venerdì 27 marzo 2020

Esasperazione

In farmacia in queste ultime settimane è un vero delirio, file chilometriche, gente nervosa, consegne di farmaci da preparare,il telefono che non smette di squillare...
Già di mio sono frenetica ma in questo momento molto di più.
E per punizione mi capitano sempre loro. Quelli flemmatici.
"Prego, 92? 93? Che numero ha signore?"
E loro ti guardano. Poi guardano il cartellone luminoso che- accidenti- è piuttosto lento nell'elencare i numeri. E non rispondono. Non si muovono.
Allora io li incalzo.
"Prego, 93? Venga che tocca a lei"
"Eh ma sul cartellone siamo ancora a 92!"
"Ma non c'è nessuno prima di lei, venga pure"
Finalmente la voce registrata pronuncia il numero esatto. Con tutta calma si avvicina.
"Buonasera, aspetti che cerco le ricette"
(Aspettare?!? Ma tu sai quanto lavoro ho ancora da fare là nel retro?!? E in tutto questo tempo cosa hai fatto? Non potevi cercarle prima le ricette???)
Cerco invano di accelerare le cose
"Ecco me le dia, faccio io, non si preoccupi"
"Eh no, devo controllare: allora questa è mia, questa anche, questa è di mia moglie..."
E se le tengono strette, le sfogliano, te le descrivono, questa è per lo stomaco, questa è per la pressione...come se io non lo sapessi a cosa servono!!!
Finalmente riesco ad impossessarmene e a sistemare le medicine
"Aspetti che le cerco il codice fiscale!"
"No grazie ho già tutto qui sulle ricette"
"Ma lo sa che quelle di mia moglie le deve fare a parte, eh?"
"Si sì ho già fatto"
"Ah e io prendo i generici, mi raccomando"
"Si sì lo so"
È fatta. Vado per chiudere lo scontrino...
"Bene, sono 8 euro e 40"
E INVECE NO.
"No aspetti, dovevo prendere ancora una cosa però non me la ricordo, ora chiamo mia figlia"

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