Pancine nude e sporgenti, piedi che fremono alla vista dell'acqua, gambe impanate dalla sabbia appiccicata su strati e strati di crema.
Secchielli e palette, via vai continuo dal mare all'ombrellone, castelli che non reggono neanche pochi minuti sotto i colpi di due artiste dalle manine poco delicate.
Un papà in vacanza che gioca come un bambino e si lamenta che le sue opere non sono abbastanza apprezzate...
Papere gialle su braccioli gialli, un salvagente ben presto abbandonato da chi si trova nuda, libera e fresca in 30 cm di acqua e si ricorda come ha nuotato bene per 9 mesi
Schizzi ad uno zio della mamma che si improvvisa "polpaccio" e le fa ricordare i tempi in cui, piccola, la rincorreva per la casa facendole il gioco del "mangiaculetti"...le risate e gli urli felici sono gli stessi, una generazione dopo.
Pranzi sotto l'ombrellone mangiando pasta fredda tutti e quattro dallo stesso piatto, gioia inaspettata vedere come una soluzione pratica si trasformi in divertimento e complicità
Caldo e venticello leggero in riva al mare, acqua pulitissima e tranquilla, tempo per leggere, per nuotare in solitaria, per raccontare di quando la mamma e lo zio erano piccoli e stavano anche loro all'ombra dopo pranzo a giocare al gioco dell'oca sull'asciugamano...
Stupore per un paese piccolo, ordinato, pulito e colorato, per gli ulivi ancorati caparbiamente sulle colline, per un vicino che ti offre le sue mollette per stendere i costumi e ti chiede ogni giorno come sta andando la permanenza lì.
Breve vacanza per ricordarci di come si vive bene insieme, di come è bello anche discutere e litigare, se poi il ricominciare è sempre migliore, di quanto è meraviglioso sentirle cantare, vederle dormire, camminare tenendoci tutti per mano.
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