domenica 7 novembre 2021

Li ho tamponati

Li ho tamponati quest'estate quando dovevano andare ai matrimoni, quando arrivavano all'ultimo momento e imploravano la stampa del green pass per andare a Gardaland il giorno dopo, quando dovevano correre a prendere un aereo o al ritorno da un viaggio esotico.
Li ho tamponati nelle ultime settimane, quando l'ansia dei controlli al lavoro li ha fatti impazzire, quando hanno cercato di corrompermi, quando hanno protestato perché la domenica siamo chiusi, quando ognuno di noi ha iniziato ad avere i suoi fans ("io voglio solo Lei perché ho il naso delicato")
Ho tamponato nasi sensibili, setti deviati, turbinati infiammati, persone con problemi di coagulazione, lacrimazione, emorragie
Ho tamponato anche quelli che insinuavano "chissà cosa ci mettete lì dentro", quelli che pensano che la scatola sia come la confezione degli ovetti Kinder o il gratta e vinci: ogni 20 tamponi uno è sempre positivo.
Ho dovuto esercitare la pazienza come mai nella vita, ho dovuto frenare la lingua e contare fino a dieci svariate volte
Ho ricevuto complimenti per la mano leggera e proteste perché "nell'altra farmacia li fanno meglio"
Ho assistito a lamenti, contorsioni, lacrime; mi sono gelata in mattine già troppo fredde e ho ricevuto la visita di amici e parenti che volevano sincerarsi del mio stato psicofisico
Sono state settimane impegnative e altre ne seguiranno ancora

Ma da qualche giorno, a giorni alterni, c'è lui: Florin. Infermiere rumeno di due metri che non va tanto per il sottile.
Nessuno ha il coraggio di lamentarsi o sottrarsi al rito del tampone.

Lui è il nostro eroe ed è arrivato per vendicarci!

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