sabato 16 marzo 2013

Logica spicciola di una neo-quattrenne

"Mamma, ma quando io e Lalli siamo grandi andiamo in un'altra casa?"
"Credo di si, Marta...forse vi sposerete e andrete a vivere in una casa nuova, io e papà invece restiamo qui."
"Ma restate da soli?"
"Eh, si! Ma voi potete venirci a trovare quando volete!"
"Ma no, mamma! Voi non potete rimanere da soli, quando noi siamo grandi voi state con un altro bimbo piccolo!"
-E certo, la nosta funzione è quella di allevare bimbi piccoli!?!-

Guarda la sorella e mi bisbiglia all'orecchio:
"Mi sembla che Lalli ha una panciona...una panciona come la zia C., con dentro un bambino!"
-Qualcosa mi dice che qundo crescerete....pagherai per questa frase!-

"Quando sarò grande tu starai seduta e io laverò i piatti!"
"Bene, mi sembra un'ottima idea!"
"E poi io vengo con te al tuo lavoro, però tu lavori e io ti guardo!"
-Mi aveva illusa!-

"Uff, stasera sono proprio stanca!"
"Mamma, ma se sei stanca....puoi anche sederti, sai?"
-Ah, grazie.....chissà perchè non mi era venuta in mente questa brillante idea!-

sabato 9 marzo 2013

Nel buio della notte

Può capitare che, nel buio della notte, tra le due e le cinque del mattino, dalla cameretta silenziosa dei miei tesorini escano urla improvvise e apparentemente senza senso:
"Non voglio svegliarmi!" -ma, amore della mamma, sei tu che svegli noi, se urli così!-
"Non voglio fare colazione!" -ecco, pasticcino di papà, alle tre del mattino neanche io ci tengo a preparartela!-
"Mi avete fregata! Lasciatemi stare!" -e chi ti tocca, delicato fiorellino mio-
"Ora ho dormito troppo, possiamo alzarci?" -no, splendida creaturina, se sono le cinque e stanotte mi sono già alzata 4 volte per venire da te-
Può capitare che, nel buio della notte, la luce dei tuoi occhi (cisposi per il sonno) diventi il tuo peggior nemico se, dopo che strilla chiedendo il ciuccio te lo scaraventa chissà dove, nel buio della notte, dicendoti per giunta "mamma brutta!"
Può capitare che, nel buio della notte, dopo aver invocato "mamma" a gran voce, tu venga respinta malamente all'urlo di: "voglio papà!"

Capita.
Di sicuro.
Oltre ogni ragionevole dubbio, è scientificamente provato e test clinici lo dimostrano: Nel buio della notte, tra le due e le cinque del mattino, il senso materno si azzera.

martedì 5 marzo 2013

B come Beautiful Blogger!


Eh, si...il primo premio del 2013 è proprio questo!!!


Sò beautiful, beautiful blogger :)
Grazie allora alla solita mamma che ci racconta le sue avventure in quel di Pallandia e che mi ha insignita di questo premio!
Come al solito dovrei raccontare 7 cose f-o-n-d-a-m-e-n-t-a-l-i di me...e passare il premio a qualche altra beautiful blogger.
Ok, iniziamo (quanto amo le liste!)
1) Amo le liste, appunto. Faccio liste della spesa, delle cose da fare in casa, faccio liste al lavoro e facevo liste quando studiavo per depennare con gioiosa soddisfazione le materie già studiate quel pomeriggio.
2) Questo è il mio 111esimo post
3) Da piccola volevo aprire una pasticceria e chiamarla "Il golosone", volevo fare la giornalista, l'agente immobiliare o la commessa in un negozio di abiti. Ho fatto tutt'altro ma non è detto che il primo desiderio prima o poi non si avveri...
4) Ho finalmente iniziato il mio agognato "corso completo di pasticceria" e ancora non mi sembra vero di stare lì a fare creme e impasti immersa in quell'odorino così paradisiaco!
5) Lavoro usando palloni, ma non sono giocattoli; imbuti ma -sigh- non sono in cucina; scaldo, raffreddo, mescolo e filtro ma non preparo nulla di commestibile
6) All'asilo avevo un fidanzatino che, una volta entrato in prima elementare, mi lasciò dicendomi che io ero troppo piccola per lui poichè restavo alla scuola materna.
7) Io e il mio gigante buono eravamo compagni alle elementari ma lui non era proprio un buon partito: tra gli episodi che non dimenticherò mai c'è il giorno in cui, giocando in cortile tolse il velo alla nostra maestra, Suor C.; Per me era una cosa scandalosa, quasi come se le avesse alzato il vestito!!!

E ora passiamo il testimone!
La prima beautiful blogger che ha la mia sconfinata e più sincera ammirazione è Cristina del blog si, sono tutti miei perchè sa essere serena e positiva nei confronti della vita, attenta e paziente con ognuno dei suoi -uditeudite- sei figli ....insomma è davvero un grande incoraggiamento per me che a volte mi faccio spaventare dalla nostra "tranquilla" quotidianità!
Poi vorrei passarlo a seavessi perchè mi ritrovo in molte sue paranoie da mamma e perchè anche lei ha due principesse come me
La terza blogger che scelgo è Caterina del blog "il prato delle margherite" perchè crea tante cose carine..e io non saprei da che parte iniziare per fare qualcosa di neanche lontanamente simile...e poi perchè è da un po' che non scrive quindi le voglio dare un pretesto!
Infine scelgo mamma di B.E.A., una mamma blogger scoperta da poco, che ha una storia molto particolare alle spalle!

E ora...tocca a voi!




sabato 2 marzo 2013

Paradiso

Come ho già detto qualche giorno fa mi sembra che questo periodo di difficoltà per la nostra famiglia ci stia portando a riscoprire la bellezza di certi momenti, ci stia rendendo più sensibili e attenti nel cogliere i piccoli ma grandi regali che ci si presentano davanti agli occhi tutti i giorni.
Ho l'impressione che l'attenzione che mettiamo per limitare le spese inopportune e gli sprechi inutili, per evitare parole e atteggiamenti che possano far traballare l'equilibrio degli umori, messo già sufficientemente alla prova dagli eventi esterni alla famiglia, ci stia donando occhi nuovi per apprezzare e accontentarci di tutto quello che abbiamo.
Viviamo quindi momenti di paradiso (lo chiamerei proprio così!) quando Marta riesce a gioire delle conquiste sul monopattino fatte dalla sorella...che poco prima glielo aveva sottratto
Quando mi dice che l'angioletto e il coricino fanno il girotondo nel suo petto
Quando Marghe sull'ascensore dice alla signora del piano di sopra: "quetta è la mia Matta" e quando mi dice "che buooona quetta minettra, graccie mamma che l'hai plepalata" dondolando la testa e strascicando la "o" come un personaggio dei cartoni animati. Ed era solo una minestra.
Quando si abbracciano piangendo e consolandosi a vicenda dopo essersi tirate delle "fraterne" sberle
Quando ci rincorriamo nascondendoci per casa e quando me le porto in bagno entrambe in braccio (con buona pace della mia schiena!), mentre ridono con la stessa risata tintinnante.
Quando al mattino occupiamo la strada sotto casa tenendoci tutti e quattro per mano
Quando, alla fine delle scale, le lascio con Marco che prosegue verso l'asilo e, facendo ciao con la mano mi urlano "Ciao mamma!" mentre i guantini piccoli si perdono nei guantoni di papà.

mercoledì 27 febbraio 2013

Quattro pinguini

Quattro pinguini che da mesi mi chiedi di mettere sulla tua torta
Quattro, come i tuoi nomignoli: in principio Martoli, poi Martolina, Martoletta e Martolotti e li abbiamo declinati tutti, alla faccia del nome corto ("così nessuno lo può abbreviare e storpiare")
Quattro, come il giorno di Luglio in cui abbiamo avuto la certezza che eri con noi
Quattro, gli anni passati da quel giorno, nove mesi più tardi, da quel mattino in cui ti dissi "oggi si nasce" e tu, già con un altissimo senso del dovere, mi hai obbedita subito
Quattro come tre più uno o due più due, i conti che fai giocando con i mandarini sulla tavola
Quattro, le parole che mi vengono in mente pensandoti: Solare, precisa, canterina, affettuosa
Quattro come le tue amiche del cuore
Quattro, abbracciati di notte in quel lettino che è stato il mio: tu, la bambola Francesca, il coniglio Aieie e il cane Chinocane

Auguri allora, fatina della festa -come ti sei autodefinita domenica scorsa-, bimba grande di mamma e papà, tenerina -come ti piace farti chiamare-, occhioni spalancati e sorriso grande
Auguri e grazie per essere così cristallina, ingenua, buona e generosa con tutti, grazie per avermi insegnato ad ascoltarti, a pazientare, a fare anche io un passo indietro per far emergere te.
Grazie perchè in questi quattro anni ho capito che, davvero, la vita non è nelle nostre mani e che anche le cose inaspettate sono splendide

lunedì 18 febbraio 2013

Educare (non) è facile

Oggi pomeriggio abbiamo avuto il colloquio con le maestre di Marghe; Ovviamente non si è parlato solo di lei ma anche di Marta, che loro hanno avuto l'anno scorso, e del rapporto tra le sorelle.
Quasi un'ora di chiacchiere che mi hanno portato a fare diverse riflessioni.
Educare -per l'esperienza di questi primi anni di vita- è facile. Alcune regole, ben chiare e facilmente assimilabili, su cui bisogna essere piuttosto fermi; Cercare di essere compatti e concordi sempre, di fronte al bambino (salvo poi discutere fino ad ore improbabili la sera...); Affrontare i "terrible two" come una fase più o meno lunga ma comunque passeggera, in cui più che attuare un braccio di ferro con il bambino bisognerebbe cercare di mettersi dal suo punto vista, senza però cedere al ricatto del capriccio (si, anche nel negozio pieno di gente dove tutti mi guardano come se fossi una madre snaturata!); Infine, cosa che mi piace più di tutte, cercare di ascoltare, di mettersi nei panni dei propri  figli, sintonizzarsi su loro, capire cosa c'è dietro ad un certo comportamento, farsi piccoli piccoli come loro...
Educare però è davvero difficile! Difficile per me non alzare la voce all'ennesimo capriccio ma cercare di mantenere quella calma zen di cui Marco è campione indiscusso; Molto complicato non cedere alla stanchezza, ai commenti delle persone, alla fretta della quotidianità che porterebbe spesso ad assecondare un capriccio pur di calmare le urla o l'insistenza di una richiesta; Pensandoci, mi sembra una cosa più grande di me l'immedesimarmi nei caratteri già così diversi delle mie bimbe, cercare di cogliere le sfumature di tutto quello che c'è dietro a certi comportamenti, guidarle senza forzarle, accompagnarle senza imporre le mie aspettative, educarle secondo i nostri principi e lasciarle libere di scegliere...
Quello che mi è piaciuto è stato il confronto aperto e sincero con le maestre con le quali, per fortuna ci troviamo concordi su moltissimi aspetti; Parlando con loro mi è sembrato che tutti i puntini si allineassero a formare una bella riga dritta...siamo sulla strada giusta, facile no?
Si, ma che sfida!

mercoledì 13 febbraio 2013

Il claaaun

"Lalla, vuoi che ci insegno la poesia del claaun?"
"..."
"Ripeti insieme a me: il claaaun -che vuol dire paiaccio in inglese- il claaaun, buffo amico dei bambiiini, ride e schersa coi picciiini
"..."
"Lalla, dici insieme a me: il claaaun, buffo amico dei bambiiini, ride e schersa coi picciiini, di sorridere mai sei stanco...Lalla!"
"si, si"
"Vuoi dire insieme a me ilclaunbuffoamicodeibambini?"
"si, si"
"Allora: mai sei stanco, io ti guardo con incanto....il claaaun..."
"..."
"Lalla! il claaun...risate squillanti, applausi stroscianti, faccette ridenti..."
"Uffa!"
"Mamma, la dici tu insieme a me? Lalla non ha capito!"
"Va bene, dai. Il clown, buffo..."

Alza la testa dal disegno e, con aria scocciata: "State un po' gitte voi due!"

domenica 10 febbraio 2013

Da sempre

Conoscersi da sempre e non conoscersi per niente
Incontrarsi casualmente dopo anni e rivedersi da li in poi ...volutamente
La paura per una strada che si apriva davanti, una scottatura troppo fresca alle spalle, piccoli passi che fanno intravvedere una luce nuova
Il timore che si scioglie in primavera, prendersi per mano con occhi increduli e girarsi a guardare lontano
Dieci anni conservati in un biglietto del cinema nascosto nel portafoglio, che ogni volta mi fa sorridere e ripensare al sole nuovo di quella primavera, ai colori e agli angoli della nostra città esplorati insieme, alle mimose in tasca, ai gabbiani, ad un libro letto per fargli piacere
Dieci anni quest'anno, domani, da quel timido inizio.

martedì 5 febbraio 2013

Piccolalla

PiccoLalla, il nuovo soprannome che ti ha dato la tua sorellona.
Piccola-Lalla, come ti chiamò il secondo giorno che ti vide in quella culletta d'ospedale.
Piccola, che dormi ancora con le gambe piegate a ranocchia e i pugnetti chiusi come i bimbi neonati, che hai il profilo rotondo e panciuto, i piedi cicci e le guance piene.
Piccola ma forte quando ridi sotto il ciuccio nonostante la febbre a 40, piccola e grande quando vuoi vestirti da sola, piccola piccola quando ti accoccoli abbandonata tra le braccia di papà.
Piccola ma risoluta se discuti con Marta, tenera quando giochi e fai le vocine, donnina quando maneggi con destrezza il passeggino pieno dei tuoi bimbi.
Piccola intellettuale quando leggi a te stessa i libri e, ad ogni pagina, ricominci dicendo: "un giolno..."
Piccolina mia, che ormai sei troppo pesante da tenere in braccio e stai diventando lunga lunga anche tu, che segui la strada tracciata dalla tua Matta e questo ti ha resa indipendente, sveglia e dagli occhi furbi
Mi accorgo che una parte di me vorrebbe tenerti ancora così, piccina e paffuta...
Ancora per un po'...piccolalla.

domenica 3 febbraio 2013

Motivatrice

In bagno.
"Dai, dai, dai culetto!!! Daiiiiiiiii esci!"

Marghe cercava di motivare una produzione difficile.
Senza successo, almeno per stasera.