lunedì 31 dicembre 2018

Per l'ottava volta...un anno in un post!

Eccoci qui, come ogni anno, a ripercorrere mese per mese quello che è successo in questi lunghissimi e insieme velocissimi 365 giorni…

A Gennaio la nostra piccola di casa iniziava a mostrare il suo caratterino
A Febbraio ricevevo complimenti inusuali e festeggiavo i nove anni della mia bambina grande
Marzo si è aperto con una bruttissima notizia ma mi ha regalato picchi vertiginosi di autostima
Ad Aprile facevamo il conto alla rovescia per il nostro importante anniversario e scoprivamo la chiave della felicità
Maggio ci vedeva festeggiare i nostri primi dieci anni insieme
A Giugno vivevo il mio tete a tete con Matilde facendomi prendere dalla malinconia del tempo che vola e insieme gioivo per un trasloco imminente
Luglio iniziava con la solita modestia della nostra mezzanina e finiva con il primo campo dei lupetti di Marta 
Ad Agosto festeggiavamo i primi due anni del nostro leoncino e ci preparavamo al viaggio Marsigliese
Con Settembre ricominciava la routine e arrivavano gli otto anni di Marghe
Ad Ottobre era chiaro che papà non capisse nulla in fatto di donne e per la prima volta una di noi passava sotto i ferri
A Novembre riflettevo sulla mia vita incasinata
A Dicembre avevo un'altra donna a cui badare, un po' più cresciuta e riguardavo indietro nei Natali passati



mercoledì 26 dicembre 2018

Natale privilegiato

Anche questo Natale è passato con i suoi chilometri di nastro argentato, tonnellate di carta strappata, teglie di cannelloni preparate all'ultimo minuto, innumerevoli spiedini, 21 persone intorno ad un tavolo ad L e un appuntamento che sta diventando una tradizione.
Bimbi che crescono e ragazzi che si trasformano, una partita di calcio tra cugini, cognate in fuga, regali piccoli piccoli e montagne di dolci da smaltire.
Anche quest'anno ho visto le loro facce stupite, incredule e felici, ho capito che la magia di Babbo Natale è ancora autentica, ho gustato una colazione preparata dalle bimbe grandi e un risveglio al suono delle loro risate, tutte e tre sotto le coperte dello stesso letto.
Quest'anno piu' che mai ho sentito quanto sono privilegiata per tutti gli affetti che ho intorno, per la salute che ci accompagna, per i rapporti che possono mantenersi solo se coltivati con costanza e amore, per queste giornate serene senza pensieri malinconici.
Anche stasera posso dire solo grazie.

giovedì 20 dicembre 2018

Dieci Natali fa

Dieci Natali fa eravamo soli con una quasi figlia in pancia, in una casa ordinatissima e piena di piante che, ancora ignare degli attentati a cui sarebbero state soggette, sorridevano da ogni angolo.
Dieci Natali fa stavamo preparando la valigia per la mini vacanza a Salisburgo dove avremmo trovato un freddo indescrivibile, luci, mercatini e dolcetti.
A quell'epoca viaggiavamo con il bagagliaio vuoto, ad ogni ora del giorno e della sera, con la musica che avevamo scoperto piacere ad entrambi e io facevo delle sonore dormite con il sedile reclinato e il rumore avvolgente del motore della Mini verde.
Dieci Natali fa la nostra vita era tranquilla, ci dedicavamo allo shopping natalizio,  all'acquisto del nostro altissimo albero e delle decorazioni tutte nuove; partecipavamo ad aperitivi e cene di auguri, passavamo le sere a riempire barattoli di marmellata fatta in casa e i pomeriggi a cucinare con il sottofondo di musiche natalizie.
Dieci Natali fa eravamo due sposini un po' spaventati all'idea di diventare genitori e quell' anno sotto l'albero erano più i pacchetti per la nostra bimba piuttosto che per noi.
I Natali che si sono susseguiti sono stati tutti molto meno tranquilli ma sicuramente più magici, pieni, emozionanti: ogni bimba ci ha portato i suoi regali, lo stupore nello scoprire le lucine e la gioia nel trovare tanti regali a lungo attesi.
Non so quanto a lungo continuerà questa magia ma spero che l' atmosfera di questi giorni sia sempre presente nella nostra rumorosa, frettolosa, numerosa famiglia!

martedì 11 dicembre 2018

Un baffo

Pomeriggio.
Bimbe con amica venuta a trovarle.
Un gioco che prende una piega non molto gradita...
"Bimbe lo sapete che non voglio che facciate certi giochi!"
-sbuffi, sospiri-
Amica: "Va be'dai, facciamo piano così vostra mamma non se ne accorge!"
Marghe: "E no! Noi obbediamo alla nostra mamma! Ha detto che non si fa e noi non lo facciamo!"

Tata Lucia mi fa un baffo.

sabato 8 dicembre 2018

Nonna (bis)

Da quasi due mesi ormai abbiamo questo appuntamento fisso che si somma alle mie corse quotidiane ma che sta diventando una piacevole abitudine.
All'inizio hai dovuto abituarti a queste punturine, eri agitata e sbagliavi tutto, poi ti sei rassegnata e adesso ti fai trovare con ogni cosa pronta...
Quando arrivo mi racconti cosa ti sei cucinata, cosa hai in programma per la giornata, mi chiedi della mia e poi, dopo aver controllato di aver fatto tutto giusto, mi congedi in fretta ringraziandomi mille volte per questi cinque minuti che ti dedico.
Io invece penso che sia un bel modo per dirti grazie: per i girotondi nell'ingresso, per le infinite partite a carte, per avermi parlato di un passato lontano fatto di guerra, uncinetto, preghiere e Fioretti, per le lasagne e i cannoli, per i ghiacciolini rotondi di salsa di pomodoro, per tutte le volte che ti abbiamo sconquassato la casa...

Da quasi due mesi ogni mattina salgo da te e mi stupisco di come sei forte, testarda, tenace e lucida: a novantatre' anni hai cavalcato un 600 di glicemia e ne sei uscita a testa alta, agguerrita più di prima.


domenica 2 dicembre 2018

Debutti e imprevisti

Che emozione su quel palco.
Che emozione sotto il palco, nel buio della platea, per la prima volta dall'altra parte.
Aspettarti con gli occhi fissi ad una quinta, vederti poi sbucare, la più piccola del tuo corso, tutta nera e con i guanti bianchi.
Quei guanti che ti hanno fatto lo scherzo di non volersi sistemare e ti hanno quasi rovinato il debutto.
Come sempre non ti sei arresa e sei arrivata alla fine senza sbagliare niente ma con la faccia seria seria.
Oggi mi hai dimostrato ancora una volta che sei capace di superare tutti gli ostacoli: la prossima volta aggiungici un sorriso, piccola ballerina mia!

martedì 27 novembre 2018

La vita che mi sono scelta

Un calendario pieno di appuntamenti, promemoria che squillano ogni giorno sul telefono, le scale percorse su e giu tre o quattro volte, tasche zeppe di appunti.
Sumeri e Babilonesi, moltiplicazioni a quattro cifre, "c'è un trenino lungo che attraversa la città", merende missionarie, "domani portare la polenta per la sabbiera".
Consulti a distanza, amici a casa ogni weekend, tempo infinito in cucina a preparare il minimo indispensabile per la sopravvivenza settimanale, "fatelo voi che siete giovani".
Abbracci di incoraggiamento, rubrica cuori innamorati, consulenze calcistiche, parole soppesate, urlacci trattenuti, ohmmm...

La vita che mi sono scelta è un'altalena di umori e sentimenti, è piena di persone, messaggi, telefonate e pensieri, è estenuante e divertente, è una corsa al tempo libero che non avrò mai perché in fondo mi piace riempire le giornate e scacciare la noia.
La vita che mi sono scelta è piena di relazioni perché è così che ho imparato ad essere felice!

domenica 18 novembre 2018

Novembre non ti temo

Novembre, un mese inutile.
Fa freddo ma non ancora un vero freddo, fa buio presto ma non ci sono ancora le luci di Natale, è autunno ma ormai il fascino della stagione che cambia è passato e manca troppo tempo all'inverno.
Novembre, sei il mese dei primi malanni, della pioggia che da queste parti ci devasta ogni anno, dei pomeriggi chiusi in casa dopo un'estate all'aperto.
Solo un giorno di festa, nessun compleanno, nessuna ricorrenza in famiglia; la stanchezza del cambio dell'ora e dei primi due mesi di scuola che iniziano a farsi sentire.

Però devo dire che da qualche anno sei anche il mese che apre l'attesa con le prove della letterina per Babbo Natale, che porta le nuove puntate dello zecchino d'oro, guardato sul divano mentre la mamma stira, sei il mese delle marmellate, delle torte e degli esperimenti in vista dei regali, della consapevolezza che un altro anno sta correndo via e della necessità di portare a termine i buoni propositi di Gennaio...

venerdì 9 novembre 2018

Per tutto questo

È per quando cantiamo in macchina quella canzone con i versi tutti sbagliati degli animali
È per quando ti arrampichi sulla seggiolina e vuoi aiutarmi a sbucciare le "pattole", patate nel tuo linguaggio buffo
Per quando ti illumini vedendomi sulla porta dell'asilo
Per quando mi tiri le guance finché non faccio una boccaccia e scoppi a ridere con la testa indietro
È anche per quando mi sorprendi con parole nuove ogni giorno, per la bellezza del mondo che mi fai scoprire, per la felicità che ti provoca ogni piccola cosa... anche la terza volta non smetto di stupirmi
È per quando imiti le tue sorelle o cerchi rifugio tra le loro braccia dopo una sgridata
È per quando ti guardi soddisfatta allo specchio e fai le facce buffe sorridendoti compiaciuta
È per quando coccoli così dolcemente il tuo bambolotto o pretendi di venire a colazione con tutti e quattro i tuoi pupazzi

È per questo che si ha il coraggio di ricominciare
È per tutto questo che ti ringrazio, mia piccola terza bambina

mercoledì 31 ottobre 2018

Una piccola streghetta

Sono una piccola streghetta, con un cappello a punta lungo lungo pieno di fantasmi e una borsetta dove mettere le caramelle.
Oggi pomeriggio con le mie sorelle e i loro amici me ne sono andata in giro trotterellando per il quartiere, entrando e uscendo dai negozi come mi pareva: quando ho capito il meccanismo di questo nuovo gioco ho sfoggiato la mia faccia più buffa e, urlando "nchio! nchio!" ho riempito tutta la mia piccola borsetta.
Ho imparato a prendere per mano la sorellona più grande che si vergogna sempre moltissimo e a farmi accompagnare dentro: lei si faceva coraggio e io mi facevo aiutare a farmi notare in mezzo alla folla di bambini. Con un abile movimento aprivo la borsa e sorvegliavo attentamente quello che cadeva dentro, poi uscivo di corsa verso la mamma e imitavo il suo saluto: " vederci!"
Ora sono molto stanca perché la conquista dei dolcetti è stata impegnativa.

lunedì 22 ottobre 2018

Tagli e cuciture

Tu, proprio tu, che sei la piu timida e paurosa, quella che non si espone, non si butta per paura di sbagliare, proprio tu che quando hai iniziato a camminare stavi rasente ai muri con la schiena appoggiata perché non ti sentivi sicura, che odi dover scegliere e preferisci startene in disparte a studiare la situazione...
Proprio tu che fai credere al mondo di essere una fifona ti riveli poi coraggiosa e affronti tutto con il tuo altissimo senso del dovere, andando fino in fondo, magari con gli occhi chiusi e i pugni stretti ma senza mai tirarti indietro.
Sei entrata allegra e curiosa nell'ospedale dei bambini, ti sei infilata il pigiama e hai aspettato con pazienza leggendo il tuo libro. Hai un po' tremato davanti all'ago di quella dottoressa con la cuffietta dei Simpson e mi hai fatto impressione per esserti addormentata in pochi secondi sotto i miei occhi.
Quando ti sei risvegliata hai fatto un po' la matta perché intorno a te era tutto confuso, le luci, le nostre voci e quei sogni che andavano e venivano...
L' anestesia ti ha fatto dimenticare anche il giro in ascensore sulla barella, a cui tenevi tanto.
Dopo una settimana sei tornata la nostra Marta di sempre, che scalpita per correre e saltare, piena di energia e sorrisi.
Anche questa volta sei stata tanto tanto coraggiosa, bambina mia!

venerdì 12 ottobre 2018

Ignoranza

Marghe: "Sai che oggi a danza la mamma di una bimba si è portata via il suo reggiseno quindi, quando ci siamo cambiate per uscire, lei è andata via senza!"
Papà: " Ma cosa se ne fa una bambina del reggiseno?"
Marghe: "Oh, papà! Tu non sai niente di donne!"

domenica 7 ottobre 2018

Camicie

Odio stirare.
Odio sopratutto stirare le camicie.
Odio quella camicia.
Lei sta lì e e mi guarda dalla pila di roba,  beffarda. Sa che non sono brava, sa che impiegherò un sacco di tempo per tentare di domare tutte le sue pieghette.
Quando la prendo e inizio le mie manovre, creo pieghe dove non ce n'erano e la rigiro mille volte...ecco li che mi mostra la sua etichetta, scritta con un carattere perfettino: SI STIRA DA SÉ
Non so mai se prenderla come una beffa o un incoraggiamento.

giovedì 27 settembre 2018

Aspirazioni

C'è chi vuole fare la ballerina, il calciatore o il cantante famoso.
C'è chi, più spregiudicata, aspira alla carriera da velina o da pilota di formula uno.
Quelle più romantiche vogliono diventare principesse, regine o al massimo veterinarie dei cavalli.
Io da piccola volevo fare la gelataia e aprire il mio negozio chiamato "Il golosone".
Loro no.
Loro sono anticonformiste,  pratiche e disincantate.
Una vuole diventare macellaia e l'altra sogna una carriera da portinaia negli hotel.

domenica 23 settembre 2018

Vuoti

Certe volte apro un cassetto e lo sguardo cade su una felpa che mi avevi portato tu.
Iniziavi giorni prima ad avvertirmi che stavi preparando i sacchetti poi arrivavi carica di magliette e vestitini che alle tue bambine non stavano più e mi mostravi tutto spiegando nei dettagli le particolarità di ogni cosa.
Rovistando nelle scatole posso ancora sentire l'odore pulito di quelle cose che con amore piegavi e mettevi via per me.
Ogni tanto vedo le tue figlie per strada e cerco il loro sguardo per capire se c'è tristezza ancora nei loro occhi, le scruto per cercare qualcosa di te, nelle loro espressioni, nei loro gesti.
Qualche volta mi sembra di vederti,  di riconoscere la tua camminata, la tua vespa in giro per strada, qualche volta penso alle tante parole che ci siamo dette, ai tuoi momenti di sconforto, al tuo saper sempre incoraggiare tutti.
In questi giorni sto realizzando che tra poche settimane saranno due anni che te ne sei andata, in una giornata per me serena...
Ciao Federica, spero tu stia bene lassù.

venerdì 14 settembre 2018

A te che ti tuffi nella vita

A te che sei la mezzana del mio cuore e ne vai fiera, a te che ieri hai già scritto la lettera a Babbo Natale chiedendo un vestito da sposa, a te che sei sempre persa nel tuo mondo, che ti addormenti ancora in macchina ad ogni ora del giorno, che ami le tue sorelle con tutta la passione che ti contraddistingue.
A te che sei sempre innamorata, che cambi gusti da un giorno all'altro, che da quando hai sei mesi ingurgiti frutta in quantità industriale, che sei capace di fare amicizia con tutti in pochi minuti, anche con i bambini francesi di cui capivi solo il saluto, a te che sei vanitosa e sdolcinata, che non ti perdi d'animo mai.

A te che ti tuffi nella vita senza paura come fai in piscina quando con una capriola in aria ci sorprendi tutti....
Buon Compleanno!!!

mercoledì 12 settembre 2018

Casualità

La prima volta che ci siamo strette la mano io avevo una Margherita in pancia e un altro piccolo fiorellino che mi girava intorno, tu sei arrivata con un vero uomo del Sud, che abbracciava tutti continuando a parlare e il tuo bimbo biondo e timidissimo.
Da quel giorno abbiamo fatto tanta strada insieme,  ci siamo tenute per mano da vicino e poi da lontano, ci sono stati viaggi, scoperte di storie meravigliose, polpettoni e paste al forno,  risate soprattutto.
Da quel giorno sono nate altre quattro bambine e siamo felici che la nostra piccola sia anche un po' vostra.
Oggi, nel decimo compleanno di quel bambino biondo e timidissimo è nato il suo fratellino che ha aspettato fino all' ultimo per poter festeggiare per sempre insieme a lui.
Eri già una mamma speciale, amica mia, ma da oggi lo sei ancora di più!

lunedì 3 settembre 2018

Quasi pronti

Ormai lo so, l'estate le trasforma e le fa crescere in tutti i sensi, tanto che a settembre mi stupisco nel pensare a come erano solo qualche settimana prima.
Sarà che la routine cambia,  le consuetudini coltivate con costanza durante l'inverno si trasformano con il caldo e la luce, sarà che appena finisce la scuola anche noi grandi ci sentiamo un po' in vacanza...
Sarà che il tempo ha ripreso a correre veloce e ci sfugge dalle mani in questo susseguirsi di piccoli traguardi raggiunti a poco a poco, sarà che a settembre si riordinano le foto e ci si rende conto degli anni che volano.
Sarà che domani la nostra piccolina ricomincia per la terza volta il nido e ci andrà senza passeggino ma sulle sue gambette urlando "colliii papà"!
Sarà che quest'anno dovremo organizzare una comunione per due quasi gemelle, che altri cambiamenti si affacciano timidi all'orizzonte dandoci speranza ma anche timore, sarà che come in un grande gioco dell'oca siamo di nuovo al Via, (quasi) pronti a ripartire...

giovedì 23 agosto 2018

L' acqua negli occhi

Quando misi piede per la prima volta a Marsiglia 5 o 6 anni fa ero in compagnia dei colleghi dell'università: sembravamo una comitiva in gita scolastica, tutti insieme in due macchine con qualche valigia, i nostri poster da presentare al congresso e tante chiacchiere sui professori che ci incupivano durante le ore in laboratorio.
Era la prima volta che lasciavo le bambine con papà e, come era ovvio, una delle due si fece venire la febbre tre ore dopo la mia partenza.

Dopo tanto tempo sono tornata e ho rivisto una giostra antica, i negozi stretti stretti pieni di saponette, le bottiglie di pastis allineate nelle vetrine, viali alberati e strade piene di gente.
Questa volta però ho trovato anche i riccioli biondi e i sorrisi, gli occhi profondi e le gambe grassocce dei miei nipotini, i giochi in spiaggia, le corse sulla bici senza pedali, fontane e zanzare, capricci e risate, abbracci e coccole, parole senza senso, paesaggi bellissimi, parchi pieni di verde, sabbia dappertutto, le chiacchiere e i soliti scherzi di un fratello/zio sempre monello, cene sul terrazzo, tramonti arancioni, le frecce tricolori di prima mattina, la marsigliese suonata in spiaggia per dare il buongiorno,  delizie di pasticceria, distese di formaggi...
Anche questa volta andare via è stata dura e l'acqua negli occhi -come dice il nipotino- è rimasta per un po' sulle nostre facce.

giovedì 16 agosto 2018

Incontri preziosi

Quando ci siamo conosciute tu stavi dall'altra parte della cattedra e io in uno di quei banchi verdi, con il buco in alto a destra, seduta su una sedia di legno, di quelle che ti smagliavano tutte le collant.
Io ero una bambina di 12 anni che guardava i cartoni di Sailor Moon, scriveva il diario tutte le sere e scambiava letterine con le amiche.
Tu avevi già tanta esperienza con i ragazzi e sapevi come prenderci: sgridate e risate, canzoni inventate per imparare i nomi difficili e filastrocche buffe con i nostri cognomi, interrogazioni paurose e disegni complicati ma anche piccoli regali e nomignoli affettuosi... Ognuno sapeva di essere amato da te.
Con te ho imparato che nella vita si può passare da un "ottimissimo" (voto che solo tu ci davi) a vedersi strappare in quattro pezzi il disegno su cui avevo passato tanti pomeriggi...
Nessuno si traumatizzava per tutto ciò, ci impegnavamo un po' di più!
Negli anni ti hanno trasferita dappertutto e io ti seguivo con le mie cartoline dai posti di vacanza, le mie lettere prima, con i messaggi e le foto su whatsapp dopo.
Qualche giorno fa ci siamo riabbracciate forti sotto lo sguardo incredulo delle mie bimbe che non si capacitano di come si possa essere così affezionate ad una maestra che ti strappava i compiti.
Tra qualche giorno farai di nuovo la valigia e partirai.
Sono felice di aver avuto la possibilità di incontrarti prima di questo nuovo trasloco e sono certa che ti rincorrero' ancora per poterti abbracciare forte un'altra volta!

mercoledì 8 agosto 2018

Amore piccolino

Buon compleanno piccola, morbida e buffa bambina mia: sono già passati due anni da quando hai fatto il tuo ingresso nel mondo in maniera esplosiva!
Adesso canti,  balli, predichi dall' alto del tuo seggiolone pretendendo che tutti ti capiscano...in queste ultime settimane ripeti ogni parola che diciamo e stai imparando i colori anche se, dipendesse da te,  sarebbe tutto blu.
In macchina raccomandi a papà di andare "piao, piao" e a tavola batti con la manina sulla schiena di chi ti è vicino se capita che qualcosa vada di traverso
Hai imparato da Marta a fare "ohmmm" e, così concentrata, fai ridere tutti quanti
Al mattino svegli Marghe schiacciandole qualche tuo peluche in faccia e dicendo: "Batta nanna! "
Quando ti chiedo di chi sei mi abbracci forte e dici "Mia"
Tra tutti i numeri sai dire solo tre e sette, se ti chiediamo come ti chiami rispondi "Bati",  ai giardini fai impallidire tutte le persone per come scendi veloce dagli scivoli più alti e quando capisci che vogliamo fare una foto ti metti in posa con il tuo sorriso smagliante

Oggi siamo lontane ma so che stai festeggiando con le tue sorellone e i nonni, in attesa della torta a forma di pecora che ti faro' sabato

Buon compleanno piccola Maty, desiderata a lungo e arrivata in un attimo, buon compleanno amore piccolino...

lunedì 6 agosto 2018

Sogni avverati

Quando eri piccola lo chiamavi "gaballo" e il suo intercedere era "goppolare". Mi piaceva così tanto questo verbo che non ti ho mai corretta finché, come sempre succede, lo hai perso nei ricordi e nei modi della bimba piccola che non sei più.
A Natale hai ricevuto il maneggio dei Playmobil e da anni ci chiedevi di poter fare un giro su uno dei cavalli al circolo in montagna.
Pochi giorni fa hai finalmente avverato il tuo desiderio, salendo emozionata e felicissima su una cavalla di nome Giulietta.
La maestra ti ha ripresa e corretta anche duramente per metà della lezione e temevo che, una volta rimessi i piedi a terra, ti saresti fatta prendere dallo sconforto rinunciando sul nascere alla tua carriera di cavallerizza.
Invece no: "Mamma quando mi sgridava pensavo.... Ce la posso fare! Quindi voglio andare avanti con le lezioni"
Brava mia piccola e tenace bimba,  continua a goppolare ancora per un po' sul quel tuo bel cavallino!

martedì 31 luglio 2018

Chissà

Chissà se avrai già scoperto quanto è bello il cielo scuro punteggiato di stelle
Chissà se avrai apprezzato qualche ora passata ad osservare gli insetti sul prato e ad ascoltare il verso degli uccellini
Chissà se ti sarai già dimenticata che mancano pochi capitoli per finire il quarto libro di Harry Potter
Chissà se avrai imparato cos'è quella fame che ti fa desiderare i biscotti senza niente, nemmeno un granello di zucchero
Chissà se sarai riuscita a fare le capriole sul prato e vincere la tua paura
Chissà se avrai già vinto qualche medaglia alle olimpiadi di campo
Chissà se le tue magliette saranno ancora nel tuo zaino, le posate insieme alla gavetta e la torcia tutta intera
Chissà se stasera avrai realizzato di non avere più tutta quella malinconia perché è troppo divertente questa libertà
Chissà quanto tornerai cresciuta e cambiata
Chissà se ti immagini quanto ti penso, Martoletta mia.

sabato 28 luglio 2018

Ti divertirai

Ti divertirai.
Ti divertirai e sarai libera: di sporcarti, di arrampicarti, di correre e sudare, di stare sdraiata sotto un albero a studiare il blu del cielo, di mangiare o non mangiare, di stancarti, di urlare.
Scoprirai tante cose nuove, prima di tutto che sei forte e riuscirai a cavartela, a farti coraggio e a vincere la paura di sbagliare che ti tiene sempre a braccetto.
Conoscerai finalmente tutti i bambini e non ti sentirai sola.
Annoterai tutto nella testa per poter poi raccontare le incredibili avventure che hai vissuto.
Piangerai, forse, al pensiero delle tue sorelline e di noi grandi che ti aspettiamo qui.
Ma sono sicura che al tuo ritorno, tra una settimana, questa sera piena di malinconia, agitazione, curiosità e pensieri ti sembrerà lontana.... È stato così divertente, perché preoccuparti?
 Finalmente ti sei addormentata, dopo esserti scambiata le coccole con Margherita che era più triste di te... Le vostre chiacchiere avevano come colonna sonora il russare della vostra piccola sorellina ignara di tutto.
Buonanotte e buona caccia, Martoletta mia!

lunedì 23 luglio 2018

Matildese

"Pollo" per indicare qualsiasi tipo di carne
"Tuttu" il succo di frutta, nuova sfrenata passione dell'estate 
"Patta" cioè una delle due sorelle a caso
"Batta nanna" al mattino quando tenta di svegliare Margherita
"Nchio gnam gnam" se vuole ottenere qualcosa di buono nel piatto 
"Pio" ogni sorta di volatile, dal piccione al pinguino
"Babbi" le povere Barbie delle sorelle che finiscono immancabilmente senza gambe o senza testa
"Picco picco" per chiedere un pezzo piccolo
"Cacche" per ringraziare e per salutare agitando la mano
"Anna" cioè Minnie 

Tra 15 giorni avrai due anni e ti festeggeremo con una torta a forma di pecora, la tua passione indiscussa. 
Da qualche giorno dormi insieme alle tue sorelle che ti guardano in estasi ripetendo "È cosi carina quando fa la nanna!"
Buonanotte piccola, buffa, tenera bimba mia... Non crescere troppo in fretta, almeno tu... 

martedì 17 luglio 2018

Spettacolo imperdibile

Accade ogni sera d' estate,  complice il caldo e le finestre aperte. È un appuntamento fisso, atteso, accolto con grida di gioia e stupore
Qualsiasi cosa viene interrotta per assistere a questo spettacolo quotidiano: un gioco avvincente, un fumetto appena preso in mano, la cena nel piatto, il cartone preferito alla TV.
Non si sa a che ora si materializzetà ogni volta, quel che è certo è che prima o poi si fermerà sotto le nostre finestre e darà inizio a questo affascinante rito.
Appena se ne coglie il rumore in lontananza... Eccole precipitarsi sul balcone, tutte e tre, una vicino all' altra, a commentare la performance

Accade ogni sera d'estate e non passa inosservato: il camion della spazzatura con le sue evoluzioni, le puzze, i rumori e le luci rappresenta attualmente la più alta forma di intrattenimento della famiglia.

sabato 7 luglio 2018

Non credo

"Marghe, come sei bella stamattina, più bella del solito! Ma cosa è successo? Una fatina è venuta a farti una magia mentre dormivi? "

"Non credo. Io sono sempre bella"

mercoledì 4 luglio 2018

Ricominciare

Ricominciare è stato faticoso, a tratti devastante: le forze, la schiena, la resistenza al sonno, la pazienza non sono più le stesse.
Ricominciare è stato sorprendente: tanti ricordi, meccanismi, rituali che pensavi aver sepolto sono riaffiorati in un attimo
Ricominciare è stato divertente: con due piccole aiutanti la routine si è tinta di colori e gesti nuovi
Ricominciare ha significato godersi finalmente tante piccole cose che l'ansia, la paura di sbagliare, la stanchezza aveva fatto perdere per strada
Ricominciare con tre ha significato triplicare gli occhi per cogliere certi sguardi, le orecchie per ascoltare con calma anche quello che non veniva detto, le occasioni di tempo esclusivo, difficilissime nel nostro continuo correre quotidiano, il cuore per voler bene a ciascuna nel modo più giusto, gli sforzi di memoria per non dimenticare niente
Ricominciare ogni giorno è meraviglioso, nelle prime parole, nel suo carattere che si sta rivelando, le espressioni buffe, lo stupore per ogni scoperta,  il farci piccoli con lei per osservare tutte le cose belle di questo mondo... Che solo con i bambini di questa età si rivelano agli occhi

venerdì 22 giugno 2018

Il nostro nuovo amico E.

È un posto speciale e tremendo insieme,  è colorato ma anche grigio e triste
Qui i bambini vengono aggiustati,  osservati,  fasciati,  tagliati e cuciti, studiati,  calmati,  coccolati
È un posto in cui i bambini nascono e qualche volta però muoiono
È un posto di lacrime,  di sorrisi, di speranze e di paura, un luogo di rinascita per i bimbi, le mamme e i papà
Dalle finestre puoi vedere il mare e immaginare di essere un pirata o una bellissima sirena: basta chiudere gli occhi e nuotare con l'immaginazione

L 'altra sera, durante una cena chiassosa abbiamo conosciuto un bimbo coraggioso che abbraccia tutti e sorride, un bimbo con gli occhi azzurri e tanta voglia di giocare
Ha quattro anni ma non sa parlare perché forse la paura gli ha fatto sparire la voce; Ha un fratellino che lo guardava dall'alto di un seggiolone e una mamma forte e sorridente
Ha anche una nonna che lo ha accompagnato qui...visto che il suo papà si è distratto un momento...
Pochi giorni fa è entrato per la quinta volta in quel posto colorato e spaventoso
Sappiamo che è andato tutto bene anche se questa non sarà l'ultima volta che dormirà in uno di quei lettini
Oggi è tornato a casa, dai suoi giochi, i prati e la spiaggia

Io ringrazio lui, la sua mamma e la sua nonna per avermi fatto ricordare tutte le fortune che ho e per avermi mostrato cosa vuol dire sorridere nelle difficoltà

sabato 16 giugno 2018

Condivideremo il profumo del mare

Caro fratello con la valigia in mano
sono settimane che voli su e giù per la Francia: in questo ping pong ti porti la nostalgia dei tuoi piccolini che ti aspettano ogni venerdì a casa e i pensieri per il vostro nuovo inizio che ormai è alle porte.
Ci hai fatto una grande sorpresa e averti con noi anche solo per pochi giorni ci ha rese euforiche e felici: le nostre parole misurate, gli abbracci contenuti, le effusioni affatto invadenti, il contenderti con pochissima insistenza,  un invito imperdibile al saggio di ginnastica, menu leggeri,  pettegolezzi discreti....tutto forse ti avrà fatto intuire la nostra gioia!
Caro zio con la valigia in mano, stamattina ti alzerai sotto il cielo parigino è sarà una delle ultime volte... Non credo lo rimpiangerai.
Presto saremo più vicini,  condivideremo il profumo del mare,  guarderemo forse gli stessi gabbiani che faranno qualche volo da qui a lì,  vedremo le stesse navi passare vicino alla costa e ci sentiremo meno distanti, anche se ci separeranno ancora quattro ore di viaggio...

sabato 9 giugno 2018

Tu che sei ancora tutta mia

Stasera abbiamo mangiato vicine vicine, cercando di scacciare una mosca curiosa che ci girava intorno e ascoltando l' abbaiare dei cani che ti diverte sempre

Tu hai chiamato invano papà intimandogli anche di venire subito a sedersi alla tua destra, dove solitamente te lo ritrovi e chissà se ti sarai chiesta dove fossero sparite le tue sorelle

Subito dopo cena ti sei lasciata cambiare, indicando con il tuo ditino tutte per parti del corpo e aspettando che io ti dicessi il loro nome,  ti sei fatta lavare tutti i dentini che affollano la tua piccola bocca e sei scappata a giocare con la ranocchia che Marta, a suo tempo, ribattezzo' "Albert"

D'improvviso mi hai tirata per una mano dicendo "nanna", hai cercato di arrampicarti per prendere il tuo ciuccio e sei scappata di là, accanto al lettino

Abbiamo ascoltato il verso dei rospi che circondano la nostra casa e poi sei scivolata insieme alle tue pecore sotto il lenzuolo

Ora dormi con il respiro pesante, in questa casa dove stanotte saremo solo io e te
Le tue sorelle sono su un prato, intorno al loro primo fuoco con i lupetti e chissà se ci pensano un po'....
Io ti guardo trattenendo il respiro, tu che sei ancora tutta mia, desiderata, attesa, piccola
Ancora per un po' tutta mia.

giovedì 24 maggio 2018

Traguardi e numeri sparsi

9 I mesi che siamo rimasti da soli
2 Le case che abbiamo abitato
6 Gli anni che abbiamo impiegato per esserci tutti
3 Le nostre bellissime bimbe
7 Le ore che siamo riusciti a ritagliarci oggi per una gita da soli sui monti
4 I lavori che hai cambiato
5 Le auto che abbiamo avuto (due della ditta, una prestata,  due proprio nostre)
100 e più, le volte che siamo riusciti a perdonaci
10 Le persone fondamentali che ci hanno aiutato ad arrivare fino a qui, ai nostri primi, pienissimi, faticosi, gioiosi 10 anni!

domenica 20 maggio 2018

Polvere di stelle

Eccoti, emozionata, felice e sicura, con gli occhi che brillano e il sorriso che ti illumina tutta.
Siamo venuti ad ammirarti prima allo spettacolo dell'oratorio in cui hai recitato tante piccole parti e poi alla recita in Inglese con i tuoi compagni di scuola: da bruco ti sei trasformata in una bellissima farfalla che svolazzava felice per tutta la sala...
Sei stata concentrata e seria, hai studiato il copione mille volte, preparando i movimenti e le inflessioni della voce.
Tra pochi giorni sarai di nuovo sul palco, fasciata in un magnifico vestito tutto Rosso "con le maniche come quelle di Biancaneve" a rappresentare una parte della bandiera italiana con altre due prescelte come te.
Finalmente darete sfogo alle voci cantando questo lunghissimo inno che abbiamo imparato ormai tutti, nonni compresi,  e che canticchiamo lavorando, facendo la spesa e le pulizie in casa.
Ultima fatica, il saggio di ginnastica, in cui ci mostrerai i progressi di questo anno di ruote, spaccate ed equilibri sulla trave.
E dopo tutti questi applausi...potrai goderti un po' di riposo piccola stellina mia.

martedì 15 maggio 2018

Famo notte

"Buongiorno, vorrei dei fermenti lattici con il finocchio, per sgonfiare la pancia"
"Certo, ecco qui, provi quest..."
"No, questi non li voglio, Li ho già provati e non sgonfiano"
"Ok, allora potrei darle quest...."
"No qui c'è il carbone vegetale e io sono allergica al carbone vegetale"
"Allora guardi un po', ho trovato questi qui"
"Oh ma qui c'è il finocchio? "
"In effetti no, però ci sono altre erbe che aiutano a sgonfiare"
"No no io voglio il finocchio!"
INSPIRA ESPIRA CONTINUA A SORRIDERE
"Ecco, ho trovato queste compresse, hanno il finocchio e anche i fermenti lattici!"
-sbuffa- "Va be, mi dia quello che vuole però si sbrighi sennò qui facciamo notte! "

mercoledì 9 maggio 2018

Omoni, mostri e kartoffeln

Sono arrivati da lontano, su un furgoncino grigio, tutti alti e forzuti.
Da dieci giorni lavorano infaticabili, precisi e concentrati, scambiandosi poche parole...a noi incomprensibili.
Dal nulla hanno costruito pezzo dopo pezzo, vitina dopo vitina, ingranaggio dopo ingranaggio un mostro elettronico che è a metà tra un robot e un parco giochi con tanto di scivoli a spirale.
Hanno degustato la pizza e la focaccia,  bevono litri di Coca-Cola e sgranocchiano patatine che hanno portato dal loro paese... E di kartoffeln se ne intendono!
Parlano solo tedesco eccetto uno che viene usato da interprete per tutti, hanno però imparato a dire "ciao", "grazie" e "scusa".
Che io sappia non vanno mai in bagno.
Da dieci giorni la nostra già animata Farmacia è allietata dalla loro discreta ma insieme ingombrante presenza: il caricatore automatico di scatolette è quasi pronto e tra pochi giorni smetteremo di macinare chilometri tra il banco e la cassettiera perché un solo comando sul computer ci farà arrivare le medicine attraverso lo scivolo a spirale direttamente tra le mani.
Nel frattempo continuiamo a convivere con loro, la polvere, i cavi, le viti e il rumore inquietante del grande mostro elettronico.

lunedì 30 aprile 2018

La chiave della felicità

Forse vi ricorderete dei viaggi in macchina,  quando Marghe si addormentava puntualmente a qualsiasi ora, Marta cercava di intrufolarsi nei discorsi di mamma e papà,  Matilde giocava con quelle che furono le sue prime, minuscole scarpine
Forse vi rimarrà memoria di una giornata calda, passata a correre in mezzo ai dinosauri, ad ascoltare lo strano verso dei pavoni,  a nutrire con premura le caprette ("Nam, nam, naaam!")
Forse ci racconteremo di quel giorno in cui la mamma, come una bambina, si mise a correre felice per un labirinto di siepi, in cui papà dopo una notte quasi insonne per colpa del lavoro guidò con il sorriso fino al parco dicendo che non era molto stanco, in cui Matilde imparò a fare  il verso pauroso dei dinosauri
Forse da grandi ricorderete quella doccia così strana e moderna,  la cena intorno ad un piccolissimo tavolo, la nanna di noi quattro femmine tutte in una stanza per lasciare riposare Papà da solo in un' altra.
Forse guardandovi indietro vi ricorderete di come siete state felici,  di come vi bastava poco per gioire e ringraziare
Spero che questa dote vi resti tutta la vita, perché credo che sia la chiave della felicità!

martedì 24 aprile 2018

Stanchi ma felici

Stanchi.
Siamo noi che corriamo sempre, che non diciamo (quasi) mai di no e poi ci lamentiamo dei nostri weekend troppo pieni, che incastriamo appuntamenti, facciamo tardi davanti al computer,  che certi giorni non riusciamo nemmeno a parlarci e ci telefoniamo in pausa pranzo per dirci le cose importanti, che stasera ci siamo incrociati sulle scale: io correvo in Farmacia per il solito cambio delle promozioni, tu tornavi dalla trasferta a Milano. Sono arrivata affamata e stanca ma tu ora dormi sul divano...
Felici però.
Perché domani faremo una gita sui monti con le nostre bimbe e gli amici,  perché il prossimo weekend saremo lontano da casa per due giorni diversi dal solito,  perché tra un mese esatto saranno dieci anni che siamo una famiglia.
Saranno dieci anni che corriamo. Felici e stanchi.

mercoledì 18 aprile 2018

Cose che (forse) dimenticheremo di te...

Due codini sottili
Tanti boccoli soffici che ballano quando scuoti la testa
I tuoi abbracci al mattino quando cerco di cambiarti il pigiama
Poche parole nuove come "cacche" detto chinando la testa in segno di ringraziamento
Carezze delicate fatte a due mani sulle nostre guance
Le prime brevi passeggiate giu' dal passeggino
Le tue corse dietro bianchi piccioni spaventati
Il modo buffo che hai di fare l'offesa quando ti sgridiamo
La tua manina sempre pronta a salutare chiunque ti passa vicino
Tre piani di scale fatte rigorosamente senza l'aiuto di nessuno
Rari, preziosi, agognati bacini a ventosa

Tu: testarda, autonoma, dolce e ribelle.

giovedì 12 aprile 2018

Buon anniversario

Trentotto anni fa, in una giornata sicuramente più soleggiata di quella di oggi, avete formato una nuova famiglia.
Tanto tempo è passato: burrasche, giorni sereni, difficoltà e risate,  salite e discese, anni sempre di corsa e ore di attesa infinita che noi figli tornassimo a casa la sera.
Non avete fatto in tempo a liberarvi di noi che siete stati invasi da uno stuolo di nipotini cosicché il vostro cuore si trova diviso in tanti pezzettini, vicini e lontani.
Vi siete fatti coraggio per prendere aerei, avete imparato parole nuove, avete macinato chilometri e vi siete riempiti gli occhi di paesaggi meravigliosi per raggiungere i due piccoli parigini.
Ogni giorno vi fate stordire di racconti,  cambiate pannolini,  portate zainetti pieni di libri, leggete storie e ripassate geografia, vi prendete cura di noi che siamo qui vicini e vi invadiamo spazi e tempi.
Avete però anche scoperto nuove attività da fare da soli,  ora che la vostra vita scorre un po' più tranquilla e potete riempirla anche di quelle cose a cui avete sempre dovuto rinunciare. Siete un po' buffi e molto teneri...e io sono felicissima di scoprirvi così!
Buon anniversario belli miei,  volteggiate felici insieme ancora per tanti tanti anni!

lunedì 9 aprile 2018

Spazi

Amo essere in cinque: la tavola con tutti i posti occupati, la macchina con tante vocine che cantano lo zecchino d'oro, decine di calzini da stendere, qualche bimba sempre in giro che gioca o che legge, vestitini da abbinare, momenti di chiassosa complicità tra di loro,  tre piccoli e delicati respiri che escono dalla loro stanza alla sera...

Ma a volte essere in tanti è un attentato alla tranquillità e alla privacy, c'è chi vorrebbe dormire e viene svegliato, chi vorrebbe stare ancora sveglio e deve andare a dormire, chi vorrebbe fare rumore e invece è costretto al silenzio,  chi desidera la calma e viene travolto dal caos.

Così una domenica mattina, svegliati all' alba dalla più piccola di casa e con il lettone occupato da quattro quinti della famiglia, qualcuno preferisce sdraiarsi sul divano a leggere.
"Marta perché non vieni anche tu con noi? "
"Mamma siete in troppi li dentro, poi mi viene caldo!"

sabato 31 marzo 2018

Marzo

Marzo sei volato in un soffio, tra nevicate inaspettate, freddo pungente e gelo che ha ucciso le mie piante,  indotte dal teporino di gennaio a mettere su nuovi boccioli.
Sei passato tra notizie tremende e sconcertanti, pensieri sempre rivolti al conto alla rovescia per i nostri parigini, pubbliche relazioni a volte un po' esagerate, progetti ancora in sospeso e pensieri per le persone che ci stanno intorno.
Alla fine hai premiato la nostra testardaggine e il nostro coraggio con due belle giornate di sole sulla neve, dopo una organizzazione marziale e una partenza con rincorsa.
Finalmente siamo qui, tra le nostre montagne, lontano dal lavoro che ci tormenta e ci godiamo un po' di pace..... Prima di riprendere a correre.

giovedì 22 marzo 2018

Picche'?

Buongiorno mia piccola bimba,
anche stamattina sei venuta a fare colazione abbracciando le tue inseparabili pecore che fingi di nutrire di cereali e pezzettini di pane prima di farli finire nella tua bocca.
Ti sei fatta vestire e lavare i denti dicendo "Aaahhh!",  poi hai voluto papà per farti fare due piccoli codini e ammirarti estasiata allo specchio.
Finiti i preparativi sei andata a controllare le "iaie" in cameretta,  hai ricordato loro di mettere la giacca e le scarpe, come fai ormai ogni giorno e sei partita mandando delicati bacini con una mano aperta sulla bocca.
Ti immagino all' asilo a quest'ora, mentre giochi, urli, corri, fai torri di mattoncini, disegni sporcandoti tutte le mani di pennarello, mangi seduta ad un minuscolo tavolino su una minuscola seggiolina e poi vai a fare la nanna con il tuo peluche.
Ci vedremo solo stasera quando io entrerò in casa e tu mi verrai incontro agitando le mani per spiegarmi chissà quali cose o facendo finta di abbracciarmi per poi deviare in un' altra stanza quando sei quasi arrivata.
Mangerai accanto a me cercando di rubarmi le posate che a fatica entrano nella tua bocca,  mi stupirai sgranocchiando un peperone crudo o urlando per impossessarti dei broccoli bolliti dal piatto di papà.
Dirai "iiio" con entrambi gli indici alzati quando comparirà il formaggio e farai una bella bevuta al tuo biberon esclamando "Ah! " una volta finito.
Alla fine della cena inizierai a trattarci come animali addestrati pretendendo di farci ripetere i tuoi buffi gesti e se qualcuno si rifiuterà inizierai a protestare dicendo disperata "picche'?  picche'? " con le mani giunte.
Al momento di andare a nanna ti farai coccolare da tutti noi e, salutando con la mano, ti rifugerai nel tuo lettino, in mezzo alle pecorelle che ti aspettavano da stamattina...

mercoledì 14 marzo 2018

Parole d' amore

Già lo sapevo che lei è così: sdolcinata, esagerata, creativa nei suoi complimenti. 
A due anni si dichiarò amorata di me, a tre mi disse che ero così bella con quel vestito tutto bianco tanto da assomigliare alle strisce pedonali; le sue sorelle sono "adorate" e, quando proprio è in vena,  potresti essere apostrofata "il mio amore infinito".
Posso ricevere complimenti per una torta o una cena particolarmente riuscita,  a volte addirittura per come ho pulito il bagno (!) o per aver passato il weekend a stendere lavatrici. 
L'apoteosi dell'autostima si è materializzata però solo qualche sera fa, quando ho ricevuto le più belle parole che le mie orecchie potessero sentire:

"Mamma, sei il mio desiderio avverato da sette anni! "

giovedì 8 marzo 2018

Un giorno qualsiasi

Sto imparando che non c'è sempre tempo.
Non c'è sempre un' altra occasione, un' altra possibilità per chiedere scusa, per perdonare, per dirsi quelle parole che costano fatica, per sotterrare l'orgoglio, per fare un passo avanti, per ringraziare.
Non si può sempre rimandare, aggrapparsi alla scusa della fretta,  al pensiero che tanto domani saremo li, che ci sarà una prossima volta.
Certe volte le persone volano via e ti riportano violentemente a terra, a ripensare alle occasioni mancate, alle parole tenute in gola,  a quelle uscite di getto,  agli sguardi ignorati e al tanto tempo che impieghiamo a riempirci le vite di cose inutili invece di guardarci intorno e amare chi ci sta davanti.

Stasera penso alla mia amica F., a suo fratello e alla loro Mamma, volata via d'improvviso in un giorno qualsiasi di Marzo.

martedì 27 febbraio 2018

Nove anni fa ci siamo guardate negli occhi

Nove anni fa ci siamo guardate negli occhi per la prima volta e da quel giorno, di sguardi ce ne sono stati tanti, diversi,  profondi, di amore e di rimprovero, di incoraggiamento,  di felicità e di complicità: Li ho tutti in mente così chiari che potrei disegnarli.
Nove anni fa ho iniziato questa strada da mamma che ora mi sembra così naturale e ovvia, così tagliata sulla mia persona.... Ma che ci è costata tanto impegno e tanto studio, una dell'altra.
Nove anni fa sei arrivata tu e mai avrei immaginato quanto avrei ricevuto da te che sei così buona, generosa e attenta, che sai ringraziare per ogni piccola cosa, che sai cogliere gli stati d'animo di tutti noi anche se non diciamo una parola...

Cara piccola Marta mia vorrei che rimanessi così spensierata e buffa, forte e coraggiosa, indipendente, stravagante e brillante come sei oggi.

lunedì 19 febbraio 2018

Sciagure scolastiche

"Ciao Marta, come è andata oggi a scuola? "
"Insomma... È successa una cosa brutta"

-Cosa sarà successo? Lei che si comporta sempre bene, che è tranquilla, che non si fa mai sgridare.... Avrà mica preso una nota?  E cosa faro' adesso?  La devo sgridare?  O prima aspetto di parlare con lui?  Sicuramente la maestra M. mi chiamerà a parlare!
O forse le hanno fatto qualcosa i suoi compagni!  Ma che strano, mi sembrano affiatati... Che sia qualche bambino di un' altra classe?  Uno più grande?  Ecco, anche se siamo alle elementari qualche bulletto inizia già a farsi vedere....
E se invece la sua amica C. non le vuole più bene?  Mi ricordo che angoscia quando le mie amiche T. e A. smettevano di parlarmi senza che io ne sapessi il motivo... Lo capivo perché alla lezione di danza si mettevano ad un' altra sbarra invece che stare insieme a me... -

"Mamma?  Non vuoi sapere cosa è successo?"
"Ah si, si, scusami!  Raccontami tutto!"
"Eh, oggi Edoardo si è avvicinato al mio banco e mi ha detto nell'orecchio che mi ama! "
"Oh Marta!  E tu sei triste per questo?"
"Si, ora ho paura che mi stia sempre appiccicato! Anche in ricreazione vorrà stare con me ma io devo giocare a calcio!"
"E va bè, gli dirai che ti dispiace ma tu non lo ami! Comunque cosa gli hai risposto oggi?"
"Gli ho detto: Ah si?  Ok! "

Caro Edoardo, hai sbagliato principessa!

sabato 17 febbraio 2018

Post odioso

Odio il freddo, la pioggia, la pioggia con il vento, odio l'inverno. 
Odio gli imprevisti, le febbri, le notti insonni accartocciata sul divano.
Odio i piani che cambiano, i piani che saltano,  odio dimenticarmi le cose, sentirmi in colpa e arrivare in ritardo. 
Odio essere odiosa, isterica e arrabbiata. 
Odio l'odore dell' ospedale, i parchimetri, la gente che non è capace a sussurrare. 
Odio il suo lavoro, ingombrante,  asfissiante, che non ci lascia mai in pace, odio quando deve lavorare fino a tarda notte e al mattino alzarsi lo stesso presto per ricominciare, odio il fatto di dover sempre scendere a compromessi, perché ormai il lavoro è dappertutto così. 

Odio scrivere post odiosi. 

martedì 13 febbraio 2018

Una vera mamma

Domenica sera.
Mamma: "Accidenti, in questo weekend ho fatto cinque lavatrici e stasera c'è già il cestone pieno! "
Marghe: "Oh, Mamma tu sì che sei una vera Mamma! "

Solo le vere mamme hanno cestoni pieni e metri di corda occupata da roba stesa...

giovedì 8 febbraio 2018

Ricorrenze e riflessioni

Hey,  grasso nipotino mio,  qualche giorno fa hai fatto un anno e da questa piovosa città ti abbiamo mandato degli auguri stonati.
Di te arrivano foto e filmini,  ci dicono che tenti di muovere qualche passo su quelle salamelle che hai come piedi,  che ancora qualche notte fai baldoria e che ridi dietro al tuo fratellone mentre ti spinge su una macchinina giocattolo.
Sei tutto rotondo e pieno di buchini di ciccia,  hai gli occhi profondi e sempre sorridenti,  piangi tra un boccone e l' altro e chissà quanto crescerai prima che ci potremo vedere di nuovo...
Le tue cuginette ti pensano,  ti disegnano sempre insieme a tuo fratello,  immaginano quello che fate e sperano che le vacanze non tardino troppo per riabbracciarti e giocare un po' con te!
Io ti auguro di essere sempre felice e coccolato, sempre curioso e coraggioso, di affrontare la vita sulle orme del tuo piccolo, grande fratellino e di riuscire a trovare il tuo posto in questo grande mondo!!!
La tua zia Chiara.

martedì 30 gennaio 2018

Occhietti

Tre paia di occhietti vispi, attenti e rotondi, incorniciati in portafoto colorati mi guardano dall'alto di un ripiano di legno.
Tre paia di occhietti sopra nasini morbidi, piccoli e lisci che aiutano a distinguere una faccia dall'altra,  ad immaginare il sorriso di ognuna, rimasto fuori dalla fotografia.
Tre paia di occhietti spalancati, affamati di cose nuove, curiosi e ancora tinti di quel colore chiaro dei neonati.
Tre paia di occhietti che mi ricordano di voi, di quello che eravate, di come siete cambiate; che mi fanno sorridere al pensiero di quelle espressioni proprio vostre che ancora vi portate dietro.
I vostri sguardi che da sopra una mensola ci seguono, ci accompagnano e ci tengono compagnia in questa stanza grande e sempre piena di movimento, di voci, risate e urli, dove ci si trova al mattino assonnati e alla sera con tante cose da raccontare.
I vostri sguardi che ogni giorno incrocio, studio e amo, in cui mi rifletto e che mi diranno sempre tanto di voi, attraverso quelle tre paia di occhietti profondi.

lunedì 22 gennaio 2018

Baby boss

Ciao sono Matilde e ho quasi 18 mesi, le mie attività preferite sono:
Sproloquiare agitando convulsamente le mie manine nell'illusione che qualcuno capisca quello che voglio dire. (La mamma mi accusa di non saper parlare ma a me basta dire "gnam gnam" quando voglio mangiare,  tirare qualche urlo quando desidero un oggetto e mugolare per farmi prendere in braccio.... Non so per quale motivo dovrei sforzarmi di più.)
Dormire con le mie due pecore e fingere di essere un bambolotto che appena si mette sdraiato chiude gli occhi. Mamma e papà sono molto felici di questa cosa, forse quando sarò grande capirò il perché.
C'è una terza attività che mi diverte molto: fare matematicamente la cacca nel pannolino appena cambiato e poi agitare le braccia davanti a me facendo "pffff,  pffff" per far capire che quell'odorino viene proprio dal mio culetto.
Non so perché tutti si disperano così tanto quando succede questa cosa, però ho imparato a mettere le mani sulle guance urlando "oooh" come la faccina di whatsapp, così finisce che si mettono a ridere e tutto si conclude in allegria!
Anche comandare le mie sorelle mi piace un sacco: spesso mi siedo su una panchetta e le chiamo "Pappo!" e "Ahiiii". Loro sono molto obbedienti e vengono subito vicino a me, una di qua e l'altra di là così io posso fingere di buttarmi giù e le faccio un  po' spaventare. Oppure le faccio sdraiare per terra e facciamo ginnastica, su e giù con le gambe, così mi vendico di quando mi dicono che sono una cicciona!
In questo periodo sento il bisogno di affermare la mia personalità lanciando capricci a caso per ogni cosa: ho notato che la mamma è parecchio scocciata quando non voglio mangiare i manicaretti che prepara: certe volte voglio essere imboccata solo da papà, altre volte preferisco abbuffarmi di broccoli snobbando Lo sformato di patate, prosciutto e provola...
Vedo che questo comportamento riscuote grande successo perché tutti si agitano intorno a me, così mi sento importante!
Per il resto la mia vita prosegue tranquilla,  ho imparato a cantare Heidi e a fare il verso del maiale,  parlo al telefono organizzando importantissime riunioni e mi diverto ad usare il folletto giocattolo mentre la mamma usa il suo; mi piace molto lavarmi i denti e pettinarmi, non ho ancora deciso con quale mano usare la forchetta ma ho sviluppato una grande abilità a mangiare con entrambe.
Tutti dicono che sono un po' monella ma continuano a sbaciucchiarmi quindi..... Che problema c'è?

martedì 9 gennaio 2018

Cose che succedono in (teorica) vacanza

La prima cosa che succede è proprio quella parola racchiusa tra le parentesi:  quest'estate ti sei fatta una settimana di ferie in meno "così a Natale me ne sto a casa"
Non avevi però considerato l'influenza, la gente che fa scorta di medicine, le abbuffate e la citrosodina, i litri di sapone intimo giusto perché è in offerta,  il capo nervoso e i colleghi messi peggio.
Comunque tra un turno e l'altro succede che riesci ad organizzare il pranzo per 21, succede che la tua piccola si faccia salire la febbre la sera di Natale riempendosi di puntini rossi e conquistando in contemporanea la famigerata mani-piedi-bocca
Succede che si riesca a passare un "veglione" in compagnia dopo tanto tempo e che ci si svegli nel nuovo anno con le vocine buffe dei nipotini che fanno colazione
Tra le cose che succedono c'è anche la fantastica mossa di chiudere le chiavi nel bagagliaio della vecchia Punto proprio al momento di rientrare a casa ma anche di ricevere la notizia che finalmente la nuova macchina è pronta da ritirare
Succede di passare due pomeriggi di fila con le bimbe grandi, a fare cose culturali come chiudersi in biblioteca a leggere e andare al cinema.... Ripensando a quale fosse l'ultima volta che eri stata al cinema e realizzando che probabilmente sono passati più di dieci anni!
Quando sei in (teorica) vacanza succede che passi dal ringhio al cinguettio con il "povero" marito in una preoccupante altalena di sentimenti... Ma succede anche di trovare il tempo di parlarsi con tranquillità senza crollare dal sonno: rimettere i puntini sulle i, il treno sui binari e fare ancora stupefacenti scoperte
Quando sei in vacanza succede di rinunciare ad un desiderio per accontentare quello di un altro e vivere una giornata diversa, contro tutte le aspettative

giovedì 4 gennaio 2018

Dieci buoni propositi e un desiderio

1. Avere più pazienza: con la gente, i colleghi,  le bimbe e il mio gigante buono (difficoltà 8)
2. Imparare a tenere la lingua a freno (difficoltà 10)
3. Leggere di più (difficoltà 7)
4. Studiare di più (difficoltà 9, il mio cervello ormai si rifiuta)
5. Dedicare più tempo ad alcune persone, fermarsi anche quando si ha fretta, non pensare che ci sia sempre una prossima, migliore occasione (difficoltà 7)
6. Ricominciare a ritagliarsi un po' di tempo personale (voglio essere ottimista: difficoltà 7)
7. Organizzare il viaggio per festeggiare i nostri primi 10 anni di Matrimonio (difficoltà 3)
8. Organizzare il viaggio per andare a trovare i nostri Parigini.... Anzi.... Marsiglini! (difficoltà idem come sopra)
9. Rimettere mano ad alcune ricette di grande pasticceria imparate qualche tempo fa e lasciate a dormire in attesa di tempi e strumenti migliori (difficoltà 7, il tempo tiranno!!! )
10. Smetterla di fare liste (ahi ahi... difficoltà 10)

Penso che scrivere i buoni propositi ogni inizio d'anno sia un buon incentivo per rispettarne almeno qualcuno...

Quest'anno ho solo un unico grande desiderio, che mi porto dietro da 10 anni (No, non è l'anello tuttotempestatodidiamanti ...) e che spero di vedere realizzato anche se a volte persino il mio ottimismo vacilla.
Spero che una persona che è come una sorella possa avere la sua occasione per ricominciare ad essere felice come aveva progettato tanti tanti anni fa...