Tra una manciata di giorni finirà e chissà se sarà proprio con il botto: la nascita del mio attesissimo nipotino, ancorchè finora innominato...
Pazza, piena e calda estate senza sosta, ci ha fatti pendolare tra la montagna e il mare, prima un lungo viaggio in nave e poi un' estenuante strada sul nostro amato Bipper che ha macinato kilometri fino a Grottammare. Noi tre donnine ci siamo -ahimè- dovute sacrificare per seguire papà che andava a lavorare fino lì, abbiamo sopportato intere giornate di mare e piscina, abbiamo dovuto farci offrire luculliani pranzi e cene a base di pesce (che quando è gratis ha tutto un altro sapore!), siamo anche state in compagnia dei tre bimbi del capo e della sua fantastica, pazientissima, grandiosa moglie chiacchierando e giocando insieme a meraviglia tutto il giorno, come se ci conoscessimo da sempre.
A tutto questo mare abbiamo inframmezzato la montagna, riuscendo anche quest'anno a raggiungere quota 2000m e scambiando merende e panini con i nostri amici
Questa estate ci ha portato la casa e ci ritroviamo come bambini con un giocattolo tanto desiderato: ci guardiamo inebetiti negli occhi ripetendoci in continuazione:"oh, che bella è casa nostra?", incuranti della polvere, della fatica, delle tante scatole ancora da aprire, gli armadi ancora da montare, le lampadine da sostituire, i tre piani a piedi senza ascensore, i soldi che ormai, come un'emorragia, escono escono da qualche mese a questa parte
Cenando ci dicevamo che bisogna ancora un po' abituarsi a stare
qui, che ci sembra di essere in una vacanza dove tutto è nuovo e
meraviglioso e strano
Stasera guardavamo la processione della parrocchia che sfilava sotto le nostre finestre, Marta felice per il suono della banda e Marghe che, urlando, invitava le sue amiche a venire a vedere la sua casa nuova
Ecco, ci siamo: inizia un nuovo capitolo...
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