Ho sempre desiderato una bambina.
Non solo perchè ai tempi in cui aspettavo Marta i maschi della famiglia di Marco erano nettamente prevalenti (3 fratelli e una sorella; 4 nipotini e 2 nipotine) e temevo che ci fosse una certa "predisposizione" genetica a sfornare fagotti azzurri.
Le femmine si possono vestire e agghindare, si possono pettinare con codini, treccine, mollette, cappellini, cerchietti...
Il vestiario dà una gamma di possibilità molto maggiore e anche solo con un piccolo particolare le puoi rendere davvero irresistibili: è un divertimento anche per me che non amo passare ore davanti allo specchio a scegliere abbinamenti e accostare colori.
Lo so, me lo hanno detto in tanti che con due femmine siamo spacciati, che tra una decina di anni faranno (faremo) le lotte per il bagno, che in certi periodi del mese sarà meglio -per papà- chiudersi in un bunker antiatomico ad aspettare che gli ormoni impazziti siano passati; Che quando inizieranno ad uscire ci consumeremo dall'ansia e dalla preoccupazione, che se saranno troppo belle sarà un problema e se lo saranno troppo poco saranno guai ugualmente...
Però.
Però sono certa che nessun maschietto di due anni e mezzo, uscito dal bagno avrebbe mai detto una cosa del genere:
"Mamma ho fatto la cacca, ho fatto due fiori di pesco"
ma anche come Marta, Margherita e Matilde, i miei tre fiorellini e come Marco, il mio gigante buono!
giovedì 25 aprile 2013
martedì 16 aprile 2013
Felicità è...
Felicità è dondolarsi sedute sulla stessa altalena
Divorare piatti di pasta fredda sedute sul prato
Raccogliere margherite
Far volare le macchinine di un bambino galantuomo che ha pensato anche a loro, infilandone tre nel suo zainetto
Far fare il bagnetto alle pietre lanciandole a mucchietti nel fiume
Camminare svelte su un sentiero nel bosco:"che fatica mamma! Pelò sono blava!"
Accaparrarsi furbette il pezzo più grosso di cioccolata
Rincorrere l'amichetto M.chiamandolo a gran voce, ridere tutti e tre girando vorticosamente su una giostra, tenersi per mano camminando davanti ai papà
Fare pipì sulle formiche
Parrucchiarsi a vicenda nella vasca piena di schiuma e pesci di plastica
Addormentarsi felici e stanchissime
Felicità è...guardarle e chiedersi se ci meritiamo tutto questo...
Divorare piatti di pasta fredda sedute sul prato
Raccogliere margherite
Far volare le macchinine di un bambino galantuomo che ha pensato anche a loro, infilandone tre nel suo zainetto
Far fare il bagnetto alle pietre lanciandole a mucchietti nel fiume
Camminare svelte su un sentiero nel bosco:"che fatica mamma! Pelò sono blava!"
Accaparrarsi furbette il pezzo più grosso di cioccolata
Rincorrere l'amichetto M.chiamandolo a gran voce, ridere tutti e tre girando vorticosamente su una giostra, tenersi per mano camminando davanti ai papà
Fare pipì sulle formiche
Parrucchiarsi a vicenda nella vasca piena di schiuma e pesci di plastica
Addormentarsi felici e stanchissime
Felicità è...guardarle e chiedersi se ci meritiamo tutto questo...
mercoledì 10 aprile 2013
Motivatrice/2
Già qualche mese fa (vedi qui) ci svelava le sue doti di coach...
...uno dei giorni scorsi ha mostrato di saper motivare anche la sorella....senza tenere conto delle conseguenze, però!
Mamma e Marta in bagno. Entra Marghe.
"Voio vedere la Marta che fa la cacca, poffo mamma?"
"Se proprio ci tieni, resta pure!"
La scruta con attenzione, gira un po' a destra del water, un po' a sinistra..per monitorare la situazione.
Poi si piazza di fronte a Marta, chiude le mani pugnetto e si piega un pochino sulle ginocchia; culetto in fuori e aria contrita:
"Fpingi Marta, così: mmmmmmh!"
Il coaching fa il suo effetto e la sorella produce.
Marghe è tutta soddisfatta: "Brava, hai fatto la caaaaacca!"
Poi si ferma, si guarda intorno:
"Fi, Pelò che puffa,eh!"
E se ne va disgustata.
...uno dei giorni scorsi ha mostrato di saper motivare anche la sorella....senza tenere conto delle conseguenze, però!
Mamma e Marta in bagno. Entra Marghe.
"Voio vedere la Marta che fa la cacca, poffo mamma?"
"Se proprio ci tieni, resta pure!"
La scruta con attenzione, gira un po' a destra del water, un po' a sinistra..per monitorare la situazione.
Poi si piazza di fronte a Marta, chiude le mani pugnetto e si piega un pochino sulle ginocchia; culetto in fuori e aria contrita:
"Fpingi Marta, così: mmmmmmh!"
Il coaching fa il suo effetto e la sorella produce.
Marghe è tutta soddisfatta: "Brava, hai fatto la caaaaacca!"
Poi si ferma, si guarda intorno:
"Fi, Pelò che puffa,eh!"
E se ne va disgustata.
domenica 7 aprile 2013
Fino ad esaurimento scorte
"Mamma ma se arriva un altro fratellino poi giochiamo tutti insieme?"
"Certo Marta, tutti e tre insieme....saresti contenta?"
"Si....però non lo so se in cielo sono rimasti ancora fratellini da mandare da noi!"
"Certo Marta, tutti e tre insieme....saresti contenta?"
"Si....però non lo so se in cielo sono rimasti ancora fratellini da mandare da noi!"
giovedì 4 aprile 2013
Quattro/quattro
Dieci anni fa i tuoi appostamenti alla fermata finivano, così come i trepidanti incitamenti della tua futura suocera che cercava di accelerare le mie operazioni di trucco e parrucco; Io ancora ignara di tutti gli autobus che nel frattempo tu lasciavi passare per aspettare me e lei che dalla finestra osservava e, da tempo, aveva già capito tutto.
Allora ho iniziato ad essere più puntuale e, un pomeriggio di Aprile, ti ho seguita fino al mare per mangiare il primo gelato della stagione, poi su su a vedere la città dall'alto e di nuovo a casa, ad attendere un tuo messaggio, che per le prime volte finiva sempre così: "a presto. O no?"
E io che non sapevo se preoccuparmi o offendermi...ma era solo una tua tattica, avrei dovuto capirlo subito!
Dieci anni fa iniziavamo il nostro cammino insieme, fatto di progetti e sogni già concreti: anche se le parole ci facevano un po' paura erano chiare dentro di noi. E così è stato.
Sono stati anni che ci hanno portati lontani, telefonate veloci e mail lunghissime, le prime scelte, un matrimonio preparato a distanza; Anni che ci hanno fatto provare il dono di vivere le difficoltà insieme, da troppo lontani a sempre vicini e ancora non so come abbiamo fatto a non litigare quasi mai.
Due fiorellini che ci riempiono il cuore, le giornate e le braccia.
Dieci anni e la vita con te è così facile.
Grazie mio gigante buono; una sera, ai giardini ci siamo chiesti come saremmo stati dopo vent'anni.
Siamo già a metà strada e spero che la prossima metà sia altrettanto piena e bella.
Allora ho iniziato ad essere più puntuale e, un pomeriggio di Aprile, ti ho seguita fino al mare per mangiare il primo gelato della stagione, poi su su a vedere la città dall'alto e di nuovo a casa, ad attendere un tuo messaggio, che per le prime volte finiva sempre così: "a presto. O no?"
E io che non sapevo se preoccuparmi o offendermi...ma era solo una tua tattica, avrei dovuto capirlo subito!
Dieci anni fa iniziavamo il nostro cammino insieme, fatto di progetti e sogni già concreti: anche se le parole ci facevano un po' paura erano chiare dentro di noi. E così è stato.
Sono stati anni che ci hanno portati lontani, telefonate veloci e mail lunghissime, le prime scelte, un matrimonio preparato a distanza; Anni che ci hanno fatto provare il dono di vivere le difficoltà insieme, da troppo lontani a sempre vicini e ancora non so come abbiamo fatto a non litigare quasi mai.
Due fiorellini che ci riempiono il cuore, le giornate e le braccia.
Dieci anni e la vita con te è così facile.
Grazie mio gigante buono; una sera, ai giardini ci siamo chiesti come saremmo stati dopo vent'anni.
Siamo già a metà strada e spero che la prossima metà sia altrettanto piena e bella.
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