Sono arrivati da lontano, su un furgoncino grigio, tutti alti e forzuti.
Da dieci giorni lavorano infaticabili, precisi e concentrati, scambiandosi poche parole...a noi incomprensibili.
Dal nulla hanno costruito pezzo dopo pezzo, vitina dopo vitina, ingranaggio dopo ingranaggio un mostro elettronico che è a metà tra un robot e un parco giochi con tanto di scivoli a spirale.
Hanno degustato la pizza e la focaccia, bevono litri di Coca-Cola e sgranocchiano patatine che hanno portato dal loro paese... E di kartoffeln se ne intendono!
Parlano solo tedesco eccetto uno che viene usato da interprete per tutti, hanno però imparato a dire "ciao", "grazie" e "scusa".
Che io sappia non vanno mai in bagno.
Da dieci giorni la nostra già animata Farmacia è allietata dalla loro discreta ma insieme ingombrante presenza: il caricatore automatico di scatolette è quasi pronto e tra pochi giorni smetteremo di macinare chilometri tra il banco e la cassettiera perché un solo comando sul computer ci farà arrivare le medicine attraverso lo scivolo a spirale direttamente tra le mani.
Nel frattempo continuiamo a convivere con loro, la polvere, i cavi, le viti e il rumore inquietante del grande mostro elettronico.
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