mercoledì 14 settembre 2011

Margherita

Tu, che nella pancia eri un uragano, che mi hai svegliata alle 2 di notte e alle 2.50 eri già tra le nostre braccia, che non eri ancora uscita tutta e già urlavi…
Tu, che sei nata piccola e con i capelli scuri, che preferivi dormire invece che mangiare…
Tu…sei sempre la stessa bimba di un anno fa?
Sei sempre tu, che adesso sei quasi finta, che ti addormenti cantandoti da sola chissà quali ninne-nanne, che ora sei bionda, rotonda e piena di buchini di ciccia, che ti piace sempre dormire ma ora preferisci mangiare?

Ciao salsiccetta della mamma, che ridi e fai ridere Marta in un modo che è già solo vostro, e giochi e gareggi a gattoni con lei, che ti fai strapazzare, accarezzare, baciare, annusare, strizzare come solo una sorellina di due anni e mezzo può fare, che indichi tutto con il tuo ditino, che fai la ventosa sulla mia guancia e ti accoccoli sulla spalla, che sei come un gattino quando aspetta i grattini.

Ciao Piccolina, che hai scoperto che i tuoi piedi cicciotti sono buoni da ciucciare ma ti servono anche per camminare e non vorresti mai smettere, che quando papà ti fa ridere apri tutte le dita a ventaglio…

Oggi fai un anno e io ti voglio ringraziare perché sapevo che un fratello è una cosa preziosa ma vedere la “sorellanza” dal mio ruolo di madre mi riempie di una gioia incontenibile.

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