Rinchiuse in casa tre giorni, io e te, mentre tutti gli altri apparivano, sparivano, un po' giocavano e poi uscivano, partecipavano ai tuoi successi per poi inseguire i propri impegni.
Ecco l'ultima montagna da scalare dopo l'abbandono delle pappe e del passeggino: lasciare il pannolino e correre felici con il culetto leggero e libero.
L'inizio è stato in salita e le mutandine si allineavano senza sosta sul filo, poi i laghetti si sono diradati e i successi sono stati celebrati con applausi, urli, caramelle e abbracci.
Ci siamo godute il primo sole caldo della primavera sedute sul poggiolo addentando piccoli spicchi di mela, abbiamo letto insieme tante storie, mi hai aiutata con il tuo folletto nelle faccende di casa e abbiamo fatto i turni per la pipì.
Ora anche tu, "la Matille", sei diventata grande e mostri fiera la tua biancheria piena di unicorni, stelle e cuori.
Temo che la strada sia ancora tortuosa ma si sa, chi ben comincia...
ma anche come Marta, Margherita e Matilde, i miei tre fiorellini e come Marco, il mio gigante buono!
sabato 30 marzo 2019
martedì 26 marzo 2019
Il sigillo
All'inizio fu un biscotto, poi un morso ad una merendina.
In seguito la merendina nella cartella raddoppiò, una per lui e una per lei.
Lei approfitto' per mesi di questo gesto d'amore, in verità tentando di declinare di tanto in tanto l'offerta, ma poi, vista l'insistenza dell'amato, vi si arrese.
Oltre questa regola c'erano anche delle eccezioni: cuori di cioccolato, sacchetti di caramelle gommose, regali per ogni ricorrenza, culminati a San valentino in una maglietta con un grande cuore glitterato, al cui interno campeggiava la scritta LOVE.
Da qualche settimana però le cose sono cambiate: anche lui accetta la merenda che lei gli offre, ha capito che questo gesto gentile è più bello se diventa uno scambio alla pari.
E così, ogni mattina, negli zaini viaggia un pacchetto in più, destinato all'amato.
Pan di Spagna, cioccolato e briciole: il sigillo del loro amore.
In seguito la merendina nella cartella raddoppiò, una per lui e una per lei.
Lei approfitto' per mesi di questo gesto d'amore, in verità tentando di declinare di tanto in tanto l'offerta, ma poi, vista l'insistenza dell'amato, vi si arrese.
Oltre questa regola c'erano anche delle eccezioni: cuori di cioccolato, sacchetti di caramelle gommose, regali per ogni ricorrenza, culminati a San valentino in una maglietta con un grande cuore glitterato, al cui interno campeggiava la scritta LOVE.
Da qualche settimana però le cose sono cambiate: anche lui accetta la merenda che lei gli offre, ha capito che questo gesto gentile è più bello se diventa uno scambio alla pari.
E così, ogni mattina, negli zaini viaggia un pacchetto in più, destinato all'amato.
Pan di Spagna, cioccolato e briciole: il sigillo del loro amore.
lunedì 18 marzo 2019
Non so perché queste cose si dimenticano
Non so perché queste cose poi si dimenticano, rimpiazzate dai nuovi modi di comportarsi e di parlare, dal carattere che piano piano si modifica, dalle espressioni che si legano indissolubilmente alla persona e ne lasciano un ricordo inconfondibile.
Anche con te succederà, finirà che ci dimenticheremo di come sei buffa adesso, di come ti sforzi di raccontare tutto quello che ti succede all'asilo e, quando non ti vengono le parole, sospiri dicendo: "oh! no chiama"; ora che ti imponi sulle tue sorelle: "Marghe zitta, ora parla Maty!", "Tu guarda le case, io canto", oppure le sgridi con le braccia sui fianchi: "no-si-fa!" scandendo minacciosa le parole.
Forse ci dimenticheremo di quando in macchina urli a papà di andare piano, di quando mi rimproveri se non cammino sul marciapiede, di quando ringrazi l'autobus per averci fatto passare sulle strisce o ti nascondi impaurita al passaggio di un cane perché hai paura che ti lecchi la mano.
Chissà se finirà nel dimenticatoio la tua espressione goduta mentre addenti un bignè pieno di cioccolata e, ancora con la bocca piena, dici: "mmm bono!", oppure l'impegno che metti quando nel bagnetto ti sfreghi con la tua piccola spugna tonda elencando tutte le parti del corpo, chissà se rimarrà memoria di quando ti leggi da sola i libri facendo le vocine, di quando appoggi le mani a terra e tiri su una gamba spiegando che fai ginnastica, di quando cerchi papà che ti faccia i "conini" o Marghe perché ti vesta da ballerina e danzi con te o Marta perché ti consoli dopo qualche sgridata.
Chissà se ci ricorderemo di quelle domeniche mattina in cui, tutte e tre nello stesso letto, giocavate a fare i mostri e ci svegliavate con ululati e risate...la sveglia più bella del mondo...
Anche con te succederà, finirà che ci dimenticheremo di come sei buffa adesso, di come ti sforzi di raccontare tutto quello che ti succede all'asilo e, quando non ti vengono le parole, sospiri dicendo: "oh! no chiama"; ora che ti imponi sulle tue sorelle: "Marghe zitta, ora parla Maty!", "Tu guarda le case, io canto", oppure le sgridi con le braccia sui fianchi: "no-si-fa!" scandendo minacciosa le parole.
Forse ci dimenticheremo di quando in macchina urli a papà di andare piano, di quando mi rimproveri se non cammino sul marciapiede, di quando ringrazi l'autobus per averci fatto passare sulle strisce o ti nascondi impaurita al passaggio di un cane perché hai paura che ti lecchi la mano.
Chissà se finirà nel dimenticatoio la tua espressione goduta mentre addenti un bignè pieno di cioccolata e, ancora con la bocca piena, dici: "mmm bono!", oppure l'impegno che metti quando nel bagnetto ti sfreghi con la tua piccola spugna tonda elencando tutte le parti del corpo, chissà se rimarrà memoria di quando ti leggi da sola i libri facendo le vocine, di quando appoggi le mani a terra e tiri su una gamba spiegando che fai ginnastica, di quando cerchi papà che ti faccia i "conini" o Marghe perché ti vesta da ballerina e danzi con te o Marta perché ti consoli dopo qualche sgridata.
Chissà se ci ricorderemo di quelle domeniche mattina in cui, tutte e tre nello stesso letto, giocavate a fare i mostri e ci svegliavate con ululati e risate...la sveglia più bella del mondo...
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Matilde,
Quello che non voglio dimenticare
martedì 12 marzo 2019
Piccolezze
I sorrisi delle due sciatrici, ogni anno più brave
Lo stupore di una piccola alle prese con slittino e pupazzi
Quel fruscio della neve sotto gli sci
Fare colazione con Pan brioche e marmellata
Il silenzio tra gli alberi ancora spogli
La soddisfazione dopo la prima pista nera, affrontata insieme senza paura
Un "Buon Petito!" esclamato guardandosi attorno soddisfatta che risolleva l'umore di una serata partita tragicamente
Nasi abbronzati
La stanchezza, quella buona, dopo due giorni sulle piste
L'odore del prosciutto appena affettato
Una cena speciale
Vederle addormentate in macchina tutte e tre nella stessa posizione
Sentirsi ringraziare per due semplici giorni di sci insieme
Lo stupore di una piccola alle prese con slittino e pupazzi
Quel fruscio della neve sotto gli sci
Fare colazione con Pan brioche e marmellata
Il silenzio tra gli alberi ancora spogli
La soddisfazione dopo la prima pista nera, affrontata insieme senza paura
Un "Buon Petito!" esclamato guardandosi attorno soddisfatta che risolleva l'umore di una serata partita tragicamente
Nasi abbronzati
La stanchezza, quella buona, dopo due giorni sulle piste
L'odore del prosciutto appena affettato
Una cena speciale
Vederle addormentate in macchina tutte e tre nella stessa posizione
Sentirsi ringraziare per due semplici giorni di sci insieme
mercoledì 6 marzo 2019
Ogni giorno la stessa storia...
In caso di farmacia vuota
"Come mai non c'è nessuno? Stanno tutti bene?"
"Visto che non c'è coda non ho preso il numero...vi faccio risparmiare!"
La spesa
"Uh quanto mi fa spendere! Ormai lascio più soldi qui che in macelleria!"
"Ecco, quante belle scatole! Anche oggi ho fatto la spesa"
"Ha visto dottoressa? Questo è il mio pranzo!"
"Ma questi soldi li vuole tutti insieme o a rate?"
Ovviamente li proviamo tutti
"Ma che gusto ha questo sciroppo? Sono tanto grandi le compresse? Ma la menta forte è proprio così forte?"
Immunità
"Dottoressa come mai starnutisce? Proprio lei che è in mezzo alle medicine si ammala?"
Casi umani
"Mi dia qualcosa per il mal di gola"
"Certo, è per un adulto o un bambino?"
"È per la mia fidanzata... è grande ma è come se fosse una bambina!"
"Il mio bambino ha la febbre, cosa mi consiglia?"
"Quanti anni ha?"
"Ventiquattro"
"Questa medicina la vuole in compresse o supposte?"
"Mi dia le supposte che se sono in giro e mi viene mal di testa...!"
"Come mai non c'è nessuno? Stanno tutti bene?"
"Visto che non c'è coda non ho preso il numero...vi faccio risparmiare!"
La spesa
"Uh quanto mi fa spendere! Ormai lascio più soldi qui che in macelleria!"
"Ecco, quante belle scatole! Anche oggi ho fatto la spesa"
"Ha visto dottoressa? Questo è il mio pranzo!"
"Ma questi soldi li vuole tutti insieme o a rate?"
Ovviamente li proviamo tutti
"Ma che gusto ha questo sciroppo? Sono tanto grandi le compresse? Ma la menta forte è proprio così forte?"
Immunità
"Dottoressa come mai starnutisce? Proprio lei che è in mezzo alle medicine si ammala?"
Casi umani
"Mi dia qualcosa per il mal di gola"
"Certo, è per un adulto o un bambino?"
"È per la mia fidanzata... è grande ma è come se fosse una bambina!"
"Il mio bambino ha la febbre, cosa mi consiglia?"
"Quanti anni ha?"
"Ventiquattro"
"Questa medicina la vuole in compresse o supposte?"
"Mi dia le supposte che se sono in giro e mi viene mal di testa...!"
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