venerdì 29 aprile 2022

Silvietta

Quando ti ho conosciuta avrai avuto dieci, dodici anni, eri sempre allegra ed attorniata da bimbe più piccole di te.
Ho capito subito di che pasta eri fatta perché nemmeno quella malattia che ti fa andare la glicemia sulle montagne russe ti poteva fermare e continuavi i tuoi giochi dopo esserti fatta l'insulina da sola senza fiatare.
Ti ho accompagnata per un pezzetto del tuo cammino quando le nostre vite si sono incrociate. 
Hai suonato emozionata al nostro matrimonio e hai predetto, insieme alla tua inseparabile amica M., che avremmo presto allargato la famiglia.
Sei stata determinata sul tuo futuro, senza paura di trasferirti lontana per inseguire quello che volevi fare.
Hai trovato il tuo principe azzurro gentile e sorridente come te e al vostro matrimonio mi hai commossa perché quando si condividono le cose importanti non conta davvero il tempo che scorre in mezzo.
Da qualche mese sei mamma e hai scoperto che queso nuovo ruolo può essere bellissimo ma anche difficilissimo: ci siamo riavvicinate e io sono felice dei nostri rari momenti di confidenze, di quando scendi a trovare i tuoi e trovi sempre il tempo per cercare me, di una passeggiata e di un caffè un venerdì mattina di primavera.

lunedì 25 aprile 2022

Una in meno

Ci succede di sentirci smarriti, soli intorno al tavolo, con quell'assenza che pesa, che aleggia come un fantasma.
Ci succede di girare per casa e cercare quella che manca, aspettarsi di vederla alla scrivania o sul divano, attendere una sua tipica battuta o una risata o le solite scarpe lasciate fuori posto.
Alla sera poi la stanza è troppo vuota senza un letto da aprire, il posto davanti alla TV eccessivamente spazioso e a tavola ci si sbaglia ad apparecchiare.

Nel nido gli uccellini crescono e qualcuno inizia a spiccare i primi, brevi voli di prova.
E quelli che restano, seppur ben in quattro, si sentono straniti e anche un po'...pochi.

giovedì 7 aprile 2022

Risvegli quaresimali

Domenica mattina. Matilde si aggira per la casa silenziosa e poi si apposta sul fondo del lettone.
"Maty sei già sveglia? Vuoi venire un po' nel lettone?"
"No, no...voglio che ti alzi"
"Ma è ancora presto! Non potresti stare qui con noi e dormire ancora finché non arriva il momento di alzarsi?"
"Guarda che io non sono mica Gesù che è stato senza mangiare per quaranta giorni! Ho fame!"