sabato 15 febbraio 2014

Pieni e vuoti

Giornate vuote.
Giornate vuote da riempire a piacimento, giornate vuote e lente, giornate di libertà.
Tempo tutto mio, da inventare ma anche da lasciare passare, come capita, cogliendo le possibilità quando arrivano.
Tempo dilatato, goduto, tempo in solitaria, di passeggiate e pensieri densi, tempo in compagnia, coccolata da mamma e papà, tempo di chiacchiere fitte con le cugine, di risate con gli amici, di pranzi condivisi e dolci da assaggiare.
Intere mattinate in cucina a sperimentare, lunghe telefonate e proposte in cui buttarsi, libri finalmente letti senza rubare ore al sonno.
Tempo per sporcarsi le mani di pittura azzurra all'asilo con le bimbe, per sistemare un intero anno di foto negli album, tempo per riguardare lentamente quelle immagini e rendersi conto di come corre la vita.
Tempo di progetti, tempo per parlare e sognare insieme.
Tempo per guardarsi indietro e capire di non avere nessuna malinconia per quello che era, tempo per pensare al nuovo debutto...che si sta facendo aspettare.
Tempo che insegna ad apprezzare il vuoto, la calma, il silenzio, a guardarsi intorno con occhi più attenti.
Tempo che insegna a pazientare.

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