sabato 9 giugno 2018

Tu che sei ancora tutta mia

Stasera abbiamo mangiato vicine vicine, cercando di scacciare una mosca curiosa che ci girava intorno e ascoltando l' abbaiare dei cani che ti diverte sempre

Tu hai chiamato invano papà intimandogli anche di venire subito a sedersi alla tua destra, dove solitamente te lo ritrovi e chissà se ti sarai chiesta dove fossero sparite le tue sorelle

Subito dopo cena ti sei lasciata cambiare, indicando con il tuo ditino tutte per parti del corpo e aspettando che io ti dicessi il loro nome,  ti sei fatta lavare tutti i dentini che affollano la tua piccola bocca e sei scappata a giocare con la ranocchia che Marta, a suo tempo, ribattezzo' "Albert"

D'improvviso mi hai tirata per una mano dicendo "nanna", hai cercato di arrampicarti per prendere il tuo ciuccio e sei scappata di là, accanto al lettino

Abbiamo ascoltato il verso dei rospi che circondano la nostra casa e poi sei scivolata insieme alle tue pecore sotto il lenzuolo

Ora dormi con il respiro pesante, in questa casa dove stanotte saremo solo io e te
Le tue sorelle sono su un prato, intorno al loro primo fuoco con i lupetti e chissà se ci pensano un po'....
Io ti guardo trattenendo il respiro, tu che sei ancora tutta mia, desiderata, attesa, piccola
Ancora per un po' tutta mia.

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