lunedì 16 ottobre 2017

Mercì! Mercì!

Mercì piccoli nipotini, che avete riempito di pappe, di puzze, di buffe parole questi quindici giorni 
Mercì Marco': hai cercato insistentemente le tue cuginette chiamandole "bimbi", hai dormito abusivamente nel lettino di Maty attentando alle sue apine, ti sei goduto i nonni e hai fatto abbuffate di pasta al pesto. Abbiamo giocato insieme io e te dando calci ad una povera arancia e poi facendo le bolle vicino al mare, mi hai fatto vedere come sei bravo sull'altalena e abbiamo passato attimi di terrore quando hai dovuto fare il bagnetto... Spero che quando tornerai a Natale saprai chiamarmi Zia 
Mercì Lorenzo: i tuoi sorrisi senza denti, i tuoi occhietti scuri, la ciccia che spunta dai pantaloni, il tuo roteare le mani e le caviglie come se scodinzolassi di gioia...tra due mesi ti voglio vedere gattonare da tutte le parti! 
Mercì cognatina, questa volta abbiamo avuto un po' più di tempo per chiacchierare, mi hai dato carta bianca per le torte della festa dei tuoi piccolini, me li hai lasciati coccolare a piacimento e sopratutto hai sopportato con pazienza la mia solita esuberanza molesta...
Mercì anche a te, fratellino mio, ormai sei un papà navigato e stai costruendo piano piano la tua famiglia piena di riccioli
Sono stata felice di vederti sereno e felice con i te-stessi-in-miniatura anche se la distanza mi pesa ogni volta di più e spero che prima o poi le cose possano cambiare

Chi l'avrebbe mai detto qualche anno fa, quando io giuravo che non mi sarei mai sposata e tu trascorrevi i pomeriggi tra "vitamina H" e la bicicletta... Chi poteva immaginare che saremmo finiti così,  a sorriderci salendo le scale, attorniati dai nostri cinque piccolini? 

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