Negli ultimi 16 anni ho avuto al fortuna di tornare per le vacanze sempre nello stesso posto e di poter trascorrere quasi un mese intero in compagnia di coetanei che, di tanto in tanto, ritrovavo anche in città.
Appena i miei hanno preso casa tra le montagne del Cuneese sono stata fagocitata in una compagnia di ragazzini che all'inizio era piuttosto grande: le giornate passavano tra giri in bici, partite di tennis (durante le quali io facevo solo da spettatrice poichè è uno sport in cui sono negata!), gite nei boschi e chiacchiere sulle panchine dei giardinetti; La sera ci si vedeva per salire in paese o per ritrovarci in un locale, il "Ranch" che d'inverno trasformava il campo da tennis in pista di pattinaggio sul ghiaccio!
Il diversivo erano gli scherzi telefonici in una cabina un po' nascosta...gli spiccioli andavano giù velocemente e le risate erano assicurate!
A mano a mano che si cresceva la compagnia diventava sempre più piccola finchè siamo rimasti in 5 o 6 fedelissimi.
Essere in pochi è diventato un aspetto decisamente positivo: ci trovavamo subito d'accordo su come volevamo impiegare le nostre giornate e di anno in anno ripetevamo certe esperienze che si sono poi trasformate in "must" senza le quali la vacanza non sarebbe stata la stessa!
Così i giri in bici si facevano sempre più lunghi e difficili, le gite ai rifugi con partenza all'alba, il pic-nic serale, la sera di ferragosto alla discoteca sul prato, le partite di scala 40 nel box, le cene a base di crepes, la notte di san lorenzo sul prato di fronte a casa ingannando l'attesa delle stelle cadenti con una radio accesa, il venerdì mattina al mercato, la pizza di fine estate, il gelato gigante in un posto che più freddo e umido non avrebbero potuto trovarlo...
Siamo cresciuti tutti e, nell'arco di cinque anni ci siamo sposati e abbiamo avuto dei bambini...ogni estate, da qualche anno a questa parte ci si ritrova, magari solo per una settimana, a ripercorrere con i passeggini o con i bimbi in spalla le stesse passeggiate di qualche tempo fa; dalle finestre delle nostre case non escono più le musiche ascoltate a ripetizione ma solo i pianti o le risate dei nostri figli; le piazzette non sono più occupate dalle nostre bici ma da palloni e tricicli, i litigi degli adolescenti hanno lasciato il posto ai capricci dei piccolini...
Mi sembra molto bello ritrovarsi ogni anno e riempire con vocine nuove quei luoghi che ci hanno visti crescere, sperando che l'amicizia che ci ha portato li ogni estate ad aspettarci l'un l'altro con trepidazione sia la stessa anche per i nostri bimbi.
Ma che bellezza!!!
RispondiEliminaVe lo auguro con tutto il cuore!!!
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