Io tentavo di metter via tutte le decorazioni natalizie nonostante l'evidente ingombro anteriore e non so come ho fatto a non partorirti direttamente sull'albero di Natale mentre con tutti gli sforzi possibili tentavo di ri-infilarlo in una scatola troppo piccola per tutti quegli odiosissimi rami.
Cinque anni fa era iniziato finalmente il mio mese di maternità e io mi sollazzavo
tra passeggiate quotidiane per cercare di contenere lo scorrere
vertiginoso della bilancia, le ripetizioni e la preparazione degli
ultimi due esami di psicologia di mia cugina che ospitavo per lunghi
pomeriggi di ripasso insieme, cosa che mi ha fruttato un' enorme cultura
sulla teoria dell'attaccamento di Bowlby...niente di più azzeccato!
Preparavo il corredino e ricamavo le mucche sui tuoi bavaglini, riordinavo i regali che quel Natale erano arrivati quasi tutti per te, cercavo di districarmi tra le voci inquietanti della lista per l'ospedale e facevo lo slalom tra la gente per strada che già iniziava a fare commenti inopportuni sulle dimensioni della mia circonferenza.
Cinque anni fa con papà andavamo ancora alle feste di carnevale e io avevo sfoggiato il mio originale costume da pianeta con tanto di anello intorno alla pancia, occupavamo quella che ora è la vostra cameretta con tavolate di amici che si abbuffavano di pasta al pesto e carciofi fritti, passavamo serate a guardare programmi insulsi davanti alla tv.
Tu
nuotavi tranquilla senza sapere che là fuori c'era una mamma ignara,
forse anche un po' incosciente, sicuramente impaurita che ti stava
aspettando.
Una mamma che, secchiona, leggeva tanti libri per cercare di imparare ed evitare di sbagliare.
Ma perché a leggere di certe storie piango sempre?
RispondiEliminaIdem... Forse perché ci ritroviamo così tanto in queste parole...
Eliminaè proprio così!!! :)
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