La mia nonna, dunque. La nonna-bis delle mie bimbe. La donna più maschilista che io conosca: “il mondo va male da quando le donne vogliono comandare!”.
Colei che mi ha insegnato a pregare, che ha giocato infinite volte con noi nipoti a carte, tentando invano di farci scoprire nuovi giochi oltre rubamazzetto (ricordo vagamente un sicilianissimo “ti vitti”), che ci faceva fare il girotondo nell’ingresso, che ci raccontava filastrocche in dialetto con qualche parolaccia nascosta e –allora- incomprensibile; La classica nonna del “mangia, mangia che sei giovane e devi crescere, mica come me che ormai son vecchia” pur essendo una nonna con poco più di 50 anni.
Di lei ricordo le notti nel lettone morbidissimo (altro che doghe e materassi con la memoria), le passeggiate in montagna durante le quali si aggirava per i prati in cerca di qualche erbetta da “ruminare”, l’uovo sbattuto come panacea per tutti i malesseri, un orologio a pendolo che suona ad ogni ora del giorno e della notte, la collezione di elefanti di vetro, la caparbietà nell’insegnarci l’uncinetto, la sua spudorata preferenza per mio fratello, unico nipote maschio;
Ricordo una sera, ormai grande, trascorsa da lei come tappa intermedia tra la vacanza al mare e quella in montagna, in cui dopo la doccia si mise a pettinarmi i capelli che sembrava una scena d’altri tempi…fu un momento in cui chiusi gli occhi e decisi di assaporare ogni colpo di spazzola, perché sapevo che sarebbe rimasto uno dei momenti più preziosi da ricordare.
In questo momento porto una collanina che mi regalò per la maturità dicendo che non avrebbe badato a spese per la sua prima nipote diplomata.. “che chissà se per la laurea ci sarò ancora”…e son passati 10 anni e una laurea, un matrimonio e due bis-nipotine!
Ecco, le bis-nipotine…quando le abbiamo dato la notizia che sarebbe diventata bis-nonna la sua reazione non fu proprio entusiasta (forse si è sentita davvero vecchia), anche perché-maschilista com’è-avrebbe avuto una bis-nipote fimmina…ma qualche tempo fa, riferendosi a Marta, ha detto qualcosa che la ha pienamente riscattata: “è proprio una gioia, non mi stancherei mai di guardarla!”
Ma nonni sono anche i miei genitori…
Mio papà, uomo di ghiaccio fuori casa, pezzo di pane dentro casa, da quando è nonno è caduto in vortice di gioiosa irresponsabilità che lo rende compagno di giochi perfetto, alleato omertoso nelle monellerie, zerbino consapevole e schiavo di due nanette che fanno neanche 4 anni insieme…
Essere diventato nonno gli ha dato più gioia ancora del vedermi cresciuta, laureata e sistemata…credo che una delle sue paure più grandi fosse quella di andarsene senza aver conosciuto i suoi nipoti visto che ha perso suo papà prima ancora di sposarsi…
Mia mamma è stata una sorpresa in evoluzione perché pur avendo perso la testa anche lei per le marmocchie, il suo atteggiamento nei miei confronti è passato gradualmente da mamma ad alleata, come se all’inizio avesse paura che io non potessi farcela mentre adesso ha capito che può rilassarsi e fare la nonna e non la mamma al quadrato.
Con le nipotine è mooolto paziente e dolce ma sa anche far rispettare le regole e poi da brava prof trova gusto nel spiegare il perché e il percome di tante cose…
Certo, anche lei spesso si perde nel vortice e diventa zerbino (ma con dignità), anche lei si trasforma nella nonna-melassa: “queste bambine sono precocissime/intelligentissime/ha detto “nonna” (a due mesi) gliel’ho insegnato io!/io non ho MAI visto una bambina così sveglia!” (grazie)
Questo post lo dedico a loro, alla loro gioia e al loro entusiasmo ma anche alla loro forza che è in parte anche la mia.
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