mercoledì 26 ottobre 2022

Ostacoli sui binari

Io non volevo farlo questo lavoro.

Volevo stare in un laboratorio, con il camice bucato di acido solforico e macchiato di iodio, con l'odore di acetone e il bancone pieno di strana vetreria.

Avevo giurato che non sarei mai stata dentro una farmacia anche se l'odore di una di queste, in montagna, e il sorriso delle due farmaciste ogni tanto mi accendevano una lampadina in testa, puntualmente presa metaforicamente a martellate.

Io non volevo e soprattutto non mi sarei mai azzardata a lavorare in quella sotto casa, dove il titolare ci conosceva bene perché il figlio era stato alunno di mia mamma.

Ma la vita fa sempre questi scherzi, ti mette sui binari un ostacolo cosicché il tuo treno venga deviato lontano da quel che ti eri immaginata e ti mette davanti una nuova destinazione.

Così mi sono trovata a desiderare di cambiare lavoro, ho girato un gran numero di farmacie della mia città e alla fine, per non fare torto a nessuno, sono entrata in un pomeriggio affollato e caotico proprio in quella che era l'ultima delle ultime scelte.

Ovviamente ho iniziato li, solo perché ero la figlia della prof e poi il destino ha voluto che dopo pochi mesi ci fosse veramente bisogno di me.

Dopo quasi nove anni sono ancora qui e ho capito tante cose.

Ho capito che le persone non vanno giudicate mai dall'apparenza perché le più noiose, arroganti, trascurate, arrabbiate, sono quelle che hanno delle storie da far venire i brividi.

Ho capito che una parola in più apre il dialogo con chi non ha nessuno con cui parlare.

Ho imparato che stare in mezzo alla gente è estenuante quanto prezioso per renderti umile e prudente.

In tutto questo tempo ho ricevuto caramelle, uova, torte, barattoli di miele e di marmellata, fettuccine fatte in casa, caffè, panettoni e bottiglie di olio, innumerevoli "grazie" e sorrisi, parole che mi hanno lasciata a bocca aperta e mani strette alle mie che parlavano senza bisogno di dire nulla.


Non volevo fare questo lavoro ma se mi avessero detto quanto avrei ricevuto in cambio non ci avrei pensato così tanto. 


venerdì 21 ottobre 2022

"Una vita nuova ormai, ti chiede d 'esser grande"

È passato poco più di un mese da quando sei stata chiamata nel cortile della scuola con entrambi i tuoi nomi per fare la foto accanto a due bimbe di quinta elementare ed essere accompagnata in classe, nel tuo piccolo banco.
L'inizio è stato caratterizzato da alti e bassi, amiche che non volevano giocare con te e altre che condividevano la merenda, la mensa troppo chiassosa e i canti imparati in fretta grazie ad una maestra bravissima, il maestro di inglese alto alto e il mistero del libro di matematica scomparso dopo soli tre giorni.
Adesso prosegui tranquilla e felice di farci vedere i tuoi progressi anche se ogni sera protesti perché non vuoi andare il giorno dopo.

Al mattino vi guardo uscire tutte e tre insieme, con lo zaino uguale ma ognuna di un colore diverso; le sorellone ti tengono per mano e tu trotterelli dietro di loro, fiera di frequentare anche tu la loro scuola e parlare finalmente la loro stessa lingua.
Due settimane fa tutto l'istituto è partito per la gita di inizio anno e anche tu sei salita felice sul pullman con la tua maestra.
Al ritorno cantavate tutte e tre la stessa canzone che rimarrà un ricordo indelebile degli anni trascorsi sotto l'ala di Don Bosco.

domenica 16 ottobre 2022

A mali estremi...

"Oggi la maestra ci ha fatto disegnare il nostro migliore amico"
"E tu chi hai disegnato Maty?"
"Io ho iniziato a disegnare il mio amico C. Ma poi mi sono accorta che lui non stava disegnando me! Allora sai cosa ho fatto? Ho disegnato quell'altro...quello figo!"

Sei anni. Ha solo sei anni.

lunedì 3 ottobre 2022

Esordi difficili

"Matilde preferisci la scuola o l'asilo?"

"Mi piaceva di più andare all'asilo perché a scuola ho un sacco di problemi!"

Bene ma non benissimo.