martedì 19 giugno 2012

Su Enrico.

In questi giorni di riflessioni sulla vicenda di Chiara ho pensato anche a lui, suo marito Enrico.
Vederlo così sereno e forte cantare al funerale di sua moglie, suonare concentrato la chitarra circondato dagli amici che sembravano più scossi di lui, sentire la sua voce ferma mentre legge quello che Chiara ha scritto per Francesco, il loro bambino..
Mi pare che anche lui ci stia dando una grande esempio, anche lui sia una testimonianza vivente di quel totale affidamento che non lascia spazio alla rassegnazione, di quella gioia che Chiara ha chiesto come grazia per lui e Francesco.
Ritrovo in lui quel coraggio che già aveva manifestato in occasione della prima gravidanza di Chiara, quando dovevano decidere se far nascere una bambina che non aveva nessuna possibilità di vivere o abortirla.
Se lei è giunta a fare quello che ci è stato raccontato è anche grazie ad Enrico che l'ha sostenuta e accompagnata sino alla fine.
Quelle parole: "La lascio andare da Chi la ama più di me" sono la traduzione di quello che ci chiede il sacramento del matrimonio cioè di farsi santi insieme, di aiutarsi a vicenda a raggiungere quello che Chiara ci ha mostrato in questi giorni.

2 commenti:

  1. Mi vengono i brividi, ho letto la storia, ho le lacrime agli occhi e sono corsa subito a guardare le mie bimbe che dormono. Cose così ti fanno sentire una nullità con finti problemi. Non sono molto religiosa e non mi so dare spiegazioni, ma voglio comunque questa sera rivolgere un pensiero a questa mamma che ha raggiunto i suoi primi figli e al papà che è rimasto ad occuparsi del piccolino. Solo un pensiero.

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  2. non passa giorno che non mi venga in mente.....mi ha colpita tantissimo, forse perchè era una ragazza della mia età, con un bimbo poco più piccolo delle mie......

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