martedì 27 novembre 2018

La vita che mi sono scelta

Un calendario pieno di appuntamenti, promemoria che squillano ogni giorno sul telefono, le scale percorse su e giu tre o quattro volte, tasche zeppe di appunti.
Sumeri e Babilonesi, moltiplicazioni a quattro cifre, "c'è un trenino lungo che attraversa la città", merende missionarie, "domani portare la polenta per la sabbiera".
Consulti a distanza, amici a casa ogni weekend, tempo infinito in cucina a preparare il minimo indispensabile per la sopravvivenza settimanale, "fatelo voi che siete giovani".
Abbracci di incoraggiamento, rubrica cuori innamorati, consulenze calcistiche, parole soppesate, urlacci trattenuti, ohmmm...

La vita che mi sono scelta è un'altalena di umori e sentimenti, è piena di persone, messaggi, telefonate e pensieri, è estenuante e divertente, è una corsa al tempo libero che non avrò mai perché in fondo mi piace riempire le giornate e scacciare la noia.
La vita che mi sono scelta è piena di relazioni perché è così che ho imparato ad essere felice!

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