La signora Maria prima di rompersi il femore usciva tutti i giorni e andava ad aiutare una signora più vecchia di lei, cucinava per uno dei suoi figli che ogni sera veniva a mangiare ("per fortuna ora viene solo due volte a settimana così non devo pensare a cosa preparare") e faceva tre piani di scale a piedi su e giù senza arrendersi.
Un giorno è caduta, poi c'è stato il lockdown e, a forza di stare sempre in casa, gli acciacchi si sono presentati uno ad uno costringendola a prendere tutte quelle medicine che in tanti anni non le era mai capitato di assumere.
La signora Maria è, come tante persone della sua età, spesso sola e all'ennesima medicina sottoforma di un cerotto piccolo e trasparente, ha tentato di arrendersi.
Da qualche settimana, un giorno sì e tre no, la sua vicina di sopra che casualmente fa la farmacista va a cambiarle quel cerotto così difficile da "sbucciare" e appiccicare sul braccio.
La signora Maria e la vicina farmacista sono diventate amiche, come nonna e nipote: lei racconta gli aneddoti della sua giovinezza, di quando lavava le scale per i signori ricchi che però non l'hanno mai messa in regola, dei figli e nipoti e bis-nipotini, di quando andava a scuola ma la maestra non c'era e lei ha imparato a scrivere ma non sa dove si mettono le doppie.
La signora Maria, domenica scorsa, era preoccupata perché aveva paura che mio marito mi sgridasse per quest'altro impegno che mi sono presa: "Io lo so come sono gli uomini: brontolano sempre! Ma io a mio marito non gli ho mai risposto, sa? Non abbiamo mai litigato!"
La signora Maria non sa che io sono una moglie poco sottomessa e che forse dovrei imparare qualcosina anche da lei!
Nessun commento:
Posta un commento