martedì 17 maggio 2016

In fattoria con la prima A

La tua maestra -degna erede della maestra M. dell'asilo in fatto di severità e disciplina- aveva dato istruzioni dettagliate per questa gita: presentarsi davanti alla scuola alle 8,30 non prima nè dopo, mettere nello zaino un ricambio costitutito da pantaloni della tuta, jeans e kway, portarsi il pranzo al sacco ma non troppo abbondante.

Siamo partiti puntualissimi ed è bastato uscire un po' dalla città per ritrovarsi in mezzo al verde, ai fiori, ai cinguettii e all’odore forte degli animali: ci hanno accolto tre asinelli albini con i loro musi rotondi e il canto di qualche gallo ben nascosto.
Poi è arrivato Alfredo, un omone con i capelli scompigliati e gli occhiali sulla fronte, che ha tenuto a bada tutti noi, cercando di mantenere l’attenzione e l’ordine, bacchettando chi faceva domande fuori luogo, che fosse un grande o un bambino...indistintamente.
Hai avvicinato una mucca come mai ti era capitato, hai accarezzato il pelo degli asini, ci siamo infilate in una stalla piena di vitelli, pecore e agnellini. Ti sei fatta coraggio e hai munto una capretta, poi siamo uscite e abbiamo ammirato tanti piccoli maialini che correvano come schegge impazzite sul prato.
Hai corso, saltato, gridato, sudato e riso con i tuoi compagni, hai mangiato di gusto su una coperta rossa, addentato con golosità le fragole della tua amica C. e i biscotti di E.
Nel pomeriggio hai seguito con occhi attenti la spiegazione sul formaggio e hai preparato una ricottina da portare come trofeo a casa.
Nel viaggio di ritorno hai parlato di cose buffe con il tuo buffo amico cinese  G. e, arrivata a casa,  dopo una doccia, ti sei rilassata sul letto leggendo per l'ennesima volta la stessa storia di Topolino.
Io mi sono goduta la giornata di sole cercando di mantenere la distanza e osservarti in questa nuova veste di bambina alla fine della prima elementare: sei cambiata tanto in questo anno anche se a volte la timidezza ti blocca ancora, facendoti scomparire nella folla.
Sei cresciuta e non solo in altezza, anche se resti lo scheletrino di sempre: sei sempre attenta e partecipe ma sono felice di vedere quella leggerezza e serenità che ti permettono di vivere ancora da bimba tutto quello che ti capita addosso.


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