mercoledì 24 ottobre 2012

Si, maestade!

Dopo quasi due mesi di scuola materna ho avuto l'illuminazione, la rivelazione.
Ve la ricordate la Regina di Cuori del cartone "Alice nel paese delle meraviglie"? Bassa, grassotta, truccatissima e terribilmente dispotica? Ecco, la maestra di Marta le assomiglia in modo inquietante.
Una cara donna, per carità! Il fatto che i bambini le siano affezionati e che anche Marta al mattino le corra incontro mi fa ben sperare però l'impatto è stato traumatico.
Primo particolare affatto trascurabile: lei urla. Sempre. Quando ti sgrida, quando ti accoglie con il sorriso, quando ti saluta per strada, quando ti spiega le cose, quando parla ai genitori.
Secondo particolare: lei detta le regole. Uno dei primi giorni Marta torna a casa e, tutta orgogliosa, mi dice che ha imparato le regole.
Annoveriamo tra le regole: non si lecca il banco, le sedie e le scale; quando la maestra parla bisogna guardarla negli occhi; Si prende un pennarello alla volta e lo si ripone prima di prenderne un altro; quando si lavora si sta zitti; quando si mangia si sta zitti; non si beve finchè non si è finito il primo piatto...e poi non me le ricordo più perchè son troppe.
Per alzarsi e andare in fila c'è una scaletta ben precisa da seguire:
Uno: ci si alza
Due: si mette a posto la seggiolina
Tre: si va in fila senza correre
Uno dei primi giorni, andandola a prendere li vedo tutti seduti in cerchio, zitti e occhi bassi;
Maestra: "Vi ho fatti sedere perchè stavate giocando in modo troppo agitato. E se giocate così vi fate male. E se vi fate male saltate l'asilo e rimanete indietro (ma siamo all'asilo, non a scuola!), non potete disegnare, imparare e fare l'insiemistica (?!?). E voi non volete rimanere indietro, vero?"
Tutti in coro: "noooooo!"
Poi si è seduta al pianoforte e ha fatto cantare i  pikkoli pampini per farli calmare. Composti, senza alzarsi o battere le mani quando non è richiesto.
Volevo scappare.

Nonostante questo inizio un po' duro e direi anche pittoresco mi pare che Marta sia felice di andare all'asilo, sta imparando tante cose e la vedo serena. Ogni giorno mi racconta tutto quello che ha fatto, così le chicche sulla maestra aumentano quotidianamente.
Per esempio ieri mi diceva che non si deve dire "ok" ma "va bene".
Gulp! Reminescenze fasciste?!?

Tagliatele la testaaaaa! Per ordine della Regina.
E del Re, ovviamente!

6 commenti:

  1. E' un po' inquietante, anzi un poco tanto.
    E' vero, ricorda un po' la scuola ai tempi del fascismo...
    Però se i bimbi non se sono traumatizzati vorrà dire che i suoi lati positivi ce li ha...

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    1. si, è quello che penso anche io! se marta non fosse così serena avrei messo tutto in discussione ma x ora andiamo avanti....

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  2. ...sto ridendo da sola davanti al pc...che bel ritratto paragone azzeccatissimo...conosco la maestra ...non avresti potuto usare parole migliori.... So che certi genitori sono scappati, in fondo quando si siede al pianoforte e canta(urla) è carina...buon tutto ciao manu

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    1. ah! mi hai beccata! :) grazie di essere passata di qua!

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  3. Ciao che buffa che sei! Piacere di conoscerti io sono una mamma di gemelle loro quest'anno è il secondo di materna e ci vanno volentieri ma sono buffe quando in casa imitano le scene dell'asilo una fa lamaestra e l'altra il bambino, mi sbellico dalle risate!

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    1. Ciao, benvenuta! Anche Marta a volte fa la maestra con sua sorella! Sono davvero buffe!

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