L'azzurro intenso del cielo di montagna
Il bianco delle nuvole, piene e grandi sopra di noi
Il giallo del cuore di grosse margherite da annusare, strappare, portare tra i capelli
Il fuschia dei fazzoletti a quadri da mettere in testa per proteggersi dal sole
Il verde sconfinato di prati odorosi e colorati di fiori
Il rosa e il grigio di montagne alte e maestose, che incantano lasciandoti in silenziosa contemplazione
La musica dell'acqua che scorre svelta tra piccoli sassolini bianchi, il tonfo delle pietre che vengono ciuffate dentro
Le vocine incessanti di due piccole camminatrici che non risparmiano il fiato nemmeno sulla salita pù difficile
Il fischio delle marmotte
Lo scalpiccìo degli scarponi sul sentiero
Il rumore morbido dell'erba appena bagnata dalla brina del mattino
Manine che stringono forte le mie,
Occhi pieni di stupore per tante cose nuove da conoscere
Lo sgomento di fronte a maialini ingordi e infangati
Premure timorose per due caprette affamate
Farfalle azzurre che fanno il solletico alle gambe
Io credo che il paradiso sia tutto concentrato nelle guancette rosse, nel sospiro di un sonno profondo, in una mela mangiata a piccoli morsi, nelle ciocche bionde dei loro codini, negli occhi che si fanno grandi di stupore, nel soffio leggero per spargere al vento un soffione...nelle loro risate.
ma anche come Marta, Margherita e Matilde, i miei tre fiorellini e come Marco, il mio gigante buono!
venerdì 12 luglio 2013
mercoledì 3 luglio 2013
Ha dei problemi
La mamma torna da un aperitivo con le amiche giusto in tempo per mettere le bimbe a letto e farsi raccontare la giornata da Marta.
Nota però un certo disappunto.
"Mamma, perchè non mangi?"
"Perchè ho fatto una specie di cena con le mie amiche"
"Ho capito...però perchè non hai mangiato con noi? Già l'altra volta sei uscita e poi sei anche andata a lavorare tanti giorni lontano" (2 giorni n.d.r.)
"Ma insomma...mi controlli proprio? Papà va a giocare a calcio ogni settimana; la mamma qualche volta può uscire un po' con le amiche, no?"
"Si, però...."
"Però...cosa? Non state bene con papà?"
"Si, noi stiamo bene però papà quando non ci sei ha dei problemi!!!"
Nota però un certo disappunto.
"Mamma, perchè non mangi?"
"Perchè ho fatto una specie di cena con le mie amiche"
"Ho capito...però perchè non hai mangiato con noi? Già l'altra volta sei uscita e poi sei anche andata a lavorare tanti giorni lontano" (2 giorni n.d.r.)
"Ma insomma...mi controlli proprio? Papà va a giocare a calcio ogni settimana; la mamma qualche volta può uscire un po' con le amiche, no?"
"Si, però...."
"Però...cosa? Non state bene con papà?"
"Si, noi stiamo bene però papà quando non ci sei ha dei problemi!!!"
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venerdì 28 giugno 2013
Spiccata sensibilità maschile
Sabato mattina, la mamma si aggira per casa cercando di agghindarsi per un matrimonio.
Le bimbe sono in cameretta intente a farsi pettinare da papà.
La mamma entra in cameretta.
Bimba 1: "Che bella che sei, mamma!"
Bimba 2: "Mamma, scei ploplio belliscima!"
La mamma piacevolmente stupita spera di suscitare una qualsiasi reazione da parte del papà.
Papà: "..."
La mamma, consapevole che tra le innumerevoli qualità del papà non è compresa l'attenzione per i particolari, cerca di cambiare tattica.
Mamma: "Hai visto che le scarpe nuove sono proprio del colore giusto?"
Papà: "..."
Quasi un'ora dopo, in macchina, una folgorazione divina illumina papà che improvvisamente si gira verso la mamma:
"Stamattina eravamo così di corsa che non ho neanche guardato come ti sei vestita!"
Le bimbe sono in cameretta intente a farsi pettinare da papà.
La mamma entra in cameretta.
Bimba 1: "Che bella che sei, mamma!"
Bimba 2: "Mamma, scei ploplio belliscima!"
La mamma piacevolmente stupita spera di suscitare una qualsiasi reazione da parte del papà.
Papà: "..."
La mamma, consapevole che tra le innumerevoli qualità del papà non è compresa l'attenzione per i particolari, cerca di cambiare tattica.
Mamma: "Hai visto che le scarpe nuove sono proprio del colore giusto?"
Papà: "..."
Quasi un'ora dopo, in macchina, una folgorazione divina illumina papà che improvvisamente si gira verso la mamma:
"Stamattina eravamo così di corsa che non ho neanche guardato come ti sei vestita!"
domenica 23 giugno 2013
Misteri puffosi
Marghe in ginocchio sulla sedia inizia ad annusare e a guardarsi circospetta in giro
"snif snif...snif snif"
...
"Ma chi è che sta puffando il mio culetto?"
("Ma chi è che sta facendo le puzzette dal mio culetto?")
Misteri puffolenti.
"snif snif...snif snif"
...
"Ma chi è che sta puffando il mio culetto?"
("Ma chi è che sta facendo le puzzette dal mio culetto?")
Misteri puffolenti.
mercoledì 19 giugno 2013
Bianca e Lilla
Ti immagino così, bianca e lilla, tesa ma sorridente, semplice e felice.
Ti immagino assorta e raccolta prima, per esplodere poi di gioia in una pioggia di petali colorati.
Posso vedere il sorriso inconfondibile del tuo principe venuto da lontano lontano e l'allegria della sua grande famiglia (noi che credevamo di essere in tanti...e invece ci hanno battuto!)
Immagino la sua attesa trepidante e il tuo arrivo, accanto al tuo papà, per me uno zio acquisito davvero speciale.
Immagino la tua mamma, la sua gioia mista a malinconia, la cura che avrà avuto per ogni minimo particolare, l'amore che avrà messo in ogni gesto per te quella mattina.
Mi aspetto una giornata piena in ogni senso, i colori di questa estate che è arrivata all'improvviso, i canti, forse un prato in cui rincorrere le mie piccoline; l'emozione di vederti e di rinnovare con voi quella che è stata la nostra promessa, la curiosità per tutto quello che state preparando da tanti mesi a questa parte.
Ormai mancano tre giorni al vostro giorno, all'inizio di una nuova vita insieme che non sappiamo ancora bene dove vi porterà...spero che, ovunque sia, vi accompagni l'allegria e la semplicità che vi hanno portato fino a qui.
Ti immagino assorta e raccolta prima, per esplodere poi di gioia in una pioggia di petali colorati.
Posso vedere il sorriso inconfondibile del tuo principe venuto da lontano lontano e l'allegria della sua grande famiglia (noi che credevamo di essere in tanti...e invece ci hanno battuto!)
Immagino la sua attesa trepidante e il tuo arrivo, accanto al tuo papà, per me uno zio acquisito davvero speciale.
Immagino la tua mamma, la sua gioia mista a malinconia, la cura che avrà avuto per ogni minimo particolare, l'amore che avrà messo in ogni gesto per te quella mattina.
Mi aspetto una giornata piena in ogni senso, i colori di questa estate che è arrivata all'improvviso, i canti, forse un prato in cui rincorrere le mie piccoline; l'emozione di vederti e di rinnovare con voi quella che è stata la nostra promessa, la curiosità per tutto quello che state preparando da tanti mesi a questa parte.
Ormai mancano tre giorni al vostro giorno, all'inizio di una nuova vita insieme che non sappiamo ancora bene dove vi porterà...spero che, ovunque sia, vi accompagni l'allegria e la semplicità che vi hanno portato fino a qui.
domenica 16 giugno 2013
Vai a lavurà!
Ore 20,45. In cucina le bimbe sono davanti a Peppa Pig, la mamma lava i piatti, papà inizia a pulire i fornelli...
Poi indugia anche lui davanti a Peppa Pig.
Marta se ne accorge e inizia a manifestare un certo disagio: "dai...papà!"
Papà, assorto nel cartone neanche la sente.
Marta, con più convinzione: "Papà, vai!!!"
Papà: "..."
Marta: "Papà!!! Ma vai un po' a pulire!"
Non gli bastava una moglie. Pure la figlia lo fa sgobbare!
Poi indugia anche lui davanti a Peppa Pig.
Marta se ne accorge e inizia a manifestare un certo disagio: "dai...papà!"
Papà, assorto nel cartone neanche la sente.
Marta, con più convinzione: "Papà, vai!!!"
Papà: "..."
Marta: "Papà!!! Ma vai un po' a pulire!"
Non gli bastava una moglie. Pure la figlia lo fa sgobbare!
martedì 11 giugno 2013
La 2^ legge di Murphy di mamma e papà
Dopo la prima, indiscutibile nonchè ineluttabile legge da me elaborata (qui) che riguarda, se siete fortunate, il primo anno e mezzo di vita di vostro figlio, entra in gioco la seconda legge di Murphy.
Infatti è proprio intorno a questa età che i pargoli iniziano ad esprimersi o perlomeno a farsi capire con una certa chiarezza.
E per quanto riguarda il nocciolo di questa legge, c'è poco da travisare. Quella è.
Inoltre bisogna dire che a quella età presumibilmente i pasti saranno consumati da tutti contemporaneamente, i piccoli magari verranno ancora un po' imboccati ma, bene o male, si sarà tutti seduti intorno allo stesso tavolo.
Ed è proprio li, intorno a quel tavolo, che ogni giorno, almeno una volta al giorno, succede.
Succede che stai per metterti in bocca il primo, caldo, sospirato boccone.
La forchetta è a metà strada, il profumino sale.
Ti stai rilassando, finalmente ti sei seduta, non corri più come una tarantolata per la cucina, cercando di schivare Cancaneve e un casco di banane di plastica, pentolini e strisce di pancetta finte....
Pregusti il momento magico ma...quel momento ti sarà negato.
Si, perchè poco prima che il boccone entri nella tua bocca affamata verrai raggiunta dalla dolce voce della tua dolce creatura che, puntualmente, ti dirà:
"Mamma, mi fcappa la cacca!"
Infatti è proprio intorno a questa età che i pargoli iniziano ad esprimersi o perlomeno a farsi capire con una certa chiarezza.
E per quanto riguarda il nocciolo di questa legge, c'è poco da travisare. Quella è.
Inoltre bisogna dire che a quella età presumibilmente i pasti saranno consumati da tutti contemporaneamente, i piccoli magari verranno ancora un po' imboccati ma, bene o male, si sarà tutti seduti intorno allo stesso tavolo.
Ed è proprio li, intorno a quel tavolo, che ogni giorno, almeno una volta al giorno, succede.
Succede che stai per metterti in bocca il primo, caldo, sospirato boccone.
La forchetta è a metà strada, il profumino sale.
Ti stai rilassando, finalmente ti sei seduta, non corri più come una tarantolata per la cucina, cercando di schivare Cancaneve e un casco di banane di plastica, pentolini e strisce di pancetta finte....
Pregusti il momento magico ma...quel momento ti sarà negato.
Si, perchè poco prima che il boccone entri nella tua bocca affamata verrai raggiunta dalla dolce voce della tua dolce creatura che, puntualmente, ti dirà:
"Mamma, mi fcappa la cacca!"
mercoledì 5 giugno 2013
Solo un po'
Non bastava che alla vigilia della mia partenza (2 giorni scarsi e per lavoro ...non é che sia andata alla SPA!) la bimba grande scoppiasse in un pianto di incredulità e senso di abbandono
Non bastava che al mio arrivo sul suolo Saviglianese (gran bel paesino, tra l'altro!) venissi chiamata dalle maestre della bimba piccola, ammalatasi di botto e senza preavviso
Non bastava altalenare per 2 giorni tra l'idea di tornare indietro e quella di fidarsi del papà e dei nonni...
Non bastava sentirsi dire ogni volta al telefono: "babba fto bale" con voce flebile e sofferente
No, non bastava.
Al mio ritorno, con occhioni innocenti e fare drammatico la bimba grande mi sussurra: "Quando non c'eri ero un po' DISPERATA!!!"
Che questo mi serva da monito la prossima volta che provo ad assentarmi!
Non bastava che al mio arrivo sul suolo Saviglianese (gran bel paesino, tra l'altro!) venissi chiamata dalle maestre della bimba piccola, ammalatasi di botto e senza preavviso
Non bastava altalenare per 2 giorni tra l'idea di tornare indietro e quella di fidarsi del papà e dei nonni...
Non bastava sentirsi dire ogni volta al telefono: "babba fto bale" con voce flebile e sofferente
No, non bastava.
Al mio ritorno, con occhioni innocenti e fare drammatico la bimba grande mi sussurra: "Quando non c'eri ero un po' DISPERATA!!!"
Che questo mi serva da monito la prossima volta che provo ad assentarmi!
venerdì 31 maggio 2013
Ormai si è compromesso!
"Ieri era il compleanno di M. e io mi sono seduta vicino a lui!"
-sguardo sognante e sorriso estasiato-
"Ma chi, il bimbo che ti aveva chiesto di sposarlo? Quello che ti ha disegnato 39 cuori -che io ho provveduto a contare uno per uno- per il tuo compleanno?"
"Si, mamma!"
"Ma lo sai che il prossimo anno lui andrà alla scuola elementare?"
"Eh, va bè, poi anche io divento grande grande e ci possiamo sposare!"
....pausa di riflessione...
"Però non me l'ha più detto....la prossima volta che mi siedo vicino a lui glielo devo proprio chiedere: perchè prima mi volevi sposare e adesso non me lo dici più?"
Oh, che si prenda le sue responsabilità!
-sguardo sognante e sorriso estasiato-
"Ma chi, il bimbo che ti aveva chiesto di sposarlo? Quello che ti ha disegnato 39 cuori -che io ho provveduto a contare uno per uno- per il tuo compleanno?"
"Si, mamma!"
"Ma lo sai che il prossimo anno lui andrà alla scuola elementare?"
"Eh, va bè, poi anche io divento grande grande e ci possiamo sposare!"
....pausa di riflessione...
"Però non me l'ha più detto....la prossima volta che mi siedo vicino a lui glielo devo proprio chiedere: perchè prima mi volevi sposare e adesso non me lo dici più?"
Oh, che si prenda le sue responsabilità!
lunedì 27 maggio 2013
Una panchina di legno al sole
Sedute li, su una panchina di legno al sole, un po' riparate dall'ombra delle palme che fanno il solletico sulla testa; le gambe che penzolano senza arrivare a toccare per terra, i piedini in scarpe troppo bianche per rimanere tali tutto il giorno.
Verdi e azzurre, ognuna con il proprio fiocco su quei capelli che, anche quest'anno, il sole sta trasformando in biondo cenere
Sedute li, per una foto...prima in posa e poi si inizia a giocare..."guardate su!", "guardate giù!", "datevi la mano!"
Scatti preziosi che fermano sguardi e tenerezza, una gioia leggera, risate piccole, occhi che si cercano, un abbraccio sfiorato, manina nella manina
Vi guardo, sedute su quella panchina, vestite uguali ma così diverse nel carattere
Vi guardo e spero che rimaniate sempre così, complici ma uniche nella vostra diversità, che sappiate amare una dell'altra anche quegli aspetti così lontani dal vostro temperamento, che possiate trovare appoggio e conforto una nelle braccia dell'altra, così come ieri vi abbracciavate, sedute li...su quella panchina di legno al sole.
Verdi e azzurre, ognuna con il proprio fiocco su quei capelli che, anche quest'anno, il sole sta trasformando in biondo cenere
Sedute li, per una foto...prima in posa e poi si inizia a giocare..."guardate su!", "guardate giù!", "datevi la mano!"
Scatti preziosi che fermano sguardi e tenerezza, una gioia leggera, risate piccole, occhi che si cercano, un abbraccio sfiorato, manina nella manina
Vi guardo, sedute su quella panchina, vestite uguali ma così diverse nel carattere
Vi guardo e spero che rimaniate sempre così, complici ma uniche nella vostra diversità, che sappiate amare una dell'altra anche quegli aspetti così lontani dal vostro temperamento, che possiate trovare appoggio e conforto una nelle braccia dell'altra, così come ieri vi abbracciavate, sedute li...su quella panchina di legno al sole.
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