Tra i ricordi più teneri che ho c'è una foto fatta sul tuo balcone, dove io e I., cugina inseparabile, stavamo sedute sulle panchette che tu usavi per appoggiare i vasi di fiori.
Se ti penso, penso alla tua granita al caffè, che mai ne mangeremo di così buona anche perchè quella...era fatta da te. La granita e i wafer pucciati dentro, che tu chiamavi frùfrù ed erano piccoli e proprio giusti da mangiare uno dopo l'altro.
Penso alla tua casa grande e misteriosa, al tuo terrazzo pieno di piante, ai gelati tanto desiderati dentro un frigo dentro una dispensa dentro una cucina: una matrioska così affascinante per noi piccoline!
Mi macheranno le tue telefonate per ogni ricorrenza: anche se negli ultimi anni le date si moltiplicavano tu non ne perdevi nenche una e, ovunque fossimo, venivamo raggiunti dalla tua voce allegra.
Non potrò mai scordare il tuo numero di telefono, così armoniosamente matematico, proprio per te che avevi dato tutto il tuo amore alla matematica, rifutando forse qualche spasimante troppo opprimente. Eri rimasta libera e indipendente, emancipata e felice.
Negli ultimi anni eri sempre tu, con il sorriso e l'allegria di sempre, solo un po' velata dai primi acciacchi, tu che ti commuovevi alla festa per i tuoi 80 anni, tu che ti divertivi a punzecchiare tua sorella fino a farla arrabbiare davvero...e poi ci strizzavi l'occhio ridendo con la lingua tra i denti: anche questa volta eri riuscita a farle un dispetto, da vera sorella minore!
Eri tu che guardavi con tenerezza le bimbe e non ti sembrava vero di poter ricominciare a ricoprire di regali qualcuno...eri tu anche qualche giorno fa, quando sorridevi nonostante tutto, al cinguettio di un uccellino fuori dalla finestra, quando ci stringevi con forza la mano, quando mi hai detto con fiducia che quando saresti uscita volevi da me una torta piccola piccola.
"Alla sera della vita saremo giudicati per l'amore".
Tu hai voluto bene a tutti noi. Sono certa che ora sei felice, zia.
Nessun commento:
Posta un commento