mercoledì 19 ottobre 2016

La primina dallo zaino arancione

Da un mese è iniziata la scuola, proprio quella che tu snobbavi, che dicevi non interessarti.
Vi guardo tutte le mattine dalla finestra mentre trottate dietro a papà con i vostri grembiuli azzurri e lo zaino sulle spalle, mentre tu già riempi di parole l'aria freschina delle sette e mezzo e attraversi la strada dando la mano alla tua Marta.
Il primo giorno siamo partiti sotto un diluvio e ci siamo scolati tutti, papà è riuscito a portarti nella sezione sbagliata e quando vi ho raggiunti, complice il tempo uggioso e gli ormoni ancora scombussolati, ho fatto come quelle tremende mamme piagnucolone....eh sì lo confesso: mi è venuto da piangere mentre i bambini di quinta vi cantavano una canzone e tu eri seduta dritta dritta e felice vicino al tuo amico F.
In quel momento mi sembravi troppo piccola per quello zaino arancione, avvolta in un grembiule un po' troppo abbondante e poi seduta in un banco così alto per te...
Invece da quel giorno sei sempre entusiasta, impegnata e precisa nei compiti, mi travolgi di racconti mentre torniamo a casa e fin dai primi giorni hai fatto amicizia con tante bambine.
Quando ti vengo a prendere mi corri incontro nel tuo modo teatrale urlando "mamma" come se non mi vedessi da mesi e poi saltelli per tutto il cortile salutando compagni e maestre, persino genitori che io neanche conosco.
Dopo un mese hai già imparato tante parole di inglese e ci delizi con le tue canzoncine in cui si afferrano parole pronunciate correttamente e altre "sgiuan sgiuan" come facevamo noi da adolescenti quando ascoltavamo le canzoni e tentavamo di mascherare le nostre evidenti lacune di comprensione della lingua straniera inventandoci frasi intere.

Da un mese ti sei buttata in questa nuova vita e anche questa volta mi stai insegnando che dentro quella bimba piccola c è una grande forza...

2 commenti:

  1. Anche per noi quest'anno è iniziata l'avventura della prima elementare e nonostante l'entusiasmo dei primi tempi e che perdurà tutt'ora, vedo nascondersi dietro certi comportamenti, qualche difficoltà di adattamento. Vedo più che altro il suo smarrimento di fronte ad una situazione che non è più solo gioco, come lo era quasi esclusivamente alla materna, ma anche doveri, compiti, regole più marcate...non dice niente in realtà anzi fa sembrare tutto molto naturale e si mostra felice però capto il suo disagio in tante cose. So che passerà che è un passaggio naturale che troverà i suoi ritmi ma mi fa tanta tenerezza questo suo "arrancare" per stare al passo delle aspettative, quelle che lui ha con se stesso.

    RispondiElimina
  2. Quello dall'asilo alla scuola è un bel salto, non credevo fosse cosi impegnativo ma già l'anno scorso con Marta ho visto che è tosto!
    Ci vuole tempo e pazienza... sicuramente si adatterà presto!!!

    RispondiElimina