In questi ultimi giorni Marta nei suoi disegni rappresenta sempre il suo compagno I.
"Mamma, guarda sto disegnando I., il suo papà e la sua sorellina R."
"Brava Marta...ma senti un po'...com'è I.? è un bel bimbo?"
"Si, ma non si siede composto"
-ecco, ottimo parametro per valutare un uomo: l'eleganza!-
"Il bimbo più bello di tutti è M."
"Quello che qualche tempo fa ti ha detto che voleva sposarti?"
"mmm...si."
"E te li dà sempre i bacini?"
-inizia ad essere vaga: occhi al cielo e movimento della mano..."mmm...si, qualche volta"
"E tu glieli dai i bacini?"
"no, io no! li dò solo alle femmine perchè tra femmine ci diamo sempre i bacini!"
"Ma ai maschietti non li dai mai i bacini?"
"Veramente si, ma non te lo voglio dire!"
-Ossegnùr!-
Interviene prontamente papà per cercare di rimediare: "forse voleva dire che vorrebbe darglieli ma non glielo vuole dire"
-si, bravo papà, illuditi, illuditi!-
"No, no io glieli dò davvero ma non ve lo voglio dire!
Va bè, adesso dormiamo, dai"
ma anche come Marta, Margherita e Matilde, i miei tre fiorellini e come Marco, il mio gigante buono!
martedì 29 gennaio 2013
domenica 27 gennaio 2013
Nicchiona, what else?
Da qualche giorno anche io ho avuto l'onore di essere stata insignita del bollino
Intanto ringrazio Lucia del blog "Là in mezzo al mar..." ( che peraltro mi ricorda di un periodo della mia infanzia quando ero fissata con la coda di cavallo altissima e mio padre, per sfottermi un po', mentre andavamo a scuola mi cantava questa canzoncina che iniziava così: "Come porti i capelli bella bionda?"), che è la Capa Nicchiona insieme con Francesca del blog "Mumtrioska", suo braccio destro, della quale voglio riportare un pensiero che condivido al 100%:
"Penso che si possa bloggare per crescere, per contribuire a fare cose belle, per confrontarsi e per imparare a stare al mondo, perché di virtuale, sul blog di nicchia, c’è solo la connessione."
Da quanto frequento questo mondo di blog più o meno famosi e più o meno nicchioni mi è capitato di confrontarmi moltissime volte con altre persone sugli argomenti più disparati, di imparare e di dare io stessa consigli...insomma l'intento del blog è sicuramente quello di lasciare una traccia della mia vita in questo momento e un ricordo per le mie bimbe ma è anche uno strumento che mi permette di partecipare attivamente e quotidianamente a quello che succede nella rete e...fuori!
Quindi con grande orgoglio dichiaro questo blog un fiero blog di nicchia!!!
:)
Intanto ringrazio Lucia del blog "Là in mezzo al mar..." ( che peraltro mi ricorda di un periodo della mia infanzia quando ero fissata con la coda di cavallo altissima e mio padre, per sfottermi un po', mentre andavamo a scuola mi cantava questa canzoncina che iniziava così: "Come porti i capelli bella bionda?"), che è la Capa Nicchiona insieme con Francesca del blog "Mumtrioska", suo braccio destro, della quale voglio riportare un pensiero che condivido al 100%:
"Penso che si possa bloggare per crescere, per contribuire a fare cose belle, per confrontarsi e per imparare a stare al mondo, perché di virtuale, sul blog di nicchia, c’è solo la connessione."
Da quanto frequento questo mondo di blog più o meno famosi e più o meno nicchioni mi è capitato di confrontarmi moltissime volte con altre persone sugli argomenti più disparati, di imparare e di dare io stessa consigli...insomma l'intento del blog è sicuramente quello di lasciare una traccia della mia vita in questo momento e un ricordo per le mie bimbe ma è anche uno strumento che mi permette di partecipare attivamente e quotidianamente a quello che succede nella rete e...fuori!
Quindi con grande orgoglio dichiaro questo blog un fiero blog di nicchia!!!
:)
giovedì 24 gennaio 2013
Pensieri
Sarà facile, a posteriori, voltarsi indietro e pensare ai regali che ci ha fatto questo periodo.
Ma io, che in fondo resto ottimista, voglio provare a guardare il buono che c'è.
Adesso.
Adesso che lui si sveglia con noi, mi prepara il caffè e le accompagna all'asilo
Adesso che, tornando a casa ci apre la porta con il sorriso e se le sbaciucchia tutte
Adesso che il venerdì scappo prima e riusciamo a pranzare soli soletti
Adesso che lavoro con più impegno ed entusiasmo, perchè mi accorgo di quanto io sia fortunata
Adesso che tocca a me sostenere lui, dopo tutta la pazienza che lui ha avuto per i miei momenti bui
Adesso che la prova ci unisce e ci rafforza
Adesso che mi sento ancora più grata verso i miei fiorellini per ogni momento sereno passato insieme, l'allegra confusione, le corse in corridoio, le urla felici, i rari silenzi, gli abbracci stretti.
Ma io, che in fondo resto ottimista, voglio provare a guardare il buono che c'è.
Adesso.
Adesso che lui si sveglia con noi, mi prepara il caffè e le accompagna all'asilo
Adesso che, tornando a casa ci apre la porta con il sorriso e se le sbaciucchia tutte
Adesso che il venerdì scappo prima e riusciamo a pranzare soli soletti
Adesso che lavoro con più impegno ed entusiasmo, perchè mi accorgo di quanto io sia fortunata
Adesso che tocca a me sostenere lui, dopo tutta la pazienza che lui ha avuto per i miei momenti bui
Adesso che la prova ci unisce e ci rafforza
Adesso che mi sento ancora più grata verso i miei fiorellini per ogni momento sereno passato insieme, l'allegra confusione, le corse in corridoio, le urla felici, i rari silenzi, gli abbracci stretti.
domenica 20 gennaio 2013
Anatomia/1
"Ma la zia C., adesso che ha un bimbo nella pancia, può mangiare?"
-eh no, è troppo ingombrante...non ci entra più niente!-
"Mamma, senti qua nella pancia c'è tutto il mangiare che rotola rotola!"
"Ora che sono piccola faccio la pipì seduta ma quando divento grande come il mio amico M. la farò in piedi anche io, vero?"
-ehm, no cara. Spero proprio di no!-
"Sai che la maestra M. ci dice sempre che ha gli occhi anche dietro e ci vede pure se sta girata.
Ma come è possibile?"
-Alla maestra M. nulla è impossibile!-
-eh no, è troppo ingombrante...non ci entra più niente!-
"Mamma, senti qua nella pancia c'è tutto il mangiare che rotola rotola!"
"Ora che sono piccola faccio la pipì seduta ma quando divento grande come il mio amico M. la farò in piedi anche io, vero?"
-ehm, no cara. Spero proprio di no!-
"Sai che la maestra M. ci dice sempre che ha gli occhi anche dietro e ci vede pure se sta girata.
Ma come è possibile?"
-Alla maestra M. nulla è impossibile!-
giovedì 17 gennaio 2013
Quel luogo dove l'epidurale è tabu'!
Questi primi mesi dell'anno nuovo mi hanno portato notizie di bimbi in arrivo o appena nati e il pensiero è stato richiamato sul luogo dove è nata Margherita, un posto non solo bello ma anche funzionale e organizzato, cosa che nella mia città non è proprio la regola.
A differenza di Marta, che è nata nel reparto tradizionale, per Marghe ho scelto il Centro Nascita Alternativo che, detto così, suona un po' esoterico ma in realtà è un reparto maternità totalmente gestito dalle ostetriche dove si cerca di far vivere questa esperienza nel modo più naturale possibile.
Bandita quindi l'epidurale e, neanche a dirlo, il cesareo; si partorisce nella propria stanza (singola... tutta per te!) oppure in una piscina enorme dentro una stanza tutta blu e, una volta che hai tra le braccia il tuo frugoletto lo tieni 24h su 24 con te visto che non esiste la nursery.
In compenso c'è la stanza dove si può mangiare insieme alla tua famiglia e sopratutto dove, al mattino, ci si può preparare la colazione come e quando si preferisce.
Possono entrare solo il papà, i fratelli/sorelle e i nonni senza limiti di orario ma qualsiasi altra visita è vietata proprio per cercare di favorire la tranquillità e la ripresa della neomamma.
Per me è stato bellissimo provare questa esperienza anche perchè, quando è nata la sorellina, Marta aveva solo 1 anno e mezzo ed è stato importante che potesse passare tanto tempo insieme a noi anche già nei primissimi giorni: abbiamo cenato sempre insieme e ci siamo abituati alla nuova vita in quattro, senza aspettare di arrivare a casa.
Ovviamente questa scelta l'ho fatta al secondo parto, quando già sapevo cosa mi aspettava, qual era il mio limite di sopportazione del dolore e quali sarebbero stati presumibilmente i miei tempi (brevissimi, me lo avevano già detto poichè il primo parto era stato abbastanza rapido).
Mi sono ritovata in un ambiente familiare, colorato e tranquillo come a casa ma seguita comunque da ostetriche e, all'occorrenza, dottori.
Un posto da pubblicizzare e consigliare sicuramente!
A differenza di Marta, che è nata nel reparto tradizionale, per Marghe ho scelto il Centro Nascita Alternativo che, detto così, suona un po' esoterico ma in realtà è un reparto maternità totalmente gestito dalle ostetriche dove si cerca di far vivere questa esperienza nel modo più naturale possibile.
Bandita quindi l'epidurale e, neanche a dirlo, il cesareo; si partorisce nella propria stanza (singola... tutta per te!) oppure in una piscina enorme dentro una stanza tutta blu e, una volta che hai tra le braccia il tuo frugoletto lo tieni 24h su 24 con te visto che non esiste la nursery.
In compenso c'è la stanza dove si può mangiare insieme alla tua famiglia e sopratutto dove, al mattino, ci si può preparare la colazione come e quando si preferisce.
Possono entrare solo il papà, i fratelli/sorelle e i nonni senza limiti di orario ma qualsiasi altra visita è vietata proprio per cercare di favorire la tranquillità e la ripresa della neomamma.
Per me è stato bellissimo provare questa esperienza anche perchè, quando è nata la sorellina, Marta aveva solo 1 anno e mezzo ed è stato importante che potesse passare tanto tempo insieme a noi anche già nei primissimi giorni: abbiamo cenato sempre insieme e ci siamo abituati alla nuova vita in quattro, senza aspettare di arrivare a casa.
Ovviamente questa scelta l'ho fatta al secondo parto, quando già sapevo cosa mi aspettava, qual era il mio limite di sopportazione del dolore e quali sarebbero stati presumibilmente i miei tempi (brevissimi, me lo avevano già detto poichè il primo parto era stato abbastanza rapido).
Mi sono ritovata in un ambiente familiare, colorato e tranquillo come a casa ma seguita comunque da ostetriche e, all'occorrenza, dottori.
Un posto da pubblicizzare e consigliare sicuramente!
lunedì 14 gennaio 2013
Lettera alle mie figlie, per spiegare il lavoro che non c'è
Cari piccoli fiorellini miei
che adesso dormite beate nei vostri lettini, abbracciando forte conigli a strisce e bambolotti senza capelli, che russate e ciucciate rumorosamente e va bene così perchè vuol dire che state dormendo profondamente
Care piccoline, dicevo, vi devo scrivere due righe per spiegarvi questo momento che stiamo passando, perchè lo so che siete furbe e avete capito che c'è qualcosa di strano ma forse non potete afferrare davvero cosa ci sia di così preoccupante se adesso papà passa molto più tempo con voi, se vi accompagna e spesso vi prende dall'asilo, se quando siete malate o c'è sciopero non è più la mamma che resta a casa...
Lo so, per voi è una festa e ve lo state gustando questo papà, anche se spesso lo vedete triste, anche se a volte vorreste parlargli ma lui non vi sente subito perchè...chissà a cosa sta pensando, anche se ci vedete discutere, certi momenti animatamente, altre volte a voce bassa...sperando di non far ricadere su di voi la nostra preoccupazione.
Lui ha cercato di spiegarvi, quasi sorridendo, che adesso i suoi colleghi vogliono che stia un po' a casa ma non so se avete capito che da sorridere c'è poco.
Forse si, l'avete capito, e si nota da come siete brave e tranquille in questo periodo, da come lo riempite di bacini e abbracci, da come chiedete continuamente di lui quando per caso si allontana qualche oretta per una commissione.
Vi ringrazio piccoline mie perchè per noi è difficile apparire in un modo se in realtà la preoccupazione ci fa essere tristi, arrabbiati, spaventati per il futuro...nostro, ma sopratutto vostro...
Per me è quasi impossibile trattenere il nervosismo e il malumore, abbassare la voce o rimandare certi discorsi ad un momento più tranquillo
Per lui è complicatissimo far la faccia allegra se il telefono oggi non ha squillato neanche una volta e se il computer non ha recapitato neanche una mail
Ma vi ringrazio perchè è anche grazie a voi, alle vostre risate, alle vostre canzoncine stonate, ai vostri codini che rimbalzano nell'aria se ogni giorno troviamo la forza di guardare avanti con speranza, nonostante tutto.
La vostra mamma
Questo post partecipa al blogstorming
che adesso dormite beate nei vostri lettini, abbracciando forte conigli a strisce e bambolotti senza capelli, che russate e ciucciate rumorosamente e va bene così perchè vuol dire che state dormendo profondamente
Care piccoline, dicevo, vi devo scrivere due righe per spiegarvi questo momento che stiamo passando, perchè lo so che siete furbe e avete capito che c'è qualcosa di strano ma forse non potete afferrare davvero cosa ci sia di così preoccupante se adesso papà passa molto più tempo con voi, se vi accompagna e spesso vi prende dall'asilo, se quando siete malate o c'è sciopero non è più la mamma che resta a casa...
Lo so, per voi è una festa e ve lo state gustando questo papà, anche se spesso lo vedete triste, anche se a volte vorreste parlargli ma lui non vi sente subito perchè...chissà a cosa sta pensando, anche se ci vedete discutere, certi momenti animatamente, altre volte a voce bassa...sperando di non far ricadere su di voi la nostra preoccupazione.
Lui ha cercato di spiegarvi, quasi sorridendo, che adesso i suoi colleghi vogliono che stia un po' a casa ma non so se avete capito che da sorridere c'è poco.
Forse si, l'avete capito, e si nota da come siete brave e tranquille in questo periodo, da come lo riempite di bacini e abbracci, da come chiedete continuamente di lui quando per caso si allontana qualche oretta per una commissione.
Vi ringrazio piccoline mie perchè per noi è difficile apparire in un modo se in realtà la preoccupazione ci fa essere tristi, arrabbiati, spaventati per il futuro...nostro, ma sopratutto vostro...
Per me è quasi impossibile trattenere il nervosismo e il malumore, abbassare la voce o rimandare certi discorsi ad un momento più tranquillo
Per lui è complicatissimo far la faccia allegra se il telefono oggi non ha squillato neanche una volta e se il computer non ha recapitato neanche una mail
Ma vi ringrazio perchè è anche grazie a voi, alle vostre risate, alle vostre canzoncine stonate, ai vostri codini che rimbalzano nell'aria se ogni giorno troviamo la forza di guardare avanti con speranza, nonostante tutto.
La vostra mamma
Questo post partecipa al blogstorming
domenica 6 gennaio 2013
Bambolotto avvisato...
Incesti
"Mamma, si è smontata la mia scopetta, me la aggiusti?"
"Si Marta...ma come hai fatto a ridurla così?"
"Io e Lalli stiamo picchiando i bambolotti perchè si abbracciano!"
Problemi di plin plin
"Mamma, Chicco ha fatto la pipì pel tella di nuovo oggi, quindi gli ho dato uno schiaffo!"
Pirata della strada
Appoggia Chicco sul pavimento, si allontana e inforca la bici.
"Plonti, i posti....via!!!"
Prende bene la mira e poi passa trionfante sul bambolotto...
Abbiamo creato un mostro.
"Mamma, si è smontata la mia scopetta, me la aggiusti?"
"Si Marta...ma come hai fatto a ridurla così?"
"Io e Lalli stiamo picchiando i bambolotti perchè si abbracciano!"
Problemi di plin plin
"Mamma, Chicco ha fatto la pipì pel tella di nuovo oggi, quindi gli ho dato uno schiaffo!"
Pirata della strada
Appoggia Chicco sul pavimento, si allontana e inforca la bici.
"Plonti, i posti....via!!!"
Prende bene la mira e poi passa trionfante sul bambolotto...
Abbiamo creato un mostro.
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