Quando ci siamo conosciute tu stavi dall'altra parte della cattedra e io in uno di quei banchi verdi, con il buco in alto a destra, seduta su una sedia di legno, di quelle che ti smagliavano tutte le collant.
Io ero una bambina di 12 anni che guardava i cartoni di Sailor Moon, scriveva il diario tutte le sere e scambiava letterine con le amiche.
Tu avevi già tanta esperienza con i ragazzi e sapevi come prenderci: sgridate e risate, canzoni inventate per imparare i nomi difficili e filastrocche buffe con i nostri cognomi, interrogazioni paurose e disegni complicati ma anche piccoli regali e nomignoli affettuosi... Ognuno sapeva di essere amato da te.
Con te ho imparato che nella vita si può passare da un "ottimissimo" (voto che solo tu ci davi) a vedersi strappare in quattro pezzi il disegno su cui avevo passato tanti pomeriggi...
Nessuno si traumatizzava per tutto ciò, ci impegnavamo un po' di più!
Negli anni ti hanno trasferita dappertutto e io ti seguivo con le mie cartoline dai posti di vacanza, le mie lettere prima, con i messaggi e le foto su whatsapp dopo.
Qualche giorno fa ci siamo riabbracciate forti sotto lo sguardo incredulo delle mie bimbe che non si capacitano di come si possa essere così affezionate ad una maestra che ti strappava i compiti.
Tra qualche giorno farai di nuovo la valigia e partirai.
Sono felice di aver avuto la possibilità di incontrarti prima di questo nuovo trasloco e sono certa che ti rincorrero' ancora per poterti abbracciare forte un'altra volta!
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