poi ce lo siamo mangiate bello caldo appena sfornato, hai addentato il tuo panino e fregato i piccoli wurstel al tuo amico G.
Nel pomeriggio ci ha raggiunte papà, giusto in tempo per vederti diplomata con cappello e pergamena.
Ormai non sei più piccolina e il prossimo anno ti aspetta quell'asilo dei grandi in cui tu, a scanso di equivoci, hai già detto che non vuoi andare.

lunedì 20 maggio 2019

Cose grandi

Vi auguro cose grandi
Un cielo scuro punteggiato di stelle osservato da dentro un sacco a pelo sul prato
Sentieri ripidi e stretti su cui faticare per poi godersi il panorama dei monti intorno
Amicizie forti, uniche e totalizzanti
Risate stupide con le vostre amiche
Allenamenti duri, male alle gambe, sudore e stanchezza per poi gioire di risultati inattesi
Pomeriggi sui libri e qualcuno che vi faccia notare puntualmente ogni errore per poi scoprire che quella volta ce l'avete fatta proprio da sole
Lunghe nuotate in solitaria
La paura di buttarsi in una nuova esperienza e la soddisfazione per essersi fatte coraggio
Qualcuno che vi rubi il cuore e vi faccia sospirare
Un sogno grande, forse irrealizzabile, da perseguire con costanza

Due sorelle sempre accanto, come ieri su quella panca addobbata a festa,quando la più piccola si è intrufolata tra le più grandi che aspettavano il momento della Prima Comunione
Unite e complici, inginocchiate e silenziose, con una piccola intrusa al centro e gli sguardi che si incrociavano.
Vi auguro cose grandi, vi auguro di essere sempre così semplici e buone come siete oggi.


domenica 12 maggio 2019

Mamme

Penso a quella ragazza giovane che ho seguito dalla prima pastiglia di acido folico alla settimana scorsa, quando è venuta a salutarmi con una enorme pancia; Forse oggi ha festeggiato la sua prima festa della mamma in ospedale
Penso alla mamma di G., figlia unica di figli unici, che oggi mi ha confidato che le dispiace averla lasciata da sola, ma quando era il momento non ha avuto il coraggio e ora... è tardi.
Penso a L. che, dopo anni di tentativi, questa estate diventerà mamma
Penso a S. che invece dopo anni di tentativi ha perso la speranza
Penso a C. che avrebbe voluto essere mamma ma non riesce proprio a trovare qualcuno con cui costruirsi un a famiglia
Penso ad A. che è stata consumata dalla malattia di sua figlia e ora vede un po'di pace
Penso a quella mamma nera che ha perso il suo bambino di un mese per aver seguito una tradizione del suo paese: molti hanno detto che è una assassina ma io credo che fosse solo molto giovane e inesperta...oggi non può festeggiare proprio niente dentro la sua cella.
Penso alla mia nonna che tra una settimana si godrà la Prima comunione delle sue bis-nipotine e ha già preparato vestito e scarpe per l'occasione
Penso alla mia di mamma: finché le bimbe mi chiederanno come mai facciamo sempre finta di litigare e poi ridiamo come galline...vuol dire che va tutto bene!

Penso anche a me...che passo le giornate a tirare urlacci, rincorrerle per far infilare le ciabatte, per farle lavare e venire a tavola, per i compiti non finiti o le lezioni da studiare...
Penso a me che stasera al momento della buonanotte con tutte e tre addosso, mi sono sentita la più fortunata di tutte le mamme del mondo.

domenica 5 maggio 2019

M come Meraviglia

È tutta una meraviglia il mondo visto con i tuoi occhietti nuovi
La macchina blu che passa veloce accanto a noi, il merlo che saltella su un ramo, il cane buffo che fa la pipì alzando entrambe le zampe posteriori, la grandine che rimbalza sul poggiolo e sui vetri, una corsa sotto ai portici insieme alle tue sorelle, una torta tutta gialla per i nonni, la mamma che ti porta sulla schiena facendo il cavallino, papà che ti fa ridere con il solletico sulle braccia.
Sei tutta una meraviglia per me, che ho sotterrato i ricordi sotto anni di polvere ed ora mi stupisco per ogni parola nuova, per le tue movenze buffe, per come sei grande e piccola, per le canzoni che sai già cantare, i numeri che sai contare, per come cammini tranquilla su e giù per il quartiere, accompagnando con pazienza le tue sorelle a tutti i loro impegni sportivi, per le innumerevoli cose che sai e che nessuno ti ha mai insegnato.
È una meraviglia vedervi insieme ora che cresci e le stai conquistando.
E una meraviglia avere loro due che ti svegliano con i bacini, che ti tengono la mano su per le scale, che ti fanno ridere e ridono del tuo strano modo di essere, che ti lavano i denti quando la mamma è troppo indaffarata, che ti aiutano con le scarpe e costruiscono puzzle insieme a te.
Siete una meraviglia insieme, la mia meraviglia con la M maiuscola!

lunedì 15 aprile 2019

Apnea

Aprile in apnea, sospesi nell'incertezza, tra speranze che si accendono e lentamente si spengono, che ci fanno altalenare tra l'arrendersi e il crederci ancora.
Aprile di notizie che ci lasciano senza parole, di pensieri costanti per amici fraterni e di affetto che smuove tante persone in pochissimi giorni.
Aprile ancora di febbri, tosse e allergia
Aprile di sonno incontrollabile, di sveglie posticipate, di tubi di vitamine che si svuotano.
Aprile e nuove serie televisive guardate tutte d'un fiato, tavolate di amici e pomeriggi in solitudine, di pranzi nostalgici e riunioni organizzative, di regali inattesi e nuove responsabilità.
Aprile in apnea...e il conto alla rovescia ormai brevissimo prima di riabbracciare i piccoli marsiglini...
Aprile, inspiegabilmente gia a metà.

sabato 30 marzo 2019

Dolce prigionia

Rinchiuse in casa tre giorni, io e te, mentre tutti gli altri apparivano, sparivano, un po' giocavano e poi uscivano, partecipavano ai tuoi successi per poi inseguire i propri impegni.
Ecco l'ultima montagna da scalare dopo l'abbandono delle pappe e del passeggino: lasciare il pannolino e correre felici con il culetto leggero e libero.
L'inizio è stato in salita e le mutandine si allineavano senza sosta sul filo, poi i laghetti si sono diradati e i successi sono stati celebrati con applausi, urli, caramelle e abbracci.
Ci siamo godute il primo sole caldo della primavera sedute sul poggiolo addentando piccoli spicchi di mela, abbiamo letto insieme tante storie, mi hai aiutata con il tuo folletto nelle faccende di casa e abbiamo fatto i turni per la pipì.
Ora anche tu, "la Matille", sei diventata grande e mostri fiera la tua biancheria piena di unicorni, stelle e cuori.
Temo che la strada sia ancora tortuosa ma si sa, chi ben comincia...

martedì 26 marzo 2019

Il sigillo

All'inizio fu un biscotto, poi un morso ad una merendina.
In seguito la merendina nella cartella raddoppiò, una per lui e una per lei.
Lei approfitto' per mesi di questo gesto d'amore, in verità tentando di declinare di tanto in tanto l'offerta, ma poi, vista l'insistenza dell'amato, vi si arrese.
Oltre questa regola c'erano anche delle eccezioni: cuori di cioccolato, sacchetti di caramelle gommose, regali per ogni ricorrenza, culminati a San valentino in una maglietta con un grande cuore glitterato, al cui interno campeggiava la scritta LOVE.
Da qualche settimana però le cose sono cambiate: anche lui accetta la merenda che lei gli offre, ha capito che questo gesto gentile è più bello se diventa uno scambio alla pari.
E così, ogni mattina, negli zaini viaggia un pacchetto in più, destinato all'amato.
Pan di Spagna, cioccolato e briciole: il sigillo del loro amore.

lunedì 18 marzo 2019

Non so perché queste cose si dimenticano

Non so perché queste cose poi si dimenticano, rimpiazzate dai nuovi modi di comportarsi e di parlare, dal carattere che piano piano si modifica, dalle espressioni che si legano indissolubilmente alla persona e ne lasciano un ricordo inconfondibile.
Anche con te succederà, finirà che ci dimenticheremo di come sei buffa adesso, di come ti sforzi di raccontare tutto quello che ti succede all'asilo e, quando non ti vengono le parole, sospiri dicendo: "oh! no chiama"; ora che ti imponi sulle tue sorelle: "Marghe zitta, ora parla Maty!", "Tu guarda le case, io canto", oppure le sgridi con le braccia sui fianchi: "no-si-fa!" scandendo minacciosa le parole.
Forse ci dimenticheremo di quando in macchina urli a papà di andare piano, di quando mi rimproveri se non cammino sul marciapiede, di quando ringrazi l'autobus per averci fatto passare sulle strisce o ti nascondi impaurita al passaggio di un cane perché hai paura che ti lecchi la mano.
Chissà se finirà nel dimenticatoio la tua espressione goduta mentre addenti un bignè pieno di cioccolata e, ancora con la bocca piena, dici: "mmm bono!", oppure l'impegno che metti quando nel bagnetto ti sfreghi con la tua piccola spugna tonda elencando tutte le parti del corpo, chissà se rimarrà memoria di quando ti leggi da sola i libri facendo le vocine, di quando appoggi le mani a terra e tiri su una gamba spiegando che fai ginnastica, di quando cerchi papà che ti faccia i "conini" o Marghe perché ti vesta da ballerina e danzi con te o Marta perché ti consoli dopo qualche sgridata.
Chissà se ci ricorderemo di quelle domeniche mattina in cui, tutte e tre nello stesso letto, giocavate a fare i mostri e ci svegliavate con ululati e risate...la sveglia più bella del mondo...

martedì 12 marzo 2019

Piccolezze

I sorrisi delle due sciatrici, ogni anno più brave
Lo stupore di una piccola alle prese con slittino e pupazzi
Quel fruscio della neve sotto gli sci
Fare colazione con Pan brioche e marmellata
Il silenzio tra gli alberi ancora spogli
La soddisfazione dopo la prima pista nera, affrontata insieme senza paura
Un "Buon Petito!" esclamato guardandosi attorno soddisfatta che risolleva l'umore di una serata partita tragicamente
Nasi abbronzati
La stanchezza, quella buona, dopo due giorni sulle piste
L'odore del prosciutto appena affettato
Una cena speciale
Vederle addormentate in macchina tutte e tre nella stessa posizione

Sentirsi ringraziare per due semplici giorni di sci insieme

mercoledì 6 marzo 2019

Ogni giorno la stessa storia...

In caso di farmacia vuota
"Come mai non c'è nessuno? Stanno tutti bene?"
"Visto che non c'è coda non ho preso il numero...vi faccio risparmiare!"
La spesa
"Uh quanto mi fa spendere! Ormai lascio più soldi qui che in macelleria!"
"Ecco, quante belle scatole! Anche oggi ho fatto la spesa"
"Ha visto dottoressa? Questo è il mio pranzo!"
"Ma questi soldi li vuole tutti insieme o a rate?"
Ovviamente li proviamo tutti
"Ma che gusto ha questo sciroppo? Sono tanto grandi le compresse? Ma la menta forte è proprio così forte?"
Immunità
"Dottoressa come mai starnutisce? Proprio lei che è in mezzo alle medicine si ammala?"
Casi umani 
"Mi dia qualcosa per il mal di gola"
"Certo, è per un adulto o un bambino?"
"È per la mia fidanzata... è grande ma è  come se fosse una bambina!"

"Il mio bambino ha la febbre, cosa mi consiglia?"
"Quanti anni ha?"
"Ventiquattro"

"Questa medicina la vuole in compresse o supposte?"
"Mi dia le supposte che se sono in giro e mi viene mal di testa...!"

mercoledì 27 febbraio 2019

Le tue prime due cifre

Dieci anni, ed è passata una vita.
Dieci anni di prime volte, di sbagli, di scoperte, di stupore.
Dieci anni da quel lunghissimo pomeriggio tra il letto, la sedia e la doccia, da quella paura sperimentata per la prima volta, da quel pensiero, assurdo, quando ti ho sentita uscire: "ma allora c'è veramente!"
Dieci anni da quelle due ore che hai passato in braccio a papà mentre mi rimettevano in sesto, forse motivo dell'intesa speciale tra voi.
Tutti questi anni sono passati dalle tue prime buffe parole: "pacca" per dire un po' di acqua, "piki" per dire kiwi, " io no faccio" per esprimere la tua ribellione, "Lalla" la prima volta che hai incontrato tua sorella Margherita.
In tutto questo tempo ti sei trasformata da una damina aggraziata ed elegante ad un maschiaccio sbadato, da timida e taciturna ad una bambina che, con i suoi tempi, sa aprirsi agli altri e si fa coraggio per vincere le paure, da fifona e prudente a spericolata e agile.
Hai dovuto fare posto nella tua vita ad altre due sorelle, hai scoperto quanto è bello passare il pomeriggio a leggere, hai capito di avere un sesto senso per la matematica, cerchi sempre di accontentare tutti e odi scegliere, anche tra la pasta al pesto e quella al sugo.
Certe volte sei cristallina mentre altre resti un grande mistero per me, proprio tu che invece annusi da lontano i miei stati d'animo e cogli tutto al volo.
Ti raccomando di restare sempre così buona con tutti ma anche di imparare a non mettere da parte i tuoi desideri per nessuno, a non annullarti dietro i tuoi "fa lo stesso", a prendere quello che vuoi dalla vita perché ne sei capace e te lo meriti!

Oggi voglio dirti che ho una grande gratitudine per aver ricevuto questo dono che sei tu, bimba mia.
Tanti tanti auguri a due cifre, Martoletta del mio cuore!

venerdì 22 febbraio 2019

Piccole cose di un corto Febbraio

Una cena tra cugini e date importanti da segnare sul calendario
Due giorni con i nipotini a noleggio: passare da tre marmocchi a cinque e venire additati per strada
Torte da pensare e creare in una mattina scandita dalla musica alla radio
Gli uccellini che fischiettano al tramonto
Una piantina a lungo curata che sta per regalare di nuovo i suoi piccoli e delicati fiori
Gratitudine inaspettata
Conversazioni surreali in mezzo alla strada
Insperati traguardi lavorativi
Il suo buffo vocabolario che si arricchisce ogni giorno di piu'
Progetti estivi
Due nipotini sbocciati in pochi mesi
Ricordi di giorni d'attesa

lunedì 18 febbraio 2019

La vendetta è senza granella di zucchero!

Quasi ogni mattina la stessa storia: biscotti, marmellata, cereali, pane, fette biscottate, qualche volta le merendine e, quando proprio vogliamo esagerare, anche la Nutella.
La scelta non manca insomma ma qualcuno si lamenta sempre: "non c'è niente da mangiare, sono sempre le stesse cose! Sono stufa!"
Allora tu ripensi alle tue colazioni: latte e biscotti lisci, al massimo quelli con la granella che venivano presentati in tavola come una leccornia senza pari.
Ma la vendetta si sa, è un piatto che si consuma freddo...e senza granella...
Mamma e papà partono qualche giorno eccezionalmente senza bimbe che restano, felici e libere, dai nonni.

"Certo che dai nonni siamo state benissimo... però lo sai che a colazione c'è solamente la marmellata o i biscotti di legno?"

domenica 10 febbraio 2019

Manca poco

"Mamma, ho deciso che sposerò Luca..."
"Lo so, Marghe, me lo dici in continuazione!"
"Uffa, ma fammi finire! Ho deciso che lo sposerò e mancano solo 22 anni!"

mercoledì 6 febbraio 2019

Tutto passerà

Passerà quello stordimento da ormoni delle prime ore
Passerà il ricordo di quei giorni ovattati in cui cerchi invano le istruzioni
Passeranno le notti d'inverno accartocciate sul divano ad ascoltare il respiro accelerato del tuo bimbo, in attesa che la Tachipirina faccia effetto
Passeranno gli interminabili minuti per fare mangiare un piccolo cucchiaio di pappa
Passera' lo sconforto perché non vuole assaggiare le cose nuove
Passeranno i capricci perché non vuole più stare sul passeggino ma dopo quattro passi pretenderebbe di essere preso in braccio
Passerà la mania di levarsi le scarpe, di sfilarsi il cappello, di camminare senza dare la mano
Passeranno anche le urla perché vuol fare da solo ma non riesce e non vuole essere aiutato, perché vorrebbe farti capire quella cosa li, facile, ovvia...se solo sapesse usare le parole per dirla.
Passeranno i capricci per essere vestito e svestito, per cambiare il pannolino, per il bagnetto che fino al giorno prima amava e ora gli suscita un terrore tremendo.
Tutto passerà e un giorno vi accorgerete di avere tra le mani un vero bambino in miniatura, con i suoi ragionamenti, i suoi modi di dire, le sue manie, le sue espressioni che diventeranno tradizione della vostra famiglia.
Un giorno guarderete indietro e, quando una punta di nostalgia si impadronira' del vostro cuore...ecco, capirete che tutto è passato.

mercoledì 30 gennaio 2019

Piccolini

Cercati, rimandati, ponderati, inaspettati, desiderati.
Coccolati e viziati ma anche assediati dai fratelli maggiori, porte spalancate e strade spianate ma anche fatica per affermarsi e trovare il proprio ruolo nella famiglia.
Voi piccolini quando arrivate trovate case già piene, posti assegnati, letti occupati. Dovete accontentarvi di giochi e vestiti di duecentesima mano; Avete però a vostra disposizione braccia esperte e prive di timori, tanti occhi attenti e stupiti che vi sorvegliano, libertà e affetto, indulgenza e tenerezza.
Voi piccolini dovrete forse lottare da grandi per scrollarvi di dosso quell'etichetta di ultimi arrivati ma avrete sempre qualcuno un po' più grande che vi accompagnerà e che una volta, tanti anni prima, nel tema dal titolo: "Un momento in cui mi sono sentito davvero felice" descriverà l'annuncio del vostro arrivo in famiglia e la prima volta in cui i suoi occhi hanno incrociato i vostri.

venerdì 25 gennaio 2019

Mezzani

Dicono che siete così, né carne né pesce, ne' grandi né piccoli, gelosi di quello dopo di voi e invidiosi di quello che è venuto prima.
Dicono che faticate ad avere una vostra identità, che  vi alleate con chi in quel momento sta vincendo la partita, che oscillate in una eterna altalena, facendovi spazio a gomitate e cercando il vostro posto in famiglia e nel mondo.
Io penso che questa vostra condizione vi permetta di imparare e insegnare, di essere accuditi e di proteggere, di poter fare i grandi e un momento dopo i piccoli, di poter scegliere se camminare sulle orme già segnate davanti a voi oppure di disegnarne di nuove.
Vi auguro di avere sempre una piccola ombra dietro di voi, che vi segue e chiede la vostra compagnia...e una mano davanti a voi che vi aiuta a raggiungere tutti i traguardi!

giovedì 17 gennaio 2019

Fratelli maggiori

Qualche volta vi osservo per strada: ancora piccolini camminate attaccati al passeggino scrutando da vicino quell'usurpatore che vi è capitato così, da un momento all'altro, senza che nessuno vi avvertisse.
Altre volte siete grandi e già responsabili, tenete stretta quella manina nella vostra e misurate i passi per non andare troppo veloci.
Nessuno vi ha chiesto il permesso di farvi un compagno di giochi, un ladro di attenzioni, un confidente, un amico e un nemico insieme, un complice fedele e la piu' crudele spia delle marachelle, una piccola replica di voi stessi, magari con lo sguardo identico o la fossetta sulla guancia o la stessa voglia color caffellatte.
Vi hanno destinato ad essere maggiori: protettivi, accudenti, un po' maestrini, costretti a dare il buon esempio e ad aprire la strada.
Avrete però sempre degli occhi fedeli che vi osserveranno ammirati, qualcuno che, alla partenza per un campo scout piangera più di voi perché "in tutta la mia vita non siamo mai state cosi tanto tempo separate", qualcuno che vorrà imitarvi in tutto, tanto da stare nella poltrona accanto, a gambe incrociate e un libro sulle ginocchia, a fare finta di leggere, assorto come voi ...anche se il libro è al contrario e per imparare a leggere mancano ancora 3 o 4 anni!

lunedì 7 gennaio 2019

Partenze e ripartenze

Ciao piccolo nipotino con tanti ricci e il sorriso da ranocchia! Durante queste vacanze ci siamo conosciuti un po'meglio, sei stato in camalletta durante una passeggiata al tramonto e ti sei scompisciato giocando con me all'ospedale delle macchinine. Hai lasciato il tuo ciuccio a Babbo Natale e imparato tante nuove parole ripetendo tutto quello che dicevano le tue cugine grandi.
Ciao minuscolo nipotino rotondo e compatto, cozza della tua mamma e pacifico frequentatore di chiassosi giardinetti. In questi giorni hai riso agli scherzetti dello zio, hai ascoltato rapito la lunghissima storia dei tre porcellini che il nonno ha raccontato innumerevoli volte, hai chiamato e litigato con Maty che ogni giorno chiede di te.
Ciao mie grandi e piccole bambine, avete aspettato pazienti i regali, vi siete stupite, avete studiato, disegnato, letto e ballato, avete imparato canzoni nuove, vi siete travestite e rincorse per tutta la casa, avete pattinato leggere sul ghiaccio, avete riso con i vostri cugini grandi e siete state complici con quelli piccoli. Avete mangiato tanti dolcetti e sgarrato qualche regola, avete osservato presepi e vi siete coccolate nel letto.
In queste vacanze non vi siete certo annoiate e oggi siete ripartite, stranamente in anticipo, per la scuola e l'asilo... pensando agli zii e ai cuginetti francesi, anche loro alle prese con una nuova partenza.