Mi rivedo imbaccuccata, persa in una nebbia fitta, in mezzo ad uno stradone illuminato da qualche lampione e lì, in lontananza tre tubi colorati sopra il tetto.
Quei tre tubi che rappresentavano il concretizzarsi di un desiderio, un sogno nato qualche anno prima, in una poco ospitale aula di università.
Finalmente ero li, stavo per entrare in quell'industria storica, di cui avevo sentito parlare come un luogo meraviglioso, in cui noi genovesi eravamo quasi di casa perchè già alcuni ci avevano preceduto, tornando felici e increduli a raccontarcene le bellezze.
Quel giorno iniziava la mia sfilza di contratti a termine, un continuo susseguirsi di relazioni, amicizie, volti nuovi che piano piano diventavano familiari per poi, sul più bello, perdersi.
E dover ricominciare: l'entusiasmo, la paura, la malinconia per chi si era lasciato alle spalle, la curiosità della nuova avventura, la speranza di trovare finalmente la mia strada, il mio posto.
Tante scelte, cambiamenti, incontri.
Alcune esperienze negative che ora riguardo con gratitudine perchè mi hanno indurita un po' di più permettendomi, ora, di sorridere in situazioni che altrimenti mi avrebbero stesa.
Qualche mese fa l'arrivo in un posto che pensavo, speravo fosse destinato a durare (quasi) per sempre.
E invece.
Stamattina un nuovo inizio, che tanti anni fa sarebbe stato durissimo ma dopo otto anni di facciate diventa leggero come un' alzata di spalle.
Ancora una partenza, tutto da imparare di nuovo, rapporti da costruire da zero.
Tra qualche mese un nuovo addio, altri affetti lasciati dietro, altri ricordi che si aggiungeranno alla mia valigia.
Ripenso a quanta paura avevo camminando su quella striscia di asfalto una mattina di Gennaio.
Ripenso a quanta leggerezza mi ha accompagnata stamattina verso l'ennesima porta da aprire.
Dopo otto anni finalmente quelle due letterine IN- davanti alla parola "determinato", sei lunghissimi mesi di prova e una frase: "si prepari, saranno i sei mesi più duri della sua vita".
No, non credo, qualcuno tanti anni fa le ha tolto questo primato.
E per questo gli sono molto, molto, grata.
In bocca al lupo allora!
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